A tre anni dal sisma, il 9 settembre 2019 segnava un nuovo inizio per Visso e per l’intero centro Italia ancora ferito dal terremoto. Quel giorno, nella Sala Consiliare del Municipio, veniva presentato ufficialmente il progetto della nuova struttura della sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a ciò faceva seguito il gesto simbolico della posa della “prima pietra” da parte dell’allora Presidente facente funzione Alessandro Gentilucci con cui si diede inizio ai lavori nel cantiere.
Ebbene, l’opera, simbolo di ripartenza per tutto il territorio, finalmente è pronta. Si tratta di un edificio in legno, di 700 mq di superficie su un unico livello, integrato nel paesaggio e pensato per avere un impatto ambientale ridotto al minimo: tutti gli elementi costitutivi, infatti, potranno essere smontati e riutilizzati o riciclati poiché la struttura è comunque rimovibile. Anche per l’opera di contenimento, priva di cemento, si è ricorsi a interventi di ingegneria naturalistica che hanno previsto l’uso del legno e la messa a dimora di piante autoctone per favorire la stabilità del terreno. Con una classe energetica A3, la struttura rientra nella categoria “Energia quasi zero” grazie ad una accurata coibentazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia destinata all’autoconsumo.
“Un segnale di attenzione del Parco verso i valori ambientali, irrinunciabili in un’area protetta. Il sisma del 2016 rese inagibile la sede istituzionale dell’Ente, determinando la dislocazione degli uffici presso strutture ospitanti, che ringrazio sentitamente, collocate tra Visso, Tolentino e Foligno, per poi riapprodare tutti a Visso in container messi a disposizione dal Comune, che non ci ha fatto mai mancare la sua vicinanza. Era fondamentale non solo che il Parco uscisse da quei container, ma che tornasse operativo e funzionale all’interno di una sede stabile, ben organizzata e di qualità, ove poter proseguire il nostro lavoro” ha dichiarato il Presidente dell’Ente, Andrea Spaterna. “E per Visso e tutto il territorio è un segnale di speranza, perché il Parco continua a rappresentare un punto di riferimento, per gli enti locali e per le popolazioni di questi luoghi, e la nuova sede simboleggia anche il senso di una ricostruzione che va avanti e procede”.
Nel profilo della struttura è stato ripreso il logo dell’Ente Parco, simbolo della montagna che vive. Un ulteriore passo di rinascita è stato dunque compiuto ed ora gli uffici sono pronti a insediarsi: il loro trasferimento verrà completato entro il mese di aprile.
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