Nei giorni scorsi in Cina la delegazione dell’Università di Macerata, guidata dal rettore Luigi Lacchè e composta dal direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli e dal prof. Filippo Mignini, ha firmato un importante accordo di cooperazione con il più importante ateneo cinese nel campo dell’insegnamento delle lingue, l’Università di studi esteri di Pechino, un centro di eccellenza nel campo delle relazioni internazionali. Fondato nel 1941 e conosciuto come la “culla dei diplomatici”, l’ateneo cinese forma da sempre la classe dirigente del paese asiatico. Sono più di 400 gli ambasciatori e mille i consoli che si sono formati presso l’Università di Pechino. Basti pensare che questo è l’Ateneo nel quale si studia il più grande numero di lingue nel mondo, ben 70. Il rettore Lacchè e il presidente Peng Long hanno condiviso gli obiettivi dell’accordo, che prevede la mobilità degli studenti e dei docenti nonché la collaborazione scientifica nei campi di comune interesse. L’incontro si è rivelato di grande utilità anche per lo sviluppo delle ricerche su Padre Matteo Ricci e sul mondo intellettuale dei gesuiti in Cina tra il XVI e il XVII secolo. I professori Mignini e Zhang hanno posto le basi per studiare e pubblicare le opere occidentali e cinesi anche inedite, relative al grande personaggio maceratese, prevedendo la possibilità di organizzare seminari periodici, ricerche comuni e una rivista internazionale.
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