Muccia spalanca le porte ai profughi ucraini: le famiglie saranno accolte nelle Sae
Sono arrivate a Muccia le prime famiglie accolte dalla Andrea Bocelli Foundation. Anche le comunità di Pieve Torina e San Ginesio si sono unite al progetto offrendo alloggi nelle Sae. Proprio Muccia, uno dei comuni più colpiti del cratere sismico, ha messo subito in campo le strutture disponibili per organizzare di concerto con la Fondazione e con il supporto della Protezione Civile e tanti volontari della comunità alloggi di prima accoglienza, mensa, trasporti e logistica.
Nel comune sono arrivati primi 13, tra bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 18 anni, e 10 adulti. “La sensibilità ed il grande cuore dei cittadini di Muccia, che già nei primi giorni degli eventi tra Russia e Ucraina, avevano manifestato la volontà di aiutare si è concretizzata in un 'sì, ci siamo' che ho condiviso con il direttore generale Laura Biancalani in una telefonata in cui ci chiedeva di costruire una rete di solidarietà per accogliere famiglie e bambini provenienti dai luoghi dei conflitti. Un dovere civile sentito da tutti, ringrazio quindi dai membri della giunta ai cittadini, ai volontari, alle imprese del territorio” dice il sindaco Mario Baroni.
Dopo la prima fase di accoglienza, in cui le famiglie sono guidate in un percorso di conoscenza della cultura, dei luoghi di riferimento, della lingua affiancati da mediatori linguistici e da educatori, vengono assegnati unità abitative, Sae, messi a disposizione non solo da Muccia, ma anche dai comuni di San Ginesio (2) e di Pieve Torina (1) nelle persone dei primi cittadini Giuliano Ciabocco e Alessandro Gentilucci che si sono subito attivati per unirsi alla rete costruita dalla ABF.
I bambini hanno iniziato un percorso educativo laboratoriale, di ambientamento e socializzazione che supporti anche l’apprendimento della lingua italiana con l’obiettivo di favorire l’inclusione all’interno della comunità ben prima dell’inserimento presso le scuole del territorio, tra cui la primaria e dell’infanzia “E. De Amicis” di Muccia, realizzata da ABF nel 2019 in 150 giorni.
“Il progetto in tutte le sue fasi ha l’obiettivo di restituire a queste famiglie un ambiente bello e sicuro dove poter ripartire, dove poter ritrovare una nuova quotidianità - dice Laura Biancalani Direttore Generale ABF – La pace è un messaggio di speranza, è una scelta che ognuno di noi giorno per giorno contribuisce a creare".
"Ci sentiamo grati di poter avere il privilegio di offrire a queste persone che ci hanno dato la loro fiducia la medesima cura che mettiamo in ogni nostro progetto. Perché aver cura di un individuo, di ogni individualità significa aver cura della sua unicità e del suo potenziale. Un sentito grazie, alle comunità di Muccia, San Ginesio e Pieve Torina per dimostrare il grande cuore delle Marche anche qui, in queste zone dove ancora il sisma Centro Italia 2016 fa sentire il suo peso" conclude Biancalani.
(Credit foto: Giacomo Moresi)
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