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Morrovalle, Protezione civile in prima linea nelle emergenze: il sindaco consegna una targa

Morrovalle, Protezione civile in prima linea nelle emergenze: il sindaco consegna una targa

"L'aver creato il gruppo di Protezione civile è una della cose di cui vado più orgoglioso. Siamo partiti da zero e ora consegniamo un'eredità importante e fondamentale per gestire le emergenze, con l'auspicio di un lungo periodo di tranquillità di cui tutti sentiamo il bisogno".  Con queste parole il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani ha omaggiato il gruppo locale di Protezione civile. Ieri, durante una breve cerimonia davanti al municipio, il primo cittadino ha consegnato al gruppo una targa come segno di riconoscimento dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza al lavoro svolto dai volontari durante la pandemia da Covid-19.

Non solo, il sindaco ha ricordato anche la nascita della Protezione civile locale 10 anni fa, la sua crescita e il prezioso contributo nelle altre emergenze che il Comune si è trovato ad affrontare. "Quando sono diventato sindaco - ha ricordato Montemarani - non c'era un gruppo. L'abbiamo creato con l'aiuto del mio assessore Palmieri, di Mauro Seri e dei primi storici volontari. Poi l'abbiamo fatto crescere e l'abbiamo dotato di uniformi, attrezzature, un veicolo nuovo e una sede. Sono stati 10 anni molti intensi per me, con alcuni di voi abbiamo vissuto esperienze forti che mi porterò sempre dentro".  Il riferimento è alle varie emergenze affrontate: dal nevone del 2012 al sisma del 2016, passando per il pericolo di esondazioni fino ad arrivare alla pandemia. "Ricordo quando nel 2012 la neve superava l'altezza di una Panda - ha aggiunto il sindaco - passammo una domenica pomeriggio a chiamare le famiglie rimaste bloccate in quelle contrade in cui non riuscivamo ad arrivare con i mezzi e poi andammo in giro a suonare ai portoni per sapere se la gente aveva bisogno di qualcosa. Indimenticabile anche il volto di una bambina dopo il terremoto del 2016 che non voleva tornare a casa. Per lei e per tutte le altre persone che non potevano rientrare nelle proprie abitazioni allestimmo tre centri di accoglienza. Infine è arrivata la pandemia e anche qui abbiamo svolto diversi servizi importanti per la popolazione, portando il nostro contributo. Di tutto questo vi sono grato, sono stati 10 anni molto belli, una storia ricca di emozioni".

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