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Morrovalle celebra il 25 Aprile, Staffolani: "Non dare per scontati i diritti di cui godiamo oggi"

Morrovalle celebra il 25 Aprile, Staffolani: "Non dare per scontati i diritti di cui godiamo oggi"

La pioggia delle prime ore del mattino ha messo paura, ma poi è stato un tiepido sole ad accompagnare questa mattina le celebrazioni per il 78° Anniversario della Liberazione, organizzate dal Comune di Morrovalle.

Dopo la Santa Messa in memoria dei caduti, che quest’anno è tornata nella classica location della chiesa di Sant’Agostino, il sindaco Andrea Staffolani, affiancato dal sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Luciasole Caproli, dalle autorità civili e militari, dai rappresentanti del consiglio comunale e delle associazioni cittadine, ha incontrato la banda musicale Giuseppe Verdi in piazza Vittorio Emanuele. Da qui il corteo è partito in direzione del Monumento ai Caduti di via Medaglie d’Argento, dove è giunto dopo aver sfilato lungo le vie principali del centro cittadino: via Mazzini, piazza Garibaldi (dove il corteo ha fatto sosta ai piedi della lapide che ricorda i caduti della Seconda Guerra Mondiale), viale Cesare Battisti.

I sindaci insieme hanno deposto una corona di alloro ai piedi del memoriale, quindi spazio al consigliere comunale Francesco Sopranzi, che ha letto un messaggio a nome del gruppo Cura e Partecipazione.

“Il 25 aprile è una festa che appartiene a tutti gli italiani – ha sottolineato Sopranzi – la chiusura di un ventennio che ha portato morte e distruzione dilaniando il paese e disseminando brutalità e terrore. Il fascismo si è distinto per la privazione delle libertà individuali e collettive e per le sue atrocità: siamo in un momento storico di transizione, in cui queste celebrazioni affrontano la sfida del progressivo svanire delle testimonianze dirette di quegli orrori. La memoria non basta più: bisogna affidarsi alla storia e questa è comune a tutti gli italiani. Senza storia non c’è futuro”.

In chiusura il discorso del sindaco Andrea Staffolani, che ha aperto citando la memoria di un partigiano, Giuseppe Corsani:

È importante celebrare il 25 aprile per non dare mai per scontati i diritti di cui godiamo oggi, così faticosamente conquistati – ha ribadito il primo cittadino – e per questo dobbiamo viverli, difenderli ed esercitarli. I doveri, l’altra colonna portante del nostro ordinamento, vanno vissuti e interpretati da ogni singolo cittadino ogni giorno. Libertà, giustizia, diritto alla parola, uguaglianza, democrazia: è questa l’eredità che ci ha lasciato il 25 aprile in una Costituzione che è tra le più belle del mondo. La memoria crea un ponte indistruttibile tra passato e futuro, fra ciò che è accaduto e ciò che non dovrà riaccadere. La memoria è formata di testimoni e testimonianze, ascoltarle è appassionante e benefico: aiuta a ricordare che dobbiamo continuare a raccogliere l’eredità e la responsabilità che ci sono state affidate. Questo è il nostro omaggio più vero e concreto a tutti coloro che ricordiamo qui oggi e che si sono battuti per la libertà. Non ci stancheremo mai di ricordare una data che speriamo non sia mai solo memoria storica, ma oggi più che mai un’occasione per riflettere sulla necessità di fermare tutti i conflitti. Un’occasione per dire no a tutte le guerre”.

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