Mattia è il più piccolo sfollato di Muccia: "Caro Stato, io rappresento il tuo futuro ma ti sei scordato di me"
Poche righe che racchiudono tanti sentimenti. E tanta rabbia. Quella che un bambino di due anni forse non può provare. Ma anche un bambino di due anni che deve imparare a crescere troppo in fretta può essere deluso. E se quella delusione si chiama "Stato" diventa ancora più difficile da sopportare.
Mattia, due anni, è lo sfollato più piccolino di Muccia. E, con l'aiuto dei genitori, ha scritto allo Stato. Ha scritto parole di delusione, ma anche di speranza.
"Caro Stato, mi chiamo Mattia. Da pochi giorni ho compiuto i miei primi due anni di vita.
Sette mesi di questa li ho già passati insieme alla mia mamma e al mio papà in un container. Sono il più piccolino della comunità terremotata qui a Muccia.
Ho imparato a mangiare da solo. Faccio la fila come i grandi con il mio vassoietto blu alla nostra mensa.
Qui abbiamo avuto la fortuna di avere in aiuto i carabinieri del battaglione Puglia che cucinano per tutti noi (e che mi viziano). Loro sì che mi stanno vicino... non come te che ti sei dimenticato. La mia mamma dice che le promesse poi vanno sempre mantenute.
Io rappresento il tuo futuro, insieme a tanti altri bimbi del centro Italia che dal 24 agosto in poi hanno perso tutto.
Io però ho fiducia nella mia famiglia, nel mio paese. Aiutami a crescere credendo ancora in te. Perché se mi togli la possibilità di avere un futuro caro Stato... io con te poi faccio i capricci e non ci gioco più.
Mattia".
Messaggio chiaro e forte. Ricevuto, caro Stato?
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