Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma delle associazioni Mani Libere e Civitasvolta
Villa Eugenia ad onor di cronache poteva diventare pubblica se solo le indicazioni, le iniziative e le Feste politiche al suo interno fatte nella metà degli anni '70 e altre iniziative ecologiche svoltesi successivamente fossero state interpretate come un segnale, una indicazione popolare affinchè la Villa diventasse pubblica.
Poi l'oblio per più di due decenni. La Villa e il Parco diventino un luogo di interesse pubblico. Posto che la proprietà sia d'accordo, il Fai dovrebbe chiedere con forza al sindaco che le prescrizioni urbanistiche e i vincoli per il recupero siano rispettati anche e non solo sulla volontà popolare espressa. Se ciò si avverasse sarebbe un bel risultato.
Chiedere di più alla proprietà per il diritto di prelazione sarebbe stato più opportuno anche se rimane l'amaro di non aver aspettato la sentenza. Allo stato attuale ad ogni modo il Comune dovrebbe a nostro avviso, chiedere di aver riservata una parte dell'edificio, che conta in totale 1300 mq, per uso pubblico o in comodato gratuito perpetuo.
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