Macerata - Salute mentale e tabù, un cartellone squarcia il velo del silenzio. Ilaria: "Non nascondetevi"
"La salute mentale non ha tabù". Questo il messaggio che Ilaria Gazzella ha coraggiosamente deciso di lanciare in un affollato sabato pomeriggio in piazza Cesare Battisti, a Macerata. Inginocchiata tra i sampietrini, la giovane maceratese, di soli 26 anni, ha esposto in un cartellone queste significative parole, impresse col pennarello.
"Vorrei sensibilizzare i cittadini maceratesi sul tema della salute mentale, attorno al quale girano tantissimi tabù. Ci sono persone che soffrono e si sentono emarginate. Nel 2021 ancora ci vergogniamo di andare dallo piscologo, dallo psichiatra e degli psicofarmaci - ci dice -. Secondo me non c'è differenza tra malattia fisica e malattia mentale perché entrambe vanno curate. Se io ho dolore a un braccio prendo un farmaco, mentre se ho un dolore interno o un malessere psicologico non viene visto. Il tabù dei tabù è quello secondo il quale se soffri di un disagio psicologico, puoi farcela con la tua forza di volontà: non è assolutamente vero".
"Sul mio profilo Facebook, anche se privato, spesso parlo del tema e racconto aneddoti - ci racconta ancora Ilaria -. Ho fatto il mio 'outing' nel 2019 quando ero in una clinica ospedaliera, ma soffrivo già da ragazzina. Andando avanti, con l'età adulta i problemi si consolidano. Sono riuscita a superarli rendendomi conto che stavo male e non potevo farcela da sola. Non mi vergongo di dire che ho anche avuto l'ausilio degli psicofarmaci e che sono ancora seguita".
"Come me tantissimi giovani stanno soffrendo in silenzio perché hanno paura di essere giudicati - aggiunge -. Nel periodo pandemico che stiamo vivendo è ancor più importante parlare di salute mentale perchè si è costretti a stare molto di più con sé stessi e con il proprio malessere".
In conclusione la giovane lancia due appelli, il primo rivolto "a tutte le persone che soffrono e si nascondono per paura del pregiudizio: bisogna chiedere assolutamente aiuto a dei professionisti. Ribadisco, non è vero che basta la sola forza di volontà. Non c'è nessuna vergogna in questo, è un piccolo atto di coraggio che può cambiare davvero le cose".
Viene poi fatto un invito al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: "Vorrei che ci fossero più iniziative volte alla sensibilizzazione delle problematiche legate alla salute mentale, affinché nascano delle associazioni rappresentative che in zona, purtroppo, attualmente non ci sono".
Attorno alla giovane, mentre ci allontaniamo, notiamo la presenza sempre maggiore di coetanei interessati alla sua "battaglia solitaria". Forse il velo è stato squarciato.
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