Macerata, nuovi consensi per il badge elettronico nei cantieri: anche l'ANCE dà l'ok
Continua la sperimentazione del badge elettronico nell'ambito della ricostruzione post-sisma. Lo strumento consente la connessione tra le banche dati delle casse edili, che gestiscono le presenze nei cantieri, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e gli Uffici dell’Anticorruzione del Ministero dell’Interno. Il collegamento permetterà di rendere sempre più trasparente l’attività nelle aree di costruzione.
I contatti costanti avviati dal Prefetto con gli altri soggetti istituzionali interessati hanno fatto sì che il progetto abbia registrato altre adesioni dopo quelle già manifestate dal Presidente della Provincia, dal Dirigente della Cedam Cassa Edile delle Marche e da S.E. il Vescovo di Camerino. Il consenso si allarga con il rappresentante legale di MIC S.r.l., l'Università degli Studi di Camerino e il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera.
Hanno comunicato in questi giorni la partecipazione al progetto anche l’Associazione nazionale costruttori edili (A.N.C.E.) di Macerata, indicando cinque cantieri e S.E. il Vescovo di Macerata proponendone uno, a dimostrazione della capacità del sistema di raggiungere gli obiettivi pianificati in sede di protocollo.
L’iniziativa fa dunque registrare un interessamento sempre più diffuso, grazie al quale il modello Macerata registra ulteriori passi in avanti per la legalità, la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione.
Un progetto, quello del badge elettronico, che si pone quale obiettivo ambizioso quello della prevenzione nei cantieri di possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, ma anche di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive e che sia garantita, in questo particolare momento storico interessato dalla pandemia, l'osservanza della normativa anti-Covid con particolare riferimento al rispetto del divieto di assembramento all'interno dei cantieri mediante il controllo elettronico migliorando quindi i livelli di salute e di sicurezza sul lavoro con riduzione del rischio epidemiologico.
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