Macerata, Morena Soverchia eletta nuova presidente dell'Avis provinciale
Morena Soverchia è la nuova presidente dell’Avis provinciale di Macerata per gli anni 2022-2026. Elezione all’unanimità per la rappresentante della comunale di Apiro, già segretario di Avis Marche e con lo stesso incarico durante l’ultimo quadriennio provinciale guidato dal presidente uscente Silvano Gironacci.
Dopo il voto che li ha visti eletti nell’assemblea dei soci dello scorso 2 aprile, i componenti del consiglio direttivo provinciale hanno poi accolto positivamente la proposta della presidente Soverchia di nominare come vice presidente vicario Massimo Baleani e vice presidente Simone Pieroni, mentre Angela Maria Renzi e Paolo Pettinelli svolgeranno rispettivamente i ruoli di segretario e tesoriere. Eletto presidente dei revisori dei conti Marco Foglia.
Molteplici le tematiche trattate dalla neo presidente nel suo discorso di insediamento con due questioni predominanti: «Si tratta della raccolta associativa e della riorganizzazione delle Unità di raccolta - ha detto Soverchia -, in merito alla prima questione sono noti i problemi che riguardano l’équipe sanitaria addetta alla raccolta e le difficoltà oggettive che si sono riscontrate durante la fase di accreditamento del personale da dedicare alla raccolta.
Queste non devono però scoraggiare il nuovo consiglio direttivo - ha poi ribadito -, ma devono essere lo stimolo per cercare soluzioni e nuove forze a sostegno dell’équipe sanitaria, così da non ostacolare in alcun modo il trend di crescita nella raccolta associativa». Sul secondo punto, un capitolo particolare occupa il centro di raccolta di Trodica, ma le indicazioni date dall’Organismo tecnicamente accreditante (Ota) per disciplinare i relativi processi nelle strutture sanitarie riguarderanno anche tutte le altre unità di raccolta.
«Particolare attenzione si dovrà prestare - ha aggiunto ancora la presidente Soverchia -, alla chiamata centralizzata alla donazione, da attivarsi su base volontaria; al gruppo giovani, a cui verrà riconosciuto un ruolo fondamenta per promuovere la cultura del dono del sangue e della solidarietà; all’acquisizione della personalità giuridica dell’associazione; e, non ultimo, a rivedere e aggiornare i apporti interni, tra i vari livelli associativi, affinché le Avis comunali si sentano supportate nell’attività associativa, perché il prevalere degli aspetti burocratici e organizzativi nella gestione della struttura se da un lato garantisce maggiore trasparenza, dall’altro richiede sempre maggiori competenze e impegno da parte dei dirigenti avisini».
L’auspicio finale della neo presidente è stato rivolto ai consiglieri: «Dovremo lavorare per i prossimi 4 anni in maniera costruttiva per raggiungere gli obiettivi che dovranno essere raggiunti. In altre parole, saranno necessari unitarietà nelle scelte, pur nella diversità delle opinioni, oltre alla lealtà nei rapporti interni. Un’Avis unita, leale e trasparente è il miglior strumento di lavoro».
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