Macerata, il "piano neve" ha funzionato. Renna: "Noi migliori degli altri perché in prima linea"
La neve cade, ma non preoccupa. Nonostante i relativi disagi segnalati, la città di Macerata ha risposto in maniera positiva alla consistente “spolverata” di ieri, la prima di questo 2022. A fare la differenza è stato il “piano neve” dell’amministrazione Comunale che, insieme all’operazione coordinata di Polizia Locale, Protezione Civile e mezzi spartineve, ha impedito l’insorgere di criticità più serie per la cittadinanza – sebbene di per sé la nevicata non fosse andata oltre i 3-5 cm. A spiegare in maniera più dettagliata le ragioni del successo del piano d’intervento è stato l’assessore alla Sicurezza e al decoro, Paolo Renna.
Il vostro "piano" ha funzionato. La perturbazione è stata seguita in maniera dettagliata, insieme alla Protezione Civile. Poi io sono appassionato di meteorologia, quindi a maggior ragione mi sono interessato. Il piano neve era pronto già dal 22 di novembre: decisivo ieri è stato l’intervento tempestivo degli spazzaneve e la pulizia della città dalle ore 20 in poi, per evitare strade ghiacciate.
È andata meglio rispetto all’anno scorso? Abbiamo apportato qualche accorgimento in più, come la meccanizzazione per la pulizia dei marciapiedi. Con l’introduzione della mappatura GPS sappiamo in tempo reale dove si stanno muovendo gli spartineve, permettendoci di coordinare meglio i lavori. In più ieri sono andato a verificare di persona con la polizia locale: mi sono persino attivato per aiutare un paio di persone in difficoltà a montare le catene da neve.
Quindi non ci sono state grosse problematiche? Tendenzialmente no, abbiamo puntato molto sulla comunicazione ai cittadini, raccomandando di uscire con la macchina solo in casi di estrema necessità.
Il piano neve esiste da quando vi siete insediati? È stato uno dei primi documenti redatti insieme all’assessore Marchiori a ottobre 2020. Nel corso del tempo abbiamo poi fatto delle modifiche. Se riusciamo ad essere efficienti è perché abbiamo degli uffici eccellenti.
E prima di voi com’era gestita la situazione? Non credo che ci fossero assessori che andavano ad affrontare i problemi in prima linea, insieme ad operai e funzionari. La differenza è questa: come si dice da noi “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo”.
Che risposta c’è stata ieri dai cittadini? Il rapporto di fiducia delle istituzioni con il cittadino è fondamentale. Siamo pagati per garantire i servizi, come in questo caso anche mantenere aperte le scuole anziché chiuderle. La pandemia già provoca i suoi bei problemi, non è il caso di aggiungerne altri. Chi di dovere dovrebbe confrontarsi di più con le Regioni.
Vi sentite pronti ad affrontare nevicate più consistenti di quella di ieri? Fra il 15 e il 20 gennaio dovrebbe esserci una nuova irruzione artica, ma non ci impensierisce. Con gli strumenti a nostra disposizione, possiamo gestire anche nevicate di 30 cm. L’obbiettivo è migliorare il piano d’intervento, ma per questo serve confrontarsi con situazioni più complesse. A Macerata è difficile vedere più di 1 metro di neve, l’ultima volta è stato nel 2012.
Commenti