Macerata, i ristoratori rischiano di chiudere per il caro bollette. “Peggio dell’anno scorso, nessuno ci aiuta”
Il 2022 è iniziato nel peggiore dei modi per i piccoli/medi commercianti di Macerata. Dal primo gennaio è infatti scattato il caro bollette, con aumenti del +55% per la luce e +41,8% per il gas. Rincari record che rischiano seriamente di bloccare le attività di molti esercizi, in particolar modo quelli adibiti alla ristorazione. Soprattutto perché, nello stesso tempo, la situazione dei contagi continua a segnare numeri preoccupanti e, di conseguenza, a limitare l’affluenza presso bar, ristoranti e negozi di alimentari.
«Ho paura della prossima bolletta – dichiara Paola, proprietaria del market “Bio?Logico” sito in via Roma – perché oltre a lavorare poco in questo periodo, nessuno del Governo sta facendo qualcosa per aiutarci. Le spese sono troppe, e alcuni di noi sono costretti persino a vendere la propria attività, dopo tanti anni di lavoro».
Anche nei bar il quadro è drammatico. «Sono tutti in quarantena, i tamponi non sono serviti a nulla – aggiungono Anna Contigiani e Graziano Paolucci del "Crisglo Bar" di Corso Cavour – e altre persone per paura non escono nemmeno più. La situazione è peggiore dell’anno scorso. Ora anche la batosta delle bollette: non sono aumenti normali, noi abbiamo dovuto alzare anche il prezzo di un singolo caffè, da 1€ a 1.10€ o 1.20€. Poi dal 1° febbraio ci sarà anche l’obbligo di esibire i green pass» (leggi qui).
«Da luglio ad oggi ho dovuto pagare più del doppio per luce e gas – afferma Massimo Tirabassi della gastronomia “Il Contadino Gourmet” – È stato un aumento graduale e inarrestabile, e contenere i consumi non è servito: il nostro protocollo interno ci permette di gestire ancora la pandemia, ma la situazione è davvero brutta».
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