Le Marche non sono una regione per giovani: persi 30.837 under 34 nel giro di dieci anni
Negli ultimi 10 anni è diminuito di 30.837 unità il numero di giovani marchigiani tra i 15 e i 34 anni: dai 320.844 del 2013 agli attuali 290.007 ( -9,6%), dato peggiore della media nazionale (-7,4%).
Secondo le stime di Unioncamere - Anpal- sistema informativo Excelsior, rielaborate dall'ufficio studi di Confartigianato, saranno 37.500 i dipendenti privati che andranno in pensione nei prossimi cinque anni.
"Le conseguenze della crisi demografica - sottolinea Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Marche - si riflettono anche sul sistema delle imprese con il calo della forza lavoro e la difficoltà di trovare giovani qualificati ai quali trasmettere il prezioso saper fare".
Per questo mese di settembre, sempre secondo le previsioni, sono 12.780 le figure richieste dalle imprese delle Marche (-370 rispetto a settembre 2022) e tra queste il 54,9% risulta di difficile reperimento. Tra settembre e novembre saranno 35.220 le entrate previste (+ 140 rispetto a settembre-novembre 2022).
Tra le cause di difficile reperimento, come emerge da un recente rapporto di Confartigianato, per il 32,4% dei lavoratori è dovuto alla mancanza di candidati ed il 10,8% all'inadeguata preparazione dei candidati.
"La difficoltà delle nostre imprese dipende dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro".
"Serve - conclude Gasparoni - un'operazione di politica economica e culturale che avvicini la scuola al mondo del lavoro, per formare i giovani con una riforma del sistema di orientamento scolastico che rilanci gli Istituti Professionali e gli Istituti Tecnici, investa sulle competenze a cominciare da quelle digitali e punti sull'alternanza scuola lavoro e sull'apprendistato duale e professionalizzante".
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