L'odissea dei terremotati negli alberghi: arrivano gli avvisi di lasciare le stanze
La presenza dei terremotati sfollati negli alberghi della costa da soluzione temporanea sta diventando un problema sia per gli albergatori sia per gli ospiti.
Il disagio alla base di questa situazione è la tempistica emergenziale che sta durando più del dovuto. Gli sfollati sarebbero dovuti rimanere nelle strutture del litorale per un breve tempo, per poi tornare nei loro paesi d’origine nelle casette che però non sono mai arrivate. Oltre al malessere di chi non ha più una casa si aggiunge il malcontento degli albergatori che vedono la stagione estiva alle porte.
Come già pubblicato qualche giorno fa (leggi qui) alcuni terremotati si sono trovati un avviso sotto la porta da parte della direzione dell’albergo la quale informa che a breve i posti per gli sfollati diminuiranno e chi vuol restare deve fare domanda alla Regione.
La denuncia continua, anche attraverso l’associazione “La terra trema noi no”, che porta avanti la battaglia per i suoi concittadini "che si sono trovati ad avere una comunicazione così importante neanche in maniera ufficiale, ma con un biglietto sotto la porta: un trattamento definito “agghiacciante”, senza un minimo di sensibilità sia da parte di coloro che l’hanno lasciato, ma soprattutto da parte delle istituzioni che ancora una volta hanno mancato l’occasione giusta per stare vicino a delle persone in difficoltà".
L’associazione ha anche comunicato che venerdì 24 febbraio la presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato al presidente Gentiloni una lettera nella quale ha evidenziato la necessità di "indicare, mediante un cronoprogramma, (come si legge in tale documento) scadenze precise per la realizzazione delle varie misure previste sia nella fase emergenziale sia in quella di ricostruzione" ed ha denunciato "l'urgenza di assicurare una sistemazione alloggiativa alle famiglie attualmente ospitate in alberghi del litorale, i cui titolari hanno chiesto di liberare le strutture entro il mese di aprile in vista dell'avvio della stagione turistica".
A seguito di questo documento anche “La terra trema noi no” ha inviato una lettera a tutti i capogruppo alla Camera nella quale vengono richieste azioni e risposte concrete dopo l'incontro avuto lo scorso 2 febbraio.
L’emergenza deve finire, queste persone, sia i terremotati che gli albergatori, necessitano di risposte e tempistiche certe.
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