INPS, aumentano le richieste per TFS e TFR anticipato. Camilletti: "Segnale della crisi in corso"
Sono in aumento le richieste pervenute all'INPS per il calcolo dell’anticipo finanziario del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Un termometro tangibile delle difficoltà economiche vissute dalle famiglie italiane acuite dall'avvento della pandemia e dalla guerra in Ucraina.
Il servizio, messo a disposizione dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale guidato a Macerata dal direttore Marco Mancini, consente l'accesso a un finanziamento per ottenere una parte o l’intera indennità maturata (se d’importo non superiore a 45.000 euro), non ancora liquidata, senza attendere i tempi ordinari. che nel corso degli ultimi anni si sono dilatati.
"Sono sempre di più le persone che richiedono l'utilizzo di questo servizio non più per sé ma per i propri figli, anche questo un esempio delle difficoltà di accesso al mondo del lavoro o a contratti stabili per i più giovani", spiega Ubaldo Camilletti, responsabile dell'Urp della sede INPS di Macerata.
Un anticipo rivolto a dipendenti pubblici cessati dal servizio che accedono o che hanno avuto accesso, prima della data di entrata in vigore del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, alla pensione con i requisiti della Quota 100, o in base all’art. 24 della legge 214/2011.
Per ottenere il finanziamento, sarà possibile richiedere la certificazione dell’importo cedibile ai fini dell’anticipo finanziario all’INPS trasmettendo la domanda di quantificazione online. In seguito l'Ente rilascerà la certificazione entro 90 giorni dalla data della domanda.
Ottenuta la certificazione, gli interessati potranno richiedere il finanziamento agevolato alle banche o agli altri intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa. Per semplificare le operazioni, l'INPS suggerisce l'utilizzo del simulatore messo a disposizione sul sito dell'Ente.
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