Il maestro Maruccio porta una nuova opera d'arte dal Salento a Tolentino
Tolentino si è arricchita quest’anno di una nuova opera d’arte: il Cristo Risorto una statua che è transitata da Pasqua a Pentecoste in tutte le chiese del Centro Storico in iniziativa del parroco don Andrea Leonesi.
La statua, in cartapesta leccese, è stata realizzata da un giovanissimo artista del salentino, Pierluigi Maruccio, a cui abbiamo rivolto alcune domande.
Maestro Maruccio ci parli della sua attività artistica e soprattutto della tecnica che usa che nelle Marche è poco conosciuta.
La tecnica della cartapesta, cosiddetta Leccese perché unica per metodo e originaria di Lecce,si potrebbe inserire in quell'ampio panorama di antiche arti e mestieri che vanta soprattutto il meridione .
Nel massimo periodo di splendore artistico e economico nella città di Lecce per fede e per devozione vennero realizzati tutti quei luoghi di culto che avrebbero poi reso la città famosa per il suo barocco.
Allo stesso tempo dunque, ci fu l'esigenza di realizzare tutte quelle opere che potessero rappresentare il sentimento religioso dei fedeli.
La tecnica della cartapesta ancora in fase embrionale era già utilizzata da qualche tempo nell'esecuzione di bozzetti, fregi, decorazioni, controsoffitti e si iniziò ad applicarla nel realizzare simulacri per due motivi principali: imitare la già famosa statuaria lignea di scuola napoletana.
Da allora ad oggi quel che è nata per simulare materiali pregiati con l'utilizzo di fil di ferro, paglia, carta, colla, creta…essa stessa è diventata oggetto di studio e settore di nicchia per la sua unicità e qualità estetica.
Il periodo di maggior successo è stato quello a cavallo fra l' '800 e il '900 quando le botteghe erano numerose e Lecce vantava maestri che spedivano in tutto il mondo i loro lavori.
Diversi Artisti diventarono famosi e furono nominati cavalieri del regno e cavalieri pontifici ricevendo onorificenze e medaglie vinte in molte esposizioni; le loro botteghe erano punti di riferimento per scultori, poeti e intellettuali.
L’arte statuaria leccese veniva passata e tramandata da padre in figlio , da maestro a discepolo.
Negli ultimi anni si sta riscoprendo e confermando il suo effettivo valore.
Dopo gli studi artistici statali come ha appreso l’arte della statuaria leccese?
Io ho avuto possibilità e fortuna di approfondire e impararne i segreti, proprio grazie ad un progetto di formazione che aveva obbiettivo di tutelare e valorizzare quest'affascinante arte. Il maestro del mio maestro, ha oggi superato i 90 anni di età ed è stato nipote e discepolo di uno dei più grandi artisti leccesi del periodo d'oro.
La città di Tolentino da questo anno ha la statua di Gesù Risorto che è stato esposto nelle parrocchie del centro storico: come ha conosciuto la Confraternita dei Sacconi?
La Confraternita e il parroco Don Andrea Leonesi mi hanno contattato attraverso una conoscenza in comune come accade spesso in questi casi, esprimendo da subito l'idea di far realizzare un Cristo Risorto più grande dei soliti che vengono esposti da noi a Pasqua, una misura più "importante" dunque, da portare in processione e da esporre a rotazione nelle parrocchie di Tolentino.
Si è scelto di rappresentarlo nel più classico dei modi con i i suoi punti di forza che sono l'espressione e il senso di elevazione.
Non sta a me a dirlo le foto realizzate nelle chiese di Tolentino la statua del Risorto “parlano” del “messaggio” di slancio verticale di Gesù vincitore della morte.
Nel 160° dell'istruzione della festa del Sacro Cuore è stata realizzata questa bella opera di arte devozionale: come giudica la situazione generale dell'arte sacra in Italia? E all'estero?
Che l'Italia abbia un immenso patrimonio d'arte sacra da tutelare è risaputo: dalla più piccola chiesetta di campagna fino grandi musei delle città più importanti.
Oggi ci sono artisti che come me cercano di mantenere vive antiche tradizioni, utilizzando materiali affini alla tecnica originale: gli stessi utilizzati da secoli per realizzare opere devozionali adatte alla liturgia .
Senza dubbio l'Italia, grazie proprio ad una tradizione storica nel settore, vanta tutt'ora scultori e pittori che competono nel panorama mondiale.
Parlando dell'estero, non posso fare a meno di citare la scultura sacra lignea spagnola, dal gusto molto realista e l'arte sacra maltese così variegata nello stile e nei cromatismi.
Quali sono le prospettive reali attuali in Italia per un giovane artista?
In un mondo ormai digitalizzato la prima regola essenziale è essere presente:web,social e nelle fiere internazionali…
Un artista, specie se giovane, deve avanti le arti tradizionali e raccontare di un tempo lontano in cui sapienti artigiani con infinita passione e pazienza realizzavano capolavori.
Da noi nel leccese abbiamo la fortuna di sentire ancora l'odore delle botteghe antiche , profumo che dobbiamo inviare via web al resto del mondo: se vince la cultura, vince l'Italia "tutta".
Le nuove e future generazioni devono inseguire i propri sogni con coraggio e audacia, noi giovani artisti pugliesi e del sud Italia ci stiamo provando anche attraverso delle cooperative che abbiamo creato per far conoscere la nostra arte e la nostra gloriosa e antichissima storia.
Lei conosce Tolentino e San Nicola? Pensa di venire in occasione della festa di settembre?
Certo! Soprattutto per il nome del vostro Santo, legato spiritualmente al nostro amato San Nicola da Bari. So che Tolentino merita di essere visitata per le sue tradizioni e la bellezza dei monumenti ma anche per l’artigianalità soprattutto della pelle.
Spero di venire, portando anche altri miei colleghi artisti, in occasione della famosa festa del “perdono di San Nicola” a settembre.
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