Il Cosmari sospende la raccolta delle macerie. Falcucci: "Una mannaia"
Il Cosmari sospende la raccolta delle macerie nei Comuni del cratere. La decisione arriva a seguito dell'apertura delle indagini da parte del Tribunale di Macerata sul Direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli a seguito della presenza di amianto nelle macerie del terremoto, trattate e riutilizzate anche per le basi delle casette ma anche come massicciata delle strade.
Nel corso di una conferenza stampa, il Presidente Marco Graziano Ciurlanti e lo stesso Direttore generale Giuseppe Giampaoli hanno comunicato di sospendere cautelativamente la gestione dei Siti di Deposito Temporaneo di Tolentino (MC) e Monteprandone (AP), con la richiesta al soggetto attuatore del Sisma e alla Regione Marche, che mediante l’ausilio dei propri organi tecnici, procedano, con la massima urgenza, a verificare la conformità e l’adeguatezza delle procedure di gestione fino ad oggi adottate da Cosmari. Ciò comporta la sospensione di tutte le attività di raccolta, trasporto e selezione di macerie del cratere marchigiano.
L’attività riprenderà solo ed esclusivamente nel momento in cui saranno chiarite le questioni sollevate.
La decisione assunta dal Cosmari pur sofferta, per i disagi che si potranno verificare in questa delicata fase post sisma, era comunque doverosa stante la necessità di acclarare e garantire la corretta operatività della gestione integrata delle macerie.
Secondo Giampaoli la presenza di amanto sarebbe stata nota a tutti sin dall'inizio per via delle moltissime abitazioni che nell'alto maceratese presentano ancora delle componenti di questo materiale: "Nella provincia di Macerata ne abbiamo tolto ben 38 tonnellate - spiega Giampaoli - più di tutte le altre regioni del Centro Italia colpite dal sisma e più delle altre province marchigiane interessate. Ce n’è purtroppo tanto, canne fumarie e serbatoi erano ancora in amianto, specie nelle aree interne”.
Il problema sorge da un problema interpretativo della normativa: la norma 189 sulla ricostruzione e la norma 152 in materia di rifiuti sarebbero confliggenti. Mentre nel primo caso si fa riferimanto ad una selezione visiva delle materie sempre effettuata dal Cosmari (la quantità di amianto trovata nelle macerie risulta modesta, ndr), nel secondo si afferma come la presenza di amianto non debba superare lo 0,1 per cento.
La notizia è stata accolta come un'ulteriore tegola sulle speranze di ricostruzione da parte del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: “Capisco che le norme vadano rispettate, sappiamo tutti che l’amianto è delicatissimo, però coloro che scrivono le norme devono affrontare questo problema insieme a tutti gli enti preposti. Questo significa paralizzarci ulteriormente, la norma va assolutamente sistemata perché così è un ulteriore dramma, una mannaia”.
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