Sabato 30 settembre si è svolto a Santa Maria in Piana di Treia, all’interno del Festival della carne bovina di razza marchigiana, il convegno “Agricoltura: un programma per rilanciare le aree terremotate”. Presenti, oltre al Sindaco Franco Capponi, i relatori Lorenzo Bisogni, dirigente del servizio agricoltura della regione Marche, Stefano Giustozzi, direttore del GAL Sibilla Marche e Giordano Nasini, direttore della Federazione Coldiretti di Macerata. Sono altresì intervenuti Don Gabriele Crucianelli, presidente dell’associazione Nuova Santa Maria in Piana, e il suo vice Andrea Piccinini. Tema centrale degli interventi sono stati i fondi aggiuntivi per gli investimenti, i giovani, il turismo e l’agricoltura biologica, derivanti dal piano di sviluppo rurale.
Ai comuni del cratere marchigiano sono stati donati dalle altre regioni italiane, tramite il trasferimento di solidarietà, 160 milioni di euro provenienti da fondi comunitari, da destinare al P.S.R. 2014-2020. Essi saranno impiegati per dare stimolo all’economia e intervenire sui servizi alla popolazione. Saranno incentivati gli investimenti nel biologico, gli investimenti per l’avvio di nuove attività (con grande attenzione rivolta ai giovani), la viabilità minore (in particolare saranno ripristinate le strade di accesso alle aziende agricole) e aumentati i tassi di aiuto per il recupero dei borghi danneggiati dal sisma e la cooperazione nel settore del turismo.
Un grande appello è stato lanciato da tutti i relatori ai giovani: il settore agricolo ha al momento numerose agevolazioni che però, purtroppo, non vengono sfruttate. Sarebbe opportuno, invece, per rilanciare l’economia e l’occupazione giovanile, investire proprio nel settore dell’agroalimentare, cogliendo questa grande opportunità e presentando progetti per accedere alle numerose risorse messe a bando dalla Regione.
Al termine del convegno i presenti hanno potuto assistere a uno show cooking con il famoso chef Luca Facchini e il passotreiese sommelier dell’olio Simone Francioni e degustare alcuni piatti preparati per valorizzare il quinto quarto del bovino di razza marchigiana, coniugandolo con ricette della cucina tradizionale.
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