Si è riunita l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmari. All’ordine del giorno la proposta del Soggetto Attuatore del sisma per l’estensione della convenzione della gestione delle macerie provenienti dai comuni colpiti dal sisma di Ascoli Piceno e Fermo.
Su questo fronte, nel marzo del 2017, come si ricorderà, è stata sottoscritta la Concessione di servizio tra Cosmari srl e il Soggetto Attuatore del Sisma per la raccolta, ossia Regione Marche, il trasporto e il trattamento e successivo avvio a recupero e/o smaltimento delle macerie e degli altri materiali derivanti dal crollo degli edifici e delle attività di demolizione di quelle pericolanti per il cratere individuato nella Provincia di Macerata.
Nelle scorse settimane la Regione Marche, quale soggetto attuatore, ha esteso la concessione per la gestione delle macerie pubbliche nelle due province di Ascoli Piceno e Fermo a favore di Cosmari srl, ferma restando l’autonoma valutazione dello stesso Cosmari mediante accettazione formale del proprio Consiglio di Amministrazione.
In queste ultime settimane la Direzione di Cosmari, attraverso l’ing. Giuseppe Giampaoli, ha preso visione delle strutture di gestione della macerie nel territorio ascolano, composto da 2 Siti Deposito Temporaneo, uno in località Monteprandone e l’altro in località Arquata del Tronto, nonché delle condizioni locali legate allo stato dei lavori.
In particolare è stato rilevato che i due SDT sono ora nella piena disponibilità della Regione Marche, in quanto sono stati oggetto di verbalizzazione in contraddittorio le giacenze dei rifiuti e dei materiali in essi presenti, le dotazioni e lo stato delle attrezzature all’atto della revoca della concessione, per cui si è proceduto alla ripresa in carico delle suddette strutture da parte della Regione.
Sempre in queste settimane, contemporaneamente, si sono succeduti una serie di incontri con la Regione, in particolare con l’Assessore Regionale competente, il Governatore delle Marche, i responsabili della Protezione Civile regionale e il Mibact, durante i quali sono stati analizzati lo stato di fatto all’atto dalla revoca della concessione e gli aspetti problematici relativi alla nuova concessione soprattutto in riferimento all’impatto della stessa sui territori, e si è registrata la forte volontà della Giunta Regionale, con il pieno consenso delle altre Istituzioni, di coinvolgere nella fase di riaffidamento della gestione delle macerie nelle province in questione Cosmari, un soggetto totalmente pubblico che, su loro valutazione, ha ben operato nel territorio ad esso assegnato.
In questo contesto, il Presidente Ciurlanti e il CdA, in merito all’accettazione della proposta di estensione della concessione delle macerie, hanno ritenuto che non si possa prescindere da una contestuale volontà assembleare, fermo restando che lo Statuto consente esplicitamente di poter assumere servizi inerenti lo stesso oggetto sociale nei limiti della percentuale consentita dall’affidamento in house providing (oggi fissata al 20% del fatturato), ritenuti necessari o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale.
Pertanto, sentiti anche i legali di Cosmari srl, a parere del CdA e della Direzione aziendale sussistono le condizioni per procedere all’accettazione della proposta anche valutata:
la congruità con l’oggetto sociale della società, come certificato dal parere legale dell’avv. Luciano Mastrovincenzo.
Il rispetto del limite consentito dalla normativa sull’in house per gli affidamenti esterni: si stima un totale di macerie residue nelle due province di circa 180.000 ton, per un trattamento annuo massimo di 100.000 ton e un giro d’affari di circa Euro 5.000.000,00, quindi molto al di sotto del suddetto limite.
La garanzia dettata dalla Direzione aziendale che, con gli adeguati potenziamenti dell’organico dell’U.O.T., riferiti soprattutto ai controlli delle attività sul territorio, ottenuti attingendo da personale in servizio già formato ed adeguato, si riuscirà ad assolvere al nuovo incarico senza influire negativamente sull’organizzazione messa in piedi per il cratere maceratese.
L’attuazione di una contabilità separata per il nuovo servizio al fine di garantire l’integrità del bilancio della società. Peraltro la considerazione che il piano finanziario della gestione delle macerie nella provincia di Macerata, analogo a quello elaborato da Picenambiente per le province di Ascoli Piceno e Fermo, approvato e fatto proprio dalla Regione Marche, è stato oggetto di positivo riscontro, con un utile di gestione significativo, almeno nel territorio maceratese, è sicuramente un buon segnale, fermo restando il necessario monitoraggio dei conti alla luce degli affidamenti che dovranno essere effettuati.
Resta inteso che il CdA, per il tramite della Direzione Aziendale, è impegnato in un costante monitoraggio dei costi/ricavi del servizio, con facoltà di procedere alla revoca della concessione in caso dovessero manifestarsi squilibri nel servizio.
Dopo l’illustrazione della proposta della delibera da parte del Presidente Ciurlanti e dopo la presentazione della situazione generale della gestione delle macerie nell’ascolano e nel fermano da parte del Direttore Giampaoli, sia dal punto di vista tecnico che economico, precisando che il trattamento delle macerie rimarranno ben distinte nei diversi impianti, salvo casi di ottimizzazione, i Sindaci e loro delegati hanno discusso della questione chiedendo il massimo controllo sullo stato dei luoghi e degli impianti che saranno utilizzati per il trattamento delle macerie, evitando l’attribuzione di responsabilità a chi come Cosmari subentra per spirito di servizio e animato dalla massima volontà di collaborazione costruttiva con i territori interessati, come già ampiamente dimostrato nel maceratese.
Con il voto unanime, l’Assemblea dei Comuni soci hanno deciso di:
sostenere il CdA nella scelta alla proposta di estensione della concessione per la gestione delle macerie pubbliche alle province di Ascoli Piceno e Fermo, come proposto dal Soggetto Attuatore del Sisma 2016 e della volontà:
di prendere atto che il CdA procederà, per il tramite della Direzione Aziendale, all’attuazione della previsioni, al monitoraggio economico/finanziario della gestione separata derivante dal suddetto servizio, nelle forme e nei modi possibili, al fine di garantire l’equilibrio dei conti e l’assenza di significativi impatti negativi sul bilancio della società. In tal senso il CdA è nelle condizioni di procedere all’immediata rescissione della concessione estesa in caso dovessero proporsi situazione economicamente negative;
di dare mandato alla Direzione Aziendale di provvedere, nell’ambito delle proprie competenze, all’attuazione del nuovo servizio e a redigere il bilancio della gestione del primo semestre, con impegno a sottoporlo all’esame di questa Assemblea alla prima convocazione utile;
di riservarsi, alla luce delle risultanze economiche del servizio in questione, di valutare il ritorno di eventuali utili di gestione ai territori delle due province nelle forme da concordare con le stesse autonomie locali.
Infine l’Assemblea ha votato, sempre all’unanimità, la proroga al Comune di Loreto del termine per la sottoscrizione dell’importo sociale ad esso assegnato.
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