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ExParkSì da "horror", prosegue lo scaribarile tra APM e il Comune fra i disagi dei dipendenti

ExParkSì da "horror", prosegue lo scaribarile tra APM e il Comune fra i disagi dei dipendenti

È passato quasi un anno dall'ultima sollecitazione pubblica da parte degli autisti e dei controllori di A.P.M. richiedente un intervento di manutenzione concreto rispetto la condizione fatiscente dei locali adibiti a zona ristoro, ubicati nel Parcheggio Centro Storico (ex ParkSì). E ad oggi prosegue lo scaricabarile di responsabilità fra l'Azienda maceratese e il Comune, lasciando nel frattempo il personale, soprattutto in queste ultime settimane di maltempo, a fare i conti - nonostante le innumerevoli segnalazioni - con una situazione insostenibile: infiltrazioni d’acqua provenienti dai muri, tubature in bella vista, soffitto consumato dell’umidità, pareti scrostate e salubrità precaria dell'ambiente. 

«Siamo in questa situazione da almeno un anno e mezzo - hanno dichiarato i dipendenti dell'A.P.M. - e pochi giorni dopo aver chiesto un incontro ci hanno risposto dall'azienda con una missiva nella quale sostanzialmente comunicavano che la problematica è a carico del Comune. La nostra richiesta riguardava la possibilità di realizzare una struttura esterna sopra i Giardini Diaz adibita agli autisti, con i servizi igienici e quant'altro. Ma non ci hanno mai dato una risposta precisa. Ora stiamo cercando di organizzare un nuovo incontro, stavolta con l'Amministrazione comunale».

Originariamente, il personale di A.P.M. poteva usufruire della Rotonda dei Giardini Diaz (dove comunque i servizi non godevano di condizioni migliori), per poi essere trasferiti presso il Parcheggio Centro Storico. Si trattò al tempo di un trasloco forzato, dovuto alla scadenza della convenzione che l’Azienda aveva in essere con la passata Amministrazione Comunale di Macerata, e che ad oggi non si capisce se sia stata o meno rinnovata con quella attuale. L'unica misura adottata un anno fa da parte del Direttore Generale dell’APM, Stefano Cudini, fu quella di blindare la zona ristoro (vietandone l'accesso al personale non autorizzato), mettendo di fatto una "pezza" sulla problematica del tutto inutile. Nel frattempo, il Comune demandava le responsabilità del fatto all'Azienda, sprovvista di soluzioni idonee e poco propensa a un reale confronto con le organizzazioni sindacali.

«È assurdo che nessuno si sia ancora mosso per risolvere questa situazione - proseguono i dipendenti - anche perché persino la scalinata di accesso ai servizi si allaga tutta quando piove. E si gela. Quindi noi siamo costretti a servici dei nostri cinque minuti di pausa per raggiungere i servizi più lontani, che si trovano dall'altra parte del sottopassaggio pedonale dei Giardini Diaz. Non conosciamo le ragioni che ci sono dietro a questo scaricabarile continuo, ma adesso che è tornato il maltempo rischiamo di subire pesantemente questo disagio».

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