Covid, segnali di riduzione dei contagi. Il peggio è alle spalle? L'analisi nei grafici dell'ingegner Petro
Cari lettori, bentornati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Finalmente si inizia a vedere un segnale di riduzione dei contagi. Il grosso picco registrato nelle Marche è dovuto anche al cambio di modalità di conteggio dei casi, settimana prossima i dati saranno nuovamente "omogenei". Interessante è notare come le terapie intensive abbiano iniziato a scendere e, probabilmente, questa settimana lo faranno anche i ricoveri ordinari.
Guardando alla situazione regione per regione, oramai sono tutte tinte di giallo e probabilmente al blocco di quelle in arancione se ne aggiungeranno altre nei prossimi giorni. Come detto, però, i dati indicano che la situazione è destinata a migliorare, forse già da questa settimana. Le previsioni fatte tre settimane fa sono state accurate nel prevedere il momento del picco dei contagi, così come quella che la variante Omicron non avrebbe portato al collasso del sistema sanitario, paventato da molti scienziati forse in cerca di visibilità più che di realtà.
Nel Regno Unito i contagi sono in sensibile calo e sono state abbandonate tutte le restrizioni. Fa riflettere, in questo senso, come l'andamento epidemico nel Regno Unito e in Italia proceda praticamente di pari passo. La realtà dei fatti è abbastanza chiara: la Omicron è uno dei virus più contagiosi nell'uomo mai apparsi nella storia e non vi sono misure efficaci per impedirne la diffusione, si può solo decidere se prenderlo da vaccinati o da non vaccinati. Sottolineiamo, in conclusione, come nelle terapie intensive oramai ci siano quasi esclusivamente non vaccinati pur essendo una parte minoritaria della popolazione.
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