Corridonia celebra il Giorno del Ricordo: commozione per la testimonianza dell'esule da Pola
Proprio oggi, il 10 febbraio, giorno riconosciuto dalla Repubblica Italiana per il ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati, all’Ipsia di Corridonia si è tenuto un incontro con gli studenti delle classi quinte su una pagina buia della storia che è rimasta per molto tempo taciuta.
Sono intervenuti il dirigente Gianni Mastrocola per un saluto, l’assessore alla politiche giovanili Gemma Acciarresi che ha fatto una breve presentazione del tema, la sindaca Giuliana Giampaoli "ringraziando l’istituito per la costante e preziosa collaborazione", il presidente dell’ANVGD Marche sud Orazio Zanetti Monterubbianesi e Livilla Sivocci esule da Pola.
Il primo intervento è stato di Orazio Zanetti il quale ha fatto una panoramica del contesto storico dell’epoca, per poi passare ad affrontare l’orribile tema delle foibe e dell’esodo che ha costretto migliaia di italiani a lasciare le proprie terre in cerca di un posto sicuro.
Intervento molto suggestivo e commovente quello di Livilla Sivocci, all’epoca bambina che ha vissuto in prima persona questi tragici eventi, dai bombardamenti di Pola, alla strage di Vergarola che l’ha portata insieme alla sua famiglia ad abbandonare la propria casa per trovare riparo a Trieste e poi stabilirsi definitivamente a Recanati.
Da sottolineare la molta attenzione con cui i ragazzi hanno ascoltato queste storie e infatti a fine incontro molte sono state le domande poste sia all’esule che al presidente dell’associazione che poi ha fatto un augurio ai ragazzi chiedendo di ricordare e quindi dare "dignità ai tanti italiani che hanno subito questo tragico evento e di essere sempre curiosi in modo che non si ripeta più ciò che è successo".
Un regalo inaspettato quello di Orazio Zanetti Monterubbianese che ha manifestato la volontà di regalare all’Istituto una parte della sua biblioteca. “Come amministrazione riteniamo doveroso rispettare, commemorare e ricordare chi diede un così grande e lampante esempio di amore per la Patria e per la libertà”, ha concluso la sindaca Giampaoli.
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