Consiglio delle Donne: Macerata sceglie come Presidente Ninfa Contigiani e Vice Cristina Monachesi
Sono Ninfa Contigiani e Cristina Monachesi le nuove Presidente e Vice Presidente del Consiglio delle Donne di Macerata. Le due donne che da oggi presiederanno il consiglio rosa sono state votate, oggi pomeriggio a scrutinio segreto, dalle rappresentanti di diritto dell’assise femminile, consigliere e assessore comunali.
Ninfa Contigiani, consigliera del Pd, membro della commissione consigliare servizi sociali e cultura, è Ricercatrice in Storia del diritto medievale e moderno, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Macerata. Da sempre interessata a tematiche sociali e femminili, in particolare al tema della famiglia, sulla questione delle donne Contigiani ha detto di “essere una donna che ama prendere posizione, in maniera ragionata, ferma e determinata”.
L’elezione di Contigiani rientra nella filosofia di scelta della presidenza avanzata dall’Assessora alle Pari Opportunità Federica Curzi che ha proposto di eleggere una “presidenza istituzionale, per essere maggiormente incisiva nelle decisioni dell’assise comunale, e una vicepresidenza incarnata da rappresentanti delle associazioni”.
Le due anime del consiglio delle donne, quella istituzionale e quella associativa con donne rappresentanti degli organismi pubblici e privati, sono parte integrante del consiglio solo dal 2010, da quando consigliere e assessore si sono aperte alla società civile.
Subito dopo la votazione, Ninfa Contigiani ha preso il posto del Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Pantanetti, che aveva condotto la prima fase del consiglio di oggi.
Contigiani è stata eletta quasi all’unanimità con 18 voti a favore e una sola scheda bianca, mentre più complicata è stata la scelta della Vice Presidente che ha creato non pochi malumori tra le donne, rischiando di trasformare l’elezione in “un pasticcetto”, come l’ha definito Orietta Maria Varnelli, imprenditrice dell’omonima distilleria che fa parte del consiglio come membro della società civile.
Nonostante fosse già inserita nell’ordine del giorno e il regolamento stabilisca che “nella prima riunione i membri di diritto scelgono al loro interno, a scrutinio segreto, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio”, l’Assessora Curzi aveva proposto di posticipare alla prossima riunione l’elezione della Vice Presidente. Poiché per la Vice Presidenza si era deciso per una donna delle associazioni, Curzi aveva proposto che questa venisse scelta alla prossima riunione, quando sarebbero state presenti rappresentanti delle associazioni, che tuttavia non avrebbero potuto votare per la vicepresidenza, in quanto tale decisione spetta solo alle donne membri di diritto, consigliere e assessore.
La proposta dell’Assessora ha ricevuto alcune critiche, in particolare dalla consigliera Deborah Pantana di Forza Italia che ha contestato la scelta di non rispettare il regolamento e di scegliere la Presidente attraverso due assemblee diverse, quella odierna e quella successiva che avrebbe riunito anche le associazioni.
Categorica Pantana: “C’è un regolamento e va applicato così com’è: non prevede eccezioni. Non si può votare una Presidente con un consiglio ristretto e una Vice con un consiglio allargato all’associazionismo, altrimenti - ha avvertito la consigliera - io non partecipo più alle riunioni”.
Le acque si sono calmate e la discussione è rientrata con la decisione dell’Assessora Curzi di ritirare la sua proposta e procedere all’elezione della Vice Presidente.
Al centro Cristina Monachesi, Vice Presidente Consiglio Donne
Così dopo i malumori iniziali è stata eletta Cristina Monachesi, dentista odontoiatra e consigliera dell’Ordine dei Medici delle Marche con 7 voti a suo favore, 3 a Orietta Maria Varnelli e 10 schede bianche. Poiché nella votazione della vicepresidenza conta la maggioranza semplice, a differenza della presidenza in cui c’è bisogno della maggioranza qualificata dei 2/3, Monachesi è diventata la nuova Vice Presidente del Consiglio delle Donne di Macerata.
Da sempre attenta alle tematiche femminili, in particolare a quelle legate alla salute delle donne, Monachesi ha detto di volersi impegnare nella “difesa della dignità delle donne, partendo dalla questione sanitaria che rimane uno dei problemi fondamentali del mondo femminile”.
A conclusione della prima riunione sono state valutate e accolte tutte le 34 domande di partecipazione al Consiglio pervenute dalle associazioni. Tuttavia, per essere più inclusivi possibile l’assise ha espresso la disponibilità a mantenere aperte le porte del Consiglio delle Donne a tutte le altre realtà locali interessate, purché ne facciano formale richiesta, anche se il bando per parteciparvi è scaduto lo scorso 30 novembre.
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