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Civitanova, riparte il mercato in Centro, Ciarapica: "Sono contrario ma non mi è permesso evitarlo"

Civitanova, riparte il mercato in Centro, Ciarapica: "Sono contrario ma non mi è permesso evitarlo"

Con un post su Facebook pubblicato nella tarda serata di ieri il Comune di Civitanova Marche ha dato il via libera ai banchi degli ambulanti che vendono esclusivamente prodotti alimentari di stabilirsi in zona pescheria per la giornata di sabato come ammesso dai decreti governativi.

Nonostante le rassicurazioni date dal Comune riguardanti il rispetto delle corrette distanze di sicurezza fra le persone, sia in coda sia al momento dell’acquisto, sulla pagina social si è scatenata tutta l'ira e la preoccupazione dei cittadini civitanovesi che hanno manifestato il loro disappunto sulla decisione presa.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha spiegato così chiarito la situazione: "Ribadisco la mia personale contrarietà ai mercati all’aperto - e non solo a quelli alimentari - come già espresso in passato con una ordinanza da me emanata il 4 marzo in cui avevo vietato i mercati assumendomi una forte responsabilità. Tuttavia la mia iniziativa è stata smentita successivamente dal D.P.C.M. del 25 marzo ritenendo ogni atto dei Sindaci in questa particolare emergenza inefficace.

"Tengo a riportare che nella circolare che precisa il D.P.C.M del 22 marzo 2020 è chiaramente scritto: ‘Nei mercati, sia all’aperto sia coperti può essere svolta unicamente l’attività di vendita di generi alimentari, nonché di ogni prodotto agricolo’. Facendo esplicito riferimento al permanere, naturalmente, il divieto di assembramento.

Chi ora critica l’apertura del nostro mercato alimentare dovrebbe chiedere lumi a chi queste decisioni le prende spesso in contrasto con se stesso. A questo pericoloso teatrino ormai siamo abituati a convivere, mi riferisco anche alla più recente polemica fra Palazzo Chigi e il Ministro dell’Interno sulle presunte passeggiate consentite o no e sul continuo aggiornamento del documento di auto dichiarazione per gli spostamenti.

Tuttavia mi duole sottolineare che in questa fase di pandemia da coronavirus è scoppiata anche una pandemia di schizofrenia, in cui si assiste a diversi tira e molla fra la Presidenza del Consiglio e gli enti locali, Regioni comprese.

Detto ciò, se alcuni consiglieri dell'opposizione non si fidano di me possono tranquillamente chiamare Palazzo Chigi vista la contiguità di partito politico.

Ero e resto convinto che il mercato possa essere un’occasione di contagio, ma purtroppo non mi è permesso evitarlo"

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