Civitanova Marche, positivo il bilancio dell'attività dell'Arma dei Carabinieri lungo il litorale
La fine della stagione estiva è un’ottima occasione per redigere un bilancio sull’andamento delle attività dell’Arma lungo il litorale e quindi, della Compagnia di Civitanova Marche che ha competenza sui sette comuni a ridosso della fascia costiera (Civitanova, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati, Montelupone, Montecosaro, Morrovalle).
Questa analisi vuole evidenziare solo alcune delle molte voci che occupano l’attività quotidiana dei Carabinieri in questi centri dalle dinamiche complesse e impegnative. In particolare, il dato che si vuole rimarcare è quello della dinamicità dei servizi sul territorio e, pertanto, gli interventi effettuati dalle pattuglie dell’Arma di città in regime di Pronto intervento per ogni necessità (dall’incendio, al soccorso, al sopralluogo, al rilevamento di un incidente stradale, alla composizione dei dissidi, alle liti di ogni genere).
L’Arma della Compagnia di Civitanova Marche, dal 1° giugno al 31 agosto, sul numero di emergenza 112 ha ricevuto sulle 15mila richieste ed ha gestito circa 2.500 interventi, di cui 442 di soccorso, con le sue unità distribuite e operanti nelle sette città. Di questi, 462 sono per privati dissidi e, quindi, litigi, in ogni dove e per ogni motivo, spesso futile, segno di un’intolleranza sempre più diffusa nella società.
Si litiga nei locali pubblici, spesso nei bar, per strada, per un parcheggio, per fatti di viabilità, per questioni condominiali, tra parenti, in famiglia, nei luoghi di lavoro, per i cani che abbaiano, per rumori molesti, per un’offesa presunta. Soprattutto si litiga ad ogni ora del giorno e sovente per questioni bagatellari. L’ultimo in ordine di tempo un contadino che non voleva che il cacciatore passasse sui suoi terreni e per questo ci litigava.
Ciò comporta una continua attenzione e una costante proiezione delle pattuglie per affrontare questo fenomeno che a volte, distrae il dispositivo da compiti di controllo del territorio ritenuti più importanti. Spesso il conflitto, il contenzioso si compongono bonariamente e quindi l’intervento è risolutivo. Altre volte, per placare animi focosi e irascibili, è necessario fare ricorso alla particolare flemma ed alla professionalità dei militari che devono essere capaci di stemperare gli animi, qualche volta alimentati da un abuso di bevande alcoliche, e riportare alla calma i contendenti.
Non è facile, ma l’esperienza ormai acquisita dagli equipaggi consente il più delle volte di ottenere risultati positivi. Talvolta, invece, davanti al perpetrarsi di atteggiamenti irriguardosi ed arroganti scatta la denuncia o l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Stiamo parlando di liti che non riguardano la violenza di genere ed i maltrattamenti in famiglia che pretendono una rigorosa attenzione da parte delle forze dell’ordine ed un diverso tipo di intervento o procedura.
Particolare attenzione è stata poi riservata ai locali notturni che favoriscono la “movida” spesso criticata e fonte di disturbo per le abitazioni prospicienti e per i residenti in genere. Anche al fine di verificare la regolarità di queste attività, sono stati controllati i locali/stabilimenti ove si svolge discodancing. Spesso con l’ausilio delle unità cinofile. Le verifiche sono state svolte dopo la mezzanotte allo scopo di meglio accertare il rispetto delle diverse normative sul lavoro, sulla sicurezza e sull’igiene, nonché sulle buone pratiche da seguire per consentire una “buona” movida. Ai servizi hanno partecipato anche militari del NAS e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro per verificare la regolarità delle assunzioni, specie degli addetti alla sicurezza.
Qui di seguito si riportano alcuni dati e risultati che sintetizzano l’impegno dell’Arma: 1711 pattuglie, 251 servizi di Ordine Pubblico, 956 i delitti per i quali si è proceduto; 11 sono gli arresti e 279 le persone denunciate; 187 incidenti stradali rilevati, 483 contravvenzioni al Cds e 38 automezzi sequestrati, identificate 10912 persone e controllati 9231 veicoli.
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