Civitanova, il discorso di Germano Ercoli per il Natale 2025: "L'Europa come gli Stati Uniti e Meloni presidente" (FOTO e VIDEO)
Si è tenuta domenica sera, nella suggestiva cornice de La Serra di Civitanova Marche – premiata quest’anno con il Dance Music Award come miglior RistoClub d’Italia – la cena di Natale di Eurosuole e Goldenplast, che ha riunito oltre 300 persone tra dirigenti, dipendenti, collaboratori e amici delle due aziende.

Ad aprire la serata è stato l’intervento del presidente Germano Ercoli, un discorso intenso e senza sconti, capace di andare ben oltre il tradizionale augurio natalizio per trasformarsi in una riflessione lucida sul presente e sul futuro dell’Europa e dell’industria manifatturiera.

Ercoli ha esordito con un pensiero rivolto al conflitto ai confini dell’Europa, auspicando una pace, anche difficile, che possa porre fine a una guerra che da anni alimenta incertezza, frena gli investimenti, indebolisce i mercati e impoverisce famiglie e imprese. Un contesto che pesa in modo particolare sull’industria europea, e su quella tedesca in primis, oggi alle prese – ha ricordato il presidente – con la crisi più grave dal dopoguerra e con il concreto rischio di una deindustrializzazione irreversibile.
Da qui una critica netta all’assetto attuale dell’Unione Europea, giudicata frammentata, lenta, incapace di parlare con una sola voce e di difendere realmente il proprio sistema produttivo. «Così com’è, l’Europa non funziona», ha ribadito Ercoli, denunciando l’eccesso di burocrazia, l’assenza di una politica industriale comune e la mancanza di una visione strategica capace di contrastare la concorrenza globale di Cina e India.

Il cuore del suo intervento è stato un appello forte e politico: la creazione degli “Stati Uniti d’Europa”, con un governo federale, una difesa unica, politiche fiscali e salariali armonizzate, una sanità omogenea e una strategia industriale condivisa. «Solo così – ha spiegato – l’Europa potrà tornare a essere protagonista e non spettatrice del proprio declino». Una proposta chiusa con una provocazione simbolica ma significativa: “Giorgia Meloni presidente degli Stati Uniti d’Europa”, come segnale della necessità di una leadership forte e riconoscibile.

Nonostante il quadro critico, Ercoli ha rivendicato la capacità di reazione di Eurosuole e Goldenplast, sottolineando gli investimenti realizzati negli ultimi anni, la diversificazione produttiva, l’attenzione alla qualità, alla sicurezza e al capitale umano. Un messaggio chiaro: anche in uno scenario complesso, le imprese che innovano e credono nel proprio territorio possono resistere e crescere.
A seguire ha preso la parola il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha portato il suo saluto istituzionale e gli auguri di buone feste. Acquaroli ha sottolineato come le difficoltà imposte dai mercati globali debbano essere affrontate puntando su università e giovani, definiti il vero patrimonio del territorio. La sfida demografica – ha evidenziato – impone scelte coraggiose per trattenere i giovani nelle imprese marchigiane e, allo stesso tempo, renderle attrattive per nuovi talenti.

Il presidente della Regione ha poi ricordato il lavoro portato avanti negli ultimi anni sul fronte delle riforme – dalla sanità al governo del territorio, fino alle infrastrutture – annunciando che uno dei prossimi temi centrali dell’agenda regionale sarà quello dei rifiuti, una questione strategica per la competitività delle imprese e la sostenibilità dei territori.

In chiusura, Acquaroli ha rivolto un augurio sincero alle famiglie, alle aziende e all’intera comunità marchigiana, esprimendo la speranza che il 2026 possa essere l’anno della pace, condizione fondamentale per qualsiasi prospettiva di crescita, sviluppo e programmazione futura.

La serata si è poi trasformata in una vera e propria festa grazie alla musica dal vivo della Capri Band e all’animazione di Oriano e Alessandrino, che hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio musicale capace di coinvolgere tutte le generazioni. Dalle atmosfere disco degli anni Ottanta ai grandi successi della musica italiana, la pista si è animata tra balli, sorrisi e applausi.

Tra brindisi, risate e momenti di condivisione, dirigenti, dipendenti e amici delle aziende hanno vissuto un clima autentico di festa, chiudendo l’anno nel segno della coesione, dell’orgoglio aziendale e del forte senso di appartenenza a una comunità che guarda al futuro con determinazione e fiducia.

























cielo coperto (MC)
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