Civitanova- Fiera per la terapia intensiva, c'è l'ok dei tecnici. Ciarapica: "È il momento dell'unità"
Dalle parole ai fatti: i locali della Fiera di Civitanova saranno messi a disposizione per la costruzione di un ospedale con 100 posti di terapia intensiva. L’idea è venuta ,nella ,serata di ieri, al consigliere Francesco Micucci , dopo che le soluzioni Palaindoor di Ancona e ipotesi nave erano state bocciate. Da qui la palla è passata ai tecnici di Bertolaso - che hanno dato il via libera questa mattina dopo un sopralluogo - e ovviamente al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, che confortato sulle dovute garanzie, ha dato il suo benestare.
“Dopo un confronto leale e responsabile con il Governatore Ceriscioli e dopo una mia lunga serie di domande poste ai tecnici Arnosti e a Gerardo Solaro del Borgo (Presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, anch’esso strettissimo consulente di Bertolaso), preoccupato a garantire la salute dei miei concittadini, ho ricevuto rassicurazioni e garanzie sul fatto che l’area interessata non subirà cambiamenti e non ci saranno ricadute sul territorio circostante, essendo un reparto sigillato a pressione negativa all’interno del padiglione, in cui l’aria viene immessa e quella restituita all’ambiente sarà filtrata con dispositivi raffinatissimi e di ultima generazione”, ha affermato Ciarapica.
“Ai due collaboratori di Bertolaso abbiamo già stato fornito tutto il materiale tecnico della Fiera affinché da subito possano iniziare a lavoraci”.
“La scelta di mettere a disposizione la nostra Fiera non è stata facile – continua il sindaco - ma oggi più che mai ci accorgiamo della vera centralità che occupa sia dal punto di vista logistico che delle infrastrutture la nostra Città. Per questo credo si debba fare una riflessione molto seria sull’importanza del nostro Ospedale cittadino. Lo dico con tutta onestà a tutta la politica, perché deve essere chiaro – e con il nostro gesto lo stiamo dimostrando – che su argomenti delicati e sensibili come la salute e le vite umane non possono esserci divisioni di sorta per cui sul futuro chiedo impegni precisi. Faccio, quindi, appello all’unità perché questa situazione ci insegni ad abbattere bandiere e steccati per il bene di tutta la comunità. Spero che il nostro gesto possa essere apprezzato da tutti i nostri corregionali. Civitanova Marche ancora una volta mostra la sua grande generosità e responsabilità”.
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