CISL FP Marche: "Preoccupante l’accelerazione dell’Area Vasta 3 sulla mobilità del personale"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato della CISL FP Marche:
"Caos sulle procedure messe in atto per il ricollocamento degli operatori. Leggendo quanto scritto ieri dalla Capogruppo regionale FDI Leonardi e alle preoccupazioni manifestate dal comitato per la difesa dell'ospedale "B Eustachio" di San Severino, come delegati CISL FP ci permettiamo di fare alcune considerazioni in merito.
Se quanto citato dalla Leonardi nell'articolo di stampa corrispondesse al vero, la volontà espressa dall'intero consiglio regionale in materia di riconversioni dei PPI in PAT sarebbe rimasta inascoltata dai vertici dell'Area vasta 3. Infatti nonostante gli accordi intercorsi tra la Direzione, RSU e le OO.SS. del Comparto, ci troveremmo ad essere spettatori di una situazione a dir poco paradossale ed in controtendenza rispetto alle rassicurazioni a suo tempo ricevute.
Per meglio comprendere la situazione attuale serve ricordare che il 2 novembre, a tre giorni dal sisma che ha provocato distruzione in gran parte della nostra Provincia, la Direzione di A.V, senza una logica precisa e per incomprensibili motivi, ha tolto un'ambulanza infermieristica al PPI di Tolentino.
Successivamente, nonostante l’appello pubblico che la CISL FP ha diffuso il 6 novembre 2016 tramite la stampa locale, con il quale si chiedeva di posticipare la chiusura dei Punti di Primo Intervento a causa del sisma, il primo gennaio 2017 è stato chiuso il PPI di Matelica e trasformato in PAT (Punto di Assistenza Territoriale). Per i più inesperti, va detto che il PPI è un Servizio legato all’emergenza mentre il PAT è un semplice ambulatorio territoriale in cui si svolgono prestazioni minime per lo più programmate. Una bella differenza e non certamente un guadagno per i cittadini di zone già svantaggiate sia per i danni del terremoto che per la collocazione geografica. Dopo la manifestazione del Comitato per la difesa dell'ospedale di Recanati, erano state date ampie rassicurazioni da parte del Presidente Ceriscioli e unanimemente dall’intero Consiglio Regionale (seduta del 30/05/2017), sul mantenimento del PPI fino a diversa comunicazione del Governo e sull’invarianza del personale all'interno dei futuri PAT rispetto a quello operante nei PPI.
Qualche dirigente di Area Vasta, però, smentendo di fatto quanto dichiarato dal Presidente stesso, ha pensato bene di mettere in atto una procedura di mobilità preceduta da un’informativa confusa indirizzata a tutto il personale dei Presidi Ospedalieri di Recanati e Tolentino, PPI compresi, che prelude all'imminente trasformazione dei PPI "superstiti" in PAT.
La procedura infatti tende a riconoscere il personale in esubero a seguito della trasformazione dei PPI in PAT per poi ricollocarlo in altre Unità Operative dell’Area Vasta 3. Il personale del PPI di Matelica è stato escluso da ciò in quanto è già stato soppresso il 1° Gennaio u.s. La scadenza della presentazione della domanda di mobilità fissata il 12 Agosto 2017, in pieno periodo feriale e in totale dissonanza con quanto concordato in sede sindacale, fa pensare ad un allarmante accelerazione della procedura di trasformazione, proprio durante l’estate, periodo proficuo per i cambiamenti che non devono attirare troppa attenzione.
I cittadini sono avvertiti e gli “strani movimenti” di cui parlava la Leonardi non andrebbero per nulla trascurati. I delegati CISL FP non intendono minimamente entrare nel merito di dispute politiche in materia di riorganizzazione sanitaria che sono e restano in capo al Governo Regionale. Sulla legittimità o meno di alcune procedure attuate dai dirigenti dell'Area Vasta 3, al contrario, hanno molto da recriminare ed obiettare.
Per la mobilità del personale, ad esempio, la Direzione di Area Vasta 3 si sta muovendo in assenza di Accordo sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali sui criteri della stessa. Il Regolamento deliberato con atto determinativo, infatti, riporta la firma dei rappresentanti di una sola Sigla Sindacale. Per questo motivo, la CISL FP ha già provveduto ad attivare una vertenza legale che valuti il comportamento, legittimo o meno, della Direzione di Area Vasta. I delegati CISL FP intendono infine rassicurare tutti gli iscritti ed lavoratori in generale dell'Area Vasta 3 sul fatto che quanto sta avvenendo in merito ai percorsi contrattuali nonché all’utilizzo ed assegnazione del personale, è costantemente monitorato.
Qualora l’atteggiamento di incoerenza mostrato fino ad oggi dalla Direzione di Area Vasta perdurerà e se la stessa Direzione Generale ASUR non sarà sollecita a riprendere in mano il confronto sindacale, la CISL FP è pronta a promuovere in ogni campo, azioni anche forti, volte a tutelare i legittimi diritti di chi quotidianamente è il fulcro della risposta ai bisogni di salute dei cittadini.
Il gioco del RISIKO non lo si può fare sulla pelle dei lavoratori.
CISL FP Marche".
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