Sovrastando il Lago di Caccamo, l'attuale Castello di Pievefavera, frazione del Comune di Caldarola, affonda le sue origini in tempi remoti. Visitando le sue strette e caratteristiche vie, si vede e sente, tutto il peso delle pietre che stanno al loro posto fin dal XII secolo. In tempi ancor più lontani l'insediamento era più in basso lungo la riva destra del fiume Chienti, allora il lago non c'era. Diversi decenni or sono alcuni abitanti del luogo, i coniugi Anna ed Arnando Mazzanti, ritrovano alcuni resti di vasellame in ceramica a vernice nera graffiti. L'iscrizione che si legge é: "Stn Rutilio So (mios)" risalenti al III secolo a.C., il nome e cognome del più antico abitante conosciuto del territorio.
Tra l'attuale castello e la fase più antica di frequentazione molta storia si é vissuta e scritta. Successivi ritrovamenti, studi, fin alla più attuale campagna di scavi terminata nell'anno 2006, hanno fatto, almeno in parte chiarezza sull'area archeologica. Un insediamento, una villa romana, utilizzata dal III secolo a.C. fin alla prima età imperiale. Per contenere adeguatamente i primi ritrovamenti fortuiti effettuati dalla famiglia Mazzanti fu fatto un primo antiquarium presso un torrione medievale su al Castello di Pievefavera con accesso dalla locale Chiesa. Successivamente alla campagna di scavi del 2006 l'antiquarium fu spostato nelle immediate vicinanze dell'area archeologica dov'é rimasto fino ad oggi. L'area archeologica e l'antiquarium negli anni ha perso di attrazione, fino a rimanere praticamente abbandonato.
Ora, per attirare l'attenzione di quanti preposti ad evitare il peggio, si è programmata tutta una serie di iniziative in merito. Uno di questi eventi si è svolto nella serata del 17 agosto scorso presso la Chiesa di S. Maria Assunta di Pievefavera, organizzato dal presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti denominato: "I reperti ceramici di Pievefavera" relatori: Arnando Mazzanti, Anna Cerutti e Loredana Camacci Menichelli. Le relazioni sono state seguite da un'aula attenta, alla presenza dell'attuale Sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti e dei due precedenti. Il gradito intervento del Sindaco Giuseppetti é stato caratterizzato da una richiesta di aiuto, così sintetizzata: "vista la particolarità del momento che stiamo vivendo tutti sono chiamati a rimboccarsi le maniche e dare una mano", riferendosi alle manutenzioni che l'area archeologica, l'antiquarium e Pievefavera tutta necessitano. La serata si è conclusa con una degustazione di gelato legata ai gusti del territorio: zafferano di Cessapalombo, vino cotto e saba di Loro Piceno.
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