Balneari, stop al caro ombrelloni e gare dal 2024: via libera alla riforma delle concessioni (VIDEO)
Le proroghe si chiuderanno a fine 2023 e le nuove concessioni balneari saranno messe a gara a partire dal 2024. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio dei ministri. Nell’incontro a Palazzo Chigi il governo ha presentato la sua linea sul tema delle concessioni balneari. Il Consiglio - secondo quanto rifeito dall'Ansa - è stato interrotto e si è protratto più del previsto in seguito alle richieste di ulteriori integrazioni e precisazioni avanzate dal ministero del Turismo.
Tutela degli investimenti fatti e di chi deve il suo reddito prevalentemente dalla gestione di uno stabilimento balneare. Forte spinta, inoltre, agli investimenti futuri collegati alla miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al "caro-ombrellone", a tutela dei consumatori: sono queste alcune delle linee guida della riforma delle concessioni balneari approvate dal Consiglio dei ministri. Ci sarà una proroga fino alla fine del 2023 e partiranno le gare per le nuove assegnazioni a partire dal 2024.
Tra i criteri da considerare nella definizione di una disciplina uniforme delle procedure selettive di affidamento delle concessioni balneari - come è indicato nell'emendamento del governo per la delega con il riordino del settore - c'è "la posizione dei soggetti che, nei cinque anni antecedenti l'avvio della procedura selettiva, hanno utilizzato la concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, nei limiti definiti anche tenendo conto della titolarità, alla data di avvio della procedura selettiva, in via diretta o indiretta, di altra concessione o di altre di attività d'impresa o di tipo professionale".
Nei bandi di gara per le nuove concessioni balneari, secondo quanto si apprende, uno dei requisiti sarà quello di garantire a tutti l'accesso al mare. Una disposizione già prevista per legge ma oggetto di violazioni e abusi. È quanto previsto dalla riforma delle concessioni. Tra le regole per le gare andrà quindi prevista "la costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito". Le concessioni rilasciate secondo procedure selettive (avviso pubblico di evidenza pubblica) e nel rispetto delle regole Ue resteranno efficaci fino alla scadenza fissata, quindi anche oltre il 2023.
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