Azzardo passione giovane? Non sempre
In Italia in questi ultimi anni si è avuta una forte crescita dell'azzardo ed anche nel nostro territorio si sono notate le nascite di nuove sale gioco o l'implementazione di slot machine in locali pubblici. Un fenomeno particolare che ormai vede coinvolti anche i giovanissimi.
Alcune recenti statistiche, tra tutte quella di Nomisma hanno messo in luce quando l'azzardo sia amato dai giovani, i giovanissimi in barba ad ogni norma riescono ad acquistare biglietti Gratta & Vinci o a giocare ad una slot del bar di quartiere eppure si tratta di attività non permesse ai minori.
I maggiorenni invece sono appassionati dei giochi digitali e tra loro, complici i social, spopola il codice promozionale per goldbet.
Chi sono i giovani giocatori del digitale? Studenti universitari, per lo più maschi, appassionati di tecnologia e in cerca di nuove sfide, il punto positivo è che questi non sarebbero possibili vittime della ludopatia infatti non giocano oltre le 20 euro al mese e usano il gioco come momento di relax e svago, a rischio invece sono i giovanissimi che non sono consapevoli del pericolo indotto dall'azzardo.
Se giocano in modo consapevole gli studenti dei licei e dell'università cosa differente si può dire di chi frequenta istituti professionali e tecnici, in questo genere di corsi di studi è più facile che il giovane si avvicini al mondo del gioco per avere qualche fondo in più per le uscite del fine settimana.
Inoltre cosa strana ma vera: gioca di più chi ha voti inferiori nelle materie scientifiche. Perchè? Forse perchè chi conosce bene la matematica e la fisica è consapevole di quanto sia difficile arrivare al payout di una macchinetta slot o di una qualsiasi lotteria istantanea.
Infatti dietro qualsiasi tipo di gioco non esiste la dea bendata e tanto meno la sorte ma un arzigogolato calcolo matematico basato su statistica e probabilità che logicamente non rende possibile nessuna vincita se non dopo investimenti tangibili.
Questo un bravo studente lo sa ed è consapevole dei propri limiti: infatti nonostante in rete si possano trovare sistemi e soluzioni nemmeno i classici numeri al lotto sono così facilmente intercettabili.
Le competenze probabilistiche base sono sicuramente materia di studio per un liceale e ancora di più per un universitario pare chiaro che con un corso di studi di un certo livello si sia consapevoli dell'improbabilità della vincita ed allora è molto probabile che una educazione matematica di base più avanzata possa allontanare i giovani ed i giovanissimi dalla mania del gioco distogliendoli da possibili dipendenze o ludopatie.
E' infatti dimostrato anche dai dati raccolti da Nomisma che i giocatori giovani incapaci di risolvere un problema matematico semplice continuano a tentare la sorte mentre gli altri per di più giocano per spasso o per piccole sfide.
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