“Ringrazio il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, - commenta Mario Morgoni - che nella fase conclusiva del suo mandato ha dimostrato ancora una volta grande attenzione nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto. Il decreto approvato dal governo, che contiene una serie di provvedimenti importanti in tema fiscale che scadevano il 31 maggio, dalla busta paga pesante alla cancellazione di bollette, canone Rai e delle cartelle esattoriali, testimonia la vicinanza del Partito democratico verso i cittadini colpiti dal sisma”
“Approvando - continua -questo decreto abbiamo evitato ogni possibile ripercussione dovuta all’irresponsabile crisi istituzionale che Lega e M5S hanno provocato dopo le elezioni del 4 marzo. Alla prova dei fatti il PD dimostra di essere l’unica forza di Governo in grado di affrontare con concretezza i problemi dei cittadini. Il Pd si impegna a portare nel lavoro parlamentare e a far approvare in Commissione speciale altri interventi fondamentali alla ripresa e alla ricostruzione di quei territori colpiti, quali la proroga della sospensione dei mutui, la prosecuzione della cassa in deroga, la regolarizzazione delle difformità edilizie e l’abolizione della doppia conformità”
“La situazione drammatica - il commento, invece, di Patrizia Terzoni, portavoce presso la camera dei Deputati del M5s - che contraddistingue il quadro politico italiano nelle ultime settimane ci ha portato, come M5s, a lavorare per avere un decreto terremoto in tempi certi, in accordo col commissario per la ricostruzione Paola De Micheli. Un testo da far firmare al premier uscente Paolo Gentiloni, essendo la situazione in continua evoluzione, e dopo lo stop alla nascita del governo Conte da noi fortemente voluto dopo mille sforzi. I terremotati non possono essere danneggiati ulteriormente dai teatrini della vecchia politica, ed era necessario essere responsabili in questa fase. Mentre Palazzo Chigi si appresta a dare l’ok al provvedimento, fa specie il silenzio assordante del governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che pare non curarsi affatto della sorte delle popolazioni colpite dal sisma. Se non per accusare a testa bassa noi su scadenze e tassi dei mutui solo perché domenica il governo non è nato. Ceriscioli dovrebbe sapere che il M5s, in sinergia con le altre forze politiche e anche con i suoi compagni di partito, ha lavorato per arrivare comunque al documento a cui Gentiloni proprio oggi ha dato l’ok. Dovrebbe esserne a conoscenza il governatore, in teoria, visto che a quanto ci risulta il presidente marchigiano resta pur sempre subcommissario: perché non si è per niente interessato del decreto? Peccato, i cittadini delle aree interne delle Marche, duramente provati ormai da due anni, meriterebbero un pochino più di attenzione da parte dell’esecutivo della loro regione”.
La CNA Territoriale di Macerata, invece, dice di accogliere con favore le modifiche apportate al decreto 189 del 2016: “Grande soddisfazione è stata espressa dalla Cna di Macerata per la proroga dei pagamenti Irpef per i cittadini residenti nella aree colpite dal sisma. Si tratta di un grosso sospiro di sollievo per i 230 mila contribuenti che avrebbero dovuto pagare oltre un miliardo di euro di tasse arretrate a partire dal primo giugno".
"Si tratta di provvedimenti attesi – commenta il Presidente Giorgio Ligliani - che arrivano dopo un lungo lavoro svolto dall’associazione di categoria a partire dall’immediato post sisma, come supporto alle imprese e alle comunità colpite e costante confronto con i rappresentanti delle istituzioni”.
“Raccogliamo i risultati di un impegno concreto al fianco di cittadini e imprese. Ci preme sottolineare – dichiara il Direttore Generale Luciano Ramadori – come le modifiche disposte vadano incontro alle esigenze di chi lavora e si è trovato in forte difficoltà a causa del sisma, anche se CNA ritiene che per alcuni aspetti, ad esempio per quanto concerne i benefici per le Zone Franche Urbane, ci sia ancora da fare”.
Così come ci aspettiamo un provvedimento che preveda che riguardo gli interventi realizzati prima degli eventi sismici in assenza di permesso a costruire o in difformità da esso, sia possibile presentare anche contestualmente alla domanda di contributo, richiesta di permesso in sanatoria e ottenerlo: “Si tratta di un passaggio necessario – aggiunge il Direttore di CNA Macerata – soprattutto perché contribuisce a snellire le procedure per la riparazione dei cosiddetti danni lievi e a velocizzarne l’iter”.
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