Continua la protesta da parte dell’Abat, associazione dei bagnini, riguardo la problematica della scogliera sul litorale sud di Porto Recanati, dato che ancora non si hanno notizie da parte di chi di dovere. “Chiediamo per l’ennesima volta una collaborazione da parte del Presidente della Regione Ceriscioli e dell’assessore per la valorizzazione dei beni ambientali e tutela del paesaggio Sciapichetti. Ci avevano promesso che sarebbero intervenuti al più presto per risolvere il problema dell’erosione, ma ancora nulla di fatto. Ci stanno portando in giro e tutto ciò è vergognoso. Continueremo a protestare”. E’ questo l’appello lanciato da Andrea Marcelli, proprietario del noto chalet “Barracuda” e presidente dell’associazione che sta portando avanti la protesta, verso le istituzioni, per cercare di risolvere al più presto il problema legato all’erosione della scogliera “Provinciale” zona Scossicci (Porto Recanati). Si aggirerebbe intorno ai 200mila euro la cifra preventivata per il recupero della zona (circa un chilometro), in cui, a causa della mancanza degli scogli, è già stato distrutto uno chalet a causa delle forti mareggiate. Il Comune di Porto Recanati ha già fatto qualche intervento di propria competenza e qualche progetto di riqualificazione, ora è tutto nelle mani delle istituzioni. “Se solo avessero considerato i nostri appelli sin dall’inizio, ora già avremmo potuto iniziare i lavori così che per la stagione estiva 2016 tutto sarebbe stato nella norma.-spiega Andrea Marcelli- Invece così, oltre a portarci in giro, ci rovineranno pure la stagione turistica. Cos’altro dovremo sopportare?”
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