Scattano i controlli sulla fauna selvatica nella zona di San Michele dopo alcuni incidenti stradali e diversi avvistamenti di cinghiali.
La Provincia di Macerata ha messo un’ordinanza con la quale è prevista la chiusura al transito di tutti i veicoli proprio per le operazioni di verifica. Domani (domenica 3 settembre), dalle ore 6 alle ore 10, sarà chiuso a tutti i mezzi, ad eccezione dei residenti, dei mezzi di soccorso e dei mezzi di pubblica utilità, il tratto che va dal km 6+600, all’altezza dell’intersezione per la strada comunale per Taccoli, al km 8+700, posto all’inizio del centro urbano.
La polizia locale del Comune di San Severino Marche e la Polizia Provinciale saranno impegnate sul posto per regolamentare la viabilità e segnalare i percorsi alternativi.
Al via la sperimentazione di telefonia tramite internet lungo la valle del Sant’Angelo. Tre le piazze individuate: San Vito, Val Sant’Angelo e Fiume. “Siamo arrivati a questa soluzione” ha dichiarato il sindaco, Alessandro Gentilucci, “dopo aver constatato il diniego, da parte delle compagnie telefoniche, a farsi carico di un servizio che dovrebbe essere di pubblica utilità, per ragioni meramente economiche, di puro mercato: troppa poca utenza per giustificare qualsiasi investimento”.
“Per cui, a causa di ciò, abbiamo deciso di dare avvio a questa sperimentazione, con un hotspot dedicato che dovrebbe consentire un servizio di telefonia con accesso gratuito, almeno nelle piazze principali di queste frazioni. Come comune stiamo provando a sostituirci a chi dovrebbe garantire quei servizi, come la comunicazione telefonica, indispensabili per ogni comunità".
"È un atto lesivo e di grave disattenzione verso territori ancora devastati. In ogni caso, se questo metodo funzionerà” conclude Gentilucci “lo adotteremo ove necessario, perché noi crediamo ancora nelle persone e non nella logica economica dei freddi numeri. Nonostante ciò che pensano i dirigenti Tim”.
“TIM informa che, come già rappresentato al sindaco di Pieve Torina, la realizzazione di nuove infrastrutture da parte della società deve necessariamente collocarsi in una logica di mercato. L’azienda, in un’ottica di sostenibilità dell’investimento, si è messa a disposizione dell’Amministrazione per trovare le necessarie sinergie tra tutte le infrastrutture presenti sul territorio, comprese quelle di altri enti o società, senza però trovare soluzioni idonee alla realizzazione di quanto richiesto dal primo cittadino del comune montano”.
Nuovo incontro a Palazzo Sforza per esaminare gli ultimi dettagli tecnici relativi alla nuova viabilità di collegamento tra i comuni di Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare, sulla scorta del progetto di fattibilità tecnico-economica redatto ed approvato dalla Regione Marche.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto nei giorni scorsi i colleghi dei comuni di Sant’Elpidio a Mare Alessio Pignotti e Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella per condividere, anche insieme ai tecnici comunali, le soluzioni ottimali sulla base delle specificità dei territori che saranno interessati dal tracciato della nuova viabilità di collegamento tra i tre comuni. A Civitanova il punto di partenza dell’opera sarà in corrispondenza del casello autostradale A14 di via Einaudi. Presenti anche l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai e il dirigente V sett. ing. Marco Orioli per il Comune di Civitanova e l’ing. Fabio Alessandrini responsabile del settore Lavori pubblici per il comune di Porto Sant’Elpidio.
Al termine della riunione, il sindaco Ciarapica ha tenuto a sottolineare l’importanza di poter realizzare questa opera strategica, sulla quale si è confrontato a più riprese con il Governatore Francesco Acquaroli, certo della necessità di un intervento strutturale che possa alleggerire il traffico e il flusso di auto presente nella parte finale della superstrada e sulla statale.
“Con i colleghi Sindaci abbiamo esaminato il progetto e convenuto sull’importanza strategica dell’opera – ha precisato il sindaco Fabrizio Ciarapica – perché indubbiamente lo sviluppo del territorio va ripensato in maniera globale. Per favorire l’economia, dall’industria al turismo, ma anche l’ambiente, non si può più prescindere dalla realizzazione di infrastrutture di ampio respiro, che rappresenteranno una vera svolta non solo per le nostre province ma per l’intera regione”.
Anche il sindaco Massimiliano Ciarpella ha evidenziato la necessità di studiare soluzioni condivise per arrivare a realizzare un’opera che rappresenta un grande traguardo per i tre comuni. “Siamo entrati nel dettaglio di un progetto strategico e fondamentale per lo sviluppo del territorio – ha spiegato il sindaco Ciarpella. La nuova bretella proposta dalla Regione, infatti, oltre a mettere in rete tre comuni e due province, apporterà importanti vantaggi sotto il profilo della viabilità, dei tempi di percorrenza e della sostenibilità ambientale”.
Il sindaco Pignotti ha detto: “Nel corso dell’incontro ho illustrato l’iter che è stato seguito con la Regione Marche per la risoluzione di una serie di criticità che il progetto iniziale comportava. Le osservazioni evidenziate dall’Amministrazione comunale sono state in gran parte accolte verbalmente, siamo in attesa che quanto recepito venga messo su carta e successivamente illustrato ai residenti nel corso di un incontro pubblico che auspico la Regione organizzi a breve. Condivido la strategicità dell’opera e mi unisco al coro unanime degli altri sindaci di raggiungere il prima possibile l’obiettivo ma, allo stesso tempo, mi preme ricordare che il 90% dell’intervento ricade sul nostro suolo comunale ed in qualità di Sindaco ho il dovere di tutelare gli interessi della cittadinanza. Ringrazio il sindaco Ciarapica che si è fatto promotore di un ulteriore incontro in Regione per discutere nel dettaglio le questioni emerse nel corso della riunione”.
Sfiora i 300 milioni di euro il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto, relativo alla ricostruzione post – terremoto della città di San Severino Marche.
Il dato è stato fornito dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, nelle proprie comunicazioni in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
“Sono 297 milioni 198 mila 175 euro i finanziamenti già elargiti di cui 286 milioni 864 mila 377 euro per la ricostruzione privata – ha specificato il sindaco, sottolineando subito dopo - Questa somma andrà per il recupero di 593 edifici, di cui 274 interessati da interventi di ricostruzione leggera, altri 112 da ricostruzione pesante, 201 dall’Ordinanza 100. Ulteriori 6 edifici saranno interessati dall’Ordinanza 13/2017”.
In totale sono 1.204 le istruttorie presentate all’ufficio sisma del Comune di San Severino Marche. Di queste, 388 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 413 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes.
Ulteriori 387 pratiche sono quelle relative alla medesima Ordinanza 100, del commissario straordinario sisma, emanata per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse mentre, con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 16 le pratiche presentate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive, per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro.
“A San Severino Marche intanto sono stati chiusi esattamente 392 cantieri – ha poi aggiunto il sindaco nelle sue comunicazioni in apertura dell’ultima seduta dell’assise settempedana, specificando ancora - Di questi, 346 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al sisma bonus. È di oltre 9 milioni di euro la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici”.
Infine i numeri relativi al Contributo autonoma sistemazione. Sono 350 i nuclei familiari che hanno ricevuto il Cas di giugno. Il contributo ammonta, complessivamente, a 255.166,67 euro.
Sarà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ad accendere la Lampada della pace per il mondo, l'8 settembre, nella Basilica della Santa Casa di Loreto, durante le manifestazioni per la Natività di Maria.
In mattinata, alle 10 il ministro parteciperà ad un seminario presso la Sala Macchi del Palazzo Apostolico sul tema La via della bellezza. Un itinerario interpretativo immanente verso la pace.
Previsti gli interventi di Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani e presidente del Centro Studi dedicato a Lorenzo Lotto, e dello stesso Sangiuliano. Coordina Gerardo Villanacci, presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e Paesaggistici e docente dell'Università Politecnica delle Marche. Nella stessa Sala Macchi verrà esposto il dipinto di Lorenzo Lotto dedicato a San Michele che scaccia Lucifero, il cui restauro, da poco terminato, è stato effettuato dal bergamasco Alberto Sangalli.
Di seguito, alle ore 11.30 in Santuario solenne celebrazione presieduta da monsignor Fabio Dal Cin, delegato pontificio. Il ministro accenderà la Lampada, che sarà posta nella Santa Casa, e alle 12.30 terrà un saluto sul sagrato della Basilica. A conclusione la benedizione dei velivoli dell'Aeronautica Militare che omaggeranno la Madonna di Loreto, patrona degli aeronauti.
“Il Cosmari ha indetto una selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione della graduatoria per l’assunzione di autisti automezzi addetti alla raccolta dei rifiuti, con qualifica di livello 3B del vigente Ccnl Igiene Ambientale Utilitalia, con contratto a tempo determinato”. Lo rende noto lo stesso consorzio di smaltimento rifiuti con sede a Tolentino.
"Cosmari Srl garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro". Per essere ammessi alla selezione i candidati dovranno essere in possesso, alla data di scadenza di presentazione delle domande, dei seguenti requisiti: "età non inferiore agli anni 18; essere cittadino di un paese membro dell’Unione Europea o extracomunitario in regola con la normativa nazionale sull’immigrazione; godere dei diritti politici e civili; non avere riportato condanne penali né di essere sottoposto a provvedimenti di prevenzione o ad altre misure cautelari per delitti contro la P.A. e/o per altri delitti che comportano l’interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici".
"Essere di sana costituzione fisica ed in possesso dei requisiti psicofisici previsti per la mansione da svolgere; essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado; essere in possesso della patente di guida cat. C o CE e del Certificato di qualificazione conducente (CQC); essere in possesso di patente di guida e CQC, entrambi con attribuiti punti in numero non inferiore a 18 e non sottoposti ad alcun provvedimento di sospensione e/o revoca".
"La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere redatta, pena l’esclusione, in lingua italiana ed in carta semplice, seguendo lo schema del fac-simile scaricabile dal sito del Cosmari (www.cosmarimc.it) e dovrà pervenire in uno dei seguenti tre modi: con raccomandata A.R., in busta chiusa, da spedire entro le ore 12:00 del 15/09/2023 (farà fede il timbro postale) all’indirizzo: Cosmari srl, Loc. Piane di Chienti snc, 62029 Tolentino (mc). via pec, all’indirizzo pec@cosmari-mc.it, da inviare entro le ore 12:00 del 15/09/2023; a mano, in busta chiusa, da consegnare entro le ore 12:00 del 15/09/2023, al centralino di Cosmari srl, Loc. Piane di Chienti snc, 62029 Tolentino (Mc)".
"L’elenco degli ammessi e le date di svolgimento delle prove verranno comunicate solo ed esclusivamente mediante pubblicazione sul sito web aziendale www.cosmarimc.it, alla pagina: Cosmari – Società Trasparente – Selezione del Personale – Bandi di Concorso entro il termine massimo di 120 giorni successivi alla scadenza del presente avviso, salvo proroghe causate da cause di forza maggiore".
"Sono previste una prova pratica di guida e una prova orale, sulle seguenti materie: - nozioni sull’ordinamento degli enti locali e loro Consorzi: conoscenza dei mezzi specifici per la raccolta di R.S.U; normativa in materia di circolazione stradale; norme comportamentali in materia di sicurezza e di relazione con gli utenti; normativa in tema di rapporto di lavoro; cultura generale". Il bando completo e il modello di domanda sono consultabili sul sito del Cosmari.
Un sms per salvare la vita: è questo il nuovo sistema di allarme pubblico che verrà testato il 12 settembre alle 12 nelle Marche, in caso di emergenze gravi o imminenti. Si tratta di “IT-Alert”, un progetto nazionale che mira a informare in tempo reale le persone che si trovano nelle zone a rischio, per ridurre al minimo i danni e le conseguenze delle catastrofi.
L’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi ha illustrato ieri, in una videoconferenza con i sindaci, i prefetti e gli organi di sicurezza, le modalità della sperimentazione. In questa prima fase, lo scopo è verificare il funzionamento del sistema e la sua capacità di raggiungere tutti i destinatari, sia residenti che visitatori. Non si entrerà nel merito dei tipi di allerta e delle raccomandazioni da seguire, ma si invierà un sms generico per avvisare della presenza di un potenziale pericolo.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di settembre 2023. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI SETTEMBRE 2023
Il primo settembre controlli a Corridonia, direzione monti, dalle 8 alle 13. Sabato 2 settembre, invece, autovelox posizionati a Camerino direzione mare sempre dalle 8 alle 13. Stop previsto per il 3 settembre.
Si riparte lunedì, 4 settembre, quando gli autovelox saranno posizionati a Tolentino, dalle 8 alle 13, direzione mare.
Duplice accensione per il 5 settembre ad opera della Polstrada, a Macerata in ambo le direzioni (mare-monti, monti-mare). Stesso orario e stessa postazione il giorno successivo (6 settembre) e il 7 settembre.
L’8 settembre gli autovelox saranno posizionati,invece, a Camerino, direzione mare, dalle 13 alle 19. Il 9 saranno attivi, invece, a Corridonia, direzione monti (dalle 13 alle 19) e a Camerino direzione mare dalle 8 alle 13. Pausa prevista per il 10 settembre.
Si riparte lunedì, 11 settembre, quando saranno attivi a Montecosaro, direzione monti (dalle 8 alle 13) e a Tolentino, sempre direzione monti (dalle 13 alle 19).
Il 12 settembre Polstrada posizionata a Macerata, direzione mare, dalle 8 alle 14. Il 13 settembre Polstrada presente ancora nel territorio comunale di Macerata, in ambo le direzioni (monti-mare, mare-monti con orario 8-14). Stessa postazione e stessi orari per giovedì 14 settembre.
Il 15 settembre accensione a Corridonia, direzione monti, dalle 8 alle 13 e a Camerino, direzione mare, dalle 8 alle 13. Il 16 settembre autovelox attivi ancora a Camerino (direzione Civitanova Marche, dalle 8 alle 13). Stop previsto per il 17.
Il 18 settembre Polstrada posizionata a Macerata, direzione monti, dalle 8 alle 14. Il 19 settembre autovelox attivi, invece, a Camerino dalle 13 alle 19. Polstrada a Macerata anche il 20 settembre, in ambo le direzioni (mare-monti e monti-mare) con orario 8-14.
Il 21 settembre saranno attivi, invece, a Caldarola-Belforte del Chienti, con direzione monti, dalle 8 alle 13. In funzione anche a Tolentino, direzione mare, dalle 13 alle 19, e a Corridonia direzione monti (13-19). Il 22 settembre Polstrada a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 8 alle 14.
Il 23 settembre saranno in funzione, invece, a Caldarola-Belforte del Chienti, in direzione monti, dalle 8 alle 13. Stop previsto per domenica 24 settembre. Il 25 settembre autovelox attivi ancora a Caldarola-Belforte del Chienti (direzione mare dalle 13 alle 19) e a Tolentino (sempre direzione Foligno) con orario 8-13.
Il 26 settembre Polstrada a Macerata, in ambo le direzioni, dalle 8 alle 14. Stesso posizionamento previsto anche per i giorni successivi 27 e 28 settembre.
Venerdì 29 settembre autovelox accesi a Montecosaro, direzione monti dalle 8 alle 13, e a Corridonia (sempre direzione Foligno) con orario 13-19.
Infine il 30 settembre gli autovelox saranno in funzione a Caldarola-Belforte del Chienti, direzione mare, dalle 8 alle 13.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
"Alla vigilia del nuovo anno scolastico accolgo con soddisfazione l'adozione del decreto con cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha effettuato la ripartizione delle risorse, per la parte riferita all’anno scolastico 2023/2024, delle somme che il Decreto ricostruzione ha stanziato, attraverso l’approvazione di un mio emendamento, per garantire la continuità didattica nelle scuole del cratere 2016 fino all'anno scolastico 2028/29”.
Lo afferma Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016. La cifra destinata alle 4 regioni del Centro Italia è di circa 3,5 milioni di euro. In particolare, all’ Abruzzo saranno destinati 528 mila euro, al Lazio 365, alle Marche 2 milioni e all’Umbria 609 mila.
“Il Mim ha disposto, tramite decreto, la ripartizione tra le 4 regioni del sisma 2016 delle somme disposte nell’articolo 18 bis del DL3. Dopo un lungo confronto in occasione dell’approvazione del Decreto infatti fu accolto l’emendamento da me proposto che modificava la Legge 189/16 finalizzata alla formazione delle classi in deroga fino all’anno scolastico 2028/ 29 così da garantire la continuità didattica: un elemento strategico per la riparazione del cratere. La ripartizione odierna dà attuazione a questa previsione e consente agli Istituti scolastici regionali, che ora possono contare sulle risorse già previste, di formare gli organici scolastici e di garantire le classi secondo quando previsto e predisposto dalla norma. Esprimiamo soddisfazione per questo atto di estrema importanza e ora sarà ora mia cura interagire con gli Uffici Scolastici Regionali affinché avvenga la piena attuazione di quanto previsto”.
L’attenzione nei confronti del mondo scolastico, degli studenti e delle loro famiglie è costante e costituisce una priorità del mio mandato. Una priorità all’interno della quale la sicurezza rappresenta la premessa fondante, sottolineata dal fatto che quest’anno è stata sbloccata anche la procedura per 228 interventi di ricostruzione (valore 899 milioni di euro) di edifici scolastici, compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione degli istituti nelle 4 regioni del sisma. Per restituire un futuro di crescita e sviluppo all’Appennino centrale - conclude il Commissario - il contrasto allo spopolamento è decisivo e, in tal senso, fornire servizi come quello scolastico rappresenta un incentivo a restare in territori che dopo decenni di parziale marginalizzazione ora sono tornati al centro dell’agenda del governo".
Una passeggiata storico naturalistica alla scoperta dei luoghi dei Da Varano. È quella che propone il Comune di Valfornace a corredo degli spettacoli inseriti nella rassegna MarcheStorie, dal titolo “Da Varano: principi, mercanti, mercenari, santi e mecenati nell’Italia centrale”, organizzato dall’associazione Ruvido Teatro e promosso dai Comuni di Esanatoglia, Valfornace, Camerino, Gagliole e Cerreto d’Esi.
Il tour, a cura della guida ambientale escursionistica Federica Feliciani, è in programma per sabato prossimo (2 settembre) con ritrovo, alle ore 15, presso il ponte romanico in località Pontelatrave.
La passeggiata interesserà un percorso che si snoderà dall’antico nucleo del Castello di Pievebovigliana fino al lago di Boccafornace, con arrivo finale in piazza Vittorio Veneto intorno alle ore 18. L’escursione, ovviamente, è gratuita ed aperta a tutti visto il grado di facilità, si concluderà con lo spettacolo organizzato in Piazza dall’associazione Ruvido Teatro dal titolo “Papa Giulio II in visita al Castello di Beldiletto” (in replica anche domenica 3 settembre alle ore 18.30 sempre in Piazza Vittorio Veneto, Pievebovigliana di Valfornace).
Il festival MarcheStorie intende, promosso dall’assessorato regionale alla Cultura per la direzione artistica di Paolo Notari, intende raccontare le Marche attraverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicenda millenaria ma, soprattutto, le sue storie.
E vuole farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. La rassegna consentirà di conoscere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso ma anche di assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento.
Tra le pieghe secolari del territorio marchigiano si adagiano infatti narrazioni e tradizioni, e poi miti e leggende, arcani, aspetti devozionali e credenze popolari. Vicende, luoghi e personaggi del passato lontano o della storia recente, non tutti noti, che aspettano solo di essere presentati a un vasto pubblico. L’intento è quello di “guidare” le persone verso una maggiore conoscenza e consapevolezza del territorio attraverso la grande eredità della tradizione, non ultima quella della tradizione orale, parte del patrimonio culturale regionale, alla riscoperta dell’immaginario collettivo marchigiano.
La comunità che oggi prende il nome di Valfornace, dopo la fusione tra i Comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte, ha origini antichissime. Nel primo dei due centri insediamenti, vasellame del neolitico, materiale fittile appartenente all’età del ferro, dimostrano che l’uomo primitivo scelse a sua dimora la valle del Chienti e dei suoi affluenti, tra cui il Fornace, da cui parte la storia del paese. Chi arriva a Pievebovigliana, non può non risalire le suggestive vie e scalinate del castello, che costituisce il centro storico del capoluogo.
Un progetto da oltre 12 milioni di euro per adeguare sismicamente la caserma dei vigili del fuoco di viale Indipendenza, a Macerata. L’intervento, interamente studiato per la parte architettonica all’interno dell’ufficio Tecnico della Provincia e sviluppato in sinergia con il comando provinciale dei vigili del fuoco, interesserà una superficie di 3.300 metri quadri.
“Si tratta di un progetto molto importante per la tipologia di lavori previsti, ma soprattutto in relazione ai fondamentali compiti svolti dal Comando dei vigili del fuoco – ha spiegato il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -. Durante l’iter dei lavori saranno garantiti e salvaguardati il funzionamento e l’operatività della caserma e tutti gli interventi sono stati condivisi con il commissario Guido Castelli e con l’ufficio Ricostruzione che ha interamente finanziato l’opera. Ringrazio l’ex presidente della Provincia, Antonio Pettinari e la struttura tecnica dell’Ente per aver avviato il progetto di questa opera fondamentale per il territorio”. Il costo complessivo è di 12.527.882 euro.
“La Provincia ha sviluppato il progetto definitivo quasi integralmente all'interno dell'ufficio Tecnico, maturando una splendida esperienza di collaborazione con il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, unitamente al quale sono stati determinati tutti gli spazi e tutta la distribuzione più pertinente alla loro attività – ha aggiunto il vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini -. Il progetto ci ha permesso di sviluppare collaborazioni di particolare interesse e crescita come quella con il Dipartimento di energetica della Scuola di architettura di Unicam, diretta dal professor Giuseppe Losco, i cui componenti hanno arricchito il progetto urbanistico architettonico e strutturale, con studi di particolare rilievo e di approfondimento, configurando un nuovo complesso immobiliare assolutamente innovativo ad impatto energetico zero”.
“Da vigile del fuoco sono molto emozionato nel presentare questo progetto, che rappresenta anche un segnale di vicinanza e ringraziamento a tutto il Corpo che potrà trovare nella nuova struttura maggiore comfort e un’attenzione alla salvaguardia dell’aspetto psicofisico del lavoro”. Al progetto hanno collaborato anche l'architetto Jonathan Sileoni per l'elaborazione Bim, il geologo Mirko Patrizietti e l'ingegner Gaetano Rocco per la parte degli impianti elettrici.
“I vigili del fuoco sono stati dei veri ‘angeli custodi’ delle comunità dell'Appennino centrale devastate dal terremoto – ha aggiunto il commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli –. Per costruire la nuova caserma di Macerata saranno necessari 12,5 milioni di euro, fondi che serviranno per restituire efficienza e sicurezza a un presidio strategico per tutto il territorio maceratese".
"Si tratta di un intervento importante e innovativo, organizzato in modo che il cantiere non fermi l’operatività della caserma durante i lavori. Un altro esempio, dopo l’avvio delle procedure per la quasi totalità delle opere pubbliche finanziate a marzo, di come la ricostruzione pubblica possa esprimere innovazione, efficienza e capacità di spesa, segnando un nuovo passo nel rilancio del centro Italia”.
“I lavori alla caserma si svolgeranno in due fasi, nella prima verrà costruito un nuovo edificio negli spazi (per circa 1.500 metri quadri) dove è già stato demolito il castello delle esercitazioni – ha spiegato il responsabile del procedimento, l’ingegner Paolo Margione dell’ufficio Tecnico della Provincia, affiancato dall’architetto Giordano Pierucci che ha guidato il gruppo di progettazione" -.
"Nel nuovo stabile troveranno posto l’autorimessa, le camerate e gli uffici. Contemporaneamente verrà realizzato il nuovo castello per le esercitazioni. Una volta terminata questa prima fase, tutta l’operatività del Comando verrà spostata da dove si trova attualmente ai nuovi edifici per procedere così alla demolizione dell’immobile degli anni Cinquanta. Questo secondo edificio, una volta ricostruito, ospiterà i depositi, le cucine, al sala mensa, la sala operativa, il reparto prevenzione incendi e i locali per la formazione”.
Hanno ringraziato la Provincia e l’Ufficio ricostruzione per l’importante lavoro svolto, la direttrice regionale del vigili del fuoco Cristina D’Angelo e il comandante provinciale Mauro Caprarelli, sottolineando come “la sinergia tra istituzioni sia fondamentale perché la caserma non è fatta solo di uffici, ma è una sede operativa. Vivere in una struttura comoda, agevole, che ci consenta anche di organizzare bene il soccorso – hanno aggiunto – è fondamentale”.
Il cronoprogramma prevede entro il mese di settembre la pubblicazione della gara. Sarà poi chi si aggiudicherà i lavori a dover provvedere all’elaborazione della progettazione esecutiva e all’avvio del cantiere, che si prospetta nel primo semestre del 2024 per una durata di tre anni complessivi.
Presenti alla conferenza stampa anche la consigliera provinciale Laura Sestili e l’onorevole Giorgia Latini che ha voluto ringraziare “la Provincia e l’Usr per la sinergia dimostrata che ha permesso di accelerare un’opera strategica per il territorio, perché sappiamo tutti quanto sia prezioso il lavoro svolto quotidianamente dai vigili del fuoco”.
Dal 4 settembre prossimo la circolazione stradale nel centro storico della città di San Severino Marche subirà delle modifiche per l’avvio di alcuni lavori edili al piano viabile e ai sottoservizi che interesseranno, in particolare, via Cesare Battisti e via Porta Orientale.
Le opere saranno comunque eseguite a stralci per evitare al massimo i disagi agli automobilisti e ai pedoni. Le modifiche alla circolazione sono contenute in un’Ordinanza firmata dal responsabile dell’area vigilanza del Comune.
Fino al termine della prima fase dei lavori verrà istituito il divieto di transito ai veicoli in via Cesare Battisti, dall’intersezione con piazza del Popolo all’intersezionne con via Porta Orientale. I pedoni potranno transitare unicamente sul lato predisposto e segnalato dal personale di cantiere, in base alle fasi lavorative.
Verrà inoltre istituito il senso unico alternato in via Porta Orientale, all’altezza del restringimento dell’arco, che sarà però riservato ai residenti, ai mezzi autorizzati, alle forze di polizia, ai mezzi di soccorso e ai mezzi tecnici della raccolta dei rifiuti, con precedenza ai residenti che provengono da via XX Settembre.
L’Ordinanza prevede anche il divieto di sosta e fermata 0/24 ambo i lati in via Porta Orientale, l’istituzione del limite di velocità di 20 km/h in via Porta Orientale e l’obbligo di svolta a sinistra in piazza del Popolo all’intersezione con via del Teatro per chi proviene da via Garibaldi, con uscita obbligata in via Eercole Rosa. Saranno consentiti il transito e la sosta oltre tale divieto per le sole operazioni di carico e scarico.
Infine viene istituito il divieto di sosta in piazza del Popolo dal civico numero 15, all’altezza del teatro Feronia, e fino all’intersezione con via Cesare Battisti.
Solo nelle giornate di sabato, per il mercato settimanale in piazza del Popolo, verrà istituito il divieto di transito e sosta in via Eustachio, dalle ore 7 alle ore 15.
L’assessore Fabiano Gobbi ha accompagnato questa mattina, martedì 29 agosto, l’attrice Sara Ricci a visitare il Teatro Vaccaj di Tolentino. Ad accogliere gli ospiti il regista e attore Saverio Marconi, il direttore del Politeama Massimo Zenobi e Ada Borgiani.
L’incontro è stato particolarmente cordiale e ha consentito di poter parlare dei tanti spettacoli in programma e che vengono messi in scena al Teatro Vaccaj che è particolarmente piaciuto a Sara Ricci che ha auspicato di potersi esibire proprio sul palcoscenico tolentinate e di fronte ad un pubblico che sa essere tanto competente quanto appassionato proprio grazie alla storica attività teatrale svolta da Marconi e dalla Compagnia della Rancia.
All’attrice è stato donato il volume dedicato alla storia e al restauro del Vaccaj. Sara Ricci è in questi giorni nel maceratese in quanto è stata la madrina d’onore della rievocazione motoristica “Chienti e Potenza” e non ha voluto perdere l’occasione per visitare la “piccola Broadway italiana” e il “tempio del musical” per incontrare sia Saverio Marconi che Massimo Zenobi che aveva già avuto modo di conoscere per motivi di lavoro precedentemente.
“È stato un piacere accompagnare Sara Ricci – ha detto l’assessore Fabiano Gobbi – che ha apprezzato il nostro territorio e le nostre bellezze paesaggistiche. Speriamo che ritorni a trovarci per completare il giro turistico della nostra Città e magari per la messa in scena di un suo spettacolo”.
Se ci si vuole cimentare con il fai-da-te e il bricolage è importante acquistare gli attrezzi giusti, facendo attenzione a comprare quelli che possono essere veramente utili. Oggi sul mercato è possibile trovare un gran numero di attrezzi, in grado di aiutarci a ottenere dei risultati davvero eccellenti. Non ci si limita solo ai trapani o ai classici prodotti come cacciaviti e martelli, c’è molto di più. Con una rapida ricerca scopri i prezzi delle smerigliatrici online, potrebbe essere un attrezzo di cui non potrai più fare a meno.
Continua a leggere questo articolo per conoscere tutti i prodotti che non possono mancare ad un appassionato di bricolage.
Trapano multiuso
Con un trapano multiuso si possono fare un gran numero di operazioni, iniziando banalmente dalla possibilità di effettuare dei buchi di varie dimensioni. Si può usare per fare dei buchi nel muro, a cui fissare mobili e mensole, o anche solo per creare delle fessure nei materiali per realizzare dei veri e propri agganci tra una tavola di legno e l’altra.
Un buon trapano dovrebbe avere a disposizione diverse punte, pronte a variare sia per la dimensione che per la funzione. Si può anche usare per avvitare. Ne esistono diversi tipi, sia da collegare alla rete elettrica, sia con delle apposite batterie per muoversi più liberamente.
Si tratta di un acquisto davvero fondamentale, per questo consigliamo di optare per un prodotto che sia caratterizzato da un buon rapporto qualità prezzo.
Cassetta degli attrezzi
Per entrare nel mondo del bricolage il primo passo da fare è l’acquisto di una classica cassetta degli attrezzi. Un buon set di attrezzi dovrebbe contenere cacciaviti di varie dimensioni e forme. Alcuni hanno le punte intercambiabili proprio per essere il più possibile versatili. Inoltre servono diverse chiavi inglesi, anch’esse con misure differenti. Per affrontare ogni situazione consigliamo l’acquisto di una buona chiave a pappagallo, di cui possiamo regolare la misura dell’apertura in base a ciò che vogliamo stringere.
Smerigliatrice
Per un lavoro davvero perfetto la smerigliatrice è l’attrezzo che fa per noi. Ne esistono diversi modelli sul mercato, ognuno con specifiche caratteristiche. La smerigliatrice può essere usata per levigare le superfici, eliminando ogni tipo di imperfezione o impurità. Non è difficile da usare, e non richiede particolare dimestichezza.
Può essere equipaggiata a sua volta con vari accessori, così da poterla usare per altre funzioni, come ad esempio la lucidatura delle superfici o anche per operazioni di taglio. La sua versatilità rende la smerigliatrice un attrezzo unico nel suo genere, un valido alleato per ogni appassionato di bricolage.
Lampada o torcia
Nel fai-da-te non è raro ritrovarsi a effettuare delle vere e proprie operazioni di precisione, e la luce del garage potrebbe non essere abbastanza. Per evitare di affaticare gli occhi e per avere una migliore visibilità si può acquistare una lampada o una torcia portatile, da posizionare in modo tale che illumini la superficie su cui stiamo lavorando.
Suggeriamo di optare per dei prodotti a batteria, privi di fili, così da poterli spostare liberamente e senza difficoltà. In questi casi la presenza di un cavo può essere un intralcio.
L'India è una destinazione affascinante che offre una varietà di esperienze uniche, dalle maestose meraviglie architettoniche alle ricche tradizioni culturali. Se hai deciso di visitare questo incredibile paese, una delle prime cose da fare è ottenere un visto turistico. In questo articolo, esploreremo il processo per ottenere un visto turistico per l'India, evidenziando le operazioni da effettuare e i documenti necessari.
Passi Fondamentali per Ottenere un Visto Turistico per l'India
Quali sono gli step necessari da compiere per ottenere un visto turistico per l'India? Vediamolo nel dettaglio:
1. Scelta del Tipo di Visto: Innanzitutto, devi decidere quale tipo di visto turistico è adatto alle tue esigenze. L'India offre diverse opzioni, tra cui il visto e-Tourist, il visto e-Business, il visto e-Medical, e altro ancora. Nel nostro caso, ci concentreremo sul visto e-Tourist, che è il più comune per i viaggiatori che desiderano esplorare il paese per motivi turistici.
2. Accesso al Sito Ufficiale: Per iniziare il processo di richiesta del visto turistico per l'India, visita il sito ufficiale del governo indiano dedicato alle richieste dei visti. Solitamente, i siti ufficiali dei visti forniscono le informazioni più aggiornate e affidabili rispetto a fonti esterne.
3. Compilazione del Modulo di Richiesta: Una volta sul sito, troverai il modulo di richiesta online. Questo modulo richiederà informazioni personali, come nome, data di nascita, nazionalità, motivo del viaggio, date di arrivo e partenza previste, ecc. Assicurati di compilare con attenzione tutte le sezioni richieste.
4. Documenti Necessari: Prima di iniziare la richiesta, assicurati di avere a disposizione i documenti necessari. Solitamente, avrai bisogno di una copia digitale del passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dalla data di arrivo prevista in India, una foto del passaporto, una foto del richiedente a colori recente e conforme alle specifiche, e una copia del biglietto aereo o delle informazioni di viaggio.
5. Pagamento delle Tariffe: Durante il processo di richiesta, dovrai pagare le tariffe applicabili per il visto turistico. Le tariffe possono variare a seconda della nazionalità e della durata del soggiorno. Assicurati di utilizzare metodi di pagamento affidabili e sicuri.
6. Revisione e Invio: Prima di inviare la richiesta, rivedi attentamente tutte le informazioni fornite nel modulo. Anche un piccolo errore potrebbe ritardare il processo di approvazione. Una volta sicuro che tutto sia corretto, invia la richiesta.
7. Attendi l'Approvazione: Dopo aver inviato la richiesta, dovrai aspettare l'approvazione del visto. Questo processo può richiedere alcuni giorni o settimane, quindi pianifica con anticipo. Solitamente, riceverai una notifica via e-mail una volta che il visto è stato approvato.
8. Stampa del Visto: Una volta ricevuta l'approvazione, dovrai stampare una copia del visto. Assicurati di portarla con te durante il viaggio, poiché potrebbe essere richiesta all'arrivo in India.
9. Arrivo in India: Una volta arrivato in India, potresti dover fornire il visto all'ufficiale dell'immigrazione. Assicurati di avere anche altri documenti importanti, come prenotazioni di hotel e informazioni di contatto.
10. Rispetto delle Norme Locali: Durante il tuo soggiorno in India, è fondamentale rispettare le leggi e le norme locali. Mantieni sempre con te una copia del tuo visto e del passaporto per eventuali controlli.
In conclusione, ottenere un visto turistico per l'India è un passaggio cruciale per poter esplorare le meraviglie di questo paese affascinante. Seguendo i passi sopra descritti e assicurandoti di avere tutti i documenti necessari, potrai rendere il processo di richiesta del visto più agevole ed efficiente. Ricorda che le procedure e le regole possono variare nel tempo, quindi è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale del governo indiano per le informazioni più aggiornate e affidabili.
Termineranno entro la metà di settembre i lavori di messa in sicurezza e allargamento del ponte che si trova lungo la strada Provinciale 180, nel Comune di Belforte del Chienti. “Gli interventi, per un costo complessivo di 450mila euro, affidati a luglio alla Euroscavi di Vitali Roberto & C. di Castelraimondo – spiega il Presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -, nascevano dalla necessità di garantire idoneità e sicurezza alla viabilità e, soprattutto, permettere un comodo attraversamento pedonale del ponte, data la sua posizione interna al centro abitato”.
I lavori, diretti dal personale dell’ufficio Tecnico e viabilità della Provincia, consistono nella realizzazione di una nuova soletta in cemento armato, tale da permettere la costruzione di due sbalzi laterali necessari a prevedere altrettanti marciapiedi che avranno una larghezza minima di 1,50 metri, in modo da poter essere fruiti agevolmente anche da persone diversamente abili.
La strada rimarrà a due corsie, larghe 3,25 metri ciascuna e sono previste banchine laterali di 0,50 metri, per un totale di 7,50 metri, contro gli attuali 6,78. È programmata anche l’installazione di barriere in acciaio corten ai lati della sede stradale, mentre dei parapetti garantiranno la sicurezza dei marciapiedi.
Terminati i lavori di allargamento del ponte, in queste ultime settimane si procederà con l’impermeabilizzazione dell’impalcato, la stesura dell’asfalto, il montaggio del guardrail e dei parapetti pedonali.
"Sono passati sette anni dall’inizio di quella sequenza sismica che, dalla notte del 24 agosto 2016, ha riportato le Marche nell’incubo di un terremoto le cui ferite, purtroppo, sono evidenti ancora oggi in molte zone del nostro bellissimo territorio. Oltre al doveroso e commosso ricordo delle tante persone che hanno perso la vita, le istituzioni hanno il dovere di portare a termine il grande lavoro di ricostruzione che ancora è rimasto da fare". Così, in una nota, il presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, in occasione del settimo anniversario del sisma del 2016.
"Ma, dopo anni percorsi a rilento, stiamo assistendo a un’accelerazione che ci infonde nuova speranza. Prima con il commissario Giovanni Legnini e oggi con il suo successore, il senatore Guido Castelli - sottolinea Parcaroli -, che ringrazio per la grande spinta che ha voluto dare all’approvazione delle pratiche, stiamo vedendo un avanzamento decisivo anche nella ricostruzione privata".
"Il mese scorso, ad esempio, la Cabina di coordinamento ha approvato due ordinanze molto importanti per il nostro territorio - spiega il presidente provinciale -: la prima riguarda Camerino con il programma delle cantierizzazioni del centro storico, l’interramento dell’elettrodotto nel quartiere Vallicelle e la demolizione, con indagini archeologiche, dell’Albergo Roma e la seconda che interessa il Comune di Macerata, con la demolizione e ricostruzione degli otto edifici inagibili che sia trovano in via Maffeo Pantaleoni che, una volta recuperati, permetteranno a 150 famiglie di tornare a casa. E demolizioni sono partite anche a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera. Il nostro territorio deve diventare un modello di ricostruzione, ispirato ai principi della sicurezza e della sostenibilità".
"Molto si sta facendo, tra tante difficoltà, perché non possiamo dimenticare come siamo ancora nel pieno della guerra in Ucraina e l’aumento del costo dei materiali edili sembra non volersi fermare. Ma il ritorno alla normalità deve rimanere una priorità, i nostri cittadini non devono sentirsi abbandonati, i nostri borghi, ancora transennati, devono poter tornare a rivivere appieno perché rappresentano la forza e la bellezza del nostro territorio. Alla ricostruzione fisica degli edifici e delle infrastrutture, si devono affiancare misure di sviluppo che vadano a sostenere le prospettive di vita e di lavoro dei giovani e delle famiglie, affinché anche chi in questi anni se n’è andato possa essere stimolato a tornare, mentre chi ha deciso di restare non veda vanificare il proprio impegno", conclude Parcaroli.
Gli operai del settore tecnico del comune di Tolentino sono intervenuti per sistemare i danni procurati dall'atto vandalico che ha interessato una porzione della recinzione del complesso monumentale della Basilica di San Nicola, dietro la ex scuola Bezzi.
Quindi dopo poco meno di 24 ore la fessura è stata richiusa e sistemata, ponendo la recinzione metallica in sicurezza (qui le foto subito dopo il fatto). "Come avevo precedentemente comunicato - afferma il sindaco Mauro Sclavi - abbiamo provveduto a riparare e chiudere il buco che era stato creato a seguito di questo atto vandalico sulla recinzione dell’area retrostante la Basilica di San Nicola, evitando possibili crolli e quindi pericoli a chi si trovava a passare sulla sottostante via Murat".
"Voglio ancora una volta fare appello a coloro che sono i protagonisti di questo gesto per invitarli ad incontrarmi per confrontarci sui motivi che hanno portato a compiere questo atto inutile quanto deprecabile. La porta del mio ufficio, come già detto, è aperta con l’intento di capire e soprattutto evitare loro complicazioni anche giudiziarie", spiegaSclavi.
"In un momento dove il salario minimo è oggetto di un serrato confronto tra le forze politiche del Paese, a Castelsantangelo sul Nera si è passati ai fatti. Ad affermarlo, con grande soddisfazione, è il sindaco Mauro Falcucci.
Lo scorso 3 agosto è stato, infatti, siglato un accordo tra la Nerea S.p.A. (Stabilimento d’imbottigliamento acqua minerale) e la Fai (Federazione Agricola Alimentare Ambientale Industriale Italiana) che vede i dirigenti, i responsabili e i dipendenti partecipare al "Premio di risultato e di partecipazione agli utili d’impresa".
Nello specifico trattasi di una contrattazione di secondo livello (Art. 55 A del vigente CCNL) che richiama la Legge di Bilancio 2023 (Legge n.197/2022) che ha ridotto dal 10% al 5% per l’anno corrente l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato e o di partecipazione agli utili d’impresa.
L’accordo è strutturato sul miglioramento dell’efficienza aziendale e dei risultati di gestione su due obiettivi di utile al lordo delle imposte che collegate al numero di bottiglie prodotte, vedrà un compenso complessivo destinato ai dipendenti che varia dai 50mila euro agli 80mila euro.
Premio significativo che comporterà la corresponsione di una retribuzione mensile in più nel primo caso e due mensilità in più nel secondo con due modalità di erogazione: 90% con la mensilità di dicembre 2023 e del restante 10% dopo la chiusura del bilancio di esercizio dell’anno 2023.
Il sindaco Falcucci ha voluto ribadire che quanto avvenuto in un piccolo comune montano è "esempio di dinamicità di una comunità che grazie alla illuminata lungimiranza imprenditoriale del presidente della Nerea S.p.A. Tommaso Rossi e al Sindacato Fai-Cisl, rappresentato da Stefano Pepa, vuole avere un ruolo da protagonista nel tutelare i diritti dei lavoratori, ma nel contempo essere proattivo nel rispettare i rischi e le difficoltà dell’impresa in questo delicato momento rafforzando la volontà di consolidare e ulteriormente sviluppare un modello di relazioni industriali al passo con i tempi".
A tal proposito è stata costituita una commissione interna composta dal management della Nerea S.p.A. e dai rappresentanti dei lavoratori per monitorare congiuntamente gli indicatori di risultato e l’applicazione dell’accordo sindacale e va anche sottolineato che l'azienda quest'anno ha effettuato investimenti per 1,5 milioni di euro.
Un accordo che sicuramente potrà essere di esempio per altre realtà analoghe dove, nonostante le difficoltà oggettive legate alla ricostruzione post sisma, si può rinascere e garantire un futuro occupazionale essenziale per l’antropizzazione del territorio.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento dei danni dovuti dall’affittuario a seguito di un contratto di locazione immobiliare. Ecco la risposta dell'avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "A quali responsabilità va incontro l’inquilino, che alla scadenza di un contratto di locazione ad uso abitativo, riconsegna l'immobile danneggiato?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui spesso ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, sancendo il generale principio giuridico secondo il quale "qualora, in violazione dell'art. 1590 c.c., al momento della riconsegna la cosa locata presenti danni eccedenti il degrado dovuto al normale uso della stessa, incombe al conduttore l'obbligo di risarcire tali danni; pertanto, il locatore può addebitare al conduttore la somma necessaria al ripristino del bene nelle stesse condizioni in cui era all'inizio della locazione, dedotto il deterioramento derivante dall'uso conforme al contratto" (Cass. Civ.; Sez. III; sentenza n.23721del 16/09/2008).
Infatti l’articolo 1590 del codice civile al comma 1°, escludendo la naturale alterazione dello stato dell'immobile, conseguente all’utilizzo prolungato dello stesso, fissa in capo all’affittuario l’obbligo di riconsegnare in buone condizioni la cosa locata, stabilendo testualmente: "Il conduttore deve restituire la cosa al locatore nello stato medesimo in cui l'ha ricevuta, in conformità della descrizione che ne sia stata fatta dalle parti, salvo il deterioramento o il consumo risultante dall'uso della cosa in conformità del contratto".
In aggiunta, con la recentissima Ordinanza n. 6596/2019, la Suprema Corte chiamata a pronunciarsi sulla colpevolezza del conduttore di un immobile riconsegnato con danni di gran lunga eccedenti il normale utilizzo, ha valutato la circostanza relativa alla gravosità della messa in ripristino dell’appartamento, estendendo la sua responsabilità, oltre che al risarcimento del costo dei lavori di ristrutturazione occorrenti, anche al pagamento dei canoni d’affitto per il periodo necessario alle riparazioni effettuate dal locatore, non potendo quest’ultimo disporre in nessun modo del proprio immobile, né dunque, trarne alcun vantaggio.
Difatti, la Corte adita, ha fatto proprio il principio giuridico secondo il quale, qualora a causa della condotta posta in essere dal conduttore, sia preclusa al locatore la diretta disponibilità dell’immobile, quest'ultimo conservi in ogni caso, il diritto a conseguire il corrispettivo convenuto, equiparando il periodo necessario per i lavori di restauro, alla ritardata restituzione dell’immobile, disciplinata dall’articolo 1591 codice cile, il quale prevede espressamente che: "Il conduttore in mora a restituire la cosa, è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l’obbligo di risarcire il maggior danno".
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: "Qualora, in violazione dell’art. 1590 c.c., al momento della riconsegna l’immobile locato presenti danni eccedenti il degrado dovuto a normale uso dello stesso, incombe al conduttore l’obbligo di risarcire tali danni, consistenti non solo nel costo delle opere necessarie per la rimessione in pristino, ma anche nel canone altrimenti dovuto per tutto il periodo necessario per l’esecuzione e il completamento di tali lavori, senza che, a quest’ultimo riguardo, il locatore sia tenuto a provare anche di aver ricevuto - da parte di terzi - richieste per la locazione, non soddisfatte a causa dei lavori" (Cass. Civ. ; Sez. III; Ord. n. 6596 del 07/03/2019).