“La mia preoccupazione, lo dico da sindaco di uno dei centri maggiormente colpiti, è che in quella che può essere considerata la fase due del dopo terremoto non si stia procedendo con la stessa attenzione e, consentitemi, lo stesso passo della prima fase, quella dell’emergenza vera e propria. Per uscire bene da questa situazione suggerisco uno slogan che ho già più volte utilizzato: restiamo uniti. Rivolgo questo appello ancora una volta a tutte le istituzioni ma, ancor prima, ai colleghi sindaci. Dobbiamo fare sistema, dobbiamo dare vita a quelle unioni utili e indispensabili non per dare più voce alla politica ma per dare più voce ai cittadini. I nostri territori, le nostre popolazioni, sanno bene che cosa voglia dire la parola sacrificio. In questi undici mesi hanno dimostrato al mondo intero il proprio carattere e la propria dignità. Chiedo a chi è chiamato a prendere decisioni di pensare a loro nel mentre farà delle scelte”.
Con queste parole il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è intervenuta portando il proprio saluto e quello dell’Amministrazione comunale, dopo aver presentato i numeri dell’emergenza terremoto a San Severino Marche, al primo dei cinque seminari formativi “#MarchEuropa” destinati agli amministratori locali e organizzati dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Istao. L’evento, ospitato al cinema teatro Italia, ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Commissario straordinario alla Ricostruzione e sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia, Paola De Micheli, del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e di altre personalità.
“La risposta che è stata data alla prima fase di questa emergenza sia da parte del Governo centrale che da parte della Regione Marche e di tutte le altre istituzioni, è stata corale e posso dire che tutto ha funzionato bene - ha sottolineato ancora il sindaco Piermattei, aggiungendo – Oggi abbiamo bisogno di strade per uscire dall’isolamento. Serve una bretella che colleghi la nostra vallata, quella del Potenza, a quella del Chienti. Questa è l’occasione migliore per ripartire dalla viabilità. Con le strade si crea l’economia, con le strade si creano quei ponti necessari per bypassare l’Appennino. Non avrebbe senso ricostruire delle comunità lasciandole isolate. Poi – ha ricordato ancora il primo cittadino settempedano – abbiamo bisogno dei servizi e penso, anzitutto, alla sanità e al nostro ospedale. Poi ci sono le scuole. La ricostruzione ci permetterà di garantire un futuro, a livello di strutture scolastiche, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Sistemeremo le nostre scuole, le rifaremo più belle ma, soprattutto, più sicure e funzionali di prima. E’ stata una scommessa che, almeno sulla carta, ad oggi abbiamo vinto. Ci è costata tanti sacrifici e tante notti insonni. Vi chiedo - ha poi concluso il sindaco - solo di ascoltare i sindaci che si fanno da sempre portavoce della gente comune. Dobbiamo accorciare i tempi ma dobbiamo lavorare perché i nostri progetti e i nostri cantieri siano il più duraturi possibili”.
Commozione nella tarda mattinata di oggi, quando Peppina Fattori, accompagnata dalle figlie, ha lasciato la casetta di legno a San Martino di Fiastra per andare a vivere momentaneamente a Castelfidardo, in attesa della decisione del Riesame.
"La legalità è salva. Evviva l'Italia" ha detto una delle figlie scendendo le scale della casetta, mentre le tante persone assiepate hanno salutato Peppina con un caloroso applauso. A salutare 'Peppina' un centinaio di persone, tra comitati dei terremotati, gente comune, ma anche esponenti di Forza Nuova, il capogruppo della Lega nord alla Regione Marche Sandro Zaffiri. Presenti anche una ventina di agenti, tra polizia e carabinieri e una pattuglia di rappresentanti dei media.
"Oggi per me muore lo Stato" ha detto la figlia Agata, mentre Gabriella, che ospiterà 'Peppina', ha fatto presente che "noi non vogliamo andare contro lo Stato. A mia madre abbiamo promesso che la riporteremo qui il 7 ottobre per il suo anniversario di matrimonio".
La famiglia ha ringraziato tutti per la vicinanza e l'affetto dimostrato, prima di allontanarsi in direzione Castelfidardo, mentre la gente incoraggiava l'anziana: "Daje Peppina!".
Ora tutto è demandato alla decisione del Riesame, attesa per la prossima settimana.
(Video di Francesca Forconi)
Del milione di euro raccolto dai presidenti delle assemblee regionali italiane a favore dei territori colpiti dal terremoto, 450mila euro sono stati destinati a Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Una somma importante che i tre sindaci utilizzeranno per uno specifico progetto che metta ancora più in sinergia tutti e tre i Comuni facendoli divenire un comprensorio e consenta opportunità economiche per gli operatori commerciali e un rientro nelle proprie terre adeguato alle persone oggi costrette a vivere lontano dai loro Comuni.
A spiegare di cosa si tratta è il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, a nome di tutte e tre le amministrazioni comunali.
"Ammonta a oltre un milione di euro la somma raccolta dalle Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative Regionali a favore dei territori colpiti dal sisma dello scorso anno: le risorse sono state donate dai Consigli regionali e da singoli Consiglieri ai quali desideriamo esprimere gratitudine per la vicinanza e per la concreta solidarietà alle nostre Comunità catastroficamente colpite. Alla nostra regione sono stati assegnati oltre 450 mila Euro, che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche ha deciso di destinare ai Comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita. I nostri Comuni hanno pertanto deciso di presentare uno specifico progetto che è stato inviato alla Conferenza e al Consiglio Regionale e che sarà illustrato, insieme ai progetti dei Comuni terremotati delle altre tre Regioni, in una conferenza stampa a Roma il prossimo 5 ottobre.
Lo scopo di tale progetto" dice Pazzaglini "è quello di rafforzare l’identità dei tre comuni come comprensorio unendoci fisicamente, di creare un’opportunità per la popolazione rientrata nei tre comuni a seguito della realizzazione delle case provvisorie e di creare un’opportunità economica per gli operatori commerciali dei tre comuni, precisando che il predetto intervento era già stato pianificato e condiviso molto prima degli eventi sismici (febbraio 2015) si evidenzia che ora tale intervento sia diventato ancora più necessario. Entrando di più nello specifico infatti bisogna evidenziare che il “ritorno a casa” per molti sarà traumatico visto che quasi nulla di quanto presente prima del terremoto (piazza, parchi, percorsi ecc…) sarà disponibile quindi creare un luogo dove socializzare passeggiando in compagnia, dove correre in sicurezza e dove pedalare in mezzo allo stupendo paesaggio naturale che ci circonda potrebbe essere, non solo un progetto dalla valenza simbolica e naturalistica, ma realizzazione con forte valenza salutistica.
Relativamente al secondo aspetto sopra indicato credo sia evidente che tutti e tre i nostri comuni necessitano di ricostruire l’appeal turistico che gli consentiva di proporsi come valida destinazione turistica ed è evidente che fino alla ricostruzione dell’edificato tra le poche possibilità rimaste l’ambiente naturale sia la più concreta".
Un altro capitolo di una vicenda che diventa sempre più complessa. E giocata sulle spalle di una donna di 95 anni.
Come avevamo scritto venerdì sera, questa mattina la signora Peppina Fattori dovrebbe lasciare la casetta di legno a San Martino di Fiastra per andare a vivere momentaneamente a Castelfidardo a casa della figlia Gabriella. Tutto questo malgrado, improvvisamente, lo "sfratto" dell'anziana sia stato congelato per qualche giorno.
Infatti, la famiglia della signora Fattori, assistita dall’avvocato Bruno Pettinari, ha avviato con il Comune le procedure per chiedere la sanatoria presentando un’istanza per il dissequestro della casetta e il sequestro è stato per ora bloccato in attesa della decisione del Riesame, prevista per la prossima settimana.
Curiosamente, i familiari della signora Peppina, fino a questa mattina alle 10 non avevano ricevuto alcuna comunicazione della sospensione del sequestro da parte delle autorità preposte (nello specifico l'ufficiale giudiziario) mentre avevano appreso la notizia da un organo di stampa, come confermato dal genero della donna nel video allegato a questo articolo. Inquietante come qualcuno si sia premunito di avvertire prima un giornale che la famiglia dell'anziana, segno sempre più evidente della pressione mediatica che grava sulla vicenda. Resta però gravissimo che la famiglia non fosse stata informata.
Comunque, per ora nonna Peppina va a Castelfidardo: il segnale della famiglia di voler rispettare quanto prescritto è chiaro. Ma tutto questo solo fino al 7 ottobre, quando all'anziana è stato promesso che ritornerà a San Martino nel giorno del 73esimo anniversario da quando, giovanissima, si trasferì a Fiastra.
Poi, cosa succederà è ancora tutto da capire.
Giuseppa Fattori, la terremotata di 95 anni sotto 'sfratto' dalla casetta in legno abusiva costruita su un terreno edificabile di sua proprietà a Fiastra, è stata convinta dai familiari a lasciare la struttura.
'Peppina' dovrebbe andarsene domani, tra le 10 e le 11, per recarsi a casa di una delle figlie a Castelfidardo. Domani scade il permesso di uso, cioé di rimanere nella casetta, per 15 giorni che era stato accordato dalla Procura di Macerata "in attesa che vengano conseguiti tutti i titoli formali mancanti".
La costruzione della casetta configura infatti un abuso edilizio. Sul caso di Peppina si sono mobilitate varie forze politiche e sono stati presentati diversi disegni di legge per sanare la sua e altre situazioni simili. (Ansa)
Domani (sabato 30 settembre), nell’ambito della seconda edizione della “Festa dello sport” di Correggio, cittadina in provincia di Reggio Emilia, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il primo cittadino di Correggio, Ilenia Malavasi, sottoscriveranno un “Patto di amicizia” allo scopo di costruire una collaborazione tra le due città volta ad incentivare i rapporti tra associazioni culturali, ricreative e sportive con scambi di esperienze e informazioni in campo culturale, sportivo ed educativo e confronti su temi economici specifici, in particolare quelli legati alle attività produttive e alla promozione del territorio.
Dopo la cerimonia ufficiale, che si terrà in Municipio, è prevista per la conclusione di una giornata nel segno dello sport e della vicinanza fra le due comunità anche una “Cena di solidarietà” aperta a tutti e il cui ricavato sarà devoluto alle istituzioni sportive settempedane. Nel pomeriggio sono in programma, invece, varie dimostrazioni di attività sportive ed esercitazioni con la partecipazione delle rappresentanze delle società sportive di Correggio e San Severino Marche.
“Dopo la positiva esperienza della scorsa e prima edizione, quest’anno la Festa dello Sport assume un valore ancora più significativo grazie alla collaborazione che andiamo a stringere con la comunità di San Severino Marche”, commenta Elena Veneri, assessore allo Sport del Comune di Correggio. “E se l’obiettivo della Festa rimane comunque la valorizzazione e la promozione lo sport correggese, il valore del Patto con il Comune di San Severino, impegnato in una difficile fase di ricostruzione a seguito del drammatico terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso anno, rilancia l’idea che lo sport possa e debba avere un alto valore civico, grazie soprattutto all’impegno e alla testimonianza di tanti volontari”.
“Sono felicissima di rappresentare la nostra amata San Severino Marche in un momento così importante – sottolinea il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che prenderà parte alla manifestazione insieme al presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, e all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni – Il terremoto è stata occasione unica per conoscere gli amici di Correggio che, insieme a quelli di molte altre città della provincia di Reggio Emilia, sono arrivati in nostro aiuto quando, a causa delle scosse, moltissime famiglie settempedane si sono ritrovate senza avere più nulla. Un gesto che per noi è stato colmo di significati. Da quella buona azione è nata un’amicizia vera e unica che adesso vogliamo rinsaldare con la sottoscrizione di un Patto che ci unirà anche per gli anni a venire”.
È iniziata con la visita alla Sae del 91enne Raffaele Marsili e di Giuseppina (insieme solo da 14 anni, dopo essere stati fidanzati e lasciati in gioventù) la cerimonia di consegna delle 18 Sae a Pieve Torina, in località Le Piane.
Con le 22 già assegnate, gli abitanti del Lotto A hanno ricevuto le prime abitazioni. Erano presenti il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli, il presidente della Regione Ceriscioli, l'assessore Sciapichetti e il sindaco Gentilucci.
"Oggi è l'inizio di tante belle giornate. Tenete duro, stiamo mettendocela tutta per aiutarvi", ha detto De Micheli ai terremotati che ricevevano le chiavi delle casette. "La ricostruzione è fatta di tanti elementi - ha osservato Ceriscioli e ha bisogno di tanti strumenti per garantire la rinascita materiale e quella economica. Stiamo dando le opportunità alle imprese di ripartire. I fondi europei saranno disponibili, entro la fine dell'anno contiamo di sbloccare tutti i 400 milioni assegnati da utilizzare tramite bandi.
Erano presenti all'inaugurazione anche l'ing. Costanzo della ditta Arcade e Umberto Antonelli della ditta Eurobuilding.
(Foto Guido Picchio)
Vista la conclusione dei lavori di risanamento e rifacimento della pavimentazione stradale di Via Del Ponte “Ponte del Diavolo”, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha ritenuto necessaria la riapertura a doppio senso di circolazione al transito veicolare e pedonale.
Per il mantenimento e la conservazione della nuova pavimentazione realizzata sul ''Ponte del Diavolo'' è stato ritenuto necessario escludere la circolazione agli autocarri con portata superiore a 3,5 tonnellate e ai bus urbani ed extra-urbani.
Pertanto, vista la normativa del Codice della Strada, il Comando di Polizia locale ha emesso una ordinanza con la quale da sabato 30 settembre 2017 è disposta la riapertura a doppio senso di circolazione del ''Ponte del Diavolo'' al transito veicolare e pedonale, esclusi gli autocarri con portata superiore a 3,5 tonnellate e i bus urbani ed extra-urbani.
Come annunciato il "Ponte del Diavolo" viene riaperto al traffico veicolare di ciclo, moto e autoveicoli, oltre che ai pedoni.
Da sottolineare che i lavori per la messa in opera del nuovo lastricato sono stati finanziati dai Club Service di Prato e più precisamente dal Rotary Club “Filippo Lippi”, dal Soroptimist, dal Kiwanis Club, Lions Club Datini e Panatlon oltre che da un contributo messo a disposizione, con grande sensibilità, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata.
Per lavori ai servizi delle aree accoglienza che ospitano le Sae, le strutture abitative emergenziali, lunedì prossimo (2 ottobre) dalle ore 7 alle ore 19 sarà chiusa la strada provinciale San Severino Marche – Tolentino nel tratto in prossimità del cimitero di San Michele.
La Provincia di Macerata e il Comune di San Severino Marche, tramite il comando della Polizia Municipale, provvederanno ad istituire una viabilità alternativa con deviazioni all’altezza dell’incrocio per Taccoli, provenendo da Tolentino, e della rotatoria di San Michele, provenendo dal centro abitato.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell'USB Vigili del Fuoco Nazionale
"La lotta in difesa dei diritti, per USB, è inarrestabile. Del resto chi, con un po' del classico "sale in zucca", potrebbe mai accettare un blocco dei contratti dal 2009 ad oggi? Ma naturalmente tutti i sindacati ad eccezione di USB... E quando diciamo tutti non escludiamo nessuno. Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Conapo e frattasi varie sono contenti del riordino, anzi felici.
La parola “sciopero” l’hanno abolita in largo anticipo sui progetti governativi di stretta su un diritto costituzionale. Noi Vigili del Fuoco di Usb invece contestiamo perché la misura è colma e non vogliamo ordinarne una nuova. Di motivi ne abbiamo a bizzeffe, tutti elencati nel documento che proclama lo stato di agitazione nazionale, a partire da un contratto che manca dal 2009 per finire con l’assenza delle più elementari tutele antinfortunistiche. E malgrado qualcuno pensi che scioperare non serva a nulla noi lo faremo se non bloccheranno questa riforma della "Marianna" che ci ha affamati.
USB dice no... tutto il resto è genuflessione. Comunicazione di servizio: vi saranno manifestazioni a oltranza e sciopero generale, in divisa o uniforme o DPI, perché dal 2009 ad oggi siamo stanchi…
USB Vigili del Fuoco Nazionale".
Gioca 36 euro scommettendo sul calcio e ne porta a casa 2838,61. E' successo al Piper 90 di Montecosaro Scalo dove un cliente abituale del bar è stato baciato dalla dea bendata che gli ha fatto indovinare ben dieci risultati delle coppe europee.
Come racconta Fabio Santoni, titolare del bar: "vincite sui mille euro capitano abbastanza spesso ma superiori a duemila no, sono molto rare e questa è la più alta degli ultimi 4 anni". Tra le vincite più alte fatte al Piper 90, ce n'è una al Totocalcio di molti anni fa, negli ultimi tempi della lira, che fruttò la bellezza di 40 milioni, e la seconda in ordine di importanza è stata fatta con un Gratta & Vinci che ha regalato al fortunato ben 10 mila euro.
''I carabinieri non volevano farmi entrare, ma io sono medico, sono entrata, e ho fatto una visita alla signora, le ho misurato la pressione, e l'ho trovata molto, molto provata: Peppina ha il timore che la mandino via, e lei non vuole lasciare la sua casetta''.
Alessandra Mussolini, europarlamentare di FI, ha fatto visita oggi a San Martino di Fiastra (Macerata) a Giuseppa Fattori, 95 anni, sfollata in una casetta di legno abusiva fatta costruire dalle figlie dopo il terremoto, e ora a rischio di sfratto per decisione della procura di Macerata.
Secondo Mussolini, se l'istanza ai tribunale del Riesame avanzata dai legali della signora non dovesse andare a buon fine, una soluzione può comunque essere trovata: ''Con una delibera comunale la casetta può essere dichiarata ufficio comunale, cioè una struttura di interesse pubblico che non può essere posta sotto sequestro''. L'ipotesi è stata prospettata al sindaco Claudio Castelletti. (Ansa)
L’Amministrazione comunale di Macerata avvierà a breve una procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità – prezzo, per la fornitura e installazione di nuove telecamere di videosorveglianza.
“Dalla scelta politica e progettuale – afferma il sindaco Romano Carancini - ora passiamo ai fatti. Parte da questo momento, attraverso la pubblicazione del bando, l’attuazione del progetto sulla sicurezza urbana che prevede in questa fase la collocazione di 50 telecamere dentro al territorio cittadino. Un impegno assunto dall’intera maggioranza che governa la città e che ha il compito di contribuire a rafforzare la percezione di città sicura e a misura di persona.”
L’operazione rientra nell’ambito del piano di sicurezza varato dal Consiglio comunale nel 2016, che prevede da un lato l’avvio di un sistema di controllo delle targhe collegato al Sistema Nazionale Targhe e Transiti gestito dal Ministero dell’Interno, in grado di far pervenire in tempo reale la segnalazione del passaggio di auto con targhe segnate e dall’altro il potenziamento dell’attuale sistema di videosorveglianza in città.
“Per quanto riguarda la sicurezza il Piano approvato lo scorso anno dalla Consiglio comunale – interviene l’assessore alla Sicurezza e alla legalità Mario Iesari - prevede anche altri interventi che non guardano soltanto alla repressione ma anche a rendere più vivibili e fruibili alcuni spazi della città, un esempio in questo senso è l’azione che abbiamo compiuto per il Parco di Fontescodella”
Le nuove telecamere saranno poste su tutti i principali assi viari d’entrata alla città e alle frazioni e saranno aggiornate, anche dal punto di vista tecnologico, le telecamere esistenti nei giardini Diaz, sottopassi, rampa Zara, stazione, piazza Annessione, Terminal bus e centro storico.
“Tutto si è svolto nel massimo rispetto della trasparenza”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo al question time ad un’interrogazione sull’utilizzo dei fondi raccolti con gli sms e con le donazioni degli italiani, destinati alle aree del centro Italia colpite dal terremoto.“I circa 34 milioni di euro – ha aggiunto il ministro Finocchiaro -, di cui 23 milioni di euro raccolti con gli sms e oltre 11 milioni di euro provenienti da donazioni dirette, sono confluiti su una speciale contabilità del Commissario per la ricostruzione e vengono “utilizzati nel rispetto delle procedure”. L’assegnazione dei fondi è avvenuta, da parte del Comitato dei garanti, “sulla base delle proposte presentate dalle Regioni in accordo con i comuni”. Tutte le informazioni relative a progetti e cifre, inoltre, sono disponibili sui siti del Dipartimento della Protezione Civile e del Commissario per la ricostruzione.
l’elenco dei progetti finanziati grazie al contributo degli italiani che hanno donato attraverso il 45500 e il conto corrente dedicato all’emergenza terremoto centro Italia, così come approvato il 17 luglio dal Comitato dei Garanti istituito con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile:
REGIONE MARCHE:
Sant’Angelo in Pontano
Scuola
€ 2,4 milioni
Pieve Torina
Scuola
€ 250mila
Montegallo
Scuola
€ 250mila
Montalto Marche
scuola
€ 750mila
Arquata del Tronto
sede comunale
€ 2 milioni e 150mila
Acquasanta Terme
Recupero Grotta sudatoria
€ 3 milioni
Visso
Realizzazione area attività prod.
€ 2 milioni
Comuni vari
Strada statale ex 238
€ 5 milioni
Comuni vari
Realizzazione 7 elisuperfici
€ 1 milione e710mila
REGIONE UMBRIA
Norcia, Vallo di Nera, Cascia, Preci
Centri delle Comunità
€ 3,1 milioni di euro
Province varie
Beni culturali mobili
€ 520mila
Territori della Valnerina
Dotazione scuole
€ 1 milione
REGIONE LAZIO
Poggio Bustone
Scuola primaria e secondaria I°
€ 2,7 milioni
Collevecchio
Scuola secondaria di I°
€ 1,050 milioni
Rivodutri
Scuola infanzia
€ 192mila
REGIONE ABRUZZO
Corropoli
Liceo scientifico D’Annunzio
€ 2 milioni e 850mila
Capitignano
Centri delle comunità
€ 150mila
A seguito dell’approvazione dei progetti, salvo uno delle Marche (comune di Acquasanta Terme) per il quale è stato disposto il rinvio per approfondimenti istruttori, il Dipartimento della Protezione civile ha comunicato alle Regioni il 4 settembre di aver trasferito la somma di circa 26 milioni di euro su un totale complessivo di circa 29 milioni di euro sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario del Governo, per consentire l’avvio delle procedure di realizzazione dei lavori approvati.
È sempre più allarme degrado intorno al parco di Fontescodella. Scritte sui muri, sporcizia, ma soprattutto veri e propri bivacchi che oltre a rappresentare un problema di sicurezza sono cartina al tornasole dell'emergenza povertà che si sta stringendo sempre di più attorno alla città di Macerata.
Nei sottopassi del Fontescodella infatti c'è chi continua a dormire e ad accamparsi, come testimonia la foto scattata proprio questa mattina poco dopo le otto da un maceratese uscito per portare fuori il cane.
Ci si chiede dunque perché l'amministrazione non faccia nulla perché se a una parte tutto questo è decisamente indecoroso per qualsiasi cittadino voglia godersi la propria città, dall'altra c'è un problema serio e profondo di mancanza di solidarietà. Non sappiamo chi ci fosse sotto a quelle coperte, ma poco importa sapere la razza o la provenienza di chi è costretto a dormire in un sottopassaggio tra l'indifferenza della gente.
(photo credits Stefano Sardella)
Per la sua inaugurazione, il 18 maggio scorso, la città fu invasa dai tricolore e sul lungomare ci fu una cerimonia a cui parteciparono tantissime persone. Per celebrare il quarantesimo anniversario dalla scomparsa del carabiniere eroe, furono presenti a Civitanova le più alte cariche delle autorità civili e militari, nonché le vedove e i familiari dei due carabinieri uccisi.
A poco più di quattro mesi da quella toccante cerimonia, nei giorni scorsi il busto del Maresciallo Piermanni presente all'inizio dell'omonimo lungomare, è stato purtroppo danneggiato: è stata fatta sparire infatti la fiamma apposta sopra al nome, sul basamento di pietra. Un gesto vile e deprecabile di cui purtroppo al momento non si conoscono né il motivo, né i responsabili.
E' accaduto nel pomeriggio di oggi, verso le 18.30, quando al centralino del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco è arrivata una richiesta d'intervento per del fumo proveniente da un appartamento, all'inizio del lungomare sud di Civitanova.
Probabilmente si è trattato di qualcuno particolarmente apprensivo perché nei pressi del luogo segnalato, all'altezza del ristorante Club Italia, quando è arrivato il camion del Vigili del Fuoco di appartamenti in fiamme non ce n'era traccia. Da un rapido controllo da parte dei pompieri, però, sul marciapiede di fronte al ristorante è stato individuata la presenza di un fumogeno.
Come ha spiegato un pescatore presente sul posto, è lo stesso modello di quelli che hanno a bordo delle loro imbarcazioni che emana fumo arancione e serve per segnalare la posizione della barca, in caso di avarie o problemi a bordo. La stessa persona ha ipotizzato che a creare il caos nella zona con l'accensione di questo fumogeno, possa essere stato un gruppetto di giovani passato poco prima.
La storia di Peppina finisce anche sul Tg4. Nel telegiornale andato in onda oggi, l'inviato ha raggiunto l'assessore Sciapichetti in Regione e lo ha letteralmente inseguito per porgli qualche domanda sulla vicenda divenuta oramai di dominio nazionale.
Il giornalista ha incalzato più volte Sciapichetti sulla "promessa" fatta durante la trasmissione condotta da Barbara D'Urso dove l'assessore aveva garantito che "nessuno la caccerà dalla casa che ha costruito".
Alla fine Sciapichetti, dopo aver confermato che "la Regione farà di tutto", è rientrato negli uffici, mentre il giornalista è stato bloccato dalla security della Regione.
Intanto Piergiorgio Carrescia (Pd) ha oggi depositato alla Camera dei Deputati una proposta di legge recante "Disposizioni per l'emergenza abitativa e di immediata esecuzione nei Comuni colpiti dagli eventi sismici nelle regioni del Centro Italia negli anni 2016 e 2017" ipotizzando una soluzione al problema di chi, nell'emergenza, ha costruito in aree soggette a vincolo paesaggistico una "casetta" senza il preventivo titolo autorizzatorio. Come hanno fatto i parenti della terremotata di 95 anni, Giuseppa Fattori, che ora potrebbe essere sgomberata dalla struttura. "Solo con una modifica della legge nazionale si possono risolvere situazioni come quelle di recente finite sulle cronache nazionali - osserva Carrescia -: è inutile nasconderselo e immaginare impraticabili scorciatoie".
La Proposta di legge ha l'obiettivo di "sanare le situazioni sorte nel Centro Italia ed è rigorosa per evitare sia che la sanatoria si trasformi in un condono generalizzato, sia che possa essere il grimaldello per legittimare interventi di trasformazione in contrasto con la tutela del paesaggio e con gli strumenti urbanistici dei Comuni". La soluzione ipotizzata - osserva il deputato Pd - parte dalla necessità di "dare una risposta straordinaria ad un evento altrettanto eccezionale in cui 215 mila edifici hanno subito danni e di essi circa 84 mila sono già stati dichiarati inagibili o non utilizzabili, quasi 46 mila solo nelle Marche". Il problema delle casette abusive "ha un profilo non solo urbanistico e paesaggistico ma anche sociale" e il caso della signora 'Peppina' è "emblematico".
Invece, il capogruppo di M5s nel Consiglio regionale delle Marche Gianni Maggi è pronto a fare da scudo umano, o quanto meno a opporre "resistenza passiva e pacifica" in caso di allontanamento forzoso di Giuseppa Fattori, la terremotata di 95 anni di Fiastra, dalla casetta di legno abusiva costruita dai suoi familiari su un terreno di sua proprietà. L'anziana può rimanere nella struttura fino a sabato e Maggi ammette di non conoscere "quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda". Ma in caso di allontanamento forzoso, propone di "radunare un gruppo di volontari che si facciano trovare all'interno della casa della signora 'Peppina' per opporre resistenza passiva e pacifica a qualunque provvedimento che tenda a privare la signora del diritto di una esistenza dignitosa e serena. Io sono disponibile sin d'ora a far parte di questo gruppo e se vogliono arrestare un consigliere regionale non opporrò alcuna resistenza".
"Casi come quello di nonna Peppina non devono più esistere. Un'assurda situazione che ha anche portato alla luce altre 300 costruzioni analoghe realizzate per far fronte all'emergenza terremoto. Per questo oggi la Lega ha depositato in Senato un disegno di legge volto a chiedere la compatibilità paesaggistica immediata per costruzioni realizzate in stato di emergenza, anche se in assenza o difformità dall' autorizzazione paesaggistica. Condizioni indispensabili per l'applicazione della legge sono la presenza della dichiarazione dello stato di emergenza di carattere nazionale e l'installazione, in area di proprietà privata, di strutture temporanee prefabbricate, utilizzate a fini di abitazione principale. Allo stesso tempo per risolvere le situazioni in corso conseguenti allo stato di emergenza provocato dal terremoto, la legge prevede la nullità delle ordinanze di demolizione emanate fino alla data dell'entrata in vigore della presente legge". E' quanto si legge in una nota del capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio e di Paolo Arrigoni commentando il caso della donna che era stata sfrattata dalla casetta di legno costruita su un terreno privato ed edificabile. "Vista la gravità e l'improcrastinabilità del problema auspichiamo l'immediata calendarizzazione del testo", concludono.
Cresce la popolazione dei cervi nel Parco dei Monti Sibillini, territorio duramente provato dal terremoto. I risultati del nono censimento, che si è svolto il 22 settembre, mediante l'ascolto del bramito, tipico vocalizzo emesso dai maschi nel periodo degli accoppiamenti, hanno permesso di contare un numero compreso tra 64 e 70 individui, concentrati soprattutto nell'area di Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Sulla base di valutazioni sul numero medio di esemplari che compongono gli "harem", cioè i branchi di femmine e giovani difesi da ogni maschio riproduttore, è possibile stimare una popolazione complessiva tra i 450 e i 510 cervi, con presumibile incremento di circa il 15% rispetto allo scorso anno. Il cervo, che ha sempre abitato questi monti e da cui si era estinto circa due secoli fa, è tornato a ripopolare i boschi dei Sibillini grazie a un progetto di reintroduzione realizzato dal Parco a partire dal 2005. (Ansa)
Nell’ambito dell'odierno tavolo Tecnico Quadrilatero con gli Azionisti, svoltosi a Roma,sono emerse importanti novità circa il collegamento di Macerata con la superstrada e l’allaccio della stessa con Civitanova Marche.
“Con l’inserimento di queste due opere nel Contratto di Programma Anas 2016-2020, approvato di recente dal CIPE, ha dichiarato il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, collegato in teleconferenza con il Tavolo Tecnico – abbiamo la certezza della realizzazione di queste opere. Tale atto rappresenta infatti lo strumento necessario per la copertura finanziaria dei due interventi per uno dei quali contribuiscono significativamente anche la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata e la Regione Marche. Le opere saranno realizzate da ANAS in quanto assegnataria delle risorse e pertanto prossimamente saranno trasferite ad ANAS le due specifiche convenzioni precedentemente con l'ANAS Quadrilatero SpA di cui siamo azionisti”.
La riunione è servita anche per un aggiornamento sugli altri interventi. Con il suddetto Contratto di Programma Anas sono stati interamente finanziati i 4 lotti della Pedemontana da Fabriano a Muccia. Il primo lotto è già in costruzione mentre sono già pronti i progetti definitivi del 3° e 4° lotto. Per lo svincolo di Muccia si sta completando il progetto esecutivo di innesto sulla SS 209 Valnerina mentre domani è previsto un incontro a Muccia con Comune, Regione e Quadrilatero,per verificare il progetto di collegamento con la vecchia SS 77 rispetto alle aree attrezzate per le casette.
Nel corso della odierna riunione, con il sostegno anche del rappresentante della Regione Marche, è stata con forza sottolineata dal sottoscritto la necessità di finanziare e realizzare anche gli interventi previsti dalla Quadrilatero. Tutto il territorio provinciale dovrà essere collegato con la superstrada, specie dopo il terremoto,attraverso l'intervalliva di Macerata fino a Villa Potenza, la bretella di San Severino - Tolentino e l'ammodernamento della SS78 Valdifiastra. “Non ci potrà essere ricostruzione né tantomeno il rilancio e lo sviluppo dei territori del cratere ed in particolare dell'entroterra senza una reale riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture “.