“Al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e la salvaguardia ambientale - dice l’assessore Roberta Pennacchioni - abbiamo ritenuto importante garantire il trasporto da e verso la costa nei giorni festivi per il periodo estivo. Siamo convinti che l’integrazione della corsa possa valorizzare l’attuale sistema dei trasporti pubblici favorendo l’utilizzo degli stessi e garantendo un servizio per le categorie deboli come gli anziani e i giovani. Un servizio richiesto da diversi cittadini recanatesi che hanno manifestato la necessità di attivare alcune corse festive per collegare la città al mare. Sarà pertanto garantito il servizio bus nei giorni festivi dei mesi di luglio e agosto (dall'1 luglio al 26 agosto compreso il 15 agosto)”.Questi gli orari: Recanati/Porto Recanati ore 9.05 e 14.45, il ritorno alle 13,05 e alle 19.02
Angelo De Tommasi e Patrizio Piacentini, che si avvicenderanno al Comando della Capitaneria di Porto, sono stati ricevuti quest'oggi a Palazzo Sforza dal sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica."Sono lieto - afferma il primo cittadino - di dare il Benvenuto a Patrizio Piacentini, che sarà dal 29 giugno il nuovo Comandante di Capitaneria di Porto. Come successo col suo predecessore sono certo che porteremo avanti un ottimo lavoro, con collaborazione e costanza. Ringrazio e saluto con affetto anche Angelo De Tommasi, che in tutto questo mio primo anno di Amministrazione ha svolto un lavoro impeccabile".
Giovedì 28 giugno, l’associazione capitolina "Tulipano Bianco" sarà presente ad Esanatoglia, comune nella provincia di Macerata, in occasione dell'inaugurazione della scuola secondaria di Primo Grado “Carlo Alberto Dalla Chiesa”. “Giovedì sarà un giorno bellissimo per tutta la comunità e gli studenti di Esanatoglia - spiega il presidente de Il Tulipano Bianco, Francesco Giordani - e siamo felici di aver dato, nel nostro piccolo, un contributo per aver restituito il diritto allo studio a tanti ragazzi.
Negli scorsi mesi, infatti, in sinergia e in collaborazione con l’amministrazione comunale, abbiamo deciso di acquistare sette computer per la sala informatica del nuovo istituto scolastico: il nostro desiderio - continua Giordani - è che questa donazione per i ragazzi di Esanatoglia rappresenti l’opportunità di riappropriarsi della quotidianità perduta, facendo in modo che i giovanissimi di oggi siano gli uomini e le donne che un domani continueranno a vivere e lavorare in questa meravigliosa terra”.
Sulla questione relativa al monastero dell'Abbadia di Fiastra, arriva una nota con la quale il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi e il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti spiegano la situazione. Confermando che la presenza dei monaci è sospesa per almeno un anno. Questa la nota integrale
In riferimento alla partenza dei Monaci Cistercensi della Abbazia di Fiastra sono circolate, anche sulla stampa, molte voci infondate e tante false illazioni, per cui si ritiene necessario comunicare con verità quanto è a conoscenza del Vescovo e della Fondazione Giustiniani - Bandini, ed è, chiaramente, documentato.
Né la Diocesi, né la Fondazione Giustiniani - Bandini, né altre realtà religiose locali hanno agito per far partire i Monaci, anzi è ben documentabile l’impegno di tutti, e soprattutto del Vescovo e dei suoi collaboratori, per scongiurare questa partenza.
I Monaci Cistercensi di Fiastra sono parte di una delle Congregazioni di Monasteri in cui si suddivide l’Ordine Cistercense, e precisamente quella di San Bernardo in Italia, che ha il proprio monastero principale nella Chiaravalle di Milano. Questa Congregazione è stata commissariata dal Santo Padre Benedetto XVI nel 2012, affidandola all’Abate Generale Dom Mauro-Giuseppe Lepori che governa tutti Cistercensi nel mondo, per una riorganizzazione strutturale e una migliore formazione spirituale di monaci e novizi.
Durante questo commissariamento sono stati chiusi due monasteri: Santa Croce in Gerusalemme a Roma e Tiglieto in Liguria.
Riguardo a Fiastra, sia l’Abate Generale con il suo Consiglio, sia l’abate di Chiaravalle di Milano, con il suo Capitolo, hanno deciso concordemente di sospendere per un anno la presenza della Comunità dei monaci, trasferendo Monaci e Novizi a Milano, per una adeguata formazione e riorganizzazione della vita dello stesso Monastero, ma di non chiudere il Monastero stesso.
Di questa decisione, che dipende solo dalle Autorità dell’Ordine, stabilite dal Papa, è stata data comunicazione scritta al Vescovo Marconi solo da pochi giorni.
Per la durata di questo anno di trasferimento, l’Abate Generale chiede alla Diocesi di istituire una amministrazione provvisoria della Parrocchia e della Chiesa dell’Abbazia, che si curi anche della custodia del Monastero, in attesa del loro ritorno. Nel frattempo la Fondazione Giustiniani – Bandini continuerà a impegnarsi per il restauro ed il miglioramento di tutta la struttura danneggiata dal terremoto, come ha fatto con impegno e con affetto verso i monaci in tutti questi anni.
Il Vescovo e la Diocesi di Macerata sono decisi nel continuare a collaborare al meglio con l’Abate Generale nominato dal Papa e con gli stessi monaci per velocizzare il più possibile il ritorno e la ripresa della vita monastica a Fiastra.
Dopo l'installazione della nuova segnaletica stradale che dall'uscita della zona industriale di Civitanova, guida gli automobilisti provenienti dall'entroterra al lungomare nord, in molti si sono scatenati sui social con battute di ogni tipo."Ho visto gente giungere a Montecanepino convinta di essere a Foligno - scrive una signora, che continua con - Ho visto gente davanti la fabbrica di Paciotti con la faccia tra le mani, convinta di trovare il lungomare nord".Battute a parte, per chi ha un po' di esperienza su quelle strade, la soluzione proposta dall'amministrazione civitanovese è ottima e il gran numero di nuovi segnali installati, a patto di tenere gli occhi ben aperti e non saltarne qualcuno, riducono quasi a zero la possibilità di sbagliare.Noi però, vogliamo proporre una soluzione diversa e far uscire quanti provengono dalla superstrada a Montecosaro. Nel video allegato mostriamo il percorso che dall'uscita della Statale 77 conduce alla rotonda "Loriblu", in poco più di undici minuti, in condizioni di traffico normali e dal quel punto si può girare a sinistra per il lungomare nord oppure continuare dritti e trovarsi in pieno centro, all'inizio di Corso Umberto I.
L’Unione Montana dei Monti Azzurri ha consegnato a Enel X un Protocollo di intesa in base al quale ognuno dei 15 Comuni aderenti si impegna a mettere a disposizione della divisione del Gruppo Enel dedicata ai prodotti innovativi e soluzioni digitali un’area per l’installazione di colonnine per la ricarica di auto e biciclette per un totale di 57 postazioni. Alcuni dei 15 Municipi appartengono ai Comuni Bandiera Arancione con cui Enel X ha già siglato un accordo: si tratta di Comuni al dì sotto dei 15mila abitanti che, oltre a godere di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, offrono ai turisti un’accoglienza di qualità,
“Apprezziamo l’impegno di Enel X nei territori montani e in particolare nell’area cratere. L’Unione Montana dei Monti Azzurri, territorio di 504 km quadrati e 15 comuni tutti nel cratere, sono impegnati da anni per la riduzione del consumo energetico e della emissione di CO2 attraverso il piano di azione sottoscritto da tutti i sindaci a Bruxelles e ora rinnovato per quanto concerne il clima”, ha detto il Presidente dell’Unione Montana Giampiero Feliciotti illustrando il Protocollo firmato in presenza di Enel X durante la Prima Festa dell’Unione Montana che si è svolta a Loro Piceno in Provincia di Macerata.
“Enel X partecipa allo sviluppo del territorio – ha aggiunto Feliciotti - ed è vicina ai Comuni del cratere. Dopo l’accordo con i Comuni Bandiera Arancione, ora il territorio sottoscrive un accordo globale che attraverso il coordinamento dell’Unione Montana darà modo di avere a disposizione ovunque al suo interno postazioni di ricarica elettrica di auto e bici al fine di rendere più agevole l’uso delle due ruote all’interno del territorio”.
Ieri sera, dopo 40 anni dal termine della scuola elementare a Ripe San Ginesio, gli ex alunni hanno riabbracciato la loro maestra ginesina Rita Mari.
Emozionati come se fosse il primo giorno di scuola, si sono incontrati al Colle di San Ginesio e hanno rivissuto tante emozioni che sono rimaste indelebili nella "lavagna" della vita.
Ancora una volta a coordinare il vivace gruppo la maestra Rita, speciale per la sua professionalità e personalità ed unica nell'insegnamento di tutte le discipline. Sempre appassionata di cultura, attività fisica, sana alimentazione, vita sociale, ottima memoria e con un bellissimo aspetto fisico.
“Una serata piacevolissima - dicono gli ex alunni - e sorprendente di una scuola di altri tempi, ma che ha saputo seminare valori molto importanti quali l'amicizia ed il rispetto”.
L'estate si fa ancora attendere. Per domani, infatti, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse, con allerta gialla per nove regioni tra le quali le Marche.
L'allerta gialla riguarda domani oltre che la nostra regione il Lazio, gran parte di Sicilia, Sardegna, Calabria, Umbria, Abruzzo e l'area salentina della Puglia.
Bisogna ancora aspettare per la bella stagione anche se, dicono gli esperti, a luglio potremmo finalmente riporre le giacche e i pullover.
Bagni pubblici vandalizzati a Civitanova, ma il sindaco Ciarapica non ci sta.
”Sono indignato - scrive il primo cittadino su fb -, ma sono anche rammaricato e affranto: abbiamo accolto le richieste di molti civitanovesi (e non) e abbiamo riaperto i bagni pubblici. Stanotte, invece, qualche vandalo si è divertito a distruggerli”.
”E così - continua - quello che dovrebbe essere di tutti diventa per nessuno grazie a uno o a pochi senza senso civico e maleducati quel che basta per ledere l’intera società. Non tollereremo altri atti vandalici e stiamo lavorando per individuare i responsabili di questo gesto scellerato e irrispettoso nei confronti di tutti”.
Non figura sicuramente tra le cose più strane ritrovate in mare ma non è passato di certo inosservata, nel pomeriggio di ieri, la presenza dei resti di un profilattico nel tratto di mare davanti allo stabilimento San Marco, sul lungomare nord.
Ovviamente è impossibile conoscere la provenienza del particolare oggetto galleggiante, se sia il residuo di un amore consumato in spiaggia, in barca, oppure se sia arrivato al mare da qualche fiume ma complice l'acqua torbida e il suo colore chiaro, era ben visibile tra le onde e le espressioni di quanti ci si sono imbattuti, erano tra il sorpreso e lo sbigottito.
La notizia shock arriva dalla Malesia. Un uomo di 45 anni, malese è morto a causa di un incendio scoppiato nella sua camera da letto a metà giugno.
Secondo i media, l'uomo in questione si sarebbe addormentato col il smartphone in carica sotto il cuscino quando ad un tratto, il cellulare è letteralmente esploso, facendo scoppiare l'incendio che ha provocato il tragico incidente. Il cognato del defunto ha commentato l'incidente sui social media, così come riportato da "The Malaysian Insight": secondo lui, il quarantacinquenne aveva con se i suoi due smartphone, un dispositivo Huawei e uno Blackberry, in carica durante la notte. Uno si è surriscaldato ed esploso, provocando un trauma alla testa dell'uomo, ha raccontato. L'inchiesta è ancora in corso. Secondo le autorità locali, il quarantacinquenne potrebbe anche essere morto per avvelenamento da fumo che si sono sviluppati durante l'incendio. L’esplosione gli ha causato gravi ferite ed ustioni. L'uomo era il capo di una compagnia di investitori malesi. Lascia la moglie e quattro bambini. Nel post sui social media, suo cognato ha commentato l'incidente con un monito: "Lasciare il cellulare in carica sotto il cuscino è una pratica che molti usano spesso. Moltissime persone si addormentano con il cellulare in carica vicino, ma sarebbe meglio non farlo".
L’incidente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è accaduto mentre la batteria era in carica, caratteristica che sembra accomunare gli altri incidenti del genere avvenuti in in Cina a Shenzen, in Corea del Nord, in Nepal e in Brasile. Ora si attendono dichiarazioni ufficiali da parte delle aziende produttrici i due smartphone.
Torna come ogni domenica la rubrica Chiedilo all'avvocato, curata dall'avvocato Oberdan Pantana.
Questa settimana, le mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alle prossime ferie estive e nello specifico alla “responsabilità da vacanza rovinata” in capo all’agenzia di viaggi e/o del tour operator in qualità di organizzatori. "Avvocato Pantana" chiede Giorgia da Morrovalle "in quali casi è possibile richiedere un risarcimento danni in caso di vacanza rovinata?". Di seguito la risposta dell'avvocato
Caso giuridico: Una coppia di coniugi hanno acquistato presso un’agenzia viaggi un pacchetto turistico “tutto compreso” di un tour operator della durata di 1 settimana, comprensivo anche dei trasferimenti. Giunti a destinazione, gli attori constatavano alcune difformità rispetto a quanto prospettato e tali divergenze rendevano, a detta dei medesimi, impossibile la prosecuzione delle vacanze, tanto da intentare un’azione di risarcimento danni nei riguardi degli organizzatori.Nel contratto di viaggio vacanza «tutto compreso» (c.d. «pacchetto turistico» o package), disciplinato attualmente dagli artt. 82 ss. d.lgs. n. 206/2005 - (c.d. «codice del consumo»), che si caratterizza per la prefissata combinazione di almeno due degli elementi rappresentati dal trasporto, dall’alloggio e da servizi turistici agli stessi non accessori (itinerario, visite, escursioni con accompagnatori e guide turistiche ecc.) costituenti parte significativa di tale contratto, con durata superiore alle ventiquattro ore ovvero per un periodo di tempo comportante almeno un soggiorno notturno, oltre alla violazione delle «norme poste a tutela dei viaggiatori, anche con riferimento all’obbligo di informazione» e di «falsa rappresentazione della realtà» riferite all’alloggio e/o al trasporto, bisogna tenere in considerazione anche la «finalità turistica» (o «scopo di piacere»), che si sostanzia nell’interesse che lo stesso pacchetto è funzionalmente volto a soddisfare, connotandone la causa concreta e determinando, perciò, l’essenzialità di tutte le attività e dei servizi strumentali alla realizzazione del preminente scopo vacanziero.In tutto ciò, è da chiarire, però, il ruolo tenuto dall’agenzia di viaggi, e precisamente se abbia assunto esclusivamente il ruolo di intermediaria, quale venditrice del pacchetto turistico fornito alla coppia e non anche quello di organizzatore; ciò a maggior ragione quando, come nel caso in esame, il viaggio sia stato scelto da un catalogo predisposto dal tour operator, senza l’intervento dell’agenzia nell’organizzazione dello stesso.Infatti, il consolidato orientamento giurisprudenziale di riferimento ha chiarito che l’art. 93 del Codice del Consumo (secondo cui l’organizzatore e il venditore di un pacchetto turistico devono rispondere secondo le rispettive responsabilità), non conduce a una automatica responsabilità dell’agenzia viaggi;nel contratto di intermediazione di viaggio, infatti, è da ravvisare un mandato conferito dal viaggiatore all’agenzia e la responsabilità di quest’ultima è limitata all’adempimento del mandato ricevuto dal consumatore, non dovendo al contrario essere chiamata a rispondere delle obbligazioni nascenti dall’organizzazione del viaggio, che invece competono al tour operator;in tal caso, invece, la responsabilità dell’agenzia sarebbe subordinata alla prova della sua conoscenza (o conoscibilità) della inaffidabilità del tour operator secondo l’uso della normale diligenza dell’attività prestata.Pertanto, la nostra coppia potrà agire nei soli confronti del tour operator, per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l’adempimento, provando la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte; anche nel caso in cui sia dedotto non l’inadempimento dell’obbligazione, ma il suo inesatto adempimento, alla coppia istante sarà sufficiente la mera allegazione dell’inesattezza dell’adempimento (per violazione di doveri accessori, come quello di informazione, ovvero per mancata osservanza dell’obbligo di diligenza, o per difformità quantitative o qualitative dei beni), gravando ancora una volta sul tour operator l’onere di dimostrare l’avvenuto esatto adempimento. Inoltre, il danno da vacanza rovinata, va inteso anche nel pregiudizio al benessere psichico e materiale sofferto dalla coppia per non aver potuto godere appieno della vacanza quale occasione di piacere, svago e riposo, che si concreta in un tipo di danno costituito da disagio e sofferenze transeunti per il presumibile stravolgimento delle aspettative con riguardo alla qualità e serenità della vacanza.Per tali ragioni, la coppia ha tutto il diritto di pretendere ed ottenere in tal caso dal solo tour operator il risarcimento di tutti quei pregiudizi, patrimoniali e non patrimoniali, di cui fornisca idonea documentazione (Corte di Cassazione, Sez. III Civile, sentenza n. 5683/16, depositata il 23 marzo).Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana
"Pignataro fascio infame". Questa la scritta che compare sul muro in Via del Convitto a Macerata, poco prima di uscire dalle mura. La scritta, che ieri non c'era, è stata fatta nel corso della notte appena trascorsa.
Nella stessa zona è spuntata anche un’altra scritta che recita “Fuck Pigna” mentre in Piaggia della Biblioteca si legge “Pignataro infame” e “Pignataro servizio della mafia”.
Non si sa però se le scritte sono tutte state fatte dalla stessa mano.
Antonio Pignataro è arrivato a Macerata lo scorso febbraio al posto di Vincenzo Vuono in un momento particolarmente tragico per la città.
Davanti a Villa Igea ad Ancona, ogni venerdì, giornata durante la quale la casa di Cura convenzionata pratica le interruzioni volontarie di gravidanza, un gruppo di attivisti del movimento 'ProVita' si riunisce con cartelli e volantini per dissuadere le donne dalla pratica abortiva.
A denunciare il "grave fatto" è il coordinamento #194senzaobiezione Marche, che raccoglie associazioni e singole impegnate per l'autodeterminazione delle donne, la difesa e applicazione della legge 194. Per il coordinamento, nella campagna contro la 194 vengono utilizzate "vele pubblicitarie mobili che diffondono notizie false e fuorvianti dall'evidenza scientifica e biologica"; e il comportamento dei manifestanti sarebbe "molesto" per le donne che vanno a fare un intervento medico legittimo a cui vengono mostrate anche "immagini di feti insanguinati". "Ricordiamo - rileva ancora - che la legge prevede un iter comprensivo di confronto e sostegno per ciascuna donna che voglia interrompere la propria gravidanza". (Ansa)
foto di repertorio
Decine e decine di moto questa mattina hanno pacificamente invaso il centro storico di Tolentino. Ad arrivare nella città di San Nicola è stato un gruppo di bikers sloveni, gli MzM.
Il gruppo sloveno, composto da 117 moto, sta attraversando le Marche per visitare i luoghi più significativi delle aree colpite dal sisma, prima di arrivare ad Amatrice dove consegneranno una importante donazione. In passato, gli MzM avevano già aiutato concretamente alcuni motociclisti tolentinati terremotati.
Gli MzM sono gemellati con il Moto Club Perla dei Monti di Arcevia: grazie all'amicizia con alcuni motociclisti di Tolentino, in particolare Diego Gasbarri, si è potuta la logistica che da piazza della Libertà di Tolentino li porterà fino ad Assisi passando per Castelluccio. A Tolentino, la logistica è stata curata dalla polizia locale. Ad accogliere i bikers sloveni, che poi hanno anche visitato San Nicola, c'erano il vice sindaco Silvia Luconi e l'assessore Giovanni Gabrielli.
Il fatto è durato pochi minuti, si immagina, verosimilmente, il tempo di fare una commissione (o una colazione) veloce, ma il parcheggio effettuato questa mattina da una signora a Civitanova in via Duca degli Abruzzi, angolo via Gorizia, è stato veramente scandaloso.
La signora, per cercare di occupare meno possibile la sede stradale, si è accostata in modo molto ravvicinato all'auto in sosta davanti a lei, precludendo il passaggio persino dei pedoni che potevano passare solamente girandole dietro, sul lato stradale, ma in caso di passeggini con bambini o carrozzine di disabili, la cosa sarebbe stata più complessa ed avrebbero dovuto percorrere una decina di metri in mezzo alla strada, resa ancora più stretta da un'auto in divieto anche dall'altro lato, davanti alla pasticceria.
Un sabato iniziato con un tempo variabile che a metà mattinata ha virato sul bello deciso, con una temperatura gradevole, ha spinto molte persone ad uscire in bici per recarsi in centro città, molto trafficato per via del tradizionale mercato settimanale.
Peccato che alcuni di questi ciclisti, circa una decina, non sono stati particolarmente attenti alla norma che vieta di pedalare sui marciapiedi e quando il marciapiede in questione è il centralissimo e molto affollato Corso Umberto I, la cosa, se possibile, è ancora peggiore. Anche perché, se tanti, quasi la totalità, procedevano a velocità molto blanda, qualcuno ha sfrecciato talmente veloce che quasi poteva venir sanzionato anche dall'autovelox.
Il problema è noto da tempo e nell'autunno scorso si era parlato di inflessibilità della polizia municipale nel reprimere questi episodi. C'è da dire comunque, a difesa dei ciclisti rispettosi, che anche nelle zone a loro dedicate, le ciclabili cittadine, non è raro vedere gente a passeggio, ignorando che per tale scopo c'è il marciapiede.
Lunedì 25 giugno inizieranno i lavori per la realizzazione di una rotatoria all'altezza dello svincolo della superstrada Val di Chienti di Montecosaro Scalo.Attualmente l'incrocio in cui sarà posizionata l'opera presenta delle criticità riconducibili all'elevato volume di traffico e alla formazione di pericolose code, soprattutto lungo la superstrada, per i veicoli provenienti da Civitanova Marche.
La rotatoria dovrebbe consentire di eliminare tali problematiche, migliorando la sicurezza e la viabilità dell'intersezione. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 150mila euro.
Al fine di limitare i disagi alla circolazione stradale, alcune lavorazioni si svolgeranno di notte. Sono stati, inoltre, appaltati i lavori per la realizzazione di un'analoga rotatoria sul lato opposto della stessa strada provinciale, in prossimità del Ponte dell'Annunziata.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato un nuovo provvedimento con il quale ha revocato un’ordinanza di inagibilità di un edificio danneggiato in forma lieve dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Lo stabile, classificato come B con scheda Aedes dai tecnici comunali, era stato sgomberato a metà dicembre di due anni fa. Con il provvedimento sindacale, che fa seguito ai lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza del fabbricato disposto su tre piani, i proprietari di due abitazioni, un laboratorio artigianale e due opifici potranno festeggiare il ritorno alla normalità.
(nella foto un precedente edificio per il quale era stata revocata l'inagibilità a San Severino)
Si è tenuta nell’originaria sede Municipale la conferenza stampa di presentazione dei lavori di messa in sicurezza statica e di restauro realizzati nel Palazzo Comunale danneggiato dopo gli eventi sismici 2016.
Per la conferenza è stata scelta una settimana esatta dal 29 giugno, data simbolica e significativa che nel 1898 festeggiò il Centenario della nascita di Giacomo Leopardi inaugurando il Palazzo Comunale. "Un evento - come ha spiegato il sindaco Francesco Fiordomo - al quale parteciparono molti comuni che collaborarono in maniera concreta affinchè l’evento potesse avere il maggior lustro possibile. Dopo 120 anni da quella data il Palazzo riapre le porte e sarà possibile anche ammirare in mostra alcuni documenti custoditi nell’archivio comunale che rappresentano una preziosa miniera di informazioni storiche e dimostrano la centralità di Recanati non solo nella storia locale ma in quella di più ampio respiro, basti pensare che nel Comitato d’onore del 1898 figurava tra gli altri anche il Carducci. Dalla storia all’attualità e da questo punto di vista vorrei ringraziare la Ditta Sardellini, vincitrice della gara di appalto che grazie alla professionalità, con rapidità e rigore ha saputo portare a compimento questo tipo di intervento, quasi interamente finanziato dal Comune: la somma (142.000 euro) messa a disposizione dalla Protezione civile e i 3 milioni della polizza assicurativa sono stati interamente investiti nel recupero dell’edificio".
Recanati beneficerà anche di un finanziamento di 16 milioni di euro, come comune riconosciuto all’interno del cratere (priorità infatti agli edifici comunali e alle scuole) che sarà oggetto di un bando di progettazione per i prossimi anni.
Presente alla conferenza anche il dirigente dell’Area tecnica comunale l’architetto Maurizio Paduano che ha spiegato: "Si è trattato di un recupero difficile su una superficie ampia di 12.0000 metri quadri per un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 36 metri: una mole impressionante, una sfida complicata perché le ferite sismiche sono sempre molto difficili da guarire. E’ stata un sfida e sono orgoglioso e soddisfatto di questo recupero. All’indomani delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 ci siamo chiesti con il Sindaco che cosa fare e la decisione è stata quella di non lasciarlo così perché sarebbe equivalso ad abbandonare quello che è il cuore di tutta la comunità. Con i primi 142.000 euro abbiamo puntellato tutto l’angolo nord dell’edificio che era quello maggiormente colpito dopo la scossa del 24 agosto.
Poi - ha continuato Paduano - abbiamo seguito la scheda redatta dalla Protezione Civile nazionale e siamo partiti con la progettazione. Dopo il ponteggio sul lato di via Battisti, primo e secondo stralcio di lavori per la messa in sicurezza statica attraverso l’indennizzo assicurativo (1.580.000 euro). Piastre in acciaio nascoste che preservano il Palazzo anche da un punto di vista estetico, cerchiature in acciaio, tecnica del scuci e cuci, intonaco armato negli imbotti, chiodatura degli elementi lapidei, recupero delle volte in camorcanna. Inoltre salvataggio delle volte, chiodature piattabande, nuovo solaio a rifacimento pavimento nell’Aula Magna; nella Sala degli Stemmi messa in sicurezza delle volte in camorcanna con il placcaggio della volta in policarbonato, in sicurezza e visibile. Interventi che erano necessari per non perdere l’edificio e poterlo preservare nel tempo recuperandolo alla sua fruibilità e farlo tornare agibile".
Presenti alla conferenza anche i restauratori Alfredo Beleggia che si è occupato del soffitto dell’Aula Magna con la messa in sicurezza di tutti gli elementi decorativi e Ilaria Ercoli che ha operato i restauri della Sala Peruzzi, dell’anticamera e del Gabinetto del Sindaco.
Ora l’appuntamento è per i festeggiamenti in programma il 29 giugno (Scarica il programma QUI)
Per Resoconto Lavori svolti QUI