Attualità

Loro Piceno, l'Anmig festeggia l'avversario dei 100 anni dalla nascita

Loro Piceno, l'Anmig festeggia l'avversario dei 100 anni dalla nascita

L’Anmig ha festeggiato i cento anno della sua nascita a Loro Piceno con una cerimonia di deposizione di una corona d’alloro nel Monumenti ai Caduti del paese alla presenza del Sindaco Ilenia Catalini e del Maresciallo dei Carabinieri. Dopo un saluto e un ricordo della storia dell’Associazione da parte della Presidente Gilda Coacci sono state consegnate le medaglie d’oro ai figli degli invalidi deceduti: Menchi Cesare – Martorelli Sante – Verdicchio Pietro. Medaglia di Bronzo dell’Associazione a Menchi Pacifico – Ferretti Gildo – Rossi Dario. Il Sindaco ha ricordato il valore della memoria e ringraziando l’Associazione che è testimone di quanto la libertà e la pace siano valori fondamentali. Dopo la cerimonia i soci e i loro familiari hanno fatto visita al Museo delle due guerre Mondiali. Piccolo museo, ma di una qualità eccelsa. Il museo è collocato in stanze del Forte al Centro cittadino con stanze molto curate, gli oggetti valorizzati, molto ben esposti e ben illuminati. Davvero notevole la ricostruzione della  trincea a gabbione ed il manichino di Cavalleria. Non poteva mancare la visita all’Antica cucina del Castello di Brunforte…un piccolo tesoro ben curato e prezioso. Durante il pranzo graditissimi i saluti di Mons. Rocco Pennacchio Arcivescovo della Diocesi di Fermo.

14/04/2019 20:09
Sant'Angelo in Pontano, "Un Sasso per Arquata": raccolta fondi della Confraternita di San Nicola

Sant'Angelo in Pontano, "Un Sasso per Arquata": raccolta fondi della Confraternita di San Nicola

Domenica 7 Aprile la Confraternita di San Nicola Di Sant’Angelo in Pontano (MC), in collaborazione con quella di San Nicola da Tolentino (MC), su invito di un amico di vecchia data, ha dato vita ad una raccolta fondi intitolata “Un sasso per Arquata”, finalizzata ad una donazione da effettuarsi in favore del Comune di Arquata del Tronto (AP), anch’esso gravemente colpito dagli eventi sismici del 2016. Ogni cittadino è stato invitato a fare una donazione portando a casa un sasso. Il gesto del prendere un sasso è stato scelto per la sua valenza simbolica, sia come vicinanza nella rimozione delle macerie, sia soprattutto come segno di solidarietà ed aiuto nella ricostruzione; in questo modo la Confraternita di San Nicola di Sant’Angelo in Pontano ha voluto far tornare in vita e mettere in pratica il vero scopo sociale che l’ha vista sorgere, quale il prestare aiuto ai poveri, ai bisognosi ed ai malati; scopo che purtroppo oggi sembra essere stato dimenticato dai più. La valenza di tale gesto di solidarietà è stata di grado elevato soprattutto grazie anche al coinvolgimento di tutta la cittadinanza che ha aderito con convinzione e generosità all’iniziativa e, sebbene essa stessa colpita dal terremoto del 2016, ha potuto visitare un paese, quale Arquata del Tronto, in cui la potenza devastatrice del sisma si è manifestata in tutta la sua gravità. I due paesi colpiti dal medesimo evento si sono trovati uniti in una stretta di solidarietà, i Santangiolesi hanno potuto toccare con mano la dignità, la forza ed il coraggio dei cittadini di Arquata del Tronto che sono rimasti a vivere in un paese dove non esiste un supermercato ed il pane e la frutta arrivano da fuori grazie all’opera di venditori ambulanti, dove si vive ancora in casette di emergenza e la chiesa è piccolissima, dove però è costante e laboriosa l’opera di alcune suore che si prodigano per il procacciamento della spesa per gli anziani che non si possono muovere, spostandosi anche di chilometri fuori dal paese. I giovani invece non ci sono più perché, per ragioni di lavoro, hanno dovuto seguire gli spostamenti delle industrie locali che si sono riorganizzate altrove. Grazie alla generosità dei Santangiolesi, oltre a fare una donazione in denaro, è stato anche possibile acquistare degli strumenti musicali per il piccolo coro dei bambini di Arquata e farne un dono molto gradito. Nel ringraziare gli abitanti di Arquata per l’affetto con cui sono stati ricevuti, i cittadini santangiolesi e la Confraternita di San Nicola, adempiendo al loro primario scopo sociale, sono contenti di aver visitato un paese così gravemente ferito dal sisma e di aver portato loro il Pane di San Nicola, con l’augurio che questo pane, frutto della terra, possa rappresentare per Arquata il simbolo di una rinascita e di una nuova vita, così come accadde per San Nicola che in esso trovò la forza fisica di rialzarsi e di riprendere il suo cammino. Da ultimo, come gesto di consolidamento dell’amicizia sorta tra i due paesi grazie all’iniziativa “un sasso per Arquata”, la nostra Confraternita ha voluto invitare i cittadini di Arquata a partecipare ai festeggiamenti in onore di San Nicola che si svolgeranno nel prossimo mese di settembre, anche tenendo conto del prezioso insegnamento dello stesso parroco di Arquata secondo cui “i poveri aiutano i poveri”.  Dunque è ferma intenzione della nostra Confraternita mantenere vivo e saldo lo spirito di fraternità e di amicizia tra due paesi colpiti dal medesimo grave evento sismico, rispetto al quale si sono spenti, oramai da tempo, i riflettori della grande comunicazione, ma che si trovano ancora ad oggi ad affrontare con grande dignità continue difficoltà di vita quotidiana.  

14/04/2019 15:57
Visso, taglio del nastro per il nuovo centro commerciale donato da NeroGiardini e CariVerona (FOTO)

Visso, taglio del nastro per il nuovo centro commerciale donato da NeroGiardini e CariVerona (FOTO)

Con il contributo di CariVerona e Nerogiardini è stato inaugurato questa mattina a Visso il nuovo centro commerciale alla presenza del sindaco Pazzaglini e del Presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Tra i negozi ''storici'' che tornano ad iniziare gradualmente la propria attività vi è la De.Fa. di Giulio Fattori, azienda nata negli anni '60 per la commercializzazione e la vendita di elettrodomestici e mobilio.    Distrutti dal sisma dell'ottobre 2016,  i due punti vendita sono rimasti chiusi fino ad oggi dove, pur in un locale di pochi metri quadri, ''inizia la speranza di ricominciare, di poter essere protagonisti, nel nostro piccolo, della rinascita di questo paese'', dice Giulio Fattori. ''Per noi è molto - continua -, se si pensa che per due anni siamo stati letteralmente messi a terra dal sisma. Ora anche se con pochi metri quadri cerchiamo di risollevarci piano piano. L'importante è che le istituzioni non ci abbandonino. Voglio ringraziare con l'occasione, la Fondazione Cariverona, il dottor Bracalente, patron di Nero Giardini, e l'assessore Sciapichetti che hanno creduto in questo territorio''.   

14/04/2019 12:39
Un'offerta turistica a 360 gradi nel centro storico di Macerata: la storia di Aldo e Julia e del Centrale (FOTO)

Un'offerta turistica a 360 gradi nel centro storico di Macerata: la storia di Aldo e Julia e del Centrale (FOTO)

Aldo è di Ascoli Piceno mentre Julia è di Fermo. Oltre a essere marito e moglie (in dolce attesa) hanno anche un grande amore in comune: quello per Macerata. “Ho frequentato l’Università qui e poi ho lavorato in una discoteca della città. Tredici anni fa, lavoravo dove oggi c'è il Caffè Centrale come dipendente e mi è balenata in testa l’idea di fare una proposta al proprietario per aprire io stesso un bar nel centro storico: lui ha accettate, l'ho comprato e da lì è iniziato tutto – ci racconta Aldo -. Possiamo dire che ho intrapreso questo progetto ‘per gioco’ ma poi mi sono appassionato al mestiere e ho cercato sempre più di migliorarmi e di migliorare l’offerta ai clienti. Nel 2015 ho quindi deciso di ampliare l’offerta con un bistrot, diventato poi ristorante, che è il Centrale.eat. Abbiamo fatto dei lavori, ripulito la grotta e dato vita al secondo locale.” “Ho conosciuto Aldo sei anni fa e lui mi ha assecondato nella mia voglia di organizzare eventi e insieme abbiamo pensato e studiato nei minimi dettagli il Centrale.eat – ha aggiunto Julia -. Quando poi si è presentata l’opportunità di poter prendere i locali dell’Albergo Italia non ce la siamo lasciata scappare e abbiamo continuato a migliorare la nostra offerta.” Sabato scorso è stata proprio la volta del Centrale.plus. Collocato in cima alle scalette e di fianco la Torre Civica, il nuovo locale è ospitato nelle bellissime sale dell’ex Albergo Italia e racchiude gli oltre 500 anni di storia nella sua suggestiva location che fu sede, in passato, di organismi militari, banche, Camera di Commercio e cinema. Ma la sfida imprenditoriale di Aldo e Julia non si ferma qui. “Subito dopo aver aperto il Centrale.eat infatti, abbiamo pensato di completare l’offerta turistica anche con un albergo e, proprio nel palazzo adiacente al Centrale.plus, abbiamo ristrutturato e ammodernato le vecchie residenze d’epoca creando 6 camere, con 16 posti letto per tutti coloro che, durante l’anno, vengono a Macerata e vi soggiornano – ci spiega Aldo -. L’idea era quella di aprire in contemporanea con il nuovo locale ma, a causa di un discorso legato al sisma, dovremmo aspettare per l’inaugurazione che è comunque prevista per l’estate del 2020.” “Con il Centrale.plus, puntiamo ad attrarre una fascia di clientela come può essere quella legata alle grandi cerimonie e ai grandi eventi, un discorso che non ci era possibile fare con il Centrale.eat per questioni di spazio – ha proseguito Aldo -. Siamo in Piazza della Libertà e l’idea è quella di attrarre i visitatori offrendo sempre prodotti di qualità e del territorio, che facciano splendere il nome di Macerata e la sua bellezza.” Il Centrale.plus sarà riservato infatti ad allestimenti, confettate, preparazioni ed eventi molto più curati, degni della location storica che li ospita. “Qui si svolgeranno anche sfilate di moda, eventi culturali e non solo – ci ha spiegato Julia -. Proporremo degustazioni più ricercare, percorsi gustativi differenziati e curati secondo le esigenze dei clienti che, nel caso di matrimoni, battesimi o altre cerimonie, verranno seguito dai biglietti delle partecipazioni fino alla torta.” Un’attenzione particolare che sarà destinata anche al prezzo. “Non vogliamo classificarci come una fascia alta di ristorazione, vogliamo rimanere nel target e nella tipologia del Centrale.eat, con degli arricchimenti, senza dubbio, ma senza dimenticare le esigenze del cliente, puntando a un'offerta a 360 gradi con materie di altissima qualità e un buon rapporto qualità/prezzo” – ha aggiunto Aldo, svelandoci la new entry del Centrale: una macchina che fungerà da navetta per aiutare i visitatori con gli spostamenti dal centro storico verso l'esterno della Città. Aldo e Julia sono concordi sul loro amore per Macerata e sul voler attrarre più visitatori possibili nel cuore della Città. “La gente ha voglia di tornare in centro e di viverlo e questo è ciò che noi vogliamo offrire, assecondando al meglio le esigenze della nostra clientela”. 

14/04/2019 11:00
L’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie: vale una condanna penale

L’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie: vale una condanna penale

Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa ai rapporti in sede di separazione tra gli ex coniugi. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: “A quali responsabilità va incontro l’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie?” Tale circostanza ci porta subito ad applicare il principio giuridico oramai divenuto consolidato espresso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 13407/2019, secondo il quale: “Sussiste il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni laddove il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice a fronte della contestazione o dell’ostacolo posto da terzi, come nel caso di un ex marito che, a seguito della mancata voltura delle utenze domestiche dell’abitazione familiare assegnata all’ex moglie, aveva provveduto personalmente a staccare i contatori”. Difatti, proprio in riferimento ad un caso simile a quello prospettato dalla nostra lettrice, nel quale l’ex marito, dopo aver intimato più volte all’ex moglie di procedere alla voltura delle forniture di energia elettrica e gas dell’abitazione familiare a lei assegnata in sede di separazione, aveva provveduto personalmente al distacco in quanto le spese in questione erano state accollate all’ex moglie in sede di separazione, costringendo la donna e i figli a stare nell’appartamento senza poter usufruire di tali servizi, la Corte di Cassazione ha confermato la configurabilità in capo all’imputato del reato di cui all’art. 393 c.p., in quanto, il diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso al giudice di fronte alla contestazione o all’ostacolo posto da terzi; a tal proposito, la Suprema Corte aggiunge che, “non è consentito legittimare l’autosoddisfazione per il superamento degli ostacoli che si frappongono al concreto esercizio del diritto”. Viene, infine, precisato che, “si ritiene legittima la violenza sulle cose solo quando sia esercitata al fine di difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di turbativa nel godimento della res, sempre che l’azione reattiva avvenga nell’immediatezza di quella lesiva del diritto, non si tratti di compossesso e sia impossibile il ricorso immediato al giudice, sussistendo la necessità impellente di ripristinare il possesso perduto o il pacifico esercizio del diritto di godimento del bene”. Pertanto, in applicazione del principio oramai consolidato della Suprema Corte, si ritiene corretto affermare che, nel caso dell’ex marito che stacca le utenze dell’abitazione assegnata all’ex moglie, lo stesso commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, previsto e punito ai sensi dell’art. 393 c.p., in quanto tale diritto poteva essere esercitato dall’agente tramite ricorso all’Autorità Giudiziaria. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 13407/19; depositata il 27 marzo). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

14/04/2019 10:00
Castelsantangelo sul Nera, ieri la tavola rotonda “L’invaso che si fa parco” per il Monte Prata

Castelsantangelo sul Nera, ieri la tavola rotonda “L’invaso che si fa parco” per il Monte Prata

Si è tenuto nella giornata di ieri, 12 aprile, presso la struttura polifunzionale sala “Livo” del Comune di Castelsantangelo sul Nera, la tavola rotonda promossa dal sindaco Mauro Falcucci. Nella presentazione sono state illustrate al pubblico le finalità e gli obiettivi dell’iniziativa concernente la progettazione degli interventi di adeguamento, potenziamento e sviluppo delle infrastrutture tecnologiche e logistiche sciistiche; delle infrastrutture e degli impianti per l’accumulo e la distribuzione delle risorse idriche in quota necessarie alla riduzione del rischio siccità, all’innevamento straordinario delle piste, dei pascoli e delle aree per uso agricolo, nonchè delle esigenze per scopi di estinzione incendi boschivi; di collegamento stradale nel sito e con i centri comunali. L’iniziativa, tesa allo sviluppo sostenibile dell’intera area montana e pedemontana dell’appennino, fa seguito alla delibera di Giunta Comunale n°4 del 26 febbraio 2016 resa inattuata per i noti eventi sismici e trae nuovo impulso dalla mozione n°303 del 20 ottobre 2017 votata all’unanimità dall’assemblea legislativa della Regione Marche per il “rilancio delle aree colpite dal terremoto a sostegno concreto per lo sviluppo economico, turistico, naturalistico, dei bacini sciistici di Frontignano-Bolognola-Monte prata”. Alla tavola rotonda di presentazione della proposta hanno partecipato, oltre al sindaco Falcucci, Angelo Sciapichetti, assessore all’ambiente della Regione Marche; Mirella Gattari, presidente Confederazione Italiana Agricoltori Marche; Giovanni Bernardini, Presidente Copagri Marche; Alfonso Russi, esperto in materia VIA (Valutazione Impatto ambientale), Alessandro Rossetti, funzionario tecnico dell’Ente Parco e Leonardo Animali, in qualità di opinionista. Ha svolto il ruolo di moderatore il giornalista del Corriere della Sera Mario Sensini. Dopo i saluti ed i ringraziamenti, il sindaco ha sinteticamente illustrato i contenuti della proposta, concernente in particolare la realizzazione e l’impiego delle risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche, evidenziandone le finalità e la necessità per lo sviluppo complessivo dell’ambiente e degli insediamenti antropici, nel pieno rispetto dei vincoli legislativi in materia di compatibilità con l’eco sistema e delle regole democratiche che sovraintendono le azioni di governo e di amministrazione, in sintonia ed in piena condivisione con gli orientamenti e le indicazioni evidenziati dal confronto con i vari soggetti interessati e con l’intera popolazione. Sono stati, pertanto, acquisiti e recepiti gli interessanti e preziosi contributi di esperienza e competenza dei relatori e quelli, in particolare, del V.Presidente delll’Ente Parco Alessandro Gentilucci, dei consiglieri regionali Elena Leonardi e Sandro Bisonni. Il sindaco Mauro Falcucci ha quindi assicurato che, nel breve, formalizzzerà l’incarico ad un apposito gruppo di lavoro, costituito da personale qualificato ed esperto, per la redazione di un progetto preliminare di ampio respiro, nel quale siano considerate al meglio e nel rispetto delle leggi vigenti, le risorse messe a disposizione dalla CIA Marche e dalla Copagri Marche. Ha chiuso i lavori, dopo il dibatttito ed il confronto dei qualificati e autorevoli soggetti intervenuti alla tavola rotonda, l’assessore Sciapichetti, che ha ringraziato tutti gli intervenuti per il fattivo contributo fornito per il buon esito della importante iniziativa assunta dal sindaco Falcucci ed ha espresso l’auspicio che in tempi rapidi si proceda all’attuazione di quanto necessario, dal punto di vista tecnico e procedurale, per la concreta realizzazione degli interventi illustrati evidenziati nella sopra citata mozione dell’assemblea regionale, nello spirito dei provvedimenti di carattere generale già adottati, in particolare, il ppes approvato con delibera n°21 del 26/04/2001; i piano del parco, approvato con delibera n° 59 del 18/11/20012; il 2° piani oo.pp. ord.56; il pnms comune di Ussita; ordinanza commissario n°47 del 11/01/2018.

13/04/2019 18:41
Successo a Euroluce per l'Emporium di Potenza Picena con la lampada dedicata a Leopardi

Successo a Euroluce per l'Emporium di Potenza Picena con la lampada dedicata a Leopardi

Per il bicentenario dell'Infinito di Giacomo Leopardi, l'azienda Emporium di Potenza Picena ha presentato a Euroluce a Milano, salone dell'illuminazione presso il Salone del Mobile, una lampada di light design, a edizione limitata, il cui paralume è personalizzato ed impreziosito dai disegni in sanguigna dell'artista Floriano Ippoliti. La creazione personalizzata, intitolata Infinite Bonbonne, è stata donata al cantautore Roberto Vecchioni, interprete anche del recente album L'Infinito. "Anche in un oggetto di illuminazione può rivivere il senso dell'infinito di Leopardi - ha detto il cantautore - una persona illuminata che aveva capito come nel mondo esistesse profondo dolore ma che questo poteva essere anche lenito. L'Infinito rappresenta un esempio indimenticabile di questa concezione". "Ci piaceva ricordare l'aspetto meno noto di Leopardi, quello di innovatore, volto a narrare l'idea di rinascita della natura", ha detto Gabriele Pierini, amministratore unico di Emporium, il cui stand al Salone del Mobile, oltre che dal professor Vecchioni, è stato visitato anche dal vicepremier Matteo Salvini nei giorni scorsi.

13/04/2019 15:19
San Severino, tornano agibili una palazzina e una casa singola dopo i lavori

San Severino, tornano agibili una palazzina e una casa singola dopo i lavori

Dopo i lavori di riparazione del danno, un condominio e una singola abitazione danneggiate dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2018 sono tornate agibili nel Comune di San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato in queste ore la revoca dell’Ordinanza che dichiarava non utilizzabile una intera palazzina di via Vittore Crivelli, composta da 6 appartamenti, che ha reso necessarie opere di riparazione per un importo complessivo di circa 170mila euro. Più contenuti, si aggirano sui 60mila euro, i danni in un’abitazione singola di via Del Teatro tornata anch’essa finalmente fruibile da parte dei proprietari.

13/04/2019 11:17
Belforte, sbloccata la lottizzazione di Fonte Moreto: sinergia tra privato e pubblico

Belforte, sbloccata la lottizzazione di Fonte Moreto: sinergia tra privato e pubblico

Finalmente si chiude una vicenda annosa che gravava da molti anni sul Comune di Belforte del Chienti. Grazie ad un investimento di un privato ed alla collaborazione con l’amministrazione comunale,  si va chiudere un vuoto urbanistico, figlio della crisi economica, attraverso il completamento della lottizzazione artigianale di Fonte Moreto a confine con il Comune di Tolentino. "Questo porterà nuove aziende nel territorio che ci dicono si sono già impegnate con i proprietari dell’area per investire a Belforte tutto questo permetterà lo sviluppo di alcune imprese già presenti" - afferma in una nota il sindaco Roberto Paoloni - . "Una grande soddisfazione per l’Amministrazione di Belforte del Chienti, tutto ciò significa finalmente completare un’area da tempo abbandonata e certamente portare lavoro e ricchezza nel territorio di Belforte, il tutto frutto dell’intenso lavoro amministrativo che ha visto come ultimo atto formale la stipula della convenzione nell’ultimo consiglio comunale tra l’ente ed il privato la Società EDIL VITALI di Tolentino, - prosegue il sindaco - . Finalmente si chiude una vicenda di abbandono edilizio e si aprono scenari di nuove opportunità. Più aziende a Belforte, significa più lavoro per i nostri cittadini e più ricchezza, senza questo tutto sarebbe più complicato soprattutto dopo gli eventi sismici, che non hanno solo hanno minato le abitazioni e gli edifici, ma anche la solidità economica già in difficoltà prima del terremoto nei nostri territori. Compito dell’Amministrazione e quindi degli amministratori non è quello di fare gli imprenditori ma di essere al passo con le aziende dando loro risposte con atti concreti e nel modo più veloce possibile mentre alle aziende stesse spettano le scelte in campo commerciale ed economico. Un altro passo è stato fatto con impegno e concretezza".

13/04/2019 10:52
Il 14 aprile a Porto Potenza Flash Mob "Stop pesticidi" organizzato dal WWF

Il 14 aprile a Porto Potenza Flash Mob "Stop pesticidi" organizzato dal WWF

Il WWF organizza domenica prossima, 14 aprile, un evento nazionale dedicato ai pesticidi, in vista dell’approvazione del nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, in attuazione della Direttiva europea sui pesticidi, 2009/128/CE. L’evento prevede l’organizzazione di un Flash mob aperto alla partecipazione di tutti i cittadini interessati, che nelle Marche sarà realizzato anche a Porto Potenza Picena in Piazza Douhet  dalle ore 10, a cura dei cittadini di Potenza Picena e Porto Potenza Picena. Il Flash mob prevede anche una azione coordinata sui social network (Twitter, Facebook e Istagram) rivolta ai tre Ministri competenti per l’approvazione del nuovo PAN Pesticidi (Gian Marco Centinaio del MIPAAFT, Sergio Costa del MATTM e Giulia Grillo per la Salute) e sulle Regioni (nella persona del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini) che hanno il compito dell’attuazione del Piano sui pesticidi nei territori. Il WWF Italia, insieme alle Associazioni che aderiscono alla Campagna “Cambia la Terra” promossa da Federbio chiede alcune sostanziali modifiche al Piano di Azione Nazionale (PAN) sui pesticidi, scaduto lo scorso 12 febbraio, ancora in corso di aggiornamento da parte dei tre Ministeri competenti. Entro il mese di aprile la nuova versione del PAN   Pesticidi sarà sottoposta a consultazione pubblica e le Regioni, le Associazioni, i comitati, gli ordini professioni, le Associazioni di categoria, ma anche singoli cittadini, potranno presentare le loro osservazioni e proposte di emendamenti al Piano.   Il WWF Italia ritiene importante che il nuovo PAN Pesticidi preveda divieti, limiti e regole vincolanti sull’utilizzo dei pesticidi in agricoltura, nella manutenzione delle strade e ferrovie e all’interno delle città per la gestione del verde pubblico e privato (orti e giardini), in particolare il nuovo Piano dovrebbe indicare con priorità i seguenti obiettivi: - Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale. - Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti. - Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città. - Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione Europea il 27 novembre 2017. - Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi. - Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo. Il ricorso ai pesticidi dovrebbe avvenire solo dopo avere adottato pratiche agroecologiche alternative all’uso dei prodotti chimici di sintesi, come già avviene in agricoltura biologica. In particolare il WWF Italia, insieme a Federbio e alle altre Associazioni della Campagna “Cambia la Terra” ( www.cambialaterra.it ) chiede che il nuovo PAN Pesticidi indichi con chiarezza l’obiettivo del 40% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) nazionale condotta con il metodo biologico entro il 2030, utilizzando meglio le risorse della PAC attuale e post 2020.

13/04/2019 10:15
Jury Chechi testimonial de 'La Pasta di Camerino'. "Resilienza e resistenza trionfano nello sport e nell'imprenditoria" (FOTO E VIDEO)

Jury Chechi testimonial de 'La Pasta di Camerino'. "Resilienza e resistenza trionfano nello sport e nell'imprenditoria" (FOTO E VIDEO)

A fare gli onori di casa questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione del testimonial ufficiale di Hammurabi, il campione olimpionico Jury Chechi, è stato Gaetano Maccari, fondatore de La Pasta di Camerino. “Il 5 ottobre 2018 abbiamo lanciato Hammurabi e oggi, dopo un anno e mezzo, ci troviamo qui, insieme ai nostri produttori e a un carissimo amico, per la prima conferenza stampa dell’Azienda – ha commentato -. Ci tengo oggi a sottolineare che in Azienda è in atto il passaggio generazionale e credo che tutti lo stiamo affrontando nel miglior modo possibile: da tempo infatti Federico ha preso in mano le redini dell’Azienda e penso stia facendo un buon lavoro non solo per La Pasta di Camerino, ma anche per il territorio e per i nostri dipendenti.” Una vasta gamma di prodotti che va dalla pasta all’uovo, a quella bio, passando per la pasta di semola e di farro bio fino al grano antico monococco integrale; materie prime 100% italiane; triplo impasto lento a bassa temperature; lenta estrusione; trafilatura in bronzo; essiccazione lenta a basse temperature su celle statiche e completa tracciabilità del prodotto per il consumatore. Sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono la produzione de La Pasta di Camerino e che continuano a seguire la strada della trasparenza e della qualità, che si confermato caratteristiche vincenti. “I nostri risultati aziendali – ha osservatore Federico Maccari, Direttore dell’Azienda – dimostrano il successo del lavoro che stiamo facendo. Un fatturato che dal 2014 (12,8 milioni di euro) al 2019 è quasi raddoppiato (22 milioni di euro), in uno scenario di mercato che non è dei più rosei: nel primo trimestre del 2019 infatti il trend di mercato della pasta secca ha registrato un calo del 7,6% mentre la variazione del venduto a valore de La Pasta di Camerino conta un + 6,2%. In questo scenario, la nostra Azienda rappresenta il leader nella vendita di pasta secca nelle Marche.” Federico ha poi introdotto l’ospite d’onore della mattinata, Jury Chechi, nonché testimonial di Hammurabi. “Jury rispecchia tutto ciò che Hammurabi vuole essere per un consumatore – ha commentato Federico -. Uno sportivo olimpionico italiano che, con la medaglia d’oro di Atlanta nel 1996 e ancor più con quella di bronzo conquistata ad Atene nel 2000, dopo un grave infortunio, ha lasciato una traccia indelebile nella storia dello sport italiano e nei cuori delle persone. È il ‘Signore degli Anelli’, uno degli sportivi italiani più conosciuti (e riconoscibili) di sempre, da tante generazioni diverse: un simbolo di serietà e dedizione, ma anche di simpatia e di sensibilità. Jury rappresenta un esempio positivo a livello sportivo e umano, ed è ancora in attività come mentore e maestro di tanti giovani atleti e anche come uomo di sport a tutto tondo, attraverso la partecipazione a numerosi eventi sportivi amatoriali e master.” “Valori di resilienza e resistenza che Jury rappresenta appieno e che si rispecchiano in toto nel nostro territorio e nella nostra Azienda” ha concluso Federico ricordando che, dopo le scosse del 30 ottobre 2016, la Famiglia Maccari ha deciso di ampliare lo stabilimento produttivo, dando un segnale forte e di rinascita alla Città. “Ci tengo a ringraziare la Famiglia Maccari perché questa per me è un’opportunità dato che sono in completa sintonia con tutto ciò che loro hanno detto fino a ora – ha commentato Juri Chechi -. Ho accettato questa proposta per molti motivi. In primis per il legame con il territorio: sono nato a Prato ma sono una marchigiano di adozione e sono molto attaccato a questa terra. In secondo luogo credo che la resilienza e la resistenza siano valori importanti nello sport come nel mondo dell’imprenditoria e rispecchio moltissimo la mia persona nell’Azienda della Famiglia Maccari: le difficoltà ci sono sempre, lo sappiamo, ed è importante affrontarle seguendo queste due linee. Infine la passione e la competenza che ho trovato nel prodotto Hammurabi, sono stati un elemento fondamentale per accettare la proposta.” “Penso sia importante, soprattutto per le nuove generazioni, porre l’attenzione sulla cultura dell’alimentazione – ha concluso il campione olimpionico, impegnato in modo attivo nel mondo della scuola -. Se riusciamo a comunicare a un ragazzo che la sana alimentazione è importante tanto quando siamo bambini quanto siamo adulti, abbiamo fatto un buon lavoro.” “Hammurabi è un nobile grano antico della specie monococco progenitrice di tutti i grani selezionati dall’uomo nel corso della sua storia – ha spiegato nel dettaglio il Direttore dell’Azienda Federico-. ‘La pasta che non c’era, oggi c’è’ è questo lo slogan che abbiamo voluto dare al nostro nuovo prodotto con alto contenuto di magnesio, ferro, potassio, fosforo, fibre e proteine e che, a oggi, conta tre formati (spaghetti, tortiglioni e penne).” Il grano d’eccellenza Hammurabi sarà commercializzato da Entroterra S.p.A. anche attraverso una linea di specifiche farine alimentari e diventerà il top sponsor ufficiale della 49esima edizione della Granfondo Ciclismo “Nove Colli” che si svolgerà il 19 maggio a Cesenatico. “Il nostro obiettivo è che tutti i marchigiani indossino la casacca de La Pasta di Camerino perché il nostro prodotto è il migliore in termini di qualità/prezzo e i dati lo dimostrano” ha concluso il Direttore, presentando anche la “new entry” dell’Azienda, il fratello Lorenzo Maccari.  

12/04/2019 17:45
Civitanova, il bancomat non funziona: disagi nei pressi dell'Ospedale

Civitanova, il bancomat non funziona: disagi nei pressi dell'Ospedale

È arrivata alla nostra redazione la segnalazione di un cittadino che sottolinea come da circa un mese il bancomat UBI alle spalle della portineria dell'Ospedale di Civitanova Marche funzioni solo in parte. Il dispositivo non rilascia ricevute e non rende visualizzabile la lista dei movimenti per "mancanza carta": questo il messaggio che appare sul monitor a seguito dell'operazione.  Nonostante siano state compiute numerose telefonate alle agenzie UBI del circondario, nessuna si è dichiarata responsabile di questo bancomat, pur impegnandosi a raccogliere informazioni e provvedere alla sua sistemazione. Ad oggi, ci segnala il lettore, nulla di quanto promesso è stato fatto.  "Si tratta di un problema piuttosto serio - afferma il lettore - di cui la sede centrale di Jesi, grazie alla moderna tecnologia, dovrebbe essere a conoscenza". 

12/04/2019 16:34
Porto Potenza, in fase di studio progetto per la messa in sicurezza della costa sud: finanziamento per 240 mila euro

Porto Potenza, in fase di studio progetto per la messa in sicurezza della costa sud: finanziamento per 240 mila euro

Si è tenuto a Porto Potenza Picena il primo incontro di ricognizione dei luoghi per l’avvio dello studio di fattibilità relativo alla possibilità di progettare e finanziare un ulteriore fascia di scogliere tra il Belvedere sul Mare e la foce del torrente Asola. Oltre ai tecnici del Comune di Potenza Picena erano presenti i funzionari del Dipartimento Regionale per la Difesa della Costa, i rappresentanti del Provveditorato ai Lavori Pubblici delle Marche e quelli del Compartimento Regionale delle Ferrovie. Il Comune ha, infatti, finanziato per 240 mila euro uno studio per la messa in sicurezza dell’arenile sud, oggetto di una forte erosione marina che ciclicamente crea danni alle strutture balneari e ricettive fino a lambire la linea ferroviaria. I tecnici hanno acquisito ulteriore materiale e si sono confrontati sulle tematiche della difesa della costa in quella specifica zona. In particolare le Ferrovie dovranno verificare se l’area in questione potrebbe essere inserita nei “punti di singolarità” dove ipotizzare interventi in mare (scogliere) per la sicurezza della linea ferroviaria.

12/04/2019 16:00
Riportare i turisti nell'area del cratere: al via il progetto regionale "Homo Faber"

Riportare i turisti nell'area del cratere: al via il progetto regionale "Homo Faber"

"Homo Faber,di bottega in bottega nelle Marche del saper fare”. Il progetto è stato presentato a Muccia da Regione Marche, Cna Marche e Globe Inside. Di borgo in borgo  nella terra delle eccellenze in viaggio tra manifattura e cultura, spiritualità e arte del saper fare, enogastromia, agroalimentare e ambiente. Un viaggio che partirà dall’area del cratere, che ha subito le pesanti conseguenze del terremoto anche nelle attività turistiche e produttive. Dai borghi storici, dai casolari e dalle colline del piceno che regalano vini di eccellenza agli ori, alle ceramiche e ai tessuti dei maestri artigiani ascolani e maceratesi alle calzature di qualità del fermano ed ai maestri cappellai di Montappone. Per far ripartire un territorio piegato dal sisma ma che non si è mai arreso. Dopo i saluti del sindaco di Muccia Mario Baroni e del presidente della Cna territoriale di Macerata Giorgio Ligliani, l’assessore regionale al Turismo- Cultura, Moreno Pieroni ha illustrato “il cluster del saper fare” su cui la Regione punterà già dal 2019 e le sue prospettive di sviluppo nell’ambito di “Destinazione Marche”, il piano di valorizzazione del turismo marchigiano. Il progetto “Homo faber, di bottega in bottega nella terra delle eccellenze” è stato  presentato da Gabriele di Ferdinando responsabile Unione Commercio e Turismo Cna Marche. Sulle fasi del percorso ha relazionato Marco Cocciarini rappresentante di Globe Inside, partner tecnico del progetto. Sono intervenuti anche Marco Antonini del Dipartimento sostenibilità sistemi produttivi territoriali dell’Enea e Stefania Monteverdi, vice sindaco di Macerata e coordinatrice di Marca Maceratese. L’evento è stato  poi concluso da Moreno Pieroni, assessore al Turismo, Beni e Attività culturali della Regione Marche. Area del cratere, turisti in fuga. Nelle aree colpite dal sisma in questi anni gli arrivi sono  diminuiti del 22,2 per cento. Inoltre i visitatori hanno ridotto i tempi di permanenza, con un calo delle presenze del 35,3 per cento.  Più accentuata la fuga degli stranieri con gli arrivi che sono calati del 26,5 per cento e le presenze del 40 per cento. Ovvia conseguenza il fatto che  dal 2015 ha cessato l’attività il 7,1 per cento delle strutture di alloggio con la perdita del 17,2 per cento di posti letto. Riportare i turisti, specialmente stranieri, nelle Marche e nell’area del cratere. È uno degli obiettivi della Regione e del progetto  “Homo Faber”, puntando sul turismo esperienziale e sull’accoglienza da parte degli artigiani marchigiani in un contesto ambientale, culturale e artistico di eccellenza, come quello della nostra regione, espressione di un felice connubio tra enogastronomia, artigianato, arte e territorio. Previste anche La creazione di un “Marchio di qualità artigiana”, di un “Club di  strutture ricettive” e di un portale dedicato al turismo esperienziale delle Marche. Esperienziale, il turismo del futuro. Secondo una ricerca di Booking.com, una delle più importanti piattaforme che si occupa di turismo, un viaggiatore su tre sceglie un’esperienza da vivere sviluppando relazioni con il territorio e con la gente del luogo. Più di un terzo degli intervistati dichiara di preferire le strutture ricettive alternative agli alberghi. Turismo sensoriale ed esperienziale sono al centro delle politiche di promozione della Regione Marche, all’insegna della destagionalizzazione dell’offerta turistica In questo contesto si colloca “Homo Faber”, con la promozione delle botteghe artigiane in stretto rapporto con l’arte, la cultura e le  strutture turistiche e ricettive del territorio. Insomma da Lorenzo Lotto, Raffaello e Leopardi all’artigianato artistico di qualità, in un viaggio tra le Marche dei maestri e le Marche dei mestieri.    

12/04/2019 14:50
San Severino, in fase di pagamento il Cas relativo al mese di Marzo

San Severino, in fase di pagamento il Cas relativo al mese di Marzo

Il Comune di San Severino Marche sta provvedendo al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, relativo al mese di marzo 2019. Complessivamente sono 810 i nuclei familiari, per un totale di 1.848 persone, che ne beneficiano. L’importo in liquidazione è di 616.821,77 euro. Si invitano, come sempre, gli aventi diritto al Cas a comunicare con tempestività all’Ufficio Servizi Sociali ogni variazione del nucleo familiare, eventuali cambi di residenza o eventuali nuove disposizioni relative all'agibilità dell'edificio oltre alle variazione inerenti le proprie coordinate bancarie.  

12/04/2019 11:51
Recanati città deserta: "Presto o tardi saremo in molti a chiudere bottega"

Recanati città deserta: "Presto o tardi saremo in molti a chiudere bottega"

La denuncia arriva tramite social, dove una commerciante lamenta, con tanto di documentazione fotografica, come la città, in diversi punti e ad orari diversi sia completamente deserta. Le foto mostrano Corso Persiani alle 12, alle 17:40 e alle 18:40 e Piazza Leopardi alle 12:20. In quattro foto totali, nonostante l'inquadratura ampia e l'orario che in teoria dovrebbe essere quello di punta, si può contare solamente una persona. "Credo che le parole servano a poco - scrive la donna nel post su Facebook lamentando un calo generalizzato degli affari - questa è Recanati oggi 11/04, cambiano gli orari ma non la situazione. Una città deserta. Le attività in centro stanno soffrendo e se la situazione non cambia presto o tardi saremo in molti a chiudere". Tra i numerosi commenti al post, qualcuno fa notare come anche domenica scorsa la città fosse desolatamente deserta ma a quanto sembra, non è che i paesi limitrofi se la passino molto meglio, dato che vengono citate, per lo stesso problema di scarse presenze, anche Potenza Picena, Castelfidardo e Macerata. Il problema non è di facile soluzione, anche perché le cause sono discordi. Mentre per qualcuno la colpa dello spopolamento dei centri storici è da addossare ai centri commerciali, altri ritengono che l'amministrazione non abbia fatto il massimo per ridare vita a Recanati e che alcune scelte siano andate invece proprio nella direzione opposta, citando "i lavori fatti al centro sotto il Santo Natale e durati fino all'estate", facendo perdere soldi e clienti ai negozianti, il problema parcheggi e perfino il marciapiede "pericolosissimo per bambini e anziani". E' stato fatto tanto per la cultura, riconoscono i cittadini, ma Recanati non è solo il poeta.

12/04/2019 09:34
Post-sisma: oltre 4 milioni dalla Regione per il recupero del patrimonio culturale

Post-sisma: oltre 4 milioni dalla Regione per il recupero del patrimonio culturale

"L’obiettivo è realizzare interventi di grandissima qualità, cioè che coniughino qualità progettuale, qualità architettonica e qualità nei risultati raggiunti a favore del segmento culturale come principale attrattore di turismo e quindi di crescita occupazionale ed economica nelle aree colpite dal sisma". Lo ha sostenuto l’assessore regionale al Turismo –Cultura oggi in conferenza stampa nella sede del Comune di San Ginesio per presentare una serie di 18 interventi per un importo complessivo di 4 milioni e 800 mila euro (fondi aggiuntivi POR FESR)  su luoghi della cultura, musei , biblioteche, teatri, pinacoteche che saranno recuperati per restituirli alla fruizione, rivalorizzati  e messi in rete per rendere di nuovo godibile un patrimonio culturale, materiale e immateriale. I beni culturali individuati sono anche quelli con caratteristiche tali da dare vita a processi virtuosi di sviluppo e crescita anche economica.  L’assessore ha ricordato che sono stati firmati gli accordi con tutti i Comuni beneficiari (ne manca solo 1 in fase di firma) ed entro il mese di giugno la Regione Marche visionerà e poi approverà i progetti per poi sottolinearela  forte volontà di condividere in un comune rappresentativo come San Ginesio questa comunicazione. Il Sindaco del Comune di San Ginesio Giuliano Ciabocco che, ricordiamo, è Bandiera Arancione e mantiene ancora il titolo di Borgo più bello d’Italia dal 2002 nonostante le ferite profonde del sisma ed è stato anche tra i primi comuni del cratere a mettere in sicurezza edifici e opere d’arte, ringraziando l’assessore regionale per la presenza come segnale di forte attenzione al territorio colpito, ha sottolineato il valore della collaborazione tra Enti e con la Regione Marche come quella avviata con questi interventi per costruire insieme percorsi di riappropriazione dell’identità culturale che il terremoto ha in molti casi spazzato via insieme agli edifici e di valorizzazione turistica, nei quali l’entroterra sia riconosciuto risorsa imprescindibile del sistema turistico regionale. Il Sindaco di San Ginesio ha ribadito quanto l’aggregazione tra Comuni sia utile per queste finalità e per progettare insieme azioni promozionali di forte impatto.          Alla conferenza erano presenti anche sindaci e/o assessori dei Comuni di Fabriano, Caldarola, Esanatoglia, Camporotondo di Fiastrone che hanno evidenziato tutti sia il messaggio positivo che rappresenta l’attenzione della Regione, sia il forte significato del recupero dei contenitori culturali per restituire una vita di comunità agli abitanti e per poter ri-accogliere turisti.  L’assessore alla ricostruzione di San Ginesio ha sottolineato che questo tipo di interventi consentiranno un’attrattiva anche per il rientro della popolazione attualmente distribuita in varie strutture recettive e in altri comuni a rivivere la propria città.   La dirigente del Servizio Beni e Attività culturali della Regione, Simona Teoldi ha spiegato come sia stato scelto un quadro di interventi coerente con la finalità sia di pronto ripristino anche funzionale, al di là della ricostruzione pesante post sisma, sia di restituzione di spazi di offerta culturale e turistica con forte valore identitario e propensione  aggregativa  condivisi dalle stesse comunità locali. Ha poi rimarcato che sono interventi che ridaranno possibilità di lavoro a molti operatori culturali che non hanno più avuto opportunità di produrre servizi dal 2016.  La dirigente ha anche informato che la struttura regionale vuole condividere con gli enti locali anche l’organizzazione di eventi culturali di rilievo per le riaperture dei vari luoghi e comunicare efficacemente il re-ingresso di tali siti nel circuito culturale regionale e nazionale.  Ecco gli interventi che sono stati concertati con l’Anci e i Comuni ricadenti nell’area del cratere e le relative assegnazioni. Si tratta di opere su beni culturali di proprietà pubblica: musei, biblioteche, teatri o altri beni e luoghi di cultura di documentata e rilevante attrattività turistico culturale, in condizioni tali da consentire un intervento immediatamente eseguibile finalizzato all'agibilità strutturale dell'edificio e alla piena fruibilità degli spazi oggetto di intervento.   

11/04/2019 16:32
Tolentino, al via l'iter per la costruzione di due nuovi edifici scolastici

Tolentino, al via l'iter per la costruzione di due nuovi edifici scolastici

A seguito degli eventi sismici del 2016, il Comune di Tolentino ha attivato tutte le procedure volte all'esecuzione di opere di pronto intervento, nonché tutte quelle necessarie alla successiva ricostruzione. Nel secondo piano delle opere pubbliche per la ricostruzione è previsto il finanziamento per la nuova costruzione degli edifici scolastici Don Bosco e Bezzi. A tal proposito, l'Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, ha chiesto la verifica dell'importo richiesto per consentire l'avvio delle procedure di affidamento dei servizi di progettazione e quindi l'avvio delle procedure di attuazione del secondo programma di interventi sulle Opere Pubbliche. Preso atto della relazione dell'ing. Francesco Losego in cui si dichiara che gli interventi necessari al ripristino della struttura del Don Bosco possono assicurare un miglioramento sismico delle strutture, ma che si ritiene impossibile arrivare all’adeguamento strutturale in quanto trattasi di edificio vincolato per cui gli interventi non possono sicuramente essere molto invasivi e considerato che l’Amministrazione comunale ritiene preponderante la sicurezza degli edifici scolastici e intende conseguire il livello massimo di sicurezza adeguando dal punto di vista sismico ogni struttura scolastica; valutato inoltre che a parità di costi sia maggiormente conveniente costruire ex novo una o più strutture in grado di ospitare gli alunni presenti presso il plesso Don Bosco e il plesso Bezzi, anzichè limitarsi a effettuare lavori di miglioramento sismico delle due citate scuole; considerato che è interesse dell’Amministrazione comunale che un edificio scolastico rimanga nel centro storico quale garanzia di funzionamento del servizio scolastico, a beneficio sia dei residenti che dei non residenti nel centro storico, nonché fulcro dell'attività cittadina, ha valutato l'opportunità di costruire un nuovo edificio nell'area "ex Maestre Pie Venerini", demolendo il vecchio stabile di proprietà privata lesionato a seguito del sisma 2016, che ospiterebbe parte del plesso Bezzi (scuola dell'infanzia - scuola primaria - secondaria primo grado). Pertanto è stato deciso di avviare opportune trattative per la compravendita dell'immobile privato e di considerare anche l'opportunità di costruire un nuovo edificio scolastico a sé stante lungo Viale Antonino Cassarà, nell'area vicina a quella già individuata per la costruzione del nuovo Campus Scolastico degli Istituti Superiori. Pertanto è stato deliberato di richiedere agli uffici competenti di trasferire il contributo già concesso per la riparazione dei danni subiti dalle Scuole Don Bosco e Bezzi, a beneficio della costruzione di due nuovi edifici scolastici che rispettino la normativa sismica in vigore, individuando la loro ubicazione uno nell'ambito del centro storico e l'altro in un'area esterna a sé stante individuata nei pressi del costruendo Campus Scolastico degli Istituti superiori.

11/04/2019 14:27
Oltre 100.000 euro di finanziamenti europei a Valfornace per riqualificare il Borgo storico di San Maroto

Oltre 100.000 euro di finanziamenti europei a Valfornace per riqualificare il Borgo storico di San Maroto

Oltre 100.000 euro di finanziamenti europei a Valfornace per riqualificare il Borgo storico di San Maroto. Il Comune di Valfornace punta sul recupero delle frazioni che, anche a causa del sisma, risultano essere più a rischio di degrado e abbandono. La partecipazione al bando promosso dal Gal Sibilla, in attuazione del PSR 2014/2020, ha consentito di ottenere fondi per circa 110.000,00 euro da destinatinare al recupero del borgo rurale di San Maroto, una piccola e suggestiva frazione le cui origini risalgono all’XI secolo (sorse infatti come castello, ad opera dei Signori di S.Maroto, tra i cofondatori del Comune di Camerino), posta a un’altezza di 600 metri sopra al livello del mare e affacciata sul Lago di Polverina. Il progetto, redatto dagli architetti Vittorio e Giovanna Salmoni e Raffaela Coppari, mira così a riqualificare l’intero borgo storico, posto a ridosso della famosa Chiesa romanica di San Giusto, lungo la strada che porta all’altrettanto suggestiva Chiesa di Santa Maria Maddalena. Proprio per la particolare valenza storica e paesaggistica dell’intera area, perfettamente incastonata nella cornice del pendio del Monte Fiegni, quasi a rappresentare una porta di accesso al Parco Nazionale dei Sibillini, gli interventi saranno concentrati nel miglioramento complessivo dei sottoservizi, la ripavimentazione con la distinzione tra parti pedonali e parti carrabili e l’interramento della rete di distribuzione dell’energia elettrica e dell’illuminazione pubblica. Tutto ciò con l’obiettivo di un recupero complessivo di un’area di proprietà comunale, inserita a pieno titolo nell’insieme dei beni storici, architettonici, culturali e ambientali di cui è ricco il Comune di Valfornace. In tal modo la valorizzazione di un patrimonio pubblico consentirà di creare un terreno fertile per incentivare il  turismo e quindi rilanciare l’economia locale.  

11/04/2019 13:00
Treia, riduzione del 30% della TARI ai bar che non installano le slot machine: come presentare la domanda

Treia, riduzione del 30% della TARI ai bar che non installano le slot machine: come presentare la domanda

Il Comune di Treia, volendo contribuire a combattere il fenomeno della ludopatia, con delibera del Commissario Straordinario Dott. Salvatore Angieri n.51 del 09/04/2019, ha previsto la riduzione della Tassa Rifiuti (TA.RI.) per le utenze non domestiche (bar, caffè) che si impegnino a non installare nei propri locali apparecchiature da gioco del tipo slot machine, videopoker, videolottery e simili con vincite in denaro, oppure che provvedano ad eliminare quelle già esistenti. Gli esercizi commerciali “no slot” saranno premiati con l’applicazione della riduzione della Ta.Ri. nella misura del 30%. Per poter usufruire della riduzione è necessario presentare richiesta, utilizzando il modello in allegato, attestando l’assenza nel proprio esercizio delle apparecchiature di cui sopra o l’avvenuta eliminazione delle stesse, corredata dalla documentazione che ne prova la rimozione. La scadenza di presentazione delle domande è fissata al 30/06/2019. Informazioni possono essere richieste all’Ufficio Tributi 0733/218749.

11/04/2019 11:34
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