Le spiagge delle Marche conquistano il podio nazionale. La nostra Regione "scalza" la Campania al terzo posto per numero di Bandiere Blu ricevute dalla Foundation for Environmental Education (Fee), dietro soltanto alla Liguria (primo posto, ndr) e alla Toscana (secondo posto, ndr).
Tutte le città premiate lo scorso anno hanno ricevuto una conferma con l'aggiunta del ritorno di Gabicce Mare. Nel Maceratese restano due le Bandiere Blu: Civitanova Marche e Potenza Picena.
Il top regionale si riscontra nell'anconetano dove sono quattro i riconoscimenti ottenuti (Senigallia, Sirolo, Numana, Ancona), così come nel Fermano (Fermo, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio) e nel Pesarese (Pesaro, Fano, Mondolfo, Gabicce). Tre, invece, le Bandiere Blu ottenute dalla provincia di Ascoli Piceno: Grottammare, Cupra Marittima, San Benedetto del Tronto.
Oltre alla qualità delle acque di balneazione, di primo rilievo ai fini dell'assegnazione del riconoscimento risultano i servizi, la gestione dei rifiuti e la sicurezza garantita. È di questi giorni l'invito ufficiale arrivato da Roma e recapitato all'Amministrazione comunale di Civitanova Marche per partecipare alla tradizionale cerimonia di presentazione delle Bandiere Blu 2019, che si svolgerà a Roma venerdì 3 maggio, alle ore 11, nella sala convegni del Cnr.
I problemi di illuminazione della galleria Varano, la più lunga del Quadrilatero Marche-Umbria lungo la direttrice Foligno-Civitanova Marche, non sono passati inosservati per i tanti automobilisti che si sono spostati lungo la superstrada (Strada Statale 77, ndr) approfittando delle festività di Pasqua (21 aprile) e Pasquetta (22 aprile).
La galleria, lunga ben 3.4 chilometri, risulta al buio per metà della propria lunghezza complessiva sia nel tratto direzione monti che nel tratto direzione mare. L'Anas è al lavoro con il proprio personale per risolvere una problematica che costituisce un'evidente insidia per tutti i conducenti che si ritrovano d'un tratto a dover fare i conti con il buio improvviso presente in galleria e con la successiva fastidiosa alternanza luce/buio, informando che la situazione di disagio verrà risolta in breve tempo.
Nell’ambito delle attività conoscitive riferite al Contratto di fiume Alto Potenza, sottoscritto a marzo dello scorso anno da diversi sindaci del territorio, dai rappresentanti di alcune associazioni e dal presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone, Matteo Cicconi, domenica 28 aprile si terranno a San Severino Marche due sopralluoghi tecnici del gruppo di coordinamento, aperti alla libera partecipazione di tutti gli interessati, per favorire la più ampia forma di partecipazione. Referenti degli enti sottoscrittori del Contratto, esperti e appassionati conoscitori dei luoghi, aiuteranno a comprendere i vari aspetti del fiume e dell’ambiente.
I sopralluoghi, che non sono visite organizzate ma attività libere, si terranno sia la mattina che nel pomeriggio.
Il primo sopralluogo prevede il ritrovo, alle ore 11,30, a Borgo Conce mentre per il secondo sopralluogo è previsto il ritrovo, alle ore 15, alla centrale idroelettrica di Ponte Sant’Antonio. Non sono stabiliti orari di sosta o di rientro. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 3492450795.
Altre due famiglie settempedane hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni danneggiate dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale era stato vietato l’utilizzo di due appartamenti in via Fidi. Per la ristrutturazione dell’immobile sono state necessarie opere per un importo complessivo pari a 80mila euro.
Dal 2017 ad oggi nel Comune di San Severino Marche sono state chiuse complessivamente 118 pratiche di Cas, il Contributo per l’Autonoma Sistemazione, a seguito della revoca delle Ordinanze di inagibilità degli edifici. Ciascuna revoca ha comportato il rientro di più famiglie nelle case colpite dal sisma e poi ricostruite.
È stato firmato il 19 aprile dal Ministro Luigi Di Maio il decreto che costituisce il Gruppo di coordinamento e controllo per la definizione e l’attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa pelli-calzature.
“Si tratta di un decisivo passo in avanti – rileva l’assessore regionale al Bilancio - nel percorso di costruzione della strategia di rilancio e riposizionamento competitivo dell’area selezionata interessata dalla crisi”. Il Gruppo avrà il compito di accompagnare il Ministero dello Sviluppo economico e Invitalia nell’iter fino alla stipula dell’Accordo di programma, coadiuvandolo nella definizione delle misure da attivare per l’attrazione degli investimenti, per la riqualificazione del personale e per la realizzazione delle infrastrutture.
Parteciperanno ai suoi lavori, oltre ai rappresentanti delle Direzioni del MiSE competenti in materia di politica industriale e incentivi alle imprese, anche referenti dell’ANPAL, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti della Regione Marche e delle due Province di Fermo e di Macerata. Inoltre, nello schema di decreto legge Crescita verrà attivato il percorso di revisione della legge 181/89 per semplificarne le procedure, massimizzarne l’efficacia e per renderne adattabili i contenuti ai diversi contesti territoriali in cui verrà applicata. Uno step che agevolerà l’accesso delle imprese dell’area di crisi alle opportunità di finanziamento nazionali messe in campo dal MISE per gli investimenti di entità più elevata.
“E’ un’ottima notizia - dichiara l’assessore - si va nella direzione auspicata dalla Regione Marche che in questi anni ha maturato esperienze importanti nei processi di aree di crisi complessa e non complessa ma ha riscontrato criticità che con questa rimodulazione potranno finalmente essere superate”.
È un'altra Pasquetta difficile nelle zone del centro Italia colpite dal sisma ed in particolare a Fiastra, che ha ancora il volto sfigurato dai segni del terremoto di quasi tre anni fa.
Le telecamere di Mediaset sono tornate da nonna Peppina, nella sua casetta divenuta simbolo della lotta e della voglia di non mollare la propria terra e di andare avanti con tenacia e determinazione nonostante la burocrazia.
È proprio Giuseppa Fattori, quasi centenaria, con la sua voce flebile, ad aprire il servizio con gli auguri di buona Pasquetta a tutti e può farlo per la prima volta dalla sua casetta di 63 metri quadrati, da otto mesi libera dai sigilli, nella quale può vivere finalmente in serenità tra i suoi affetti e un ospite particolare che passa spesso a trovarla, il gatto Oreste.
Il messaggio di Peppina a quanti si trovano a vivere da sfollati per colpa del terremoto è quello di avere pazienza, nella speranza che presto possa iniziare la ricostruzione e che tutti possano finalmente riavere le proprie abitazioni riparate.
Passaggio di consegne nei quadri dirigenziali della questura di Macerata.
Antonio Borelli, attuale vicario del questore di Macerata Antonio Pignatario, è stato trasferito a Cosenza come vicario del questore della città calabrese. Il suo posto sarà occupato da Pasquale Sorgonà attuale dirigente della divisione P.A.S.I di Chieti.
Ieri sera, alle ore 21.30, nella chiesa abbaziale di Fiastra, il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Nazzareno Marconi ha celebrato la Veglia pasquale, la liturgia più solenne dell'intero anno culminante nell'annuncio gioioso della risurrezione del Signore Gesù.
"Fin dalla celebrazione di questa Veglia e per tutto il giorno di domani le tante letture bibliche che la liturgia ci popone hanno una sola finalità basilare: aiutarci a vivere la Pasqua.
Il primo significato di questa parola ebraica è legato fin dall’Antico Testamento all’idea del passaggio, del cambiamento di luogo e quindi di condizione di vita. È il passaggio dalla notte alla luce, che simbolicamente ha aperto questa veglia. È così il passaggio dalla schiavitù del peccato, alla libertà della vita buona del vangelo.
Le letture della Veglia insegnano che la schiavitù del peccato è davvero la peggiore delle schiavitù: Israele imparò a sue spese che non bastava non avere più le catene ai polsi, se il peccato manteneva ancora le catene sul nostro cuore. Una vita “non buona” è una vita schiava, anche se vissuta negli agi e nella possibilità di fare tutto ciò che si vuole. Soprattutto è ancora schiava una vita rinchiusa solo nella prospettiva di questo mondo e del suo tempo che finisce con la morte.
Non c’è per noi un vero passaggio dalla schiavitù alla libertà, se non è anche e radicalmente un passaggio dalla morte alla vita. In questa notte il passaggio viene annunciato nella gioia: il Signore è risorto e ci ha aperto il passaggio dalla morte alla vita. Nelle letture del giorno di Pasqua questo insegnamento raggiunge la sua forma più piena: di annuncio del Signore risorto e vivo. Incontrare Lui, sperimentare questo incontro col Cristo nella vita, è davvero il segreto della Pasqua. Il passaggio cruciale nella vita di ogni uomo è infatti quello che si attua tra una vita che non ha ancora incontrato personalmente Cristo e una vita che da questo incontro si è lasciata trasformare.
Gli Atti degli Apostoli che leggeremo domani (oggi, ndr) (Atti 10,34-43) presentano questo annuncio di resurrezione sulla bocca di Pietro, come diretto a un ufficiale romano, espresso quindi in un linguaggio comprensibile anche per un pagano. Pietro sintetizza così il messaggio pasquale: «Gesù è passato nel mondo facendo del bene, gli uomini hanno cercato di bloccare il suo cammino uccidendolo, ma Dio lo ha risuscitato, e ora chiunque crede in Lui può ottenere, grazie a Lui, il perdono dei peccati». «Grazie a Lui», dice Pietro: tutto si gioca infatti nella relazione con Gesù Signore, tanto che se questa mancasse, tutto il resto non avrebbe alcun significato.
Il cuore di questo annuncio, un grandissimo spirituale come Dostoevskij, lo sintetizza così nella lettera ad una amica: «Di me Le dirò che io sono figlio del mio secolo, figlio della miscredenza e del dubbio, e non solo fino ad oggi, ma tale resterò (lo so con certezza) fino alla tomba. Quali terribili sofferenze mi è costata – e mi costa tuttora – questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari! Ciononostante Iddio mi manda talora degl'istanti in cui mi sento perfettamente sereno; in quegl'istanti io scopro di amare e di essere amato dagli altri, e appunto in quegl'istanti io ho concepito un simbolo della fede, un Credo, in cui tutto per me è chiaro e santo. Questo Credo è molto semplice, e suona così: credere che non c'è nulla di più bello, di più profondo, più simpatico, più ragionevole, più virile e più perfetto di Cristo; anzi non soltanto non c'è, ma addirittura, con geloso amore, mi dico che non ci può essere. Non solo, ma arrivo a dire che se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità» (F. Dostoevskij, Lettera a Natalija Dmitrievna Fonvizina, 1854).
Questo è vivere la Pasqua, accogliere tutti i momenti – e questa notte potrebbe essere uno di quelli –, in cui Dio ci dona la luce per intravedere la fede, in questo mondo tenebroso. Momenti in cui, nel bene ricevuto e donato, in quella vita buona del Vangelo che ogni tanto ci è donato di vivere con più intensità, intuiamo che Gesù è vivo e vicino e che la Sua presenza è la cosa più preziosa e bella. A quei momenti leghiamo la nostra anima, per attraversare le tenebre del dubbio e del peccato. Alla professione di fede che sgorga in quei momenti di verità e di luce, manteniamoci fedeli dicendo con forza: «Io credo in te Signore, risorto e vivo».
Una storia lunga quasi 100 anni quella delle Terme San Giacomo di Sarnano, un fiore all’occhiello non solo del territorio provinciale ma di tutta la Regione Marche. Abbiamo incontrato il Direttore Sanitario, il Dottor Paolo Del Giudice, specializzato in cultura termale, per farci raccontare la storia, non sempre rosea, delle Terme di Sarnano.
“Era il 1933 quando vennero aperte le Terme San Giacomo: uno stabilimento antico con un ingresso e un tempietto in fondo al viale, dove si dava la cura idropinica, cioè l’acqua da bere – ci racconta il Dottor Del Giudice -. L’acqua venne scoperta durante i lavori del ponte sulla strada provinciale tra Sarnano e Gualdo. In quel periodo infatti, gli operai che erano lì, bevevano dalla sorgente e riconobbero subito le proprietà benefiche dell’acqua. Il Dottor Silvestro Baglioni, un fisiologo dell’Università “La Sapienza” di Roma, si trovava a Sarnano per una visita turistica e decise di analizzare le acque scoprendo che le stesse erano migliori di quelle che conosceva lui. Da quel momento si diede il via al primo imbottigliamento in vetro e a una diffusione capillare in tutta Italia dell’acqua delle Terme di Sarnano. Dal 1984 si sono iniziate a cercare volutamente altre sorgenti, di altro tipo, perché conoscevamo bene il territorio e Sarnano è una città piena di sorgenti, sia per la vicinanza alla montagna sia per il tipo di terreno che era fondo del mare. Dal 1987 lo stabilimento si è poi arricchito di nuovi reparti: cure inalatorie, sordità rinogena, balneoterapia e cure ginecologiche – ha proseguito il Dottore -. Come completamento dell’offerta terapeutico termale, si è attivato poi un ambulatorio di terapia fisica e riabilitazione che ha un’importanza enorme.”
“La storia delle Terme San Giacomo è sempre proseguita a gonfie vele, finché non arriva la mattina del 30 ottobre del 2016 – ci racconta il Dottor Del Giudice -. Il sisma ha causato un disastro totale e ha lesionato in maniera irreparabile sia l’ingresso sia la struttura; oltre al fatto che non potevamo entrare per recuperare le attrezzature che erano rimaste dentro.”
Un momento di grande crisi e di difficoltà che però non ha spento la passione dei dipendenti e dei responsabili di portare avanti un’eccellenza così rinomata del territorio marchigiano. “Nel febbraio del 2017 abbiamo contattato il curatore fallimentare di questa struttura che prima era un centro benessere – ha continuato il Direttore Sanitario –. L’abbiamo acquistata e da lì è iniziato tutto il processo di riassestamento: abbiamo riconvogliato tutte le acque delle tre sorgenti usando delle canalizzazioni che c’erano in precedenza e riaggiuntandole nell’ultimo tratto. È stata una fortuna che abbiamo trovato delle tubature che non si sono rovinate negli anni: queste infatti venivano utilizzate da un acquedotto comunale e sono quindi sempre rimaste pulite e giovani. Abbiamo poi modificato gli impianti con l’adduzione di acqua diretta che, in questo modo, esplica tutte le sue proprietà terapeutiche. Ad agosto del 2017 abbiamo inaugurato i nuovi locali alla presenza del Presidente Ceriscioli e di Errani. Quest’ultimo parlò di una ‘struttura, quella delle nuove Terme San Giacomo di Sarnano, che rappresenta il risultato migliore che siamo riusciti a ottenere dal terremoto de L’Aquila, in termini di ricostruzione’.”
Gli uomini e le donne del personale delle Terme San Giacomo, tutti terremotati, per mesi hanno fatto molti sacrifici per dare una mano alla struttura e poter acquistare le nuove attrezzature. Un grande aiuto è arrivato anche dall’Amministrazione Comunale e, ovviamente, dai fondi della ricostruzione della Regione Marche. La struttura inoltre, concepita per accogliere 30 persone al giorno, a oggi, nei periodi estivi, riesce a soddisfare le esigenze di 700 utenti al giorno.
“La delocalizzazione delle Terme San Giacomo ha portato dietro di sé molti pro ma anche alcuni contro – ci racconta il Dottore -. Parliamo di una struttura nuova, elegante, moderna e all’avanguardia, che ci ha fornito anche la piscina idrolife, dove facciamo anche terapia termale; ma una delle più grandi perdite è stata il parco di tre ettari e mezzo che era nella vecchia sistemazione: cercheremo di fare in modo di recuperare anche questa bellezza naturale il prima possibile.”
Ma il progetto della Sarnano Terzo Millennio, la società che gestisce le Terme e il Residence, non si ferma qui e guarda al futuro e a un ampliamento ‘con i fiocchi’. “La nostra idea prevede, nel piano sotto, la ridefinizione dell’attuale centro benessere con l’aggiunta della sauna e la sistemazione della piscina che, con il tempo, è stata rovinata - ci ha spiegato il Dottor Del Giudice -: ciò che manca in questo momento sono i fondi per il restyling completo di tutto il piano sottostante.”
Le acque che vengono utilizzate dalle Terme di Sarnano, anche su pazienti con patologie acute, sono tre: la San Giacomo, la Tre Santi e la Terro. “La prima viene utilizzata nelle cure idropiniche per problemi di tipo renale e digestivi in quanto favorisce il lavaggio delle vie urinarie. La Tre Santi ha le caratteristiche tipiche dell’acqua bicarbonato calcica e ha quindi un effetto miorilassante sulla muscolatura e risolve patologie come artrosi o problemi di circolazione. Il tutto a corredo delle attività delle fisioterapiste, eseguite con attrezzature all’avanguardia utilizzate anche dal Rizzoli di Bologna. L’acqua sulfurea Terro è invece quella utilizzata per le cure inalatorie: ha proprietà terapeutiche anti infiammatorie e mucolitiche. Viene utilizzata anche a livello cutaneo e ginecologico – ha osservato nel dettaglio il Dottore -. Il nostro obiettivo è quello di far ammalare il paziente sempre meno in quanto ciò rallenta automaticamente l’evoluzione della patologia cronica: prima si fa sanità, poi si fanno i numeri.”
Tutto il ciclo delle terapie termali, che ha una durata di 12 giorni, è mutuabile e convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
Un’offerta a 360 gradi quella delle Terme San Giacomo di Sarnano che, con le sue terapie mediche, rappresenta un’eccellenza del nostro territorio: dalle inalazioni, all’aerosol, passando per l’humage e le docce nasali micronizzate. Le Terme sono dotate di una piscina interna con vari tipi di idromassaggio: verticale, sul lettino, lombare e per la zona gambe, a cascata e quindi per la cervicale e infine il camminamento in acqua tiepida. Le Terme offrono inoltre la possibilità di eseguire balneoterapia per vasculopatia periferica con una pressione alta del getto dell’acqua che riattiva il muscolo o ancora la fangoterapia con l’argilla della sorgente sulfurea che viene polverizzata, aggiunta alla paraffina, e fatta seccare sul corpo del paziente.”
Mentre nelle Terme vengono eseguite delle terapie, nel centro benessere operano estetisti e massaggiatori per trattamenti specifici per il corpo. Insieme ad Andre Montanari abbiamo visitato la spa, dotata di ogni confort, moderna e bellissima. “Nel centro benessere vengono eseguiti tutti quei trattamenti volti alla cura del corpo dei nostri clienti: dalla pedicure e manicure ai trattamenti viso e corpo, passando per i massaggi e l’area relax, senza dimenticare il bagno turco, il bagno romano, i fanghi estetici e le docce emozionali. L’offerta delle cure convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale si arricchisce quindi dei trattamenti delle linee wellness e beauty con un’equipe in grado di prendersi cura dei clienti e in grado di offrire soluzioni personalizzate per il raggiungimento del benessere personale e per la valorizzazione della propria bellezza."
Per concludere l’offerta, nell’agosto del 2017 è stato anche inaugurato il nuovo Residence con 18 appartamenti nuovi, moderni e dotati di ogni confort. “Vanno da un minimo di 55 a un massimo di 75 metri quadri – ci ha spiegato Montanari -. Sono appartamenti molto luminosi e con una meravigliosa vista panoramica che possono offrire ospitalità a un minimo di due fino a un massimo di sei persone. Tutti i 18 appartamenti sono dotati di camere da letto, soggiorno ampio, cucina, termo-autonomia, aria condizionata, frigorifero e ovviamente l’accesso libero alla piscina termale esterna con tutti i suoi effetti terapeutici.”
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa alla violazione della segretezza delle conversazioni telematiche altrui, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Tolentino che chiede: “È penalmente sanzionabile chi installa un programma informatico per intercettare le comunicazioni telefoniche di un altro soggetto, anche se poi non sono stati utilizzati?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 15071/2019, affermando la responsabilità penale di un marito, che aveva collegato il cellulare della moglie a uno “Spy-Software” per monitorarle le chiamate, punendolo pertanto ex art. 617-bis c.p., il quale stabilisce espressamente: “Chiunque, fuori dei casi consentiti dalla legge installa apparati, strumenti, parti di apparati o di strumenti al fine di intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche tra altre persone è punito con la reclusione da uno a quattro anni”.
Difatti, nel caso in esame, la Suprema Corte ha valutato la punibilità dell’uomo, sulla base di un’autorevole interpretazione del diritto vivente, fornita proprio dalle Sezioni Unite, con sentenza n.26889/2016, la quale ha permesso di includere i programmi informatici denominati “Spy-Software”, nella categoria degli apparati indicati espressamente dalla norma del codice penale appena citata, chiarendo che “l’evoluzione tecnologica ha consentito di apportare strumenti informatici del tipo software, solitamente installati in modo occulto su un telefono cellulare, un tablet o un PC, che consentono di captare tutto il traffico dei dati in arrivo o in partenza dal dispositivo e, quindi, anche le conversazioni telefoniche”(Cass. Pen.; Sez. Un.; Sentenza n. 26889 del 28/04/2016), evidenziando a tal proposito, una categoria aperta e dinamica, suscettibile di essere implementata per effetto delle innovazioni tecnologiche che nel tempo, consentono di realizzare scopi vietati dalla legge.
Inoltre, secondo la ricostruzione operata dalla Corte di legittimità chiamata a pronunciarsi sull’obiezione sollevata dall’uomo, in relazione alla circostanza che la moglie fosse stata di fatto avvertita dal figlio, circa l’installazione di tale programma sul suo cellulare, senza però smettere mai di usarlo, si è rilevato che il riferimento alla norma penale di cui all’art. 617-bis c.p., ha lo scopo di anticipare la tutela alla riservatezza e libertà delle comunicazioni, attraverso la sanzione dei fatti prodromici all’effettiva lesione del bene, non essendo dunque necessaria alcuna condotta ulteriore.
Pertanto, in adesione a tale autorevole orientamento della Suprema Corte e in risposta alla domanda della nostra lettrice, è da intendersi che: “Ai fini della configurabilità del reato in esame deve aversi riguardo alla sola attività di installazione e non a quella successiva dell'intercettazione o impedimento delle altrui comunicazioni, che rileva solo come fine della condotta, con la conseguenza che il reato si consuma anche se gli apparecchi installati non abbiano funzionato o non siano stati attivati”(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza del 05.04.2019, n. 1507).
Nel consigliare di denunciare prontamente tali reati, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Proseguono secondo crono programma i lavori appaltati dalla Provincia sull’ampliamento del liceo scientifico e sulla costruzione di una nuova ala dell’ITIS Di Recanati.Èq uanto emerso nella giornata di ieri dal sopralluogo effettuato dal Presidente Pettinari accompagnato dall’Ing. Fraticelli. Due lavori decisamente necessari per la popolazione studentesca che gravita intorno ai due istituti superiori della cittadina leopardiana. “Mi ha fatto piacere vedere che, nonostante il clima ormai di festa – riferisce Pettinari al rientro in sede - le imprese erano a lavoro; non posso quindi che ringraziarle per questo.”
Mentre al liceo scientifico si sta già lavorando all’interno sulla suddivisione degli spazi e la realizzazione delle aule, nell’area dell’ITIS sono iniziati gli scavi per la costruzione della nuova struttura che prenderà la sua forma nell’adiacenza dell’immobile esistente.
Si tratta di un primo stralcio comunicante con l’attuale edificio dell’ITIS che vedrà a breve realizzato un piano con cinque aule e tutti i servizi connessi.
La struttura in fase di costruzione è collegata al vecchio edifico e si tratta di un intervento di circa 800 mila euro. Un modulo, quello scelto, che consentirà, se il trend di crescita delle iscrizioni all’Istituto tecnico proseguirà, potrà essere, di volta in volta, ampliato.
“Anche se oggi – precisa Pettinari – abbiamo deciso di realizzare un solo piano, il progetto è stato concepito per ulteriori elevazioni. Per la Provincia è un investimento economico decisamente importante se consideriamo le scarse risorse economiche che lo Stato ci ha riservato negli ultimi anni per assicurare tutti i servizi connessi alle funzioni istituzionali che il nostro Ente si trova a dover assolvere. La riforma Del Rio, come tutti sanno, ci ha lasciati nel guado con tutti i problemi gestionali che ne sono conseguiti. Auspico, come ho avuto modo di ribadire anche a nome dell’UPI Marche nei recenti incontri fatti all’UPI nazionale e manifestati al Presidente della Camera Fico, che si ponga rimedio ad una situazione davvero insostenibile. Per governare al meglio i nostri territori è necessario tornare al passato con l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale con un Ente che possa avere le giuste risorse per amministrare il territorio in maniera equa; dobbiamo fare in modo che ogni zona della Provincia possa essere degnamente rappresentata ed i cittadini possano godere degli stessi servizi evitando una logica di puro e miope risparmio che sta ulteriormente penalizzando le aree orograficamente meno fortunate.”
A Recanati i musei resteranno aperti dal 21 aprile fino al 5 maggio. Proseguono i festeggiamenti nell'anno del bicentenario dalla stesura de L'Infinito di Giacomo Leopardi, eccezionalmente esposto fino al 19 maggio a Villa Colloredo Mels. Porte aperte dei musei civici, quindi, anche per Pasqua e Pasquetta, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
La mostra Infinito Leopardi
Infinito Leopardi: due le mostre che animano Villa Colloredo Mels fino a 19 maggio, nel museo civico di Villa Colloredo Mels sarà possibile emozionarsi davanti al manoscritto de L'Infinito di Giacomo Leopardi che quest'anno compie duecento anni. Il museo civico ospita anche la mostra “Infinità / Immensità. Il manoscritto” a cura di Laura Melosi, direttrice della Cattedra Leopardiana presso l’Università degli Studi di Macerata, che vede la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso, attraverso la rilettura attenta di essi e la loro esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels insieme all’autografo de L’Infinito, cuore simbolico del progetto.
Parallelamente alla scoperta del patrimonio leopardiano, anche la mostra “Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia”, a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani, che espone la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia.
Sono esposte A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi, nella sua versione originale del ’64, di cui fino ad oggi si erano perse le tracce e in quella del 1988, insieme con la serie de L’Infinito per dare modo al pubblico di fare un confronto e avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.
A Villa Colloredo Mels, alle 17, attività didattiche per i più piccini. Domenica 28 aprile "Versi inauditi, versi smarriti". Una caccia al tesoro nelle sale del museo di Recanati per scoprire alcuni dei versi più noti delle poesie di Giacomo Leopardi. Info 071 7570410
Infinito experience
Dal 21 aprile al 5 maggio partecipa all'Infinito experience, la visita teatralizzata ai luoghi leopardiani e al Colle dell’Infinito in compagnia di Giacomo Leopardi. Un evento sensazionale che permetterà di tuffarti nella Recanati dell’Ottocento e dove il poeta recanatese, interpretato da un attore, vi guiderà alla scoperta dei luoghi leopardiani e del Colle, il luogo che meglio rappresenta l’eredità romantica di Leopardi e dove egli compose L’Infinito.
Cosa andremo a visitare? Partiremo dalla Piazzuola del Sabato del villaggio, dove dall’esterno vedremo sia Casa di Silvia che Casa Leopardi, poi la chiesa di Santa Maria in Montemorello, la facciata di Palazzo Antici per concludere poi al Colle dell’Infinito. Prezzi 5 euro a persona, ragazzi fino a 19 anni gratis. Quando? Da Pasqua al 5 maggio alle ore 12, partenza dall’Ufficio Iat tipico.tips. Per informazioni e prenotazioni 071981471 recanati@sistemamuseo.it
Super biglietto unico
Domenica 21 aprile, Pasqua, Sistema Museo ha in programma un regalo per i visitatori dei musei civici di Recanati. Grazie all’acquisto del biglietto unico (costo 10 euro intero, 8 ridotto), con cui è possibile visitare Villa Colloredo Mels con anche il museo dell'Emigrazione marchigiana, la Torre del borgo, il museo Beniamino Gigli, i visitatori saranno omaggiati di visite guidate al museo Beniamino Gigli e alla Torre del Borgo. Questi gli orari dei tour guidati: 11, 12, 15, 16, 17. Per informazioni e prenotazioni 071981471 recanati@sistemamuseo.it
Recanati in sella ad una ebike
Da lunedì 22 aprile, Pasquetta, dalle 15 alle 18, sarà possibile noleggiare bici a pedalata assistita per scoprire Recanati, le zone extra urbane e la Riviera del Conero. Il servizio è disponibile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 fino al 30 giugno e dal primo luglio fino al 30 settembre tutti i giorni dalle 9 alle 19. Sarà possibile noleggiare le e-bike per mezza giornata, giornata intera e intero weekend con sconti sulle tariffe per i turisti che soggiornano presso le strutture ricettive di Recanti e per i residenti. Il servizio di noleggio sarà attivato presso la Torre del Borgo e nel Punto Iat. Per informazioni e prenotazioni 071981471 recanati@sistemamuseo.it
"Siamo esterefatti, dispiaciuti ed umiliati da quanto accaduto e soprattutto non possiamo neanche chiedere "scusa" in quanto non riconosciamo alcuna colpa per cui scusarci" la Direzione della discoteca Donoma di Civitanova Marche ha affidato a un post Facebook il commento in merito alla decisione del Questore di Macerata, Antonio Pignataro, che ha disposto la chiusura del locale per 30 giorni in seguito ai controlli dello scorso fine settimana.
"Voi sapete che abbiamo sempre e comunque operato affinché la nostra e vostra discoteca rappresentasse un punto di riferimento non solo in termini di "movida " ma soprattutto quale momento di aggregazione, che ci ha condotto con assoluto entusiasmo ad ottenere un riconoscimento di livello nazionale - continua il post Facebook -. Di ciò vi dobbiamo ringraziare e comunque ci darete atto di tutto l'impegno che è stato da noi profuso in questi anni per combattere ogni e qualsivoglia forma di violenza, droga e reati a ciò collegati, sempre e comunque nella vostra tutela. Non è un addio ma un arrivederci. Un forte abbraccio a tutti voi."
“Grande soddisfazione per l’approvazione ieri in Consiglio dei Ministri del Decreto Sblocca Cantieri e per la sua immediata pubblicazione questa mattina in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento affronta tra gli altri anche il tema del terremoto: quello di Catania e del Molise verificatosi nel 2018, ma anche quello de L'Aquila del 2009, quello del Centro Italia del 2016 e 2017 e quello dell’Isola di Ischia del 2017, per i quali torna ad inserire nuove ed importanti misure per la ricostruzione”. A comunicarlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche.
“Per il sisma de L’Aquila il Decreto prevede un contributo straordinario di 10 milioni di euro per il 2019, a cui si aggiungono 500 mila euro per gli altri comuni del cratere”, spiega Arrigoni. “In particolare per il sisma del Centro Italia, è poi fondamentale la misura che riconosce il ruolo dei Comuni del cratere e il loro maggiore coinvolgimento, su base volontaria, nella ricostruzione delle abitazioni che hanno subito danni lievi”.
“Il testo – continua il Senatore leghista - introduce importanti disposizioni in materia di semplificazione degli interventi strutturali in zone sismiche che vanno a modificare il Testo Unico dell’Edilizia, prevede misure per il personale tecnico che lavora nei Comuni, negli uffici speciali della ricostruzione e nell’ufficio del Commissario straordinario, semplifica le procedure per l’affidamento degli incarichi di progettazione e per il ristoro dei danni subiti dalle attività economiche e dai privati, e introduce per i Comuni la compensazione delle minori entrate a seguito di esenzione dalle imposte comunali per le attività commerciali”.
“Fortemente voluta dalla Lega, infine, è la norma che fa chiarezza su come ci si debba comportare in caso di eventuale presenza di amianto nelle macerie da rimuovere: non ne basterà un pezzettino per bloccare i lavori ma ci dovrà essere una quantità minima come stabilito dal D.Lgs 152/2006”. “La massima attenzione del Governo e della maggioranza per la ricostruzione prosegue e altre misure importanti si introdurranno in fase di conversione”, conclude il Senatore Arrigoni.
L'Amministrazione Comunale intende di Tolentino annuncia la battaglia al parcheggio selvaggio. Al fine di provvedere alla riqualificazione di Piazza della Libertà, punto focale e luogo simbolo della città con la sua Torre degli Orologi, verrà eliminata la sosta delle auto che ne limita, allo stato attuale, la fruibilità.
I parcheggi verranno ridistribuiti in luoghi esterni, soprattutto lungo Corso Garibaldi e in Via Roma, negli appositi spazi a spina di pesce.
Attualmente la Piazza è delimitata dalla sede stradale con dissuasori che risultano fatiscenti e non più rispondenti alle norme. Pertanto verranno sostituiti con nuovi dissuasori, la cui posa in opera verrà effettuata dagli operai dell'Area Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune per un importo complessivo di poco superiore ai 10 mila euro.
Inoltre, a seguito delle molte segnalazioni arrivate dal Comitato di Quartiere Benadduci, relative ai numerosi veicoli lasciati in sosta in corrispondenza dell'attraversamento pedonale, si provvedrà all’installazione di dissuasori di sosta anche all'intersezione tra il Viale Benadduci e Via Santini. Lo scopo è quello di eliminare qualsiasi rischio per la sicurezza del transito pedonale.
Cento anni per la signora Anna Pompei nata a Macerata il 18 aprile 1919. Un bel traguardo festeggiato con la famiglia, nipoti e pronipoti, nella casa di riposo di Villa Cozza, dove ieri il sindaco Romano Carancini le ha portato gli auguri della città e un omaggio floreale.
Per Anna Pompei, una signora ben voluta da tutti, una festa di compleanno, con tanto di torta e spumante, alla quale ha partecipato anche il nuovo direttore dell’IRCR Francesco Prioglio.
Ma la visita che le ha regalato tanta felicità è stata quella del vescovo Monsignor Nazzareno Marconi che ha fatto anche il giro degli altri reparti dell’istituto prima di celebrare la santa messa per gli ospiti di Villa Cozza e per i loro famigliari.
Due telefoni cellulari di piccole dimensioni sono stati trovati addosso a due detenuti del carcere anconetano di Montacuto. La notizia, riportata dall'ANSA Marche, è stata appresa dal Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe). Gli agenti in servizio nella casa circondariale, hanno rinvenuto, durante alcuni controlli, due telefoni cellulari a due detenuti.
"Sempre alta - commenta Nicandro Silvestri, segretario regionale del Sappe - la professionalità del nostro personale di polizia penitenziaria che, nonostante lavori senza strumenti adeguati, riesce sempre e comunque a compiere il proprio dovere in modo esemplare". Donato Capece, segretario generale del Sappe punta il dito contro il sistema della "vigilanza dinamica": "Sono frutti - attacca - di una sorveglianza ridotta in conseguenza della cervellotica vigilanza dinamica, dell'autogestione delle carceri e dai numeri oggettivi delle carenze di organico del Reparto di polizia penitenziaria di Ancona Montacuto: sono in servizio 115 poliziotti sui 176 previsti nonostante una popolazione detenuta sempre in aumento, arrivata a 315 presenze".
Avviato il punto recupero farmaci validi non scaduti di Treia, alla farmacia di Francesco Panata a Passo di Treia. Molti sono i treiesi che in questi giorni stanno lasciando farmaci da prescrizione medica, non usati e non scaduti con validità non inferiore a 8 mesi, nel contenitore posizionato in farmacia.
I medicinali raccolti vengono destinati alla casa di riposo di Pollenza e quelli che li non serviranno verranno consegnati ad altri enti. Il servizio è stato avviato grazie al sostegno economico del Rotary di Tolentino, presieduto da Elvio Giannandrea. Quello alla farmacia Panata è l'ottavo punto di recupero farmaci validi non scaduti della provincia aperto.
I contenitori sono presenti in due farmacie di Civitanova Marche ed in una di Morrovalle grazie al Rotary di Civitanova, in due di Gagliole ed un’altra a Tolentino su richiesta del club tolentinate. Il settimo punto di raccolta è stato aperto a Castelraimondo su proposta del Rotary Macerata “Matteo Ricci” e l'ultimo a Treia del Rotary di Tolentino. L'ottavo punto di recupero farmaci validi non scaduti della provincia di Macerata è stato inaugurato ieri nel comune di Pollenza.
Il progetto è stato illustrato da Pierluigi Monteverde, delegato di Macerata del Banco farmaceutico, alla presenza del sindaco Luigi Monti, del vice Mauro Romoli, del presidente del Rotary di Tolentino Elvio Giannandrea, dal vice il farmacista Francesco Panata, del past Stefano Gobbi, del presidente incoming Carla Passacantando, del socio Iole Rosini. In provincia di Macerata questo progetto di recupero, partito 3 anni fa, sta registrando risultati importanti.
Sono stati recuperati 9945 farmaci per un valore di 133mila euro. Quindi è un brillante risultato economico, ma soprattutto si educa la persona a non sprecare quello che è ancora possibile utilizzare. Il recupero farmaci validi non scaduti è un'attività in linea con l'aspetto educativo rappresentato dal concetto del “non sprecare” e quindi al riutilizzo di un bene prezioso quale è il farmaco. L'atto del donare dà valore al farmaco che non viene più utilizzato ed in tal senso non è più un “rifiuto”, ma un'eccedenza.
Sta suscitando scalpore e clamore la risposta che una nonnina di 102 anni si è sentita dare dal Cup di Fabriano alla richiesta di un'ecografia: prima data utile nel 2020. "Un episodio che, arrivando a sfiorare il grottesco, dà il polso di quanto la sanità marchigiana sia lontana dalle esigenze dei cittadini e di quanto il sistema sanitario regionale, finito ancora una volta alla ribalta mediatica nazionale con l'ennesima figuraccia, necessiti di una radicale rivisitazione e ottimizzazione" il commento del senatore di Forza Italia Andrea Cangini e della Capogruppo regionale Jessica Marcozzi sull'episodio.
"Un sistema che ragiona per priorità e automatismi, e che risponde ai cittadini, in questo caso addirittura bisognosi di assistenza medica, con rinvii che restano indiscutibilmente biblici. Dove sarebbero i risultati ottenuti dall'Amministrazione regionale sulla riduzione dei tempi di attesa? Davanti al clamore mediatico, la Regione prova a correre ai ripari trovando una data utile, a fine settembre, che sa tanto di ammissione di colpa, e tentando di edulcorare un evidente disservizio con l'aggravante dell'ambito sanitario che si ripercuote su una categoria 'fragile' come quella degli anziani".
"Ennesimo esempio di carenza sanitaria che spinge l'utenza verso la sanità privata, spesso fuori regione e, oltretutto, a a caro costo per i cittadini" concludono Cangini e Marcozzi nella nota stampa congiunta.
Sarà un ponte pasquale bello a metà quello che ci apprestiamo a vivere nelle Marche. Secondo le previsioni meteo della Protezione Civile, per la domenica di Pasqua (21 aprile, ndr) avremo un cielo soltanto parzialmente nuvoloso con temperature massime che arriveranno a toccare i 21 gradi (minime di 11 gradi), mentre il lunedì di Pasquetta, quello della tradizionale gita fuori porta, sarà bagnato.
Tutta colpa dell'arrivo di una perturbazione da Occidente che darà luogo a fenomeni di maggiore copertura a partire dalla giornata di domenica - seppur senza precipatazioni - e un peggioramento dal pomeriggio/sera di lunedì 22 aprile.
PASQUETTA BAGNATA - Proprio a Pasquetta isolati e brevi piovaschi saranno possibili già nella prima parte della giornata. Dal pomeriggio le pioggie saranno dapprima deboli e sparse nei settori interni per poi, in serata, divenire deboli e diffuse anche nel resto della regione.
Le temparature, rispetto alla giornata di Pasqua, saranno in aumento per quel che riguarda i valori minimi mentre in diminuzione per quel che riguarda i valori massimi.