Nel pomeriggio di oggi, martedì 23 luglio, presso la Sala Conferenze di Palazzo Conventati a Macerata, si è tenuta la cerimonia per la firma del protocollo d’Intesa tra Comune, Atenei regionali e l’associazione Afam Alzheimer Uniti Marche onlus, al fine di promuovere il progetto “Macerata città amica della persona con demenza” . Si tratta di un'iniziativa fortemente voluta dalla presidentessa dell'Afam Manuela Berardinelli. Il protocollo “città amiche delle persone affette da demenza” è un modello d'intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri Paesi europei, e ha lo scopo ambizioso di ridurre le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.
L’incontro si è aperto con il video che ha mostrato come piccoli gesti possono cambiare una giornata e una comunità. Protagonista Lucia Marchesini anch'ella presente all’incontro di oggi.
“Stiamo percorrendo un cammino – ha spiegato Manuela Berardinelli – tutti insieme magari con passi diversi, abbiamo iniziato la realizzazione dei percorsi cittadini con un primo studio delle strade con criticità e l’aiuto della Fondazione Colonna”.
Il progetto ha cambiato la vita a molte persone, come testimoniato da Adelaide una delle persone che frequenta la sede di Circola-mente che ha raccontato la sua esperienza: "Spesso mi dimentico le cose, ma vengo aiutata da mio nipote, il progetto città amica mi ha aiutato enormemente”.
Dopo i saluti del prefetto Iolanda Rolli è intervenuto il Vescovo Nazzareno Marconi: “Incoraggio questa iniziativa, molti grandi santi come anche san Francesco sono stati considerati pazzi, la straordinarietà porta a questo, per questo credo che loro siano vicini in modo particolare ai malati di demenza, ma serve anche l’aiuto concreto, gli angeli hanno un’ala in cielo e una in terra”.
Tra gli interventi quello del direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni che ha parlato dell'importanza dell'aspetto umano dei servizi, ed inoltre quello del Sindaco di Macerata Romano Carancini, il quale ha elogiato il ruolo delle associazioni: "Un tessuto fondamentale per il cammino della città".
Molto significativo anche l'intervento del colonnello dell'arma dei Carabinieri Luigi Ingrosso che ha raccontato la sua esperienza personale con il papà malato: " Per affronatare queste situazioni servono conoscenza, formazione e rete sociale".
Per gli atenei marchigiani presenti Marco Cucculelli economista di UnivPm, il pro rettore di Unicam Graziano Leoni e quello di Unimc Claudio Ortenzi.
A concludere c'è stato l'intervento di Rabih Chattat, professore dell’Università di Bologna che ha fatto il punto della situazione sulla linee da seguire: " Bisogna vincere la paura con la conoscenza e la formazione. Non è la malattia del singolo o della famiglia, ma coinvolge tutti. Il familiare spesso prova vergogna che si traduce in chiusura e aumenta il problema. La parola chiave e equità non la stessa sedia per tutti, ma una sedia per ciascuno in base alle sue specifiche esigenze”.
"Serve un pronto soccorso adeguato alle esigenze delle persone con demenza, abbiamo avuto a disposizioni dei locali per la generosità dell’imprenditore Sandro Parcaroli, - ha concluso la presidentessa dell'associazione Manuela Berardinelli - una nuova sede di Circola-mente in via dei Velini, che speriamo di inaugurare ad ottobre saremo più decentrati, ma portare lì il nuovo punto di riferimento è comunque importante (la vecchia sede è inagibile). Per questo chiediamo l’aiuto di tutti, ci sono da fare lavori di sistemazione e arredo dei locali, uno spazio aperto non un ghetto, vogliamo che sia un vero e proprio Rinascimento del Sociale".
Fumata bianca per la nuova sede temporanea del Comune di Camerino. Il sindaco Sandro Sborgia ha incontrato ieri a Roma Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile nazionale, che ha convenuto sulla necessità di realizzare al più presto la sede provvisoria del Comune condividendo sia il luogo di ubicazione, nel quartiere Vallicelle, sia la congruità della spesa da sostenere (intorno ai 2 milioni di euro).
Autorizzata, dunque, la spesa, si darà il via all’approvazione del progetto per poi partire con la fase esecutiva. “Siamo molto contenti e soddisfatti di com’è andato l’incontro con il capo della Protezione civile, Borrelli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - La nuova sede degli uffici per il Comune di Camerino riteniamo che sia non solo importante, ma fondamentale per i dipendenti comunali, oggi dislocati in diversi edifici e costretti a lavorare in maniera decisamente sacrificata. Gli spazi della nuova struttura saranno idonei a ospitare tutti gli uffici, consentendo un miglioramento delle condizioni lavorative, necessarie in un Comune come Camerino dove la ricostruzione richiederà un grande dispendio di forze, ma anche facilitando i cittadini che in un’unica sede troveranno tutti gli uffici pronti a rispondere alle diverse esigenze”.
“Non sono più tollerabili i continui disagi, derivanti dalla permanenza di cantieri sulla A14, per i lavoratori, i turisti e per quanti operano sulle strade – ha dichiarato in una nota il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Renzo Leonori. La viabilità non è più sicura, i lavori debbono essere conclusi ed i cantieri rimossi al più presto con misure straordinarie a tutela della pubblica e privata incolumità. Anche l’incidente stradale del 3 luglio scorso, nella tratta sud fra Pedaso e San Benedetto del Tronto, ha generato l’ennesimo blocco del traffico con code interminabili e danni all'economia”.
Da troppo tempo infatti utenti, turisti, autotrasportatori, imprese di comunità e prossimità fanno i conti con ordinanze varie, ritardi, pericoli e tempi di percorrenza decisamente troppo lunghi, pagando un pedaggio che invece andrebbe restituito.
In merito all’incidente dello scorso 23 agosto 2018 nella Galleria Castellano di Grottammare, la Regione si è recentemente rivolta ad Autostrade - Direzione 7° Tronco Pescara, chiedendo misure efficaci per ripristinare una viabilità regolare e una riduzione compensativa dei pedaggi.
La chiusura di quei cantieri aperti dopo l’incidente e che sarebbero dovuti essere operativi per soli 45 giorni, è prevista invece per marzo 2020.
Confartigianato, sposando in pieno le richieste già inoltrate al Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, dalla Vicepresidente della Regione, Anna Casini, sollecita un tempestivo intervento risolutore.
“Le misure adottate da Autostrade - afferma Emanuele Pepa, Presidente interprovinciale di Confartigianato Trasporti - non sono sufficienti a scongiurare i pericoli, come testimoniato dai ripetuti incidenti e dagli assurdi tempi di percorrenza a cui sono costretti gli utenti che continuano a pagare il pedaggio. Inoltre le uscite consigliate, quando si verificano gli inconvenienti, vanno a gravare sulla Statale 16, determinando un insostenibile carico veicolare a danno degli automobilisti, dei cittadini e dei turisti. Gli annunci di Società Autostrade che, dopo numerose ordinanze, prevedono cantieri fino al 31 marzo 2020, sono inaccettabili. È necessario concludere i lavori in tempi brevissimi, sospendendo i cantieri nel periodo estivo, che vede un carico di utenti molto più elevato, ed aprirli anche nelle ore notturne per procedere il più velocemente possibile”.
L’Amministrazione comunale di Caldarola ha ospitato questa mattina, presso la sala Polifunzionale “Annalena Tonelli”, un’importante discussione indetta dall’Inarsind Marche, legata all’esasperazione dei Tecnici della ricostruzione contro i ritardi, le incongruenze e la totale mancanza di risposte da parte degli uffici preposti.
"A quasi tre anni dalla prima scossa di terremoto che ha coinvolto quattro Regioni del Centro Italia, sono pochissimi i progetti presentati, dopo oltre 1400 pagine di ordinanze non ufficialmente coordinate - spiegano i tecnici -. Tanti i doveri che pesano completamente sulle nostre spalle, parcelle al limite dello sfruttamento per bassi importi. Lavoro, tempi e modalità di pagamento assurdi. Tutto questo ci impedisce di operare nel modo migliore."
Tutto ciò è stato riassunto in un manifesto che i moltissimi tecnici presenti all’incontro di questa mattina hanno sottoscritto, chiedendo maggiori certezze; modifiche al decreto legge 189/2016, in quanto non coerente con la legge dell'Equo Compenso; l'applicazione del Decreto Parametri anche per i Lavoratori Privati; il pagamento immediato le schede AEDES classificate come A; la possibilità per il proprietario di anticipare ai professionisti le prestazioni effettuate; di sbloccare la querelle dell'anticipo del 50%; la nomina immediata del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) fondamentale per risolvere gli innumerevoli casi particolari che i Professionisti e Tecnici dell’Ufficio ricostruzione si trovano giornalmente ad affrontare; la creazione di un sito dove consultare i pareri del CTS che possano essere d'aiuto ai Progettisti; l'istituzionalizzazione, nei tavoli tecnici convocati dal Commissario alla Ricostruzione, della presenza dei rappresentanti degli Ordini del Cratere e delle Organizzazioni Sindacali di Categoria; la modifica della parte normativa della bozza dell’Ordinanza Chiese in quanto è palese la confusione fra la scontistica richiesta, come per i lavori pubblici, ma applicata ai soggetti considerati come privati. I Tecnici sono stanchi di caricarsi sulle spalle gli oneri della Ricostruzione e pertanto si dichiarano pronti alla serrata.
All'incontro erano stati invitati l Commissari e Vice Commissari alla Ricostruzione delle quattro Regioni interessate dal sisma, i Presidenti degli Ordini degli Ingegneri, Architetti e Geologi, i Presidenti dei Collegi Geometri, il Sottosegretario con Delega alle Emergenze, i rappresentanti tecnici ai tavoli commissariali.
Erano presenti l'Ing. Cesare Spuri, Direttore USR, che ha ascoltato le richieste dei tecnici senza però intervenire, e diversi rappresentanti degli Ordini di Categoria.
Tra loro solo il Presidente dell'Ordine degli Architetti di Macerata, Vittorio Lanciani che ha preso la parola dichiarando il punto di vista della sua categoria.
L'Amministrazione Comunale di Caldarola auspica una veloce risoluzione, anche perché ad oggi sono pochissimi i progetti approvati e questa situazione di stallo mette ancora più in seria difficoltà la gestione di un'emergenza che non dovrebbe essere più considerata tale a distanza di quasi 3 anni dalle prime scosse.
Ivano Peloni, 55 anni di Montefano, non ce l'ha fatta ed è morto dopo una lunga malattia. A darne notizia i rappresentanti della squadra viola sulla pagina social.
"Ex calciatore e dirigente del Montefano Calcio, Ivano si è sempre prodigato con il massimo impegno e passione alla causa dei colori viola. Allegro e scherzoso con tutti, aveva sempre la battuta pronta. Memorabili i suoi sfottó con i ragazzi e le persone sugli spalti riguardo la sua fede interista. Non ha mai abbandonato le sorti del Montefano e anche negli ultimi anni difficili è sempre rimasto aggiornato sui risultati della squadra. Da tempo era anche dirigente appassionato dell’Accademia Calcio Montefano, squadra nella quale gioca il figlio Lorenzo. È sempre andato a vedere le partite in prima persona, finché la salute glielo ha permesso. Grazie Ivano per tutto quello che hai dato a Montefano, società e paese. Ora riposa in pace."
Peloni lascia la moglie Donatella e i figli Lorenzo e Laura.
Stanno facendo molto discutere alcune foto pubblicate ieri sui social, in cui si vede un punto del Porto di Civitanova Marche in uno stato scandaloso, dove galleggiano rifiuti di tutti i tipi, che vanno dalle cassette di polistirolo, alle bottiglie, molte in plastica, fino a piatti monouso e sacchetti. Un vasto campionario di immondizia, frutto dell'inciviltà di qualcuno, che rende il Porto simile ad una discarica a cielo aperto.
Come se non bastasse la mano dell'uomo, ci si mette anche la natura. La burrasca di due settimane fa ha spinto in acqua addirittura un cassonetto che galleggia beatamente con il coperchio aperto nelle acque del Porto.
Se al mare la situazione non è delle migliori, possiamo dire che in collina non è che se la passino molto meglio, come ad esempio in Contrada Castelletta, dove ai bordi della strada sono presenti da diversi giorni dei rifiuti speciali: pezzi di eternit che andrebbero smaltiti secondo delle regole ben precise e non certo abbandonati su strade secondarie. Stesso discorso per i cassonetti posti a qualche decina di metri di distanza, dove figurano dei grossi sacchi neri dal contenuto imprecisato insieme a materiale vario. Tutti rifiuti che andrebbero conferiti in discarica.
La segnalazione arriva dal Consigliere provinciale e comunale di Macerata Deborah Pantana che osserva come per la situazione del manto in travertino della passeggiata di viale Puccinotti, sopra ai Giardini Diaz, sia ormai necessaria un’operazione di manutenzione.
“Oltre alla questione relativa alla pendenza del camminamento, che negli anni è andata sempre peggiorando e che fu una diretta conseguenza di scelte progettuali eseguite dai tecnici comunali – spiega la Pantana -, ciò che più stupisce è che non siano stati eseguiti dei lavori di manutenzione sulla pavimentazione di viale Puccinotti.”
“Negli anni è stato più volte richiesto in Consiglio Comunale che si procedesse al consolidamento strutturale e alla messa in sicurezza di alcuni elementi della balaustra – spiega la Pantana -. Gli agenti atmosferici e lo smog hanno provocato un degrado materico di alcuni elementi che costituiscono la passeggiata e le crepe e il dissesto del manto sono ben visibili per tutto il camminamento. Oltre al fatto che una vistosa spaccatura segna longitudinalmente tutto viale Puccinotti, quasi dall’inizio alla fine, interessando parecchi metri di lunghezza.”
“Mantenendo in questo stato la passeggiata ‘pendente’ di viale Puccinotti, si rischia che qualcuno possa cadere e farsi male: penso agli anziani o ai bambini che vogliono godersi una bella giornata di sole sui pattini – conclude la Pantana -. La richiesta è che si intervenga il prima possibile per riportare lo stato del camminamento alla massima sicurezza e vengano eseguiti lavori che ormai sono richiesti da anni."
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Michele Roberti, in un’estate che si sta dimostrando rovente non solo per il clima ma anche per i numerosi incidenti stradali che sono stati rilevati nel corso degli ultimi tre mesi, ha deciso di lanciare un appello a tutti gli automobilisti che si mettono alla guida.
“Ogni giorno la strada produce le sue vittime, che aumentano sensibilmente nei week-end e nei periodi dell’anno di maggior esodo come quello che stiamo vivendo - spiega il Comandante -. Quando siamo alla guida siamo responsabili della nostra sicurezza ma soprattutto della sicurezza degli altri; questo è un pensiero che deve sempre accompagnarci mentre viaggiamo su un mezzo di trasporto”.
Dall’analisi statistica è il fattore umano il responsabile di circa il 90% dei sinistri. 250 sono stati gli incidenti stradali che hanno impegnato le pattuglie dell’Arma dei Carabinieri in tutta la provincia a partire dal 1° maggio scorso. 146 sono stati i feriti e 1 il morto. 30 le persone denunciate per guida in stato di ebrezza alcolica o sotto effetto di droga. 60 le sanzioni amministrative elevate per guida pericolosa, 80 per il mancato uso della cintura di sicurezza, 50 per l’utilizzo del cellulare alla guida e 10 per eccesso di velocità.
Tutta questa attività ha portato al ritiro di 60 patenti e 35 carte di circolazione, nonché al sequestro di 50 veicoli e al fermo amministrativo di 20.
“Eccesso di velocità, guida sotto effetto di alcool e droghe, uso del telefonino durante la guida, stanchezza, mancato rispetto delle distanze di sicurezza e dell’uso delle cinture di sicurezza fra le principali cause di incidenti stradali - osserva il Colonello Roberti -. I sinistri stradali hanno un costo innanzitutto in termini di vite umane, poi hanno un costo sociale in termini di sanità pubblica, ripristino delle strade e di sicurezza. Infatti, mediamente, per il rilevamento di ogni sinistro le pattuglie, che dovrebbero garantire essenzialmente la prevenzione generale, sono impegnate per almeno 4 ore (oltre la metà del turno), sottraendo risorse preziose ai prioritari servizi di controllo del territorio”.
"Per evitare il peggio, basterebbe essere prudenti e seguire dei semplici accorgimenti: allacciate le cinture di sicurezza anteriori, posteriori e seggiolini per bambini; rispettare i limiti di velocità compatibilmente alla strada, alle condizioni atmosferiche, alla sicurezza e alle possibilità tecniche dell'auto; mostrare maggiore cautela nei centri abitati e in prossimità degli stessi; rispettare la distanza di sicurezza con gli altri veicoli; davanti alle strisce pedonali rallentare e dare la precedenza ai passanti; rispettare le norme di precedenza; non arrestare l'autoveicolo in prossimità di curve o in condizioni di scarsa visibilità senza azionare gli opportuni segnali luminosi e visivi; di notte, guidare con particolare prudenza in prossimità degli incroci, soprattutto quando i semafori non sono funzionanti; rallentare sempre agli incroci, anche se spetta la precedenza; se non si ha l'auricolare e non si è dotati di un dispositivo vivavoce, è necessario fermarsi per parlare al cellulare mentre si guida; effettuare il sorpasso soltanto nei casi di completa visibilità e se la manovra non costituisce pericolo o intralcio per gli altri utenti. Il conducente che viene sorpassato deve sempre agevolare la manovra senza produrre intralci; mantenere l'auto in buone condizioni di efficienza ed effettuare i controlli periodici previsti o anticiparli, se del caso, in base allo stato della macchina e al chilometraggio percorso; circolare con tutti i documenti in regola (carta di circolazione, assicurazione, patente di guida, bollino anti-inquinamento quando previsto)" osserva il Comandante Provinciale dei Carabinieri.
"In particolare, nel caso di viaggi di lunga percorrenza pianificate la partenza tenendo conto delle previsioni di traffico, soprattutto se vi muovete in occasione di grandi esodi; prima di mettervi in viaggio fate tutti i controlli necessari per garantire l'efficienza e la sicurezza della vostra auto; partite riposati e fermatevi al primo accenno di stanchezza; durante il viaggio tenetevi informati sintonizzandovi sulle radiofrequenze in grado di darvi le notizie di traffico in tempo reale; non guidate dopo aver assunto bevande alcoliche che, anche a piccole dosi, possono produrre una sensibile riduzione della prontezza dei riflessi; tenete presente che di notte la percezione visiva e la prontezza di riflessi si riducono" ha concluso il Comandante.
Il Comune di San Severino Marche ha attivato la videosorveglianza anche all’interno del nuovo parco giochi di via Lorenzo d’Alessandro, nel rione Di Contro.
In totale sono 56 le telecamere già attive in città di cui 12 dotate di sistema Ocr, optical character recognition, per la lettura ottica delle targhe. Il sistema consente anche di identificare e contravvenzionare i mezzi che circolano con assicurazione o bollo scaduti. A queste si deve poi aggiungere anche una telecamera mobile. Altre 20 telecamere, infine, verranno attivate presto grazie a un finanziamento del ministero dell’Intero cui il Comune è stato ammesso.
Le telecamere sono strumenti molto efficaci perché, da un lato, sono un deterrente verso i malintenzionati e, dall’altro, rassicurano i cittadini che possono frequentare con più tranquillità e meno preoccupazioni, in ogni orario, i luoghi pubblici. E poi sono uno straordinario supporto alle forze dell’ordine nell’attività di indagine.
La videosorveglianza del Comune di San Severino Marche è collegata a un sistema centrale di supervisione, gestione ed archiviazione delle immagini. Le telecamere sono state installate in tutti i quartieri e nelle zone maggiormente sensibili tenendo conto di una serie di fattori come, ad esempio, il monitoraggio degli ingressi e delle uscite delle principali vie di comunicazione ma anche di episodi registratisi in passato. Ma principalmente il sistema di videosorveglianza di ultima generazione diffuso su tutta la città, che integra il lavoro delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale, rappresenta una risposta all’esigenza di sicurezza dei cittadini.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il prossimo 26 settembre, sarà a Recanati in occasione della cerimonia di inaugurazione del rinnovato orto del convento di Santo Stefano.
Infatti dopo l'intervento di recupero messo in atto dal Fondo Ambiente Italiano presso l'ex orto adiacente alla casa natale del poeta Giacomo Leopardi, il fantastico luogo recanatese riprenderà la fisionomia di quel "colle dell'Infinito" citato dal Poeta.
Ieri c'è stato il primo sopralluogo da parte dello staff e degli operatori della sicurezza sul luogo della cerimonia. L'elicottetro dell'Aeronautica Militare è atterrato nel piazzale che si trova sul retro dello stadio "Tubaldi" con a bordo lo staff del Quirinale. Insieme al personale capitolino, anche i Carabinieri e gli agenti della Polizia Municipale di Recanati.
La Giunta regionale ha destinato altri 15 milioni all'ammodernamento aziendale e al "Pacchetto giovani": gli aiuti concessi ai giovani agricoltori che vogliono costruire il proprio futuro professionale nell'agricoltura. Su proposta della vice presidente Anna Casini, l'esecutivo ha riservato a queste due misure del Psr (Programma di sviluppo rurale) gli aiuti statali arrivati alla Regione nell'ambito del fondo di solidarietà, a copertura della quota di cofinanziamento regionale. Aumentano, quindi, da 15,5 a 30,5 i milioni di euro disponibili per sostenere gli investimenti nelle aziende del cratere sismico.
Complessivamente saranno 72,2 i milioni risparmiati e recuperati dalla Regione per reinvestirli nelle zone terremotate mano a mano che verranno "liberati". Il provvedimento, circoscritto all'area del cratere, in quanto i fondi sono di specifica destinazione, segue quello recentemente approvato per tutto il territorio regionale, con altri 2 milioni assegnati come terzo rifinanziamento del bando 2017.
(Fonte Ansa)
La Provincia di Macerata ha approvato, venerdì scorso, con decreto del Presidente Antonio Pettinari, il progetto esecutivo per i lavori di risanamento del dissesto avvenuto sulla strada provinciale “Fermana” (n. 46), nel Comune di Monte San Giusto, sul lato destro al km 5+550.
La frana che si è verificata a valle sulla provinciale, a seguito del maltempo dello scorso maggio e ha ridotto la sede stradale. Per motivi di sicurezza la circolazione è regolata con un semaforo a senso unico alternato.
L’ufficio tecnico provinciale ha provveduto a eseguire le necessarie indagini geologiche e, sulla base di queste, ha redatto un progetto esecutivo del costo complessivo di 100mila euro, finanziato con fondi straordinari.
L’intervento prevede la realizzazione di una paratia di pali trivellati di profondità di 12 metri per intestarli nel substrato e la ricostituzione del corpo stradale con materiale inerte idoneo. L’opera risulta completamente interrata per cui non verrà alterato lo stato dei luoghi.
“L’obiettivo è di iniziare i lavori quanto prima - afferma il presidente Pettinari - e per questo sono state già avviate le relative procedure di appalto”.
L’Unione Montana Potenza, Esino, Musone di San Severino Marche ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione, a tempo indeterminato e parziale a 20 ore settimanali, di un istruttore tecnico direttivo, categoria C1, presso il Servizio agricoltura, foreste e demanio.
Tra i requisiti per l’ammissione figurano il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore in agrotecnico, perito agrario, servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, agraria, agroalimentare e agroindustriale oppure del diploma di laurea in Scienze Agrarie o i seguenti diplomi equipollenti: Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze Forestali o Scienze Forestali e Ambientali, Scienze e gestione delle risorse rurali e forestali, Scienze e tecnologie forestali ed ambientali.
La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta in carta semplice su apposito modello scaricabile dal sito www.umpotenzaesino.it e deve essere indirizzata all’Unione Montana Potenza Esino Musone, v.le Mazzini n.29 – 62027 San Severino Marche, entro e non oltre le ore 12 del 16 agosto 2019.
I candidati dovranno sostenere due prove scritte e una prova orale. La prima prova scritta, a carattere teorico-dottrinale, consisterà nello svolgimento di un elaborato o nella risposta a più quesiti, con risposta multipla o aperta, sulle materie oggetto della prova orale. La seconda prova, sempre a contenuto teorico pratico, consisterà nella predisposizione di un atto o documento sulle materie oggetto della prova orale. La prova orale, infine, verterà sulle seguenti materie:
- legislazione europea, nazionale e regionale in materia di ambiente;
- legislazione in materia di gestione dei boschi, flora protetta, funghi e tartufi;
- legislazione in materia di demanio forestale e di usi civici;
- adeguate conoscenze di selvicoltura forestale, pianificazione forestale, rete Natura 2000;
- legislazione concernente l’attività degli enti locali (D.Lgs. n.267/2000 e s.m.ei., D.P.R. n.445/2000 e s.m.ei., Legge n. 241/1990 e s.m.ei., D.Lgs. n.165/2001 e s.m.ei, D.Lgs. n.196/2003 e s.m.ei.);
- adeguate conoscenze informatiche con particolare riferimento all’utilizzo software di analisi territoriale (GIS).
Per eventuali e ulteriori informazioni o chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi al seguente numero telefonico 0733/637245 int.7 (riferimento ingegner Iole Folchi Vici) dal lunedì al venerdì ore 9-13, martedì e giovedì ore 15-17 o al seguente indirizzo di posta elettronica: protocollo@umpotenzaesino.it.
"Un grande risultato per lo sport e la rinascita di Petriolo". È evidente la soddisfazione del sindaco Domenico Luciani alla conferma del finanziamento di 500mila euro ciascuno per i progetti di nuovi impianti sportivi presentati dalle locali società “Le Muse” e “ San Marco”, attraverso il bando “Sport e periferie 2018". La pubblicazione della graduatoria nazionale ha ufficialmente chiuso l'iter procedurale dello scorso anno. In attesa che si riaprano i “giochi” per il 2019, il primo cittadino di Petriolo rivolge i complimenti suoi e della Giunta alle due società sportive.
Il finanziamento è riferibile alla realizzazione del nuovo polo sportivo, il cui progetto di fattibilità è stato approvato dalla Giunta nel dicembre scorso. L’interesse dell’Amministrazione comunale era quello di avviare una collaborazione fattiva con Enti no profit, associazioni sportive e quanti volessero dimostrare interesse verso questo progetto. Operativamente, la proposta prevede tre lotti: un palazzetto polifunzionale (per attività come calcio a 5, basket, volley, ginnastica ritmica, danza e fitness); un campo da tennis con annesso piazzale dello sport; e un campo da calcio, utilizzabile anche per cricket, calciotto, rugby e hochey. Con i due progetti in graduatoria verranno finanziati il campo da calcio (lotto 3, con l’Asd “San Marco”) e il palazzetto dello sport (lotto 1, con l’Asd “Le Muse”), mentre il terzo lotto, di minore entità economica, potrebbe essere portato avanti da un’altra Associazione una volta reso noto il bando “Sport e periferie 2019".
"Il progetto presentato dalla Asd “San Marco” si è classificato al decimo posto, mentre quello della Asd “Le Muse” al tredicesimo, raccogliendo rispettivamente un punteggio di 71,3 e 70,9 – ha precisato ancora Luciani -. Si tratta di un'ottima notizia che va a sommarsi alle iniziative messe in campo per arrestare il calo demografico e invogliare le persone ad abitare a Petriolo per la qualità della vita e i servizi offerti". Secondo il Sindaco, infatti, nel prossimo futuro si avranno "scuole e impianti sportivi efficienti, case sicure ed economiche che si potranno acquistare o affittare all'interno del Centro storico, una volta ricostruito". Tutto ciò, innescando un circolo virtuoso, "potrebbe aiutare anche a creare nuove opportunità lavorative: è possibile costruirsi un futuro per la propria famiglia e di ambito professionale anche in un piccolo centro come Petriolo".
Si terrà domani, martedì 23 luglio, alle ore 17:30, presso la Sala Confereze di Palazzo Conventati a Macerata, la firma dei Protocolli per la Città amica delle persone con demenza con il Comune del capoluogo e gli Atenei delle Marche.
L'evento è organizzato, oltre che dal Comune di Macerata, dall'Alzheimer Uniti Italia Onlus, dall'AFAM e dala Città Amica della Persona con Demenza.
Dopo la proiezione di un breve video che racconterà le attività svolte dall'Associazione e i saluti delle autorità, si procederà con la doppia firma dei Protocolli. A seguire, l'incontro ospiterà la testimonianza di una persona malata e di un rappresentante delle categorie sull'esperienza della Comunità Amica.
In conclusione, il giornalista Franco Veroli discuterà poi con il Professor Rabih Chattat dell'importanza della Città Amica.
Arriva alla mail della nostra redazione la segnalazione di alcuni cittadini di Corridonia che evidenziano la pessima, e soprattutto pericolosa, condizione in cui si trova il manto stradale di via Fausti Bonifazio, nel quartiere San Claudio, all'altezza del ristorante cinese "La Muraglia".
"La strada in questione, ma soprattutto il piazzale, sono ormai da anni in questa condizione - spiegano i cittadini -. Circa cento metri di manto stradale in cui ci sono solo buche e dissesti della pavimentazione che rendono molto pericoloso il percorrimento dell'arteria. Abbiamo più volte segnalato la situazione ma, chi di dovere, non ha ancora preso i dovuti provvedimenti."
"Circa un anno fa, un'auto è finita nell'isola salvagente e l'ha totalmente divelta: anche in questo caso nessuno è intervenuto e l'isola è ancora così - concludono i cittadini -. Il rischio è che i veicoli, soprattutto gli scooter, possano non accorgersi della condizione della strada e fare un incidente. Chiediamo, a chi di dovere, di provvedere nel più breve tempo possibile a rendere nuovamente percorribile, nel rispetto della sicurezza stradale, via Fausti Bonifazio."
Il Tenente Colonnello Massimiliano Bolognese è il nuovo Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Macerata.
Dopo cinque anni di servizio a Macerata, in cui ha conseguito brillanti risultati di servizio (si ricordano le Operazioni “Riches&Poors”, “Big Hunt”, “Drago Nero”, “Ghost Tax”, “Orange”, “Easy Job” ed altre ancora), il Tenente Colonnello Andrea Magliozzi lascia la sede per assumere l’incarico di Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma.
Gli subentra il Tenente Colonnello Massimiliano Bolognese, proveniente dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona, dove ha ricoperto diversi prestigiosi incarichi, tra cui Comandante del Gruppo Tutela Spesa Pubblica e Comandante del Gruppo Tutela Economia.
Nato a Palmoli, in provincia di Chieti, nel 1975, si è arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel 1994. Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria, da oggi assume il Comando del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata.
"È da qualche settimana che leggiamo di una trattativa in corso tra il comune di Macerata e la fondazione CA.RI.MA. per l’acquisto, da parte di quest’ultima, di una quota minoritaria dell’azienda municipalizzata A.P.M., società completamente pubblica (98% del comune di Macerata, 2% altri comuni del circondario) che gestisce vari servizi pubblici: oltre alle farmacie comunali ed al trasporto pubblico urbano di Macerata, il servizio idrico comunale di Macerata, Pollenza, Treia, Appignano, Apiro, Corridonia, Montecosaro, Morrovalle e Castelfidardo. Un recente consiglio comunale, in cui la giunta ha risposto all’interpellanza del consigliere di opposizione Andrea Marchiori, ha reso un po' meno nebulosi i contorni di quella che era, fino a qualche giorno fa, una trattativa sotto traccia ma non ha assolutamente affrontato quello che è, secondo noi, il nodo centrale della questione. Si è parlato di opportunità di arricchimento per APM; si sono evidenziati i problemi tecnici legati alla cessione della quota, concordando sulla necessità di bandire una gara pubblica ma non abbiamo letto di interventi sulla seguente questione: la fondazione CA.RI.MA. è a tutti gli effetti un soggetto privato e cedere una quota di A.P.M. alla fondazione significa di fatto privatizzare l’acqua. Si tradirebbero in tal modo gli esiti del referendum del 2011 nel quale 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto" l'osservazione arriva dalla sezione di Macerata di Italia Nostra.
"Sorpresi dal sostanziale silenzio su questa implicazione tutt'altro che secondaria, nonostante la diffusione certificata sul nostro territorio di una cultura condivisa del “bene comune”, abbiamo pensato ad una errata interpretazione da parte nostra e abbiamo interpellato Paolo Maddalena, vice presidente emerito della corte costituzionale, per capire dove sbagliavamo. Questo un breve estratto della sua risposta" annunciano i rappresentanti di Italia Nostra.
"… la privatizzazione della distribuzione dell'acqua è contro la "proprietà pubblica" dell'acqua stessa, che spetta al Popolo a titolo di sovranità. I servizi pubblici essenziali, ai sensi dell'art. 43 della Costituzione devono essere in mano pubblica o di Comunità di lavoratori o di utenti. La S.P.A. non ha come fine la migliore utilizzazione dell'acqua da parte dei cittadini, ma ha il fine di perseguire il massimo profitto nell'interesse dei propri soci e amministratori. Le privatizzazioni sono micidiali anche perché eliminano una "pubblica funzione", trasformandola in una attività economica nell'interesse di singoli soggetti"
"Maddalena, in queste poche righe, non solo conferma la fondatezza dei nostri timori ma individua quella che è l’origine del problema cioè, il fatto che a gestire dei servizi pubblici essenziali siano state messe delle società per azioni, società di diritto privato: anche se a capitale completamente pubblico, una S.P.A. utilizza una razionalità esclusivamente privatistica, mettendo al centro della propria azione il profitto e non il raggiungimento del benessere collettivo - conclude Italia Nostra -. Alla luce di tutto questo appare evidente che la questione è completamente politica e non tecnica, come invece era stato detto in quel consiglio comunale. Non possiamo nasconderci dietro ad un dito: in quale direzione vogliamo andare? Vogliamo continuare a tradire, anche a livello locale, il volere dei cittadini espresso così chiaramente in quel referendum che ha fatto storia? Per noi la risposta è scontata, ma conta poco. Al sindaco Carancini e alla maggioranza che lo sostiene quella importante, perché anche (e soprattutto) lontani dai riflettori si incide sulla vita di una comunità ben più ampia di quella che si amministra."
Tutta la comunità di Colmurano oggi si unisce al dolore della famiglia Pascucci, per la prematura scomparsa del concittadino Gionata.
Odontoiatra, ha lavorato nel suo studio di Tolentino fino all’inizio dell’anno, quando gli è stata diagnosticata la terribile malattia che nella prime ore della mattinata, presso l’ospedale civile di Macerata, ha avuto il suo inesorabile epilogo.
Gionata è nato a Colmurano il 13 agosto del 1968, scompare a soli 50 anni. Lascia la moglie Simona e la figlia Benedetta.
La famiglia Pascucci, in particolare il papà Ottaviano (deceduto pochi mesi fa) e la mamma Elide sono molto conosciuti e rispettati da tutta comunità di Colmurano.
La camera ardente è allestita in contrada Fiastra n.96 (a Colmurano, ndr), mentre il funerale avrà luogo lunedì 22 luglio, alle ore 17:00, presso la chiesa parrocchiale di Colmurano.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’approvazione del disegno di legge n. 1200/2019, cosiddetto Codice Rosso, avente ad oggetto la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: di seguito l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana.
La recente approvazione definitiva da parte del Senato, ci offre la possibilità di illustrare le effettive modifiche apportate da parte di un disegno di legge che si distingue subito per l’introduzione normativa di nuovi reati perpetrati soprattutto ai danni delle donne, nonché per l’introduzione di pene più aspre nel caso di violenze commesse in contesti familiari o nell’ambito di rapporti di convivenza.
In particolare, il provvedimento composto da 21 articoli, andando a modificare in modo significativo la normativa vigente in materia, stabilisce un inasprimento di pena per il reato di maltrattamenti in famiglia, da un minimo di 3 a un massimo di 7 anni; pena ulteriormente aumentata in caso di commissione del delitto alla presenza di un minore, di un disabile o di aggressione armata; per il reato di stalking si passa ad una pena detentiva di un minimo di 1 anno, fino ad un massimo di 6 anni e 6 mesi; ed infine, per il reato di violenza sessuale, si ha del pari un importante incremento di pena, prevedendo il minimo ad anni 6 ed il massimo ad anni 12.
Inoltre, tale provvedimento, introduce una corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini relative a tali tipologie di delitti, prevedendo una misura speciale per l’audizione della vittima, la quale dovrà essere ascoltata dal Pubblico Ministero già entro i primi 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, nonché la previsione di un incremento dei fondi annualmente stanziati a favore delle vittime di violenza, orfani di crimini domestici ed alle famiglie affidatarie, ed infine, la disciplina di un più arduo percorso di ammissione del condannato all’istituto della sospensione condizionale della pena, subordinandolo alla partecipazione a percorsi di recupero organizzati ad hoc da enti o associazioni che si occupano di assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per reati sessuali.
In aggiunta, tra le novità previste con il nuovo disegno di legge, occorre evidenziare l’introduzione dell’art. 558-bis c.p., che disciplina l’inedito delitto in materia di “Costrizione o induzione al matrimonio”, stabilendo espressamente che: “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe una persona a contrarre matrimonio o unione civile è punito con la reclusione da uno a cinque anni. La pena è aumentata se i fatti sono commessi in danno di un minore di anni diciotto."
Di pari rilevanza, risulta essere l’introduzione normativa dell’art. 612-ter c.p., in materia di “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, il cosiddetto Revenge Porn, delitto solitamente posto in essere dal compagno per vendicarsi dell’ex dopo la fine della relazione, motivo per il quale, a tali soggetti viene applicato l’aumento della pena prevista, e che stabilisce espressamente quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000”.
Infine, v’è l’introduzione dell’art. 583-quinquies c.p., disciplinante il delitto in materia “Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”, il quale va a punire pratiche, purtroppo, oramai molto diffuse, come buttare dell’acido addosso all’ex compagna o segnare per gelosia il volto di persone che non corrispondono “all’amore malato”, prevedendo espressamente che: “Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni, stabilendo oltretutto la pena dell’ergastolo, nel caso in cui dallo sfregio permanente, dovesse derivare la morte della vittima.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.