“Abbiamo ricevuto l’ennesima dimostrazione di incompetenza ed inaffidabilità da parte della giunta comunale” dichiara Andrea Lamona, responsabile regionale di CasaPound Italia, in merito al festival “Artemigrante” tenutosi in Piazza Vittorio Veneto, a Macerata, dal 30 agosto all'8 settembre scorso.
“Non è tollerabile - continua Lamona - che un festival promosso dal comune danneggi il patrimonio pubblico. Tantomeno che soldi pubblici vengano utilizzati per riparare danni causati da queste inutili iniziative comunali”. Artemigrante, Festival di Circo contemporaneo e Teatro di strada, è stato sostenuto dal Comune tramite l'assessore alla cultura Stefania Monteverde. Per tutto il periodo della manifestazione in Piazza Vittorio Veneto è stato collocato un grande tendone da circo.
Un'installazione provvisoria che ha, però, causato danni alla pavimentazione della piazza. “Vogliamo chiedere ai fautori di questa iniziativa - conclude Lamona - chi si accollerà i danni subiti dal rosone di piazza Vittorio Veneto. Tutt’oggi la piazza è transennata e il comune tace. Siamo sicuri che la risposta dei maceratesi non tarderà ad arrivare nel 2020”.
Vista la necessità e l'urgenza di effettuare opere murarie per la sistemazione e il ripristino della caditoia per la raccolta delle acque meteoriche situata all'intersezione di Via Montello con Viale Vittorio Veneto, il Comando di Polizia Locale di Tolentino ha emesso un'ordinanza di chiusura veicolare valida dalle ore 7:30 di mercoledì 2 ottobre alle ore 13:00 di giovedì 3 ottobre, e comunque fino al termine dei lavori che interesseranno proprio via Montello, a partire dall'intersezione con Viale Vittorio Veneto.
La misura si è resa necessare per salvaguardare l'esecuzione dei lavori. I veicoli in transito in Viale Vittorio Veneto, all'intersezione con Via Montello, avranno pertanto come direzione obbligatoria quella di procedere dritto.
Dopo la continuazione inattesa dell'estate che ha caratterizzato i giorni di fine settembre nella regione Marche così come in tutta l'Italia, tornano i temporali. Come si evince dal bollettino meteo della Protezione Civile, un sistema frontale di perturbazione di origine atlantica interesserà il nostro territorio a partire dalla giornata di mercoledì 2 ottobre, nella quale è stato emesso un avviso di condizioni metereologiche avverse con allerta gialla.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. L'allerta è estesa dalle ore 14:00 del pomeriggio sino alla mezzanotte. Le temperature non subiranno, in ogni caso, variazioni di rilievo nell'arco delle 24 ore. Il maltempo dovrebbe proseguire anche per la giornata di giovedì 3 ottobre sino al pomeriggio, quando i fenomeni temporaleschi andranno ad esaurirsi.
Nelle Marche sono 2.705 i migranti accolti, mentre due anni fa erano 5.300. Questa, fa sapere Cgil Marche, la situazione dell'accoglienza nella regione al 30 settembre 2019, secondo i dati del Ministero dell'Interno.
Capitolo a parte è quello relativo agli "irregolari che sono aumentati dall'entrata in vigore del primo decreto sicurezza voluto da Salvini: si stima - fa notare il sindacato - che siano oltre 1.200 le persone cui è stata limitata la possibilità di avere la protezione umanitaria".
Tra i 2.705 accolti, 1.733 (oltre il 64%) sono nei Centri di accoglienza (Cas), 972 nei centri nei centri Sprar (ora Centri Siproimi). Questi ultimi non possono più accogliere, per effetto del decreto Salvini, i richiedenti asilo ma solo minori non accompagnati e altri casi speciali, previsti dalla normativa.
Fonte. Ansa Marche
L’incertezza sul futuro degli stabilimenti marchigiani della Whirlpool e, conseguentemente, sulle reali prospettive dei dipendenti (più di mille, tra le sedi di Melano di Fabriano e Comunanza) è al centro di un'interrogazione che il consigliere regionale Enzo Giancarli ha rivolto al Presidente Ceriscioli.
“Vogliamo sapere con certezza qual è la strategia industriale di questa multinazionale che opera in Italia, con sedi anche nella nostra regione – ha detto Giancarli - Vogliamo il rispetto degli accordi in tutti gli stabilimenti e il mantenimento di tutte le unità produttive a Melano di Fabriano, dove si producono piani di cottura a gas ed elettrici, e a Comunanza, dove si producono lavatrici e lavasciuga”.
Giancarli ha chiesto una presa di posizione e un impegno forte da parte della Regione, rispetto ad una situazione che, altrimenti, potrebbe prendere una piega negativa. “Bisogna passare dalle dichiarazioni di principio – ha rilevato Giancarli - a provvedimenti capaci di garantire produzione e occupazione a tutti i lavoratori dipendenti del gruppo, ma anche all’indotto e ai terzisti”.
Nel mentre, per l’immediato futuro, Giancarli ha chiesto una significativa vicinanza della Regione alle preoccupazioni dei dipendenti. “Alla grande manifestazione programmata a Roma per il 4 ottobre, indetta dai coordinamenti nazionali dei sindacati metalmeccanici Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, - ha affermato Giancarli - occorre la presenza di una delegazione della Regione Marche con proprio gonfalone”.
Per Giancarli, l’occasione è stata utile anche per rilanciare una sua proposta relativa al riconoscimento dell’area di crisi complessa per il territorio fabrianese. “Lo richiede la difficile situazione che stanno attraversando più aziende del territorio, Jp, Cartiere Miliani, Tecnowind e, appunto, Whirlpool, solo per citarne alcune – ha concluso Giancarli – pertanto è giunta l’ora di passare ai fatti e dare l’avvio concreto all’iter per la richiesta al Ministero dello Sviluppo economico”.
Massimo Dell’Orso, tra le molte cose, collaborava alla gestione del Centro Faunistico del Parco Nazionale dei Sibillini, tra Castelsantangelo e la frazione di Vallinfante. Si occupava del lupo Merlino, ospite dei recinti del Centro, teneva d’occhio la colonia di cervi più importante del Parco, che vive nei boschi intorno alla frazione. Massimo era un amante sincero dell’Appennino. Ha deciso di andarsene il primo maggio del 2018, nell’hotel sulla costa abruzzese dove era stato sfollato in attesa di una casetta che non sarebbe mai arrivata.
Ha lasciato un grande vuoto nella comunità dei Sibillini, grande come tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno scelto di lasciare queste terre dopo il terremoto.
A distanza di un anno da quando Massimo se n’è andato, viene bandito un premio alla tesi che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017.
L’iniziativa vede il contributo del gruppo di ricerca Emidio di Treviri, del Corso di Sociologia Unicam, dell’Istituto Storico di Macerata e delle Brigate di Solidarietà Attiva - Marche. Aderiscono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo, Terre in Moto - Marche ed Ecomuseo del Monte Ceresa.
L’iniziativa intende favorire la concessione di un premio per la tesi di laurea o di dottorato a giovani studenti e ricercatori attraverso la raccolta e la gestione di fondi a tale scopo. L’obiettivo è la costituzione di un archivio digitale intitolato alla memoria di Massimo dell’Orso, costituito da lavori scientifici che affrontino le trasformazioni del post-terremoto dell’Appennino Centrale 2016-2017.
Il concorso avrà un solo vincitore che si aggiudicherà il primo premio, mentre tutti gli altri vinceranno la possibilità di vedere pubblicata una sintesi dei principali progressi scientifici del loro lavoro in un libro collettaneo liberamente scaricabile online. Inoltre tutti quanti i lavori, nella loro interezza, contribuiranno a costituire la base di un archivio online di materiale scientifico, liberamente consultabile, sul post-sisma dell’Appennino Centrale sempre dedicato alla memoria di Massimo.
I concorrenti devono aver realizzato una ricerca che abbia affrontato il tema del post-sisma dell’Appennino Centrale 2016-2017. Sono ammesse tutte le scienze (sociali, naturalistiche e umane) purché i lavori riguardino le conseguenze sociali e/o ambientali della crisi seguita al terremoto. L’elaborato deve essere terminato e presentato nelle sedi relative, entro il 31 dicembre 2019. (qui il link al bando https://www.emidioditreviri.org/archivio-mdo/ )
“Il 26 settembre scorso sono stati formalmente consegnati i lavori per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche”. A dare l’annuncio, in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale, il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei. Il sindaco ha ricordato che le opere, seppur formalmente consegnate nei giorni scorsi, sono già state avviate per stralci da oltre un mese.
“Durante gli scavi della parte verso il palazzetto dello sport sono stati rinvenuti dei resti archeologici, per cui in quella parte i lavori dovranno procedere più lentamente, per consentire il recupero dei reperti, con conseguente ritardo sulla fine dei lavori - ha poi proseguito il sindaco -. Mi è stato assicurato dal soprintendente Casci Ceccacci che tutti i reperti recuperati andranno ad arricchire il nostro museo archeologico”.
Nell’Assise cittadina si è parlato ancora dei numeri dell’emergenza sisma: complessivamente al Comune di San Severino Marche sono state presentate 349 pratiche di cui 249 relative alla ricostruzione leggera, 96 relative alla ricostruzione pesante e 4 riferite alle attività produttive. Sono state finanziate 188 pratiche di cui 176 relative alla ricostruzione leggera e 12 a quella pesante. Complessivamente sono state chiuse 110 pratiche. Per altre 31 il sindaco ha firmato le revoche delle Ordinanza di inagibilità trattandosi di immobili che hanno fatto ricorso al contributo del Sisma Bonus, uscendo quindi dalla procedura ordinaria.
In questi giorni il Comune di San Severino ha provveduto anche al pagamento de C.A.S. di agosto, il contributo per l’autonoma sistemazione. Sono 755 i nuclei familiari destinatari del contributo che, complessivamente ammonta a 570.877,53 euro. In tutto le domande di C.A.S. inserite nel sistema Cohesion sono state 1.332.
Sempre con riferimento ai lavori post terremoto il sindaco ha ricordato la fornitura e la posa in opera di condizionatori per il plesso scolastico di via D’Alessandro.
In merito alle opere ammesse a finanziamento con l’Ordinanza 56, cioè il Piano stralcio delle opere pubbliche, per San Severino la struttura del Commissario alla ricostruzione ha ammesso tre opere: il miglioramento sismico dei laboratori dell’Istituto Professionale “Pocognoni”, il miglioramento sismico di palazzo Governatori e quello del palazzo Comunale.
“Abbiamo provveduto a redigere la progettazione di tutti gli interventi con personale interno - ha spiegato il sindaco Piermattei in Consiglio - e ad oggi sono stati approvati i progetti dei laboratori dell’Ipsia e del palazzo Comunale, mentre per palazzo Governatori l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ci ha fatto sapere che verrà discusso alla prossima Conferenza dei servizi regionale entro il mese di ottobre”.
Quattro abitazioni sono tornate di nuovo agibili a San Severino Marche dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco, Rosa Pieramttei, ha infatti firmato le revoche delle Ordinanze con le quali aveva dichiarato non utilizzabili tre abitazioni, con relative pertinenze, in via Raffaello Sanzio e un edificio bifamiliare nella località dei Granali.
Per le prime tre abitazioni, riunite in un unico comparto, sono stati necessari lavori di riparazione del danno sismico e di rafforzamento locale per complessivi 185mila euro. Per l’edificio dei Granali, il cui proprietario non ha usufruito del contributo della ricostruzione ma ha preferito riparare la struttura in maniera autonoma servendosi del sisma bonus, sono state necessarie opere di consolidamento strutturale localizzato.
In tanti questa mattina hanno deciso di dare l'ultimo saluto a Piero Cesanelli nell'atrio comunale di Recanati e si sono stretti vicino al dolore dell'amata compagna di una vita del fondatore di Musicultura, Paola Promisqui. Al termine della cerimonia il feretro è stato accompagnato all'uscita, per procedere alla tumulazione privata, da "Le plat pays" di Jacques Brel. Durante il rito laico, officiato dall'amico e vicepresidente di Musicultura Ezio Nannipieri, molti tra amici e istituzioni hanno voluto dire addio all'uomo simbolo della cultura nel territorio maceratese e non solo con un ricordo.
"Oggi siamo qui per la perdita di un uomo speciale e straordinario, un uomo geniale che con le sue importanti creazioni ha dato il riflesso dell'attualità umana - le parole di Nannipieri -. La sua scomparsa ha generato un'ondata di commozione per la perdita di una personalità portatrice di eleganza, passioen artistica e sensibilità nel mondo della cultura italiana e della musica."
"Ricordo che quando incontrai Piero ci siamo presi subito, c'è stata davvero una grande immediatezza di comprensione come quella che ti sanno dare gli uomini che hanno passione per ciò che fanno - le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Abbiamo lavorato molto bene insieme e abbiamo valorizzato ciò che era suo. Piero è stato in grado di scoprire i talenti di questo paese e dare loro la rilevanza che meritano. Le opere sono sì create degli uomini ma l'eredità continua a vivere e il modo migliore per onorare il genio e l'uomo è portare avanti ciò che ci ha lasciato."
"Ci lascia una mente brillante e una di quelle persone che la nostra città ha avuto la fortuna di poter avere negli anni - le parole del primo cittadino di Recanati Antonio Bravi, che ha portato anche i saluti del prefetto Iolanda Rolli -. Voglio ricordare la sua brillante e geniale intuizione nell'aver creato un gioiello come Musicultura. Nella sua vita ha sempre puntato alla qualità e non ha mai dimenticato il nostro territorio, sostenendo tutte le iniziative legate alla cultura."
Il primo cittadino di Macerata Romano Carancini, visibilmente emozionato, ha sottolineato l'importanza dell'aggregazione che Musicultura ha portato nel capoluogo. "Piero si è sempre contraddistinto per la sua voglia di non essere protagonista, rimanendo schivo e discreto: questo ha contribuito a renderlo la persona eccezionale che era."
"Piero ha sempre condiviso la sua visione senza imporla agli altri ed è per questo che chiunque gli era vicino aveva verso di lui un atteggiamento di devozione" - le parole di Stefano Caperna, presidente di Musicultura.
"È stata una eccelsa personalità recanatese - ha aggiunto l'amico Valerio Calzolaio -. Aveva 43 anni quando con Vanni Pierini mando gli inviti ai cantautori dell'epoca chiedendo di mandare una cassetta musicale. Piero ha posto l'attenzione sull'insegnamento della drammaturgia e sul cantautorato e ci ha fatto capire che è sempre importante essere ascoltati".
E poi il ricordo della moglie di Carlo Latini, dell'ex sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e del presidente della Provincia Antonio Pettinari. "Piero ricorda il DNA della nostra terra: fatica, determinazione, onestà e autenticità. Chi lo conosceva non poteva non rimanere folgorato dalla sua genialità e ricchezza. Ha dato vita a un Festival vero e genuino in cui tutti i partecipanti erano allo stesso livello: senza dubbio porteremo avanti ciò che lui ha creato" le parole di Pettinari.
Infine il ricordo degli artisti de "La Compagnia" di Musicultura, nata il 24 settembre del 2008, nelle parole del batterista Riccardo Andrenacci: "Piero e Paola ci hanno fatto sempre sentire in famiglia, una vera famiglia - il toccante ricordo -. Piero ci ha sempre accolto nel suo studio tra i suoi amati dischi ed era felice come un bambino quando c'era il pienone. Oggi tutti noi siamo musicisti migliori grazie a voi e vi saremo per sempre riconoscenti. Piero, continueremo a cantare per te" hanno concluso gli artisti intonando il ritornello de "La Compagnia", "Tristezza va, una canzone il tuo posto prenderà".
Domenica 6 ottobre, a San Ginesio, verrà insignita del riconoscimento “La Fornarina 2019” la dottoressa Rosaria Del Balzo Ruiti, Presidente del Comitato Locale di Macerata della Croce Rossa Italiana e Presidente della Fondazione Carima.
La cerimonia, semplice e significativa come nella cifra della confraternita dei Sacconi, si svolgerà al di fuori del complesso di San Tommaso, attualmente inagibile, presso l’Aula consiliare del Comune di San Ginesio, nella sede provvisoria di Colle San Giovanni, alle ore 10:30.
La XXII edizione dell’evento, organizzato dalla Confraternita dei Sacconi di San Tommaso e dal Centro Internazionale di Studi Gentiliani col patrocinio del Comune di San Ginesio, individua ogni anno una rappresentante del mondo femminile che si sia particolarmente distinta per l'alto profilo morale del suo impegno generoso, sia nel volontariato che nella sua attività professionale, a favore dei minori, dei diseredati e della crescita civile della società contemporanea.
Rosaria Del Balzo Ruiti, esempio di impegno, dedizione e professionalità al servizio degli altri, con la sua sensibilità e le sue riconosciute capacità organizzative, attraverso la Croce Rossa, ha sostenuto tante persone in difficoltà e, nell’ambito dei fini istituzionali della Fondazione Carima, ha favorito lo sviluppo dei nostri territori, tanto più dopo gli eventi sismici, contribuendo alla loro crescita sociale, culturale ed economica. Figura di riferimento dell’associazionismo e del volontariato, con grande energia, ha saputo valorizzare le virtù femminili della cura e dell’accoglienza.
Adolfo Guzzini si è unito in queste ore al profondo cordoglio che l'intera comuncità di Recanati sta osservando a seguito della scomparsa del cofondatore e direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli.
"La perdita di Piero lascia un vuoto incolmabile - ha affermato Guzzini -: Musicultura è diventata nel tempo tra le più importanti eccellenze culturali del territorio. Inventore di nuovi orizzonti culturali, è stato uomo dalle raffinate capacità di cogliere e promuovere la creatività. Il gruppo Guzzini, che attraverso le proprie aziende ha sostenuto e condiviso alle origini la sua visione innovatrice, si unisce al lutto della famiglia e dell'Associazione Musicultura tutta".
Il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari ha espresso tramite una nota stampa il suo cordoglio per la scomparsa di Piero Cesanelli, cofondatore e direttore artistico di Musicultura. "Chi conosceva Piero Cesanelli ne restava affascinato- scrive Pettinari -: uomo colto, sensibile, curioso e grande artista innamorato della sua terra, con il suo festival ha contribuito a far conoscere Macerata e l’Arena Sferisterio in tutto il mondo. La comunità provinciale deve eterna gratitudine alla fondamentale opera di promozione del nostro territorio svolta da Piero e da Musicultura".
"Ho avuto il privilegio e l’orgoglio di essere suo amico, per questo posso testimoniare l’attenzione e l’interesse che aveva per la soluzione dei problemi della nostra gente; sapeva ascoltare e, se richiesto, era disponibile a dare consigli e suggerimenti. Ogni incontro era un’occasione piacevole e soprattutto utile per approfondire anche i temi inerenti l’attività istituzionale".
"Era una persona tanto semplice e umile quanto geniale - ricorda Pettinati - e ricca di sentimenti veri e autentici. Ogni volta che era necessario portare un contributo a una manifestazione, in un teatro, in una piazza e persino in una iniziativa come la Raci, la Provincia ha sempre potuto contare su Piero e sulla sua compagnia di Musicultura. In questo momento così triste e doloroso mi sento vicino a Paola, alla sua famiglia e a tutta la compagnia di Musicultura".
"A noi che lo abbiamo conosciuto e amato restano il ricordo e l’esempio di una persona straordinaria e soprattutto l’impegno a non disperdere ma a valorizzare la sua opera" conclude il presidente della provincia di Macerata.
"La Giunta regionale delle Marche ha approvato lo schema d'Accordo tra Lazio e Marche per il trattamento preliminare allo smaltimento di rifiuti urbani provenienti dal Lazio" a comunicarlo è l'Assessore regionale Angelo Sciapichetti.
"L'accordo, fondato sul principio di reciproca solidarietà istituzionale con la Regione confinante, prevede il conferimento di un quantitativo di rifiuti urbani indifferenziati per un massimo di 5.500 tonnellate al mese da sottoporre a trattamento meccanico biologico nell'impianto di Ascoli Piceno, in località Relluce, gestito da Piceno Ambiente Spa per un periodo di sei mesi. Dopo il trattamento i rifiuti saranno smaltiti poi negli impianti laziali."
"La Regione Marche - conclude Sciapichetti - non può permettere la saturazione delle proprie discariche e per questo il trattamento potrà essere effettuato da Piceno Ambiente con l'impegno, da parte della Regione Lazio, che i rifiuti trattati nell'impianto vengano poi immediatamente riportati fuori dalle Marche per l'abbancamento".
Il Presidio di Macerata dell’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica delle Marche ha indetto un’asta pubblica per la locazione dei locali sfitti nel Comune capoluogo, a Urbisaglia e a Petriolo.
I locali che si trovano nel capoluogo sono ubicati in via Pace, 146, in via Natali 171, in via Pavese 64, in via Ignazio Silone 32/34, in via Ignazio Silone 36, in via dell’Acquedotto 68. A Petriolo i locali si trovano in via Giacomo Matteotti 6 mentre a Urbisaglia in via del Sacrario 3 e 5.
L’esperimento d’asta si terrà il 7 novembre del 2019, presso la Sede dell’Ente (via Lorenzoni 167). Le offerte dovranno pervenire entro il 31 ottobre.
I vari locali sono a uso negozio, magazzino e deposito. La locazione avrà una durata di sei anni per i locali commerciali e di un anno per le altre tipologie di utilizzo con la possibilità di rinnovo.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare i sito www.erapmarche.it
Il prossimo 30 ottobre, alle 12:00, presso gli uffici del Servizio Tecnico del Comune di Macerata, in piaggia della Torre 8, al secondo piano, si terrà un’asta pubblica ad unico incanto per la concessione dei locali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande all’interno del palazzo di giustizia. Il canone a base d’asta è fissato in 20.000,00 euro.
Gli interessati, in possesso dei requisiti richiesti, dovranno far pervenire entro le ore 12 del 28 ottobre un plico chiuso e sigillato, indirizzato al “Comune di Macerata – Ufficio Protocollo - v.le Trieste 24 - 62100 Macerata”, contenente la dicitura asta pubblica del giorno 30/10/2019 per la concessione dei locali all’interno del Palazzo di Giustizia a Macerata.
Il testo integrale dell'avviso, il modello di domanda di partecipazione e di offerta economica, lo schema di contratto di concessione e la documentazione tecnica sono disponibili sul nel sito del Comune al seguente indirizzo: www.comune.macerata.it .
Per informazioni gli interessati si potranno rivolgere nelle ore d’ufficio al Servizio Servizi Tecnici, Ufficio Patrimonio per concordare la visione dell’immobile, delle relative planimetrie e di tutta la documentazione tecnica, tel. 0733/256419-256, per notizie concernenti lo svolgimento della gara, tel. 0733/256401-503.
“Una comunità che si riconosce nelle forze di polizia è una comunità sana, operosa e laboriosa, che ha il merito di contribuire alla conquista della legalità e della sicurezza di tutto il suo territorio. La comunità di Macerata e i suoi sindaci non si sono mai sottratti a questo compito e oggi, se il territorio maceratese gode di una maggiore percezione di sicurezza, il merito non va solo alle forze di polizia ma anche ai sindaci e ai loro cittadini." Con queste parole oggi, 30 settembre, in occasione della festa di San Michele Arcangelo, il Questore di Macerata Antonio Pignataro ha dato l’avvio alla commemorazione del Santo Patrono della Polizia di Stato. La celebrazione assume un rilievo particolare perché rappresenta un momento di festa per gli appartenenti alla Polizia e per i loro familiari che in questa giornata sono soliti ritrovarsi insieme per un momento di convivialità.
Il Questore ha sottolineato che "l’atteggiamento di indifferenza che in questo periodo storico attanaglia la nostra società, non appartiene a questo territorio operoso e laborioso. La comunità e i sindaci non hanno mai voltato la faccia dall’altra parte e hanno sempre affrontato insieme alle forze di Polizia le delicate variabili criminali che hanno interessato questa Provincia facendo acquisire a tutto il tessuto sociale della del maceratese la massima sicurezza e libertà" - ha continuato il Questore Pignataro.
In occasione della festa questa mattina alle, 9.30, alla presenza di rappresentati dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato), è stata celebrata una messa presso la Sala riunioni della Caserma “P. Paola” officiata dal Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi.
Alla celebrazione hanno partecipato le massime autorità militari e civili della provincia e alcuni sindaci tra i quali il sindaco del capoluogo Romano Carancini, che il Questore ha salutato rivolgendosi simbolicamente a tutti i sindaci della provincia e ringraziandoli "per la loro lealtà, il senso dello Stato e per le funzioni che svolgono ogni giorno con disciplina e onore, collaborando con le forze di Polizia e consentendo loro di adempiere al meglio alle loro funzioni e dare un senso compiuto alla loro istituzione." Presenti alla cerimonia anche i funzionari e il personale della Questura, del Commissariato di Polizia di Civitanova Marche e delle Sezioni Polizia Stradale e Polizia Postale di Macerata. Presente anche il comune di Civitanova con l'Assessore alla Sicurezza Giuseppe Cognigni.
Presenti anche i familiari dei caduti in servizio: l'ispettore capo Gianluca Angelozzi, l'assistente capo Leonardo Caucci e gli appuntati Michele Idone e Marino Sbarbati. Il Questore ha espresso per loro parole di ringraziamento e di vicinanza. Nel suo intervento al termine della cerimonia Pignataro ha ringraziato tutto il personale della Polizia di Stato e delle altre Forze dell’ordine nonché i rappresentanti delle altre Amministrazioni Pubbliche presenti in Chiesa, chiamati in questi mesi a un maggior impegno nella lotta all’illegalità che la Polizia di Stato sta conducendo con grande sacrificio nella provincia.
Il Questore Pignataro ha anche ringraziato ufficialmente il Vescovo di Macerata per la lettera di solidarietà inviata a suo sostegno dopo le numerose critiche per l’azione svolta dal Questore in materia di cannabis light. “Ho pensato di scriverLe questa lettera aperta perché ritengo che il Suo impegno nella lotta contro la diffusione “legale” della cannabis (marijuana) sia da sostenere con fermezza. Anche io come Lei ho troppo a cuore la difesa della vita e del futuro dei giovani per farmi spaventare dall’accusa di fare con ciò propaganda politica” l'incipit della missiva inviata al Questore.
Il Questore ha sottolineato come "soltanto una mano armata dalla potenza di Dio avrebbe potuto scrivere quelle belle parole che hanno rappresentato per lui stesso un alimento e una spinta ulteriore a proseguite sulla strada tracciata ancora con maggiore impegno e perseveranza, al fine di salvare giovani vite ed evitare tribolazioni e disperazione di intere famiglie che vedono i propri figli devastati dalla droga e destinati all’autodistruzione."
A conclusione della cerimonia sono state consegnate le onoreficienze per i servizi espletati in occasione del sisma del 2016 ai vice questori Maurizio Marcucci e Maria Nicoletta Pascucci, al sostituto commissario Valter Angelici, ai vice ispettori Domenico Mauti e Stefano Ronconi, ai sovrintendenti Mauro Sanità e Diego Valin e all'assistente capo coordinatore Tommaso Annibali. Riconoscimento anche al Commissario Walter Busiello, attualmente in quiescenza. "Evidenziando capacità professionali ed altruismo espletavano un’attività di soccorso pubblico a tutela della popolazione a seguito degli eventi sismici registratisi il 24 agosto e il 26 e 30 ottobre 2016” la motivazione dei riconoscimenti.
Al termine della cerimonia, è stato infine presentato un breve video realizzato dall’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) presieduta dal Dottor Giorgio Iacobone, con fotografie rappresentative di importanti operazioni di Polizia condotte nella nostra provincia tanti anni fa.
Parte da Pieve Torina un’esigenza di razionalizzazione dei tanti documenti che diversi enti, a cominciare dalla regione e dai comuni coinvolti nell’esperienza del terremoto del 2016, hanno prodotto e continuano a produrre al governo centrale per definire richieste, linee d’intervento e priorità per la ricostruzione. “Troppi interlocutori, una pletora di documenti e continue richieste frammentate possono compromettere la forza di un fronte che, malgrado le inevitabili specificità, dovrebbe presentarsi il più possibile in modo unitario. Il tempo delle analisi di quel che è successo è ormai concluso, ora è il momento di agire in modo chiaro per il futuro delle nostre comunità cercando di non replicare vecchi errori. Questo è lo sforzo che, come Unioni Montane che rappresentano diversi comuni dell’entroterra marchigiano, abbiamo cercato di fare promuovendo un unico documento che consegneremo direttamente nelle mani del presidente del consiglio dei ministri, Conte. Vogliamo presentarci con una sola voce, perché l’unione fa la forza come recita un vecchio adagio”. Queste le parole di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino che lo scorso giovedì, 26 settembre, si è incontrato con i suoi omologhi, Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco e presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, e con Giampiero Feliciotti in rappresentanza di quella dei Monti Azzurri.
“Si tratta di un evento che ha una rilevanza significativa per il nostro territorio – prosegue Gentilucci – perché siamo riusciti a superare personalismi ed egoismi che troppo spesso rischiano di minare la compattezza di una realtà che presenta tanti elementi comuni. L’obiettivo unitario è quello di ridare speranza e prospettive di sviluppo certe all’entroterra marchigiano trasformando la tragedia del terremoto in opportunità. Se questo non dovesse accadere - conclude Gentilucci - il rischio di una desertificazione dei piccoli centri montani potrebbe tradursi in una terribile certezza”.
"La notizia della morte di Piero Cesanelli mi è arrivata mentre prendevo parte a una conferenza nel teatro della nostra Società. Un teatro nel quale con Piero abbiamo vissuto insieme quindici anni di audizioni di Musicultura, nel quale l’ho visto in una serata veramente felice, in occasione del matrimonio con Paola nel 2013". Sono le parole di Enrico Ruffini, presidente della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata, per la scomparsa di Piero Cesanelli.
"Piero era un amico della Filarmonica, abbiamo vissuto anche molti concerti da lui predisposti per la Filarmonica in occasione della Festa della Donna per molti anni, un omaggio fatto con il tatto, la delicatezza e gli arrangiamenti prestigiosi che solo lui sapeva mettere in campo - continua Ruffini -. Sicuramente sia il territorio sia la nostra Filarmonica sono oggi più poveri, ci manca un riferimento, una persona che a tante attività ha dato lustro. Attività importanti, direi determinanti che ci hanno condotto fino ad oggi. Ci mancherà Piero. A nome del direttivo e di tutti i soci un abbraccio alla moglie Paola" conclude la nota.
Anche la direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Macerata, Rossella Ghezzi, ha lasciato un suo ricordo su Piero cesanelli. "Ci lascia all’età di 73 anni Piero Cesanelli, uomo d’arte e di cultura, figura importantissima per la comunità maceratese e non solo, padre di Musicultura, festival della musica popolare e d'autore fra i più longevi d’Italia che, nato nel 1990 come Premio Città di Recanati, è trasferito definitivamente allo Sferisterio dal 2005. Musicultura è stato il grande regalo di Cesanelli alla città di Macerata, ai suoi cittadini e ai suoi studenti, che hanno visto avvicendarsi su quel palco grandi cantautori italiani e tantissimi talenti emergenti. I rapporti con l’Accademia di Belle Arti di Macerata sono sempre stati floridi, ricchi e costruttivi e moltissime le iniziative condivise negli anni, sempre rivolte al coinvolgimento dei più giovani e alla loro crescita culturale e professionale."
Anche la Città di Tolentino ricorda con grande affetto Piero Cesanelli, "persona di grande sensibilità artistica. Serberemo sempre nei nostri cuori - scrive il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – le bellissime serate proposte in piazza della Libertà con La Compagnia di Musicultura. Spettacoli bellissimi e coinvolgenti che riproponendo i brani più belli della musica italiana, ci hanno fatto riscoprire la nostra storia più recente, emozionandoci. Grandi eventi proposti con garbo e straordinaria cultura, non solo musicale, da Piero Cesanelli. La nostra terra perde una persona dalla grande educazione e signorilità e dalla arguta intelligenza che ha lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario, una eccezionale persona che è riuscita a far sì che ogni canzone che ha segnato la nostra vita, divenendone colonna sonora, la troviamo, come per magia, all’interno dei suoi bellissimi spettacoli."
Il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale si era dichiarata inagibile un’abitazione di via Cesare Augusto a seguito degli eventi sismici iniziati nell'agosto del 2016.
L’edificio è stato oggetto di ristrutturazione sotto le direttive dell'ingegner Maria Rita Gastreghini, direttore dei lavori di riparazione e rafforzamento locale.
Si terranno martedì 1 ottobre alle ore 11:00 presso il Palazzo del Comune di Recanati i funerali in forma laica di Piero Cesanelli. Il cofondatore e direttore artistico di Musicultura si è spento ieri per l’aggravarsi di una malattia nel reparto di Lungodegenza a Treia. Al suo fianco fino all’ultimo istante la moglie Paola, compagna di una vita, col sostegno dei parenti e degli amici più stretti.
La camera ardente sarà allestita lunedì 30 settembre nell'atrio comunale a Recanati dalle 16:00 alle 20:00.
Spirito libero, animo sensibile, uomo di arte e di cultura, estroso, pigro ed energico al tempo stesso, Piero Cesanelli era nato nel 1946 a Recanati, dove ha sempre vissuto.
Insofferente ai metodi scolastici, si laurea tuttavia col massimo dei voti e lode in lettere all’Università di Urbino, con una tesi su magia, tradizioni e musica popolare. Nel periodo universitario si mantiene suonando in gruppi musicali animatori di night club poi, folgorato dalla canzone d’autore francese prima, quindi da quella d’oltre oceano ed italiana, esibendosi con canzoni cantautoriali e sue in noti locali come il Lady Godiva o La Casina delle Rose, tra un numero di spogliarello ed uno di illusionismo.
Con la casa discografica Bentler, pubblica tre LP: Fuori stagione, Generazione improvvisata e Le due foto, cui fanno seguito varie apparizioni televisive, anche in TV estere. Alla proposta di un contratto discografico di tre anni con relativo trasferimento a Milano e di una tournée promozionale di tre mesi nei paesi scandinavi Piero tentenna, poi dice no. Il suo costituzionale omoblovismo e il controverso, lacerante ma coinvolgente amore per Recanati lo inducono a scegliere l'ermo colle e di iniziare il lavoro di insegnante di lettere in un piccolo paese montano della provincia di Macerata, di 300 abitanti ed infinite greggi di pecore.
L’inseparabile amica di Cesanelli rimane comunque sempre la Canzone: “… le belle canzoni sono le protagoniste assolute della mia, delle nostre vite, i fatti accaduti sono sempre necessariamente collegati a loro; come le più suadenti delle cortigiane riescono a farsi ascoltare anche quando sai che sarebbe bene non farlo…”
La pigrizia che gli impedisce di emigrare nelle lontane capitali della musica, lo spinge a sognare di attrarre nel proprio territorio i grandi rappresentanti dei suoi interessi musicali e letterari e contemporaneamente di creare un concorso attento alla dimensione artistica della canzone, che favorisca il ricambio generazionale. Inventa insieme a Vanni Pierini Musicultura (I edizione 1990, per i primi 15 anni la manifestazione è nota come Premio Recanati) e ne assume fin dall’inizio la direzione artistica.
Il progetto trova in Fabrizio De André e in Giorgio Caproni i primi firmatari di un comitato artistico di garanzia che da subito è uno dei tratti distintivi dell’iniziativa (e che da allora ha annoverato ed annovera illustri protagonisti della musica, della letteratura e del cinema italiani (Fernanda Pivano, Alda Merini, Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Gianna Nannini, Vasco Rossi, Sandro Veronesi, Gino Paoli, Francesca Archibugi, Claudio Baglioni, Carmen Consoli, Ennio Cavalli, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Brunori Sas, Andrea Purgatori…).
La scommessa è vinta. Il gotha della canzone e della poesia italiane, ospiti di spicco internazionali, meritevoli absolute beginner portano le loro testimonianze sul palco di Musicultura, che grazie anche alle media partnership radio-televisive con la Rai fa conoscere il fascino dell’Arena Sferisterio di Macerata – dove dal 2005 ha luogo il festival – a tutta l’Italia e all’estero. Più di millecinquecento artisti da ogni parte del nostro Paese e del mondo danno vita nei trent’anni del festival anni ad una delle più qualificate e dinamiche esperienze culturali e popolari nazionali, seguita con passione e attiva partecipazione dal pubblico.
Fioccano per Piero premi e riconoscimenti, a più riprese Cesanelli, oramai conosciutissima, amata e stimata personalità del territorio, riceve proposte per ricoprire importanti incarichi istituzionali, lui gentilmente declina, il personalissimo mix di stati d’animo che albergano in lui - gentilmente irriverente, quietamente anarchico, poeticamente malinconico, scherzosamente malandrino - gli impedisce di rinunciare alle sue piccole libertà, forse poco comprensibili agli altri ma essenziali per lui: coltivare come un giardiniere le amicizie, onorare i riti notturni dedicati ad una luna amica o ai bar dell’alba, amare ed andare incontro alla vita senza mai sentirsi pienamente appagato da persone e cose.
Tra le creazioni artistiche di Cesanelli c’è anche Lunaria, la rassegna che dal 1996 caratterizza l’estate d Recanati, in cui un esponente della canzone ed uno della parola sono chiamati a condividere il medesimo palco e che ha visto incontri memorabili come quello tra Fernanda Pivano e Lorenzo Jovanotti, Dacia Maraini e Ornella Vanoni, Solomon Burke e Mons. Claudio Giuliodori, Gianna Nannini e Margherita Hack, fino alle più recenti partecipazioni di Joan Baez e Graham Nash.
L’ultima invenzione artistica di Cesanelli in ordine di tempo è “La Compagnia”, forse quella artisticamente ed umanamente a lui più cara. È una equipe di musicisti, interpreti, attori, video maker, tutti volutamente selezionati nel territorio marchigiano, che negli ultimi dieci anni ha infiammato piazze e teatri con oltre 250 rappresentazioni di spettacoli ideati e diretti da Piero, che raccontano la storia italiana del dopoguerra attraverso il filtro della canzone, con la collaborazione ai testi in alcuni casi dell’amico Carlo Latini.
Tutta l’associazione Musicultura si stringe oggi intorno a Paola, compagna di Piero, e alla tenerezza del loro legame di una vita .“Ho perso un amico. Oggi non c’è canzone che possa aiutarmi. Neanche “Le plat pais”, che tu Piero, lo so, suggeriresti,” ha sussurrato Ezio Nannipieri, il più stretto collaboratore di Cesanelli e vicepresidente di Musicultura.