Attualità

Variante inglese, nuova stretta del Prefetto: nel mirino gli assembramenti  in piazze e strade

Variante inglese, nuova stretta del Prefetto: nel mirino gli assembramenti in piazze e strade

Si è tenuto oggi, in modalità remoto, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Falvio Ferdani alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell'Ordine, il Presidente della Provincia, il Direttore Generale dell'Asur Marche, il Direttore Generale dell'Asur Area Vasta 3, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Presidente della CON.TR.A.M. S.p.a., il Presidente dell’A.P.M., il Presidente dell’A.T.A.C., il Direttore Provinciale della Confindustria, il Direttore Provinciale della Confcommercio, il Presidente Provinciale della Confesercenti, il Direttore Provinciale della Coldiretti, il Presidente Provinciale della Confagricoltura, il Presidente Provinciale della Copagri, il Presidente Provinciale della Confederazione Nazionale Artigianato, il Responsabile RFI – Trenitalia, nonché i Sindaci dei Comuni di molti Comuni del Maceratese. Il summit ha avuto come scopo il coordinamento e il monitoraggio delle azioni di prevenzione degli assembramenti e dei controlli sull’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19 nel territorio provinciale. Ciò anche alla luce delle nuove disposizioni con cui sono stati introdotti taluni elementi di novità in tema di mobilità territoriale, finalizzati a mitigare e contrastare l’emergenza sanitaria ancora in atto.   Al riguardo, il Prefetto ha preso atto della dettagliata relazione sull’ andamento della situazione epidemiologica da covid 19 da parte del Direttore Generale Asur dal quale risulta un recente incremento dei casi di positività registrato nel territorio regionale, dovuto anche al diffondersi della variante inglese al Covid-19, e delle conseguenti ordinanze adottate dal Presidente della Giunta Regionale recanti misure restrittive per contrastare e contenere il diffondersi del virus. Al riguardo ha evidenziato come si renda necessario intensificare ulteriormente i controlli, anche con riferimento alla parte del territorio provinciale confinante con i Comuni interessati dalle predette misure restrittive. Inoltre, con riferimento alle località maggiormente attrattive presenti nel territorio provinciale, è stato chiesto di valutare l'opportunità di disporre ulteriori misure per ridurre gli ingressi, l'affluenza nelle piazze e nelle strade. È stato altresì chiesto di rafforzare i dispositivi di controllo del territorio anche nei fine settimana e nelle fasce orarie più avanzate, al fine di verificare il rispetto delle regole fondamentali (distanziamento, utilizzo corretto della mascherina). Particolare attenzione è stata raccomandata nei confronti del mondo della scuola al fine di prevenire l'insorgere di focolai, in ragione dei recenti casi di riscontrata positività che hanno determinato l'attuazione di misure di contenimento in vari Istituti. È necessario infatti impedire un aumento della pressione sulle strutture ospedaliere, nella consapevolezza che solo lo sforzo unitario fondato sul senso di responsabilità di tutti può essere strumento efficace nella lotta alla diffusione del virus. Alla riunione erano altresì presenti i rappresentanti del mondo industriale e delle Associazioni di categoria ai quali è stato richiesto- in un ottica di condivisa responsabilità- di sensibilizzare i propri associati ad ogni forma di collaborazione per evitare assembramenti che determinano situazioni di rischio alla salute pubblica.

26/02/2021 16:59
Covid-19, positivo il sindaco di Sarnano Piergentili: "Sono in isolamento a casa"

Covid-19, positivo il sindaco di Sarnano Piergentili: "Sono in isolamento a casa"

"Questa mattina sono risultato positivo al secondo tampone di controllo effettuato presso il comune di Sarnano". Lo comunica il sindaco Luca Piergentili in un post su Facebook. "Sono in isolamento preso la mia abitazione, spiega il primo cittadino. Continuerò a portare avanti le varie questioni da remoto. La fase è molto delicata, raccomando a tutti la massima attenzione". Nel territorio di Sarnano, attualmente, si registrano 33 casi di positività al Coronavirus con 123 persone in isolamento domiciliare.

26/02/2021 10:46
Coronavirus Marche, 686 casi in 24 ore: 84 sono in Provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 686 casi in 24 ore: 84 sono in Provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5563 tamponi: 3475 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1157 nello screening con percorso Antigenico) e 2088 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,7%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 686 (84 in provincia di Macerata, 323 in provincia di Ancona, 144 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 66 in provincia di Ascoli Piceno e 32 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (73 casi rilevati), contatti in setting domestico (144 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (211 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (19 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (30 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 196 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1157 test e sono stati riscontrati 86 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 19,74% oggi, rispetto al 13,01% di ieri. In diminuzione di 1 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 642, di cui 81 in terapia intensiva (- 3 rispetto a ieri). Sono, invece, 28 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 14 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.   Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche: 

26/02/2021 10:26
Civitanova, lavori in piazza XX Settembre: restyling per il marciapiede del vialetto nord

Civitanova, lavori in piazza XX Settembre: restyling per il marciapiede del vialetto nord

Lunedì primo marzo aprirà il cantiere per consentire i lavori di rifacimento del marciapiede del vialetto nord di piazza XX Settembre (lato abitazioni e negozi), un intervento che la Giunta comunale ha approvato a fine 2020 nell’ottica di una riqualificazione del borgo marinaro e del centro città e che rientra nell’ambito del piano triennale delle Opere Pubbliche. Il nuovo marciapiede sarà realizzato in marmo rosato, rispecchiando quello esistente che costeggia il perimetro della piazza. L’opera sarà eseguita dalla “Edilpiazzali” di Filottrano, che procederà a smantellare l’esistente e al rifacimento della nuova pavimentazione. Stessa procedura prevista per il vialetto sud, che partirà una decina di giorni dopo, a cura della ditta “Edil Europa” di Macerata. L’Ufficio viabilità del Comune ha comunicato che non ci saranno modifiche alla circolazione delle auto né durante i giorni feriali né durante il sabato, quando si svolgerà regolarmente il mercato settimanale. Il restyling consentirà oltre all’abbellimento del percorso, un miglioramento della fruibilità pedonale del centro abitato e l’abbattimento delle barriere architettoniche, poiché verranno eliminati eventuali ostacoli presenti e situazioni che inibiscono o limitano la persona nell’interazione con lo spazio architettonico e urbano. Per il Comune di Civitanova Marche il responsabile della procedura è il geom. Maurizio De Florio, mentre il direttore dei lavori è il geom. Simone Salvatelli. Tempo per la consegna dei lavori stimato in 70 giorni circa.   (Foto di archivio) 

25/02/2021 16:59
Macerata, alberi protetti troppo vicini alla ferrovia: "da abbattere ma ne ripianteremo il doppio"

Macerata, alberi protetti troppo vicini alla ferrovia: "da abbattere ma ne ripianteremo il doppio"

Il Comune di Macerata procederà, a partire da lunedì 1 marzo, all'abbattimento di alcune essenze arboree protette presso l'area verde di largo Pascoli a seguito di imposizione della Rete Ferroviaria Italiana in quanto tali piante sono site a una distanza non a norma dalla più vicina rotaia e rischiano quindi di arrecare pregiudizio alla sicurezza e regolarità della circolazione ferroviaria in caso di avverse condizioni meteo con forti perturbazioni atmosferiche. "Un intervento resosi obbligatorio per evitare eventuale violazione di legge alla normativa in materia di circolazione ferroviaria e non incorrere in ulteriori sanzioni e diffide come avvenuto in passato – ha detto l’assessore con delega al decoro urbano e ai parchi pubblici Paolo Renna -. Nell’ottobre del 2019 infatti il Comune era stato obbligato con una sanzione e con una diffida ad abbattere alcune piante che insistevano in via Annibal Caro. Oggi dobbiamo obbligatoriamente procedere all’abbattimento delle essenze arboree in largo Pascoli". Rete Ferroviaria Italiana, lo scorso gennaio, ha quindi obbligato il Comune di Macerata a procedere all’abbattimento delle piante in oggetto. In data 24 febbraio l’agronomo del Comune e il funzionario RFI hanno effettuato un sopralluogo per definire l’entità dell’intervento funzionale alla messa in sicurezza della ferrovia. Il D.P.R. 753 dell’11/7/1980, all’art. 52 prevede infatti che “gli alberi debbono essere ubicati a una distanza non inferiore a 6 metri dalla più vicina rotaia e, per gli alberi di altezza superiore a 4 metri, tale distanza deve essere uguale all’altezza dell’albero aumentata di 2 metri”. Durante il sopralluogo è stata constatata la presenza di alcuni alberi Pinus pinea e Cedrus libani di altezza ben superiore ai 4 metri e posizionati al limite dell’area verde a confine con la proprietà Rfi a una distanza inferiore rispetto a quella prevista dalla norma. Inoltre all’interno dell’area, gli alberi posti in posizione più arretrata rispetto a quelli in previsione di abbattimento, sono situati a una distanza tale da non rispettare le prescrizioni di legge: a questo proposito si procederà all’abbassamento dell’altezza degli stessi al fine di rientrare nei parametri prescritti dalla normativa evitando l’abbattimento. "Teniamo molto al patrimonio arboreo della città e abbiamo quindi pensato di ripiantumare il doppio delle piante che saranno abbattute in altri spazi della città – ha concluso l’assessore Renna -. L’Amministrazione inoltre, in seguito alla mancata manutenzione degli ultimi anni che è sotto gli occhi di tutti, ha in mente un piano di potature e di recupero delle varie piante della città che vada a salvaguardare e tutelare l’incolumità dei cittadini".    

25/02/2021 16:26
San Severino, lavori di riqualificazione del Palasport: oltre 300mila euro d'appalto

San Severino, lavori di riqualificazione del Palasport: oltre 300mila euro d'appalto

Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato un avviso relativo all’individuazione di operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di riqualificazione esterna del palazzetto dello sport “Albino Ciarapica”. L’importo complessivo dell’appalto è pari a 317.291,49 euro. Per l’aggiudicazione si seguirà il criterio del minor prezzo. Gli interessati potranno inoltrare domanda di partecipazione, esclusivamente attraverso la piattaforma telematica di negoziazione dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, all’indirizzo https://umpotenzaesinoappalti.regione.marche.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp.  L’istanza, redatta su apposito modello, va presentata entro il termine perentorio del 12 marzo 2021 ore 13.  

25/02/2021 14:43
Recanati, approvati i lavori per la nuova bretella Squartabue di Villa Musone

Recanati, approvati i lavori per la nuova bretella Squartabue di Villa Musone

Approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Recanati il progetto di fattibilità tecnico economico e la relativa variante urbanistica per la realizzazione della nuova bretella stradale di collegamento della Zona Industriale Squartabue di Recanati e la Strada Provinciale numero 3, che attraversa la Zona Acquaviva di Castelfidardo per poi collegarsi alla S.S. Adriatica.  Un’importante e attesa arteria stradale che decongestionerà il traffico veicolare pesante, indotto dalle zone industriali, dall’area abitata di Villa Musone. “Grazie ad un lavoro congiunto tra i Comuni di Loreto, Castelfidardo  e le aree delle Provincie di Ancona e Macerata l’opera vede oggi il suo avvio - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Un’importante e complessa collaborazione istituzionale congiunta che ha dato il risultato che ci eravamo prefissati.” Il tratto della bretella ricadente nel territorio recanatese ha una lunghezza di 450 metri e una rotatoria dal diametro di 50 metri, per un costo d’intervento pari a circa 995mila euro, finanziato per 850mila euro dalla Regione Marche nell’ambito degli investimenti per l’ampliamento ed il potenziamento delle infrastrutture stradali regionali.  I restanti 145mila euro verranno finanziati dal Comune di Recanati per gli  indennizzi di esproprio e le spese tecniche. "È un progetto atteso dal territorio che completa l'intervento di Osimo, Castelfidardo e Loreto - spiega l'assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo - una bretella che serve alle aziende, ai lavoratori, ai residenti di Villa Musone che vedranno alleggerito il transito di mezzi pesanti e non, specie nelle ore di punta." La variante si concluderà entro l'anno con i vari passaggi previsti dalle leggi e per il 2022 è previsto l’appalto per l’importante opera viaria.      

25/02/2021 13:27
Cos'è successo in Congo? L'analisi del prof.Petrocchi sulla morte di Maurizio Iacovacci e Luca Attanasio

Cos'è successo in Congo? L'analisi del prof.Petrocchi sulla morte di Maurizio Iacovacci e Luca Attanasio

L’assalto al convoglio ONU e la tragica morte dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Maurizio Petrocchi, Ricercatore in storia contemporanea all’Università di Macerata ed esperto in violenza politica, conflitti e terrorismo ha cercato di fare un po’ di chiarezza su cosa è successo a Goma in Congo. Di seguito l'analisi integrale redatta dal prof. Petrocchi: "In base alle informazioni del governo italiano la mattina del 22 febbraio, tra le 10 e le 11 locali, il convoglio del World Food Programme (Wfp) su cui viaggiavano l'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo sono stati attaccati da alcuni uomini dotati di armi leggere, verosimilmente presso Kibumba, a circa 25 chilometri da Goma, nel Governatorato di Kivu Nord, mentre percorrevano la strada N2 in direzione di Rutshuru. Il diplomatico italiano venerdì 19, con un aereo della missione ONU Monusco era arrivato nella cittadina congolese di Goma. In base alle informazioni raccolte, ancora da verificare, la prima autovettura del convoglio del Wfp, su cui viaggiavano le vittime, sarebbe stata oggetto di colpi di arma da fuoco. Del convoglio facevano parte, oltre all'ambasciatore e al carabiniere, anche cinque membri del World Food Programme, tra cui il vice direttore per il Congo, Rocco Leone. Il convoglio è stato attaccato alle 10,15 all'altezza del villaggio di Kanya Mahoro, nei pressi di una località chiamata “Tre Antenne”. Il gruppo, formato da sei elementi, avrebbe costretto i mezzi a fermarsi ponendo ostacoli sulla strada e sparando alcuni colpi di armi leggere in aria. Il governatore del Nord Kivu ha confermato che i sei assalitori, dopo aver sparato colpi in aria e bloccato il convoglio, hanno ordinato ai passeggeri di scendere dai veicoli. Il rumore degli spari ha allertato i soldati delle Forze armate congolesi e i ranger del parco Virunga che, trovandosi a meno di un chilometro di distanza, si sono diretti verso il luogo dell'evento. Il governatore ha aggiunto che per costringere le loro vittime a lasciare la strada ed entrare nella boscaglia, gli assalitori hanno ucciso l'autista del Wfp. A fare da teatro all’attacco di miliziani armati e al sospetto tentativo di sequestro finito nel sangue, il parco nazionale del Virunga, un tempo noto per la folta presenza di turisti occidentali in avvistamento degli ultimi gorilla di montagna e oggi tristemente al centro delle cronache per le ricorrenti violenze contro le guardie forestali, incaricate di contrastare lo sfruttamento illegale delle risorse naturali nella zona. Nel gennaio di quest’anno, l’uccisione di sette ranger congolesi aveva fatto innalzare i livelli di allarme per la sicurezza nella riserva naturale: più in generale, da oltre due decenni il Nord Kivu e la Regione orientale del paese sono attraversati da dinamiche di violenza politica, banditismo e insorgenza, che ne fanno una tra le aree più instabili del continente africano. In base alle prime ricostruzioni, gli assalitori avrebbero, poi, condotto il resto dei membri nella foresta. Poco distante dal luogo dell'evento era appunto presente una pattuglia di ranger dell’istituto congolese per la conservazione della natura, di stanza presso il vicino parco di Virunga e un'unità dell'Esercito che avrebbero cercato di recuperare i membri del convoglio. Nelle fasi immediatamente successive all’agguato, secondo quanto riportato dal Ministero dell'Interno congolese, nel momento in cui la pattuglia di ranger ha intimato agli assalitori di abbassare le armi (o semplicemente ha mostrato le armi al seguito), questi ultimi avrebbero aperto il fuoco contro il militare dell'Arma dei carabinieri, uccidendolo sul colpo, e contro l'ambasciatore italiano, ferendolo gravemente. La pattuglia di ranger e l'unità dell'esercito successivamente avrebbero evacuato l'ambasciatore italiano presso l'ospedale Monusco di Goma, dove sarebbe avvenuto il decesso a causa delle ferite riportate nell'attacco. Al riguardo, si specifica, inoltre, che il responsabile del convoglio avrebbe negoziato con gli assalitori per allontanarsi dall'area e portare i feriti in una zona sicura. Le province del Kivu del Nord (luogo dell’omicidio) e del Kivu del Sud compongono un’area di quasi 125 mila chilometri quadrati e con oltre 12 milioni di abitanti nell’estremo lembo orientale dell’ex Congo belga.  Questa regione è dilaniata da decenni di violenza e saccheggi, inoltre è allo stesso tempo molto fragile per quanta riguarda la sicurezza, e piena di contraddizioni tipiche dei Paesi africani: enormi ricchezze naturali, povertà e violenza. Non dimentichiamo che il Congo ha la seconda riserva di rame al mondo, un quarto dell'oro globale, un terzo dei diamanti, l'80% di cobalto e coltan, minerali sempre più ricercati per cellulari e batterie, ma ufficialmente il paese è privo di miniere, e allo stesso tempo è anche uno degli ultimi paesi per indice di sviluppo umano.   La lotta per il controllo di queste ricchezze ha favorito la nascita di svariati gruppi guerriglieri che agiscono nella zona. Nella regione orientale del Paese si contano oltre 120 gruppi armati, proliferano autorità paramilitari, reduci delle grandi guerre di fine anni ’90 nella Regione dei grandi laghi, e forze ribelli che, da decenni, si contendono il controllo del territorio, alimentando un'economia informale di guerra che vive dello sfruttamento illegale di risorse, di contrabbando e di estorsioni. Il contrabbando delle ricchezze del Kivu viene favorito anche dalle multinazionali europee e americane e dai paesi confinanti, difatti nella capitale Kigali, hanno sede le direzioni delle multinazionali, soprattutto belghe e americane, che commerciano in minerali e preziosi, va precisato che la presenza italiana è relativamente bassa. L'attuale situazione di conflitto trae origine dalla guerra etnica fra Hutu e Tutsi, che raggiunse l'apice dell'orrore nel tristemente noto genocidio del 1994 in Ruanda, quando gli Hutu operarono una pulizia etnica ai danni dei Tutsi. Nella regione ad est della Repubblica Democratica del Congo l'impatto di quel conflitto e della successiva vendetta dei Tutsi è ferita ancora aperta. In quella parte del Congo agiscono, in particolare, le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda che hanno perso l'originaria potenza militare, ma stanno riorganizzandosi grazie all'alleanza con altre milizie. Sempre di origine Hutu è il cosiddetto Collettivo dei movimenti per il cambiamento. Mentre, nell'intento di difendere i locali, si ergono formazioni quali i Mai Mai, milizie di cosiddetti patrioti. Le ripetute incursioni delle Forze democratiche alleate, principale gruppo ribelle di origine ugandese, hanno inoltre provocato massicci spostamenti di popolazione. Le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (FdlR) sono state accusate dell’agguato dal governo congolese, ma declinano ogni responsabilità. L’FdlR ha vissuto momenti migliori; è un movimento etnico hutu che si rifà all’Hutu Power, ma il disimpegno dei finanziatori stranieri ne ha ridotto le possibilità di azione. Il gruppo che negli ultimi anni ha preso il sopravvento è l’Adf (Allied democratic forces). Dopo alcuni anni di crisi a seguito dell’arresto del leader Mukulu, oggi sventola la bandiera dell’islamismo e sembra quello più organizzato nel Nord Kivu. La sua reale aderenza ai precetti islamici è dubbia, ma viene utilizzata anche dal governo di Kinshasa per cercare aiuti internazionali nella lotta al jihad. Oggi l’Allied democratic forces è solo un gruppo di congolesi – mentre i fondatori erano ugandesi – senza un vero programma politico, dedito alla predazione delle ricchezze locali. Oltre a gruppi creati da ruandesi e ugandesi, nella regione del Kivu operano molte milizie di autodifesa spesso su base etnica chiamate Mai-Mai, nate per difendere i propri villaggi durante la guerra, esse sono attive per lo sfruttamento delle tante ricchezze congolesi. Inoltre, nel maggio del 2020 lo Stato Islamico ha invitato alla guerra santa tutti i jihadisti africani e rivendicato un attentato nel Kivu settentrionale qualche mese dopo. Tutte queste milizie cercano di mettere le mani sui giacimenti e sulle foreste, ma si autofinanziano con i rapimenti sia di elementi locali sia quando possibile di stranieri. I caschi blu e il personale delle Nazioni Unite sono malvisti perché testimoni dei traffici, mentre le guerriglie tollerano di più l’esercito congolese, che non brilla certo per correttezza nei confronti della popolazione. La Repubblica Democratica del Congo vive enormi difficoltà. Nelle province di Kivu, Ituri ed Equatore continua a imperversare il virus Ebola che dal 2019 ha fatto oltre duemila morti. Il World Food Programme ha lanciato l’allarme più volte negli ultimi anni, dichiarando che 13 milioni di persone sono allo stremo, soprattutto nelle zone centrali. Medici Senza Frontiere ha chiesto un intervento urgente dalle Nazioni Unite, mentre l’UNHCR (l’agenzia Onu dei rifugiati) dichiara insostenibile la situazione dei campi profughi che insistono sui confini ruandesi e ugandesi. Tutto nell’indifferenza della lontanissima capitale Kinshasa. Secondo l’UNHCR, si sono registrati negli ultimi due anni in totale 5 milioni di sfollati interni (il 91 per cento dei quali donne e bambini) nel Paese, di cui quasi 2 milioni soltanto nella provincia del Nord Kivu. Il Congo è teatro della più grande crisi di sfollati mai registrata in Africa e gli scontri nel Kivu tra ribelli e forze di sicurezza proseguono ancora":  (Foto: ANSA)    

25/02/2021 13:14
Macerata, Mario Pazzarelli batte il Covid: l'usciere del Comune dopo 4 mesi riabbraccia la famiglia

Macerata, Mario Pazzarelli batte il Covid: l'usciere del Comune dopo 4 mesi riabbraccia la famiglia

“Dopo quattro mesi sono guarito dal Covid anche se la strada verso la normalità sarà ancora lunga. Da pochi giorni sono tornato a casa dopo aver percorso tutte le possibili e inimmaginabili tappe di questa malattia tremenda e reale - è quanto scrive in una lettera Mario Pazzarelli, usciere 61enne del Comune di Macerata - Dal 30 ottobre, dopo qualche a giorno a casa, sono stato costretto al ricovero nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Macerata e successivamente, sono stato trasferito al Covid Hospital di Civitanova Marche dove sono stato intubato e poi sottoposto a tracheotomia". "Nel corso di questa mia personale via Crucis sono ho affrontato anche un intervento chirurgico d’urgenza di cui non ho nessuna memoria date le condizioni fisiche in cui mi trovavo - racconta Mario -  Dopo il risveglio, avvenuto gradualmente e con molta difficoltà, sono stato trasferito al reparto di Pneumologia del nosocomio cittadino e poi al Santo Stefano di Porto Potenza Picena per la riabilitazione". "L’appello che vorrei fare è che questa malattia va presa seriamente e non è assolutamente una cosa su cui scherzare, sconvolge e distrugge famiglie intere, mentre il consiglio che suggerisco a tutti è di prendere le dovute precauzioni e rispettare le norme anti Covid, per rispetto nei confronti di noi stessi e quello degli altri - sottolinea Mario che dopo 4 lunghi mesi è riuscito a sconfiggere il Covid- Il desiderio più grande, dopo quello di aver potuto riabbracciare mia moglie Nadia e la mia famiglia, adesso è quello di ringraziare tutti, tutti coloro che mi sono stati accanto, che mi hanno aiutato, che mi hanno sostenuto anche solo con il pensiero e da lontano, che hanno tifato per me e reso possibile la mia rinascita". "Parlo dei medici, persone di una umanità che non ha paragoni, degli infermieri, angeli di giorno e di notte, degli operatori sanitari, delle strutture a partire dalla Medicina d’urgenza e dal reparto di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, al Covid Hospital di Civitanova Marche, dalla Direzione sanitaria del Santo Stefano di Porto Potenza Picena con i suoi operatori che mi hanno supportato nel percorso riabilitativo facendomi sentire come a casa - conclude Mario - E ancora grazie a tutti i familiari, gli amici, i colleghi, i conoscenti, e in ultimo, ma non ultimi, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e al consigliere regionale Anna Menghi per la loro vicinanza. Grazie a tutti per avermi ridato la vita”.        

25/02/2021 11:26
Coronavirus, oggi 732 nuovi casi nelle Marche: 139 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus, oggi 732 nuovi casi nelle Marche: 139 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7870 tamponi: 5625 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2892 nello screening con percorso Antigenico) e 2245 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 732: 139 in provincia di Macerata, 307 in provincia di Ancona, 83 in provincia di Pesaro-Urbino, 76 in provincia di Fermo, 105 in provincia di Ascoli Piceno e 22 fuori regione Questi casi comprendono soggetti sintomatici (82 casi rilevati), contatti in ambito domestico (149 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (266 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (16 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (32 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 173 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2892 test e sono stati riscontrati 230 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,01% oggi, rispetto al 17,72% di ieri. In aumento di 4 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 643, di cui 84 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 33 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 121 pazienti: 48 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altre 12 persone sono accolte nei Pronto Soccorso (7 a Civitanova Marche, 4 a Macerata, 1 a Camerino).   

25/02/2021 10:33
Tolentino, "Scaduto il tempo delle schermaglie": i docenti vogliono chiarezza sul campus scolastico

Tolentino, "Scaduto il tempo delle schermaglie": i docenti vogliono chiarezza sul campus scolastico

A pochi mesi di distanza dal terremoto dell’ottobre 2016, nel dicembre dello stesso anno un gruppo di docenti dell’Istituto “Francesco Filelfo” decise di riunirsi per promuovere un progetto di costruzione di una nuova sede per le scuole superiori di Tolentino.  L’idea di riunire in un unico edificio tutti i corsi superiori era già stata discussa sui banchi del consiglio comunale sul finire degli anni ’90, ma non aveva trovato unanime consenso tra le forze politiche. Il sisma, pur nella sua tragicità, ha spinto i docenti a riprendere in mano l’idea progettuale, con l’intento di coinvolgervi tutte le parti sociali. Nasce così l’associazione riconosciuta denominata “Filelfo per un campus”. Nei mesi a venire i rappresentanti dell'assocciazione ebbero incontri con il sindaco di Tolentino e un’affollata assemblea d’istituto il 10 febbraio 2017 vide la presenza, tra gli altri, dell’ingegnere Cesare Spuri, in qualità di responsabile dell’Ufficio sisma della regione. L’amministrazione comunale, dopo aver sposato l’iniziativa, mise subito a disposizione un lotto di terreno in contrada Pace e l’architetto Ubaldo Severini ricevette l’incarico di redigere un progetto di massima. Lo studio d’architettura svolse egregiamente il suo compito in collaborazione con il RUP della provincia, l’architetto Giordano Pierucci. Nella primavera del 2018, presso i locali del cinema ‘Giometti’, il progetto del nuovo campus scolastico fu presentato agli studenti e alla cittadinanza, alla presenza del presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti e del sindaco Giuseppe Pezzanesi. "Già in quella sede dalle risposte piuttosto evasive da parte di più di un responsabile si comprese come si fosse solo all’inizio di un lungo e difficoltoso iter burocratico, caratterizzato da lunghi silenzi e rimpalli di responsabilità" sottolineano in una lettera aperta docenti, studenti e genitori che fanno parte parte del comitato "Filelfo per un Campus".  Di seguito proponiamo il testo della lettera pervenuta alla nostra redazione, nella quale si chiede un incontro chiarificatore in merito alla tempistica riguardante la costruzione del campus delle scuole superiori a Tolentino:  "Il 4 febbraio 2019 - cioè più di due anni fa! -, alla presenza del presidente della Provincia Antonio Pettinari, del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, di due dirigenti scolastici, del Rup l'architetto Giordano Pierucci e dell'ingegnere Alessandro Mecozzi firmatari del progetto insieme allo studio Severini e associati, venne presentato il progetto preliminare dell’opera. Nel frattempo istituti di comuni vicini hanno beneficiato di fondi prontamente messi a disposizione e, forse, anche di corsie preferenziali; ciò che è stato negato, invece, alla nostra comunità. I cantieri sono stati avviati e diverse strutture scolastiche della zona sono state già consegnate o sono in via di completamento. E Tolentino?.  Venendo alla situazione attuale, dispiace che da parte di qualcuno si metta ancora in discussione l’ubicazione del polo scolastico delle superiori quando il progetto del nuovo plesso è ormai finanziato e nella sua fase definitiva. Abbiamo letto nelle cronache locali le risposte risentite del presidente Pettinari e del sindaco di Tolentino in merito ai ritardi accumulati in più di quattro anni dall’evento sismico. Senza voler individuare in tutto ciò un capro espiatorio o rinfocolare polemiche, chiediamo oggi ai responsabili di poter far chiarezza sull’intera vicenda (stato dei lavori e finanziamento) individuando un cronoprogramma da rispettare rigorosamente. Le scuole superiori di Tolentino stanno subendo una situazione di precarietà ormai divenuta insostenibile e la cittadinanza del quarto centro della provincia di Macerata per numero di abitanti reclama a gran voce risposte ineludibili. Il tempo dei confronti, delle schermaglie politiche e dei ripensamenti è scaduto. È ora di agire e non ci accontenteremo più di generiche promesse e sorrisi di circostanza, esigiamo certezze sui tempi e sui modi dell’attuazione del progetto. Proponiamo quindi un incontro in videoconferenza che veda la presenza del commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, del sindaco della città Giuseppe Pezzanesi, del presidente della provincia Antonio Pettinari e del presidente o, comunque, di un rappresentante della nostra regione per fare il punto della situazione e per rimuovere eventuali ostacoli di ordine burocratico e/o finanziario che ancora sembrano incombere sul futuro delle scuole superiori tolentinati. Pertanto a breve contatteremo gli organi competenti per fissare la data di tale incontro. Terremo al corrente di ogni sviluppo la cittadinanza tolentinate".  

25/02/2021 10:06
Bollette per le case inagibili, confermate le agevolazioni tariffarie per tutto il 2021

Bollette per le case inagibili, confermate le agevolazioni tariffarie per tutto il 2021

Arriva la conferma delle agevolazioni tariffarie sulle utenze domestiche per gli immobili inagibili per tutto il 2021, insieme all’aumento da 75 a 150 mila euro del tetto per gli affidamenti diretti degli incarichi di progettazione delle opere pubbliche nel cratere del sisma 2016. Le due novità sono state introdotte alla Camera nel corso dell’esame del Decreto Milleproroghe, approvato oggi e che sarà da domani all’esame del Senato per la conversione definitiva in legge. Il provvedimento contiene la proroga di numerose scadenze di legge che riguardano i territori delle regioni del Centro Italia colpite dal sisma, ma anche un nuovo stanziamento per finanziare la ricostruzione nel cosiddetto “doppio cratere”, cioè i Comuni abruzzesi colpiti sia dal sisma del 2009 che da quello del 2016, e che possono contare su 60 milioni aggiuntivi annui (per un totale di 100 milioni l’anno). Tra le proroghe approvate anche l’estensione a tutto il 2021 delle agevolazioni tariffarie sulle utenze domestiche per gli immobili inagibili e per le Sae, le Soluzioni abitative di emergenza, dell’esclusione degli immobili inagibili ai fini della determinazione del reddito Ires ed Irpef e dell’Isee, nonché dall’Imu. “Nel provvedimento ci sono misure molto attese dalla popolazione del cratere, che non è ancora uscito dall’emergenza sisma e deve affrontare, al pari del resto del Paese, quella sanitaria dovuta al Covid-19. Ringrazio il Governo ed il Parlamento, i Presidenti delle commissioni, i relatori del provvedimento ed i deputati di maggioranza e opposizione per il grande lavoro svolto sul decreto e che ha portato a risultati concreti, anche in termini di semplificazione delle procedure, come la norma sugli appalti della progettazione” ha detto il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini. Il provvedimento, che non dovrebbe subire modifiche al Senato, esenta le attività produttive dal pagamento della Tosap e della Cosap per tutto il 2021, prevede il differimento a fine anno dei termini entro i quali le Regioni possono utilizzare le procedure derogatorie per il deposito temporaneo delle macerie, dispone l’impignorabilità dei contributi alla ricostruzione fino al 2023 e concede a chi era in affitto al momento del sisma la possibilità di usufruire di un contributo per gli oneri di costruzione a chi decide di realizzare una nuova abitazione. Per quanto riguarda gli incarichi di progettazione viene elevato da 75 a 150 mila euro, come per l’esecuzione dei lavori, l’importo entro il quale è possibile l’affidamento diretto ai professionisti. La norma, come alcune altre deroghe al codice dei contratti pubblici, è valida per i procedimenti avviati entro il 31 dicembre 2021.  

24/02/2021 19:15
Esanatoglia, resta chiusa la Provinciale 29: traffico dirottato in direzione Matelica

Esanatoglia, resta chiusa la Provinciale 29: traffico dirottato in direzione Matelica

Dopo i sopralluoghi di questa mattina, la Provincia di Macerata ha dovuto chiudere la provinciale 29 “Collamato”. Nella serata di ieri, si erano distaccati dalle pareti rocciose alcuni massi che erano finiti in strada proprio all’altezza di Collamato, tra Esanatoglia e Fabriano. Repentino l’intervento dei tecnici che hanno disposto subito la chiusura della strada. Le verifiche odierne hanno evidenziato l’impossibilità a riaprire l’arteria per questioni di sicurezza e si rende necessario un intervento per il ripristino della circolazione. “Purtroppo abbiamo dovuto chiudere la provinciale Collamato - ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Pettinari - perché sono necessari dei lavori di messa in sicurezza. L’obiettivo dell’Amministrazione è ripristinare quanto prima la circolazione, operando con la massima urgenza”. Il traffico da e per Collamato e Fabriano è dirottato in direzione Matelica.

24/02/2021 17:11
Tolentino, 16 milioni di euro per ricostruire l'ospedale. Lavori al via in autunno: "Sarà antisismico"

Tolentino, 16 milioni di euro per ricostruire l'ospedale. Lavori al via in autunno: "Sarà antisismico"

Nel corso di una conferenza stampa, ospitata nella sala riunioni dell’Assm, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha annunciato la conclusione di una importante fase per la ricostruzione dell’ospedale San Salvatore di Tolentino, gravemente danneggiato a seguito degli eventi sismici del 2016 che hanno fortemente colpito tutto il territorio tolentinate. Si sta, infatti, giungendo alla definizione del progetto esecutivo che sarà pronto a marzo e che consentirà l’avvio di tutte le procedure per l’indizione della gara. I lavori inizieranno nel prossimo autunno. Prevista una spesa di circa 16 milioni di euro. La nuova struttura vedrà la conferma di tutti i servizi sanitari finora erogati tra cui il Punto di primo intervento e il reparto dialisi, oltre a tutti gli ambulatori. Previsti anche 50 posti per la lungodegenza con linee di ossigeno che consentiranno la cura di tutte le patologie intermedie. Ovviamente la nuova struttura sarà completamente antisismica e dotata di impianti antincendio, tra le poche delle Marche.  Cronoprogramma e struttura dei servizi sono state confermate dall’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e dalla responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Asur Area Vasta 3 Fulvia Dini, entrambi presenti all’incontro con la stampa. Già prevista la figura del RUP individuata nella persona di Lucia Mosciatti, la quale sta lavorando al percorso burocratico che porterà all’approvazione del progetto esecutivo e a tutte le procedure per l’indizione della gara per l’assegnazione dei lavori.    Durante i lavori resterà funzionante, seppur in moduli prefabbricati ma comunque funzionali, il Punto di Primo Intervento mentre, in accordo con il primario Sopranzi e sentiti i pazienti ed i familiari, chi usufruisce del servizio di dialisi sarà, temporaneamente, dirottato - in base alla zona di residenza - o al centro dell’ospedale di Camerino oppure all’ospedale di Macerata, con orari compatibili alle singole esigenze. Anche gli ambulatori resteranno attivi a Tolentino in appositi spazi allestiti nel parcheggio del nosocomio, compatibilmente con i lavori di ricostruzione. Tutti hanno ribadito, più volte, nel corso della conferenza stampa, che l’ospedale di Tolentino non verrà depotenziato, al contrario manterrà tutti i servizi sanitari erogati attualmente. Sarà un ospedale di nuova concezione capace anche di fornire prestazioni sanitarie di livello, capaci di curare e contrastare tutte le patologie intermedie, anche riferite al Covid-19. Per far capire l’importanza degli investimenti previsti, l’Assessore Saltamartini, ha sottolineato che a Tolentino verranno investiti, nei prossimi anni, circa 16 milioni di euro: la stessa cifra che è a disposizione a livello regionale per la manutenzione di tutti gli altri ospedali. "Quindi c’è la forte volontà di ricostruire un nuovo ospedale funzionale - ha ribadito l'assessore regionale -, strategico per la sua posizione e per i servizi offerti e capace di dare ristoro alle popolazioni già fortemente provate dal sisma e ora dal Covid. Infatti i cittadini hanno bisogno di un ospedale di prossimità che sia in grado di rafforzare l’offerta dei servizi sanitari sul territorio". Saltamartini ha anche ringraziato il Sindaco Pezzanesi per il costante impegno che ha portato a questi importanti risultati. "Non meno importante - ha ricordato lo stesso Sindaco Pezzanesi -, l’opportunità che prevede la possibile realizzazione, a fianco del nuovo ospedale, di una sede staccata dell’ASP per ospitare quei pazienti con maggiori difficoltà sanitarie che potrebbero vivere più tranquilli in una struttura posizionata al fianco dell’ospedale cittadino, usufruendo di una importante gamma di servizi sanitari".   

24/02/2021 16:35
Macerata, sosta breve gratuita in corso Cavour e Cairoli: decisa la proroga fino al 30 Aprile

Macerata, sosta breve gratuita in corso Cavour e Cairoli: decisa la proroga fino al 30 Aprile

Dopo la fase sperimentale, prorogata al 30 aprile la sosta breve gratuita di 30 minuti in corso Cairoli e in corso Cavour a Macerata. Si tratta di un’iniziativa decisa dalla Giunta comunale che con un’ulteriore delibera, dopo quella del dicembre scorso, ha deciso, alla luce dei risultati riscontrati e per la proroga dell'emergenza e quindi come aiuto concreto ai commercianti che insistono nei due corsi principali della città,  di proseguire nel percorso intrapreso. “Visto il riscontro della sperimentazione partita il primo dicembre in corso Cairoli e corso Cavour abbiamo deciso di prolungare la sosta breve gratuita di 30 minuti fino al termine dell’emergenza pandemica – afferma l’assessore allo Sviluppo economico e alla Mobilità Laura Laviano -. Un’iniziativa che abbiamo messo in campo per agevolare il commercio cittadino nelle due vie della città dove è presente una maggiore concentrazione di negozi. In questi giorni verrà dato il via anche a un’azione di promozione della misura prorogata, attraverso una locandina ad hoc, grazie anche al supporto dei commercianti». Il regime agevolato in corso Cairoli e in corso Cavour permette una maggiore rotazione dell’utilizzo degli stalli di sosta a pagamento. I cittadini, come noto, possono avvalersi di un’iniziale sosta breve gratuita di 30 minuti – non prorogabili – con l’obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa ordinaria di 1.20 euro. Prorogata al 30 aprile anche la gratuità per la prima ora di sosta e, successivamente, l’applicazione della tariffa oraria di 1 euro (con tariffa minima di 50 centesimi per trenta minuti di sosta) nelle fasce orarie 9-13 e 15-20, consentendo inoltre una sosta complessiva per il massimo di due ore, in piazza Vittorio Veneto.  

24/02/2021 14:25
Coronavirus Marche, 616 casi in 24 ore: 96 sono in Provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 616 casi in 24 ore: 96 sono in Provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5953 tamponi: 3476 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1047 nello screening con percorso Antigenico) e 2477 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 17,7%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 616 (96 in provincia di Macerata, 266 in provincia di Ancona, 116 in provincia di Pesaro-Urbino, 26 in provincia di Fermo, 90 in provincia di Ascoli Piceno e 22 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (72 casi rilevati), contatti in setting domestico (125 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (241 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (31 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 127 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1047 test e sono stati riscontrati 91 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 17,72% oggi, rispetto al 11,74% di ieri. In aumento di 6 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 639, di cui 84 in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri). Sono, invece, 51 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 121 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 54 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 3 persone sono accolte nel Pronto Soccorso  di Macerata.   Di seguito, i dati resi noti dal Servizio Sanità Regione Marche:

24/02/2021 10:20
Esanatoglia, frana lungo la Provinciale 29: strada chiusa al traffico

Esanatoglia, frana lungo la Provinciale 29: strada chiusa al traffico

Frana lungo la Contessa, strada chiusa al traffico: le vie alternative„L La strada provinciale 29 è provvisoriamente chiusa all'altezza di località Collamato a causa di una frana. Dei massi hanno invaso la carreggiata, ma fortunatamente nessun mezzo o persona sono rimasti coinvolti.  Intorno alle 20, è intervenuto il personale Anas che ha provveduto a chiudere il tratto stradale che da Fabriano conduce a Esanatoglia e a deviare il traffico. Domani mattina il presidente della Provincia Antonio Pettinari, insieme a personale specializzato, si recherà sul posto per svolgere i rilievi del caso e verificare gli interventi da mettere in atto.    - AGGIORNAMENTO -  Dopo i sopralluoghi di questa mattina, la Provincia di Macerata ha confermato la chiusura della provinciale 29 “Collamato”. Purtroppo abbiamo dovuto chiudere la provinciale Collamato - ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Pettinari - perché sono necessari dei lavori di messa in sicurezza. L’obiettivo dell’Amministrazione è ripristinare quanto prima la circolazione, operando con la massima urgenza”.  Il traffico da e per Collamato e Fabriano è dirottato in direzione Matelica.  

23/02/2021 22:30
Piano Parcheggi Tolentino, abbonamento gratis per i residenti in centro: come fare domanda

Piano Parcheggi Tolentino, abbonamento gratis per i residenti in centro: come fare domanda

Il Comune di Tolentino avvia il censimento di tutti i residenti del centro storico, sprovvisti di garage: saranno forniti di un abbonamento gratuito per la prima auto, con contestuale esenzione dell'abbonamento annuo a 65 euro (5,41 euro/mese). Il modello di domanda da compilare per avanzare la richiesta di un abbonamento gratuito si può scaricare dal sito del Comune di Tolentino oppure si può richiedere all’ufficio SUAP del Comune, presso l’Ufficio Segreteria del Sindaco o presso il front office dell’ASSM. Una volta compilata la domanda va spedita all’indirizzo comune.tolentino.suap@emarche.it oppure spedita o consegnata a mano all’Ufficio Protocollo, presso il Comune di Tolentino, a Palazzo Europa.  "E’ importante precisare, ancora una volta, che l’avvio del Piano parcheggi prevede una prima fase sperimentale in cui saranno valutate tutte le diverse possibilità di avvio e applicazione delle nuove tariffe - precisa il sindaco Giuseppe Pezzanesi -. Qualora si dovessero evidenziare ulteriori esigenze che oggi non si sono palesate, non è escluso che il Comune possa pensare di intervenire. Resta la tariffa con la prima mezz’ora gratuita di sosta per permettere ai clienti di girare e comunque di sostare un'ora a tariffa agevolata". LEGGI ANCHE: IL PIANO DEGLI ABBONAMENTI   

23/02/2021 17:36
Covid-19, Marche in bilico sulla zona arancione: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Covid-19, Marche in bilico sulla zona arancione: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro appuntamento consueto. Lunedi scorso avevo scritto della necessità anche nella nostra regione di effettuare chiusure localizzate (leggi l'articolo). Il giorno seguente è stata introdotta una zona gialla rafforzata ed ora apprendiamo che si iniziano ad usare micro zone arancioni ma forse sarebbe stato meglio adottare questa misura direttamente la scorsa settimana in quanto ora il rischio è che tutta la regione diventi 'Arancione'. Come già abbiamo visto, ci sono delle grosse differenze all'interno della regione Marche nell'incidenza dei casi di positività al virus, dove la provincia di Ancona fa da sola tanti contagi quanto il resto della regione. Nel comune di Castelfidardo, che è il punto dove la situazione sembra essere più critica, si nota invece un rallentamento dei numeri epidemiologici.Notiamo che in questi giorni nel territorio marchigiano, come anche in tutta Italia, gli indicatori del contagio tornano purtroppo in positivo; se entro venerdì non migliorano condanneranno la nostra regione nuovamente alla zona arancione.Dopo una incoraggiante discesa delle vittime con un numero di casi Covid stabile notiamo che ora stanno risalendo i contagi come anche i decessi che hanno mostrando segni di inversione di tendenza, ma la letalità comunque rimane ancora in un trend di discesa almeno per ora.Oramai la nostra Regione è circondata. Tutti territori confinanti i si tingono di arancione e anche questa settimana si corre un alto rischio di cambiare colore. La maglia nera rimane a Bolzano dove però la situazione sembra mostrare qualche cenno di miglioramento come anche in Umbria dove però rimane elevatissima l'occupazione di letti di terapia intensiva. La Toscana è quella che mostra il maggior rialzo dei contagi. Nel gruppo dei buoni invece - per poco - la Valle d'Aosta manca la zona bianca, ora la maggiore candidata è la Sardegna.Portiamo l'andamento di contagi e decessi in Israele che è il paese più avanti con le vaccinazioni, l'effetto dei vaccini potremo definirlo lampante. Da noi è ancora troppo presto per vedere risultati concreti, potremo forse iniziare a vedere dei segnali concreti ad Aprile. Ricordiamo che questa settimana sono iniziate le vaccinazioni per gli Over 80 nella nostra regione e per capire se sia utile potete vedere il caso di Israele e tener conto che nella popolazione anziana il Covid ha una letalità di oltre il 20% quindi qualsiasi improbabile rischio della vaccinazione è insignificante rispetto al rischio di contrarre il virus.

23/02/2021 13:30
Regione Marche, pronte 92 assunzioni tra assistenti e funzionari: pubblicato il bando

Regione Marche, pronte 92 assunzioni tra assistenti e funzionari: pubblicato il bando

La Regione Marche, in applicazione del piano di programmazione delle assunzioni, ha indetto due procedure concorsuali per la copertura di 36 posti per la categoria C, per il profilo amministrativo contabile e 56 posti per la categoria D, dello stesso profilo professionale, nell’ambito della struttura organizzativa della Giunta regionale. L’avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Sezione concorsi n 14 del 19.02.2021 ed è consultabile anche sul sito Internet Istituzionale www.regione.marche.it all’interno dell’area Amministrazione trasparente alla voce bandi di concorso nonché, nella sezione “Annunci” della Intranet regionale. Il termine iniziale per la presentazione delle domande di partecipazione decorre dal 20 febbraio 2021 (giorno successivo a quello di pubblicazione del bando concorsuale sulla Gazzetta Ufficiale - Sezione concorsi); la scadenza per le domande è fissata alle ore 12.00 del 16 marzo 2021. “La pubblica amministrazione in Italia” – ha commentato l’assessore al personale, Guido Castelli - ha sofferto negli ultimi anni una forte erosione di competenze a causa del blocco del turnover durato circa dieci anni e dei numerosi pensionamenti intervenuti nel 2019 e 2020. La Regione Marche, evidentemente, non ha fatto eccezione ma ora di fronte alle sfide che si stagliano all’orizzonte è assolutamente necessario rafforzare la capacità amministrativa dell’ente. La semplificazione e l’efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione passa dalle persone. Se vogliamo garantire a famiglie e imprese, infatti, la messa a terra delle politiche pubbliche che il Presidente Acquaroli sta promuovendo sono necessarie risorse umane adeguate sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Partiamo con più di 90 assunzioni e presto integreremo i nostri piani. A breve tempo infatti verranno indetti ulteriori bandi per l’assunzione di professionalità diverse, consentendo quindi l’ingresso nell’organico regionale di circa ulteriori 127 nuove unità. “  

23/02/2021 12:30
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