La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di febbraio. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario, che proponiamo qui sotto, faccia riferimento soltanto agli autovelox gestiti dalla Polizia Stradale e non a quelli gestiti dalle Polizie Locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI FEBBRAIO 2022
Si parte subito il primo febbraio, con i controlli in funzione dalle 8 alle 20 a Corridonia nella corsia monti-mare, e nell’area di servizio a Montecosaro in direzione mare. Il 2 e il 3, sempre dalle 8 alle 20, autovelox attivi nelle stesse aree, ovvero a Corridonia e nell’area di servizio di Montecosaro.
Il 4, controlli in direzione monti tra la Sfercia e Muccia, e in direzione mare nell'area di servizio di Montecosaro, dalle 8 alle 20. Cambia l'orario di attivazione il 5 febbraio: controlli a Tolentino direzione mare, e Corridonia direzione monti, dalle 13 alle 20. Nessun controllo domenica 6 febbraio.
Si riprende lunedì 7, dalle 8 alle 20, tra la Sfercia e Muccia in direzione monti, e a Montecosaro in direzione mare. L’8 febbraio autovelox attivi dalle 8 alle 13 a Montecosaro in direzione monti e a Camerino nella corsia opposta. Il 9, dalle 8 alle 20 alla Sfercia in direzione monti, e a Montecosaro in direzione mare.
Molteplici accensioni giovedì 10 febbraio: dalle 8 alle 13 controlli a Tolentino in direzione mare, a Corridonia in direzione monti, e dalle 13 alle 18 anche a Montecosaro in direzione monti. L’11 autovelox attivi alla Sfercia in direzione monti e a Montecosaro in direzione mare, dalle 8 alle 20. Il 12 a Camerino in direzione mare dalle 8 alle 13.
Poi ancora lunedì 14, a Corridonia e Montecosaro nella corsia verso mare, dalle 8 alle 20. Il 15 alla Sfercia in direzione monti e a Montecosaro in direzione mare, dalle 8 alle 20. Il 16 autovelox in funzione a Tolentino in direzione mare e a Montecosaro in direzione monti, dalle 13 alle 20. Dalle 13 alle 20 controlli anche a Corridonia. Il 17 febbraio autovelox attivi a Camerino in direzione mare dalle 13 alle 20.
Il 18 a Corridonia in direzione mare, e a Montecosaro in direzione mare, dalle 8 alle 20. Il 19 ancora controlli a Camerino dalle 13 alle 20, prima dello stop di domenica 20 febbraio. Si riparte il 21 da Corridonia e Montecosaro, nella corsia verso il mare, dalle 8 alle 20. Il 22 a Tolentino in direzione mare, a Corridonia in direzione monti, e a Camerino in direzione mare dalle 8 alle 13; poi dalle 13 alle 20 a Montecosaro in direzione monti.
Il 23 febbraio autovelox in funzione alla Sfercia in direzione monti e a Montecosaro in direzione mare dalle 8 alle 20. Il 24 a Corridonia e Montecosaro in direzione mare dalle 8 alle 20. Il 25 alla Sfercia in direzione monti dalle 8 alle 20, a Montecosaro in direzione monti dalle 8 alle 13. Il 26 a Corridonia in direzione monti dalle 13 alle 20. Il 28 infine alla Sfercia in direzione monti e a Montecosaro in direzione mare dalle 8 alle 20.
Sono 4.520 (ieri 5.111) i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.460,56 su 100mila abitanti (ieri era 2.524,56), Secondo l'Osservatorio epidemiologico regionale, che analizza i dati, viene confermato il rallentamento nell'aumento dei contagi, sebbene il rischio zona arancione resti concreto.
I 4.520 nuovi casi rappresentano una positività del 35,2% su 12.846 tamponi del percorso diagnostico (molecolari e antigenici). La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 1.220, seguita da Macerata con 1.059, Pesaro-Urbino con 942, Ascoli Piceno con 619, Fermo con 516, oltre a 164 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 1.155 casi, 45-59 anni con 1.050 casi, 6-10 anni con 536 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 1.472 casi da zero a 18 anni. Nelle ultime 24 ore sono diminuiti a 360 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (-11 rispetto a ieri), dei quali 59 in Terapia intensiva (- 2 rispetto alle ultime 24 ore) e 301 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 75 (+5) e quelli in reparti non intensivi 226 (-14 rispetto a ieri) mentre 22 persone sono state dimesse nell'ultima giornata. Numeri, quindi, che tornano da zona gialla, dopo quelli poco confortanti dei giorni scorsi (con la soglia per l'arancione superata).
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano altri 5 decessi correlati al Covid: un 59enne di Monte San Giusto, una 82enne di Montegiorgio, un 75enne di Sant'Elpidio a Mare, un 88enne di Offida e una 65enne di Montegiorgio. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Sarà attivo a partire da domani, lunedì 31 gennaio, il nuovo punto tamponi di Piediripa grazie alla collaborazione tra Apm, Ircr e Comune di Macerata.
"Nello spazio retrostante la farmacia comunale, in via Donato Bramante 97, sarà posizionata un’unità mobile attrezzata e adibita a locale per effettuare i test rapidi antigenici; sarà possibile anche effettuare il tampone nella modalità drive" ha spiegato il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi.
Il nuovo punto tamponi sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 19. Non è necessaria la prenotazione. Per gli adulti il prezzo del test rapido antigenico è di 15 euro mentre per i minori di 7 euro. Tampone gratuito invece per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con la ricetta elettronica.
Si è da poco concluso l'ottavo spoglio delle votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella ricoprirà l'incarico per un altro settennato, fino al 2029. Come anticipato nel corso della giornata dalle varie informazioni, indiscrezioni e confronti, i partiti hanno trovato alla fine un'intesa - non scevra da polemiche - nel richiedere direttamente a Mattarella di essere "garante dell'unità nazionale" per un secondo mandato.
Alle ore 20.20 è stato ufficialmente raggiunto il quorum dei 505 voti necessari, accolto con una lunga standing ovation da parte dell'intera Camera dei Deputati.
Appena ristabilito l'ordine, il presidente Roberto Fico ha ripreso con la conta delle schede, fino alle ore 20.45. Così il risultato finale dopo il computo, su 983 votanti: 759 i voti per Mattarella, 90 Nordio, 37 Di Matteo, 9 per Berlusconi, 6 per Belloni, 5 per Draghi e Casini, 25 le schede bianche, 13 quelle nulle. Alle ore 20.53 Roberto Fico ha comunicato ufficialmente l'investitura.
Sergio Mattarella diventa anche il secondo Capo dello Stato ad ottenere più voti ad un'elezione: meglio di lui solamente Sandro Pertini (eletto nel 1978 con 832 voti).
Le parole del Presidente: "Ringrazio per la fiducia espressa nei miei confronti. Il momento difficile che stiamo attraversando sul fronte sanitario, economico e sociale richiama al senso di responsabilità. Non mi sottraggo ai doveri, e devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti. Con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini".
Il Comune di Macerata ha organizzato ieri un tavolo di confronto con le istituzioni per affrontare il tema della fragilità sociale e della solitudine; il momento, che ha visto coinvolte per la prima volta insieme tutte le istituzioni della città sul tema, è stato voluto dal vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro.
"Sempre più di frequente siamo costretti a registrare situazioni critiche collegate a condizioni di fragilità sociale e di solitudine che attivano azioni di pronto intervento con le intuibili difficoltà e implicazioni che questi casi comportano – ha detto la D’Alessandro -. Molto spesso si tratta di persone sole, senza agganci a una rete familiare stabile, che mettono in atto comportamenti non sempre coerenti con il modello di convivenza a cui siamo abituati. È nostra convinzione che anche queste situazioni, pur nel rispetto della sfera della riservatezza e dell’autonoma determinazione di ciascuno, meritino adeguata attenzione da parte delle istituzioni della città".
"Un incontro proficuo voluto per ragionare sulle fragilità e sulle situazioni che si stanno acuendo in questo periodo di pandemia – ha continuato la D’Alessandro -. La solitudine rischia di tranciare tutte le relazioni sociali che sono necessarie per condurre un’esistenza dignitosa e decorosa fino a esasperare le situazioni che, a volte, assumono una deriva estrema. È nell’ottica di una corresponsabilità da parte delle istituzioni ad attenzionare e arginare questi fenomeni, creando una rete salda e solida, che abbiamo voluto questo tavolo di confronto al quale ne seguiranno altri".
L’assessore alle Politiche Sociali ha inoltre anticipato che il Comune sta lavorando a un progetto, il Pronto Intervento Sociale, che prevede una equipe di specialisti operativi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 per prevenire e intercettare fenomeni di fragilità sociale.
Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il Prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, il maggiore Giuseppe Perrone della Guardia di Finanza, il funzionario dei Vigili del Fuoco Carlo Iammarino, il comandante della Polizia locale Danilo Doria, l’assessore con delega alla Protezione Civile Paolo Renna, il direttore dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Stefano Nassini, il dottor Claudio Barboni funzionario del Distretto Sanitario di Macerata, il presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari, il presidente dell’Ircr Giuliano Centioni, il direttore dell’Ircr Francesco Prioglio e il presidente della Caritas Diocesana Lorenzo Cerquetella.
Tutti gli intervenuti hanno concordato sull’importanza e sulla necessità del tavolo istituzionale. "Dall'analisi della relazione presentata emerge un calo demografico e un invecchiamento della popolazione; in tale contesto la pandemia ha accentuato le condizioni di solitudine e fragilità – ha aggiunto il Prefetto Ferdani -. È un problema che potrebbe presumibilmente espandersi nel prossimo periodo ed è quindi compito delle istituzioni confrontarsi e mettere a fattor comune le proprie capacità e le proprie professionalità per fornire una risposta adeguata alle esigenze della comunità. Tutti i soggetti oggi qui presenti possono portare un contributo di conoscenza e di supporto per favorire la circolarità delle informazioni al fine di prevenire e intervenire nelle situazioni più critiche".
In base all’analisi effettuata dagli Uffici delle Politiche Sociali, la struttura demografica di Macerata rappresenta una città orientata verso la terza e quarta età. Su 40.610 residenti, 11.131 sono ultra 65enni e, di questi ultimi, 3.318 vivono soli. Su 40.610 residenti, il totale dei nuclei familiari composti da una sola persona è 7.864.
Sono state 433 le domande totali pervenute ai Servizi Sociali per il contributo di affitto per l’anno 2021; di queste centouno sono le persone sole con ISEE inferiore a 5.933,64 euro e 27 le persone sole con ISEE inferiore a 5.933,64 euro che sono ultra 65enni.
Tra settembre e dicembre 2021 sono giunte ai Servizi Sociali di Macerata 45 segnalazioni di emergenze assistenziali di persone sole o in coppia; di queste 37 sono ultrasessantenni e 8 sono adulte. Nello stesso periodo sono state 19 le segnalazioni di emergenza sociale relative ai bisogni di tipo alimentare, abitativo, economico e sanitario.
Sono 5.111 i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.524,70 su 100mila abitanti (ieri era 2.576,72 con 4.890 nuovi casi), Secondo l'Osservatorio epidemiologico regionale, che analizza i dati, l'andamento fa chiudere la settimana con un delta in calo del 3,4% e 1.300 casi in meno sulla settimana precedente.
I soggetti con sintomi sono 702, i casi in fase di approfondimento epidemiologico sono 883, i positivi in setting scolastico formativo 79, i contatti stretti di casi positivi 2.024, i contatti domestici 1.355, 22 i contatti in ambiente di vita/socialità.
I 5.111 nuovi casi rappresentano una positività del 39,7% su 12.859 tamponi del percorso diagnostico (molecolari e antigenici), mentre sono 17.154 i tampini complessivi analizzati. La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 1.482, seguita da Pesaro Urbino con 1.149, Macerata con 987, Ascoli Piceno con 695, Fermo con 589, oltre a 209 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 1.381 casi, 45-59 anni con 1.136 casi, 6-10 anni con 480 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 1.498 casi da zero a 18 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 371 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+10 rispetto a ieri), dei quali 61 in Terapia intensiva (+4 rispetto alle ultime 24 ore) e 310 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 70 (-2) e quelli in reparti non intensivi 240 (+10 rispetto a ieri) mentre 33 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano 7 decessi correlati al Covid: un 78enne di Montegranaro, un 92enne di Rapagnano, una 97enne di Francavilla d'Ete, un 92enne di Fermo, una 76enne di Agugliano, un 84enne di Acqualagna e un 80enne di Macerata.
L’Amministrazione comunale e il Consiglio delle Donne di Macerata hanno voluto ricordare, con un momento di raccoglimento ai giardini Diaz, dove lo scorso anno è stata installata la targa in memoria di Pamela Mastropietro, il quarto anniversario dalla morte della 18enne, uccisa il 30 gennaio del 2018. Presenti il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro e le rappresentanti del Consiglio delle Donne.
"Macerata ha vissuto, con la morte di Pamela Mastropietro, una vicenda orribile che ha scosso la sensibilità dell’intera comunità in modo indelebile – ha detto la D’Alessandro -. Non possiamo dimenticare la brutalità con cui è stata assassinata una giovane donna che, come tanti giovani, tentava di trovare un senso e un futuro alla propria esistenza. Ricordare Pamela è doveroso, ricordarla significa anche rinnovare l’impegno delle istituzioni e della cittadinanza ad arginare sempre di più i fenomeni di violenza verso le donne, ad attenzionare il mondo dei giovani da tutti quei pericoli che ostacolano la loro crescita serena e il loro diritto a un futuro appagante".
"Oggi ricorre l’anniversario della morte di Pamela Mastropietro, il cui brutale omicidio ha scosso la comunità – ha aggiunto la presidente del Consiglio delle Donne Sabrina De Padova -. Una violenza orribile e inenarrabile sul corpo di una giovane donna; una ragazza fragile che forse la nostra società non si è mostrata pronta a proteggere. Le morti e le aggressioni di donne sono un bollettino di guerra e la situazione, purtroppo, non tende a migliorare. Ritengo sia necessario educare le nuove generazioni al rispetto, alla valorizzazione delle differenze e della parità di genere in termini di linguaggio, espressioni e atteggiamenti per contrastare gli episodi sempre più frequenti di violenza contro le donne".
Lo sciopero nazionale degli infermieri che si è svolto nelle principali piazze d’Italia ha visto protagonista anche la Regione Marche.
In occasione del sit in di piazza Cavour ad Ancona, i rappresentanti del NurSind – sostenuti dalle varie delegazioni e dai colleghi di altri sindacati come la FNOPI – hanno manifestato a gran voce la necessità di restituire dignità alla categoria, provata soprattutto dagli ultimi due anni di pandemia.
Anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini è intervenuto durante lo sciopero, confrontandosi con i partecipanti in merito alle principali prestazioni ad oggi non adeguatamente retribuite, come l'indennità notturna, le reperibilità, il blocco delle ferie, gli straordinari e l'indennità di presenza.
Richieste di cui Saltamartini ha promesso di farsi portavoce, ma senza assicurare nulla.
Come è andato questo incontro con i rappresentati della categoria infermieristica? Hanno ragione a sottolineare che esistono nel loro comparto prestazioni sottopagate. Per il momento stiamo riconsiderando il blocco delle ferie nell’Ospedale di Torrette, vista la diminuzione dei contagi. Se allentiamo le misure diminuirà anche lo stress per gli infermieri.
Questo però non rischia di rimandare ulteriormente gli interventi richiesti? Se ci riferiamo alle indennità, non è materia di competenza regionale. Sono richieste che vanno sostenute di fronte al Governo, ed è legittimo. Ma non voglio scadere nel demagogico.
Come pensa di farsi portavoce a livello nazionale? Proveremo a confrontarci sull’art. 36 della Costituzione in materia di adeguata retribuzione. Essendo questa legge però commisurata alla qualità e alla quantità del tipo di lavoro svolto - oltre che dal concorso cui è partecipato per entrare nel mondo del lavoro e il titolo di studio conseguito – non c’è molto che si possa fare.
Quindi dove si può intervenire? Sulle indennità notturne, lo sblocco delle ferie, i festivi. Ma è necessario che i manifestanti facciano fronte comune con gli altri sindacati, perché altrimenti non ha senso portarla sul tavolo della contrattazione collettiva.
Come risponde alle polemiche legate all’Area Vasta 5? Lì gli infermieri si sono visti decurtare lo stipendio di circa 300 euro. Ma si tratta di soldi presi dopo il via libera della Corte dei Conti, condizionata dall’esubero di spese autorizzate nel 2016 . Noi della Regione ci siamo dovuti adeguare, non potevamo fare nient'altro.
I nuovi accordi presi con il NurSind quali sono? Abbiamo concordato l’apertura di un tavolo di confronto politico e istituzionale nei prossimi giorni. I fattori limitanti però sono di varia natura: di carattere giuridico, contrattuale e sindacale soprattutto. Servirà un piano d’azione sensato in questi termini, oltre che efficiente.
Quali sono questi fattori di cui parla? In generale, nel 2011 tutti i contratti collettivi di lavoro sono stati bloccati. In più, gli infermieri non sono firmatari, quindi non legittimità di fare rivendicazioni. E in ultimo, il mancato fronte comune dei sindacati che ho già accennato: ognuno pensa ad avanzare solo le proprie richieste. Si tratta di un problema fisiologico che esiste da sempre nel nostro Paese.
''Stanno circolando e- mail false da un mittente che si finge il Ministero della Salute". Lo segnala una nota ufficiale condivisa su Facebook dal Ministero della Salute. "Se hai ricevuto un'email con oggetto 'Attenzione: Certificazione verde Covid-19 sospesa', inviata da 'ministerodellasalute.pro.it', non proviene dal ministero della Salute, ma si tratta di un tentativo di phishing''.
''Il phishing è un tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale malintenzionati cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali per farne un uso improprio - scrive ancora il ministero - Per informazioni sulla Certificazione verde Covid-19 chiama il numero 1500''.
Nuova fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica. Anche nella sesta votazione non è stato raggiunto il quorum pari a quota 505.
Sono stati 336 i voti per Sergio Mattarella nel corso della sesta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica.
Gli astenuti sono stati 445 mentre le schede bianche sono state 106. Il pm Di Matteo ha ottenuto 41 voti, Casini 9, Manconi 8. Draghi e Cartabia ne hanno incassati 5, Belloni 4, Amato 3, Casellati 2. I presenti in tutto sono stati 976 e i votanti 531. Le schede nulle sono state 4, i voti dispersi 9.
Fonte Ansa
Sono stati accertati nelle ultime ore più di 20 casi di positività al Covid presso la casa di riposo De Luca-Mattei di Matelica. Ad essere coinvolti nove dipendenti del personale e almeno una decina di ospiti.
Una volta lanciato l'allarme, sono stati subito attivati i protocolli, eseguendo i tamponi e mettendo in moto la quarantena. Sette dei dipendenti sono risultati negativi dopo i controlli e potranno tornare al lavoro; per alcuni degli anziani contagiati invece sarà ancora applicato l'isolamento per evitare il diffondersi della variante Omicron. Tutti i soggetti comunque hanno dimostrato di essere asintomatici e sottoposti alla terza dose di vaccino.
"Fortunatamente l'allarme è rientrato - ha spiegato l'assessore Rosanna Procaccini - La maggior parte del personale è guarito e continuiamo a tenere i pazienti sotto osservazione, che hanno comunque mostrato sintomi lievi. Nel frattempo continuiamo a praticare la somministrazione dei vaccini, che sta ottenendo ottimi risultati: il 26 gennaio abbiamo toccato il record delle 590 dosi".
Dopo vari rinvii a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, si è finalmente svolta il 26 gennaio - in via telematica - la cerimonia di ringraziamento per la cittadinanza onoraria conferita a Patrick George Zaki (assegnata l'aprile del 2021). Per l'occasione, il Consiglio Comunale di San Severino Marche ha voluto ringraziare tutte le associazioni del territorio che della stessa richiesta di cittadinanza si fecero a suo tempo portavoce.
Dopo alcune parole spese dal vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, gli onori sono stati subito rivolti ai presidenti e ai soci delle realtà locali come il circolo di Legambiente “Il Grillo”, il gruppo Masci Scout, il circolo “La Zattera”, la sezione cittadina dell’Anpi “Salvatore Valerio”, l’associazione “Sognalibro”, la fondazione onlus “L’Anello della Vita”, il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” Città di San Severino Marche e l’associazione “Noa Noa”.
In ultimo, ai partecipanti è stata consegnata una pergamena, realizzata dall’artista settempedano Paolo Gobbi, in cui vengono citate le motivazioni della concessione della cittadinanza. “Quando mi è stato chiesto di realizzare qualcosa che potesse impreziosire questo riconoscimento – ha spiegato Gobbi - Zaki era ancora detenuto. Per questo motivo ho realizzato una immagine che testimoniasse questa situazione. Infatti la motivazione della Cittadinanza onoraria, scritta al centro della pergamena, è contornata da alcuni miei segni grafici che compongono una barriera, anzi una gabbia carceraria. Anche la scelta di utilizzare toni cromatici molto uniformi e grevi in tutta la composizione, vuole corroborare questa volontà di evocare la deprecabile situazione vissuta da Zaki”.
Con una nota inviata in data odierna al Capo Dipartimento di Protezione Civile, Ing. Fabrizio Curcio, il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi ha reso evidente la necessità di di assicurare anche per tutto l'anno 2022 il mantenimento dello stesso livello di servizio offerto dai Vigili del fuoco nel distaccamento di Visso dal 2016 - anno del sisma - da parte al pari degli altri presidi territoriali. Si tratta di una richiesta che si unisce a quella già avanzata dall Regione Marche e che vuole fissarsi anche per gli anni a venire, in virtù del recente finanziamento dell’intervento di ampliamento e potenziamento dello stesso nell’ambito del programma triennale dei lavori pubblici e degli investimenti immobiliari relativo alle opere dei Vigili del Fuoco,
Programma nel quale si inserisce anche il distaccamento di Visso, per un importo complessivo è di 3.800.000 euro nel triennio 2022-2024.
"Una soluzione onerosa per il nostro Ente - ha dichiarato nella nota Spiganti Maurizi - ma che abbiamo comunque deciso di sostenere per il bene delle nostre comunità. Il mantenimento dei servizi dei corpi ed Enti dello Stato sul nostro territorio è un elemento fondamentale per tutti coloro che hanno deciso di rimanere nelle nostre città. E in virtù di ciò continueremo ad intervenire come già abbiamo fatto in questi anni: attualmente stiamo lavorando, con non poche difficoltà insieme alla Croce Rossa Italiana, alla realizzazione di una nuova sede per il Comitato Locale della Croce Rossa di Visso".
Non è finita la protesta degli infermieri. Il resoconto del sit in tenutosi in piazza Cavour ad Ancona – in contemporanea con altre piazze d’Italia – ha dato ragione ai manifestanti di una lotta da portare ancora avanti. Soprattutto a seguito del confronto con l’assessore Filippo Saltamartini.
Dopo un rapido intervento, il responsabile regionale alla Sanità ha espresso vicinanza e sostenuto le richieste già avanzate negli ultimi due anni, promettendo di farsene carico e portavoce, oltre che di organizzare un tavolo nei prossimi giorni dove discutere le nuove riforme e strategie. Ma una data certa per il momento ancora non c’è.
“Serve una risposta concreta stavolta – ha dichiarato Elisabetta Guglielmi della NurSind Macerata – perché siamo dei professionisti, non semplice manovalanza. L’intera categoria ha bisogno di essere difesa a livello normativo sia economico, con l’obbiettivo di poter lavorare in autonomia ed essere più efficienti. Non accettiamo più compromessi.
C’è stata molta partecipazione da parte dei colleghi di altri sindacati, sebbene la CISL abbia preferito dissociarsi. Ma è bene ricordare che è molto facile gestire una pandemia da dietro una scrivania anziché in prima in linea col camice indosso. Devono imparare a rispettare noi e le nostre esigenze”.
La decisione di sospendere anche per il 2022 le rate dei mutui sugli immobili danneggiati dal terremoto del Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, ha espresso oggi grande soddisfazione per la proroga della sospensione dei mutui su abitazioni e impianti produttivi ancora inagibili, prevista dal Decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“La decisione di sospendere anche per il 2022 le rate dei mutui sugli immobili danneggiati dal terremoto del Centro Italia è un sollievo per moltissimi cittadini ed imprenditori che ancora affrontano grandi difficoltà ad uscire dalla crisi innescata dal sisma di cinque anni fa, ed aggravata dalla pandemia. Anche a loro nome voglio ringraziare per la sensibilità dimostrata il Presidente del Consiglio e il governo, così come l’Associazione Bancaria, che ha condiviso e sostenuto la richiesta di una proroga della moratoria di cui ci siamo fatti portavoce, raccogliendo la forte preoccupazione della popolazione del cratere” ha detto Legnini.
“Mi auguro – ha aggiunto il Commissario - che nel Decreto Milleproroghe che il Parlamento dovrà convertire in legge possa trovare spazio la conferma delle altre misure ancora necessarie, evidenziate nel corso dell'audizione in Parlamento, a cominciare dalla sospensione delle rate dei mutui contratti dai Comuni”.
"Gli applausi non bastano". "Stipendi dignitosi". "Non eroi ma professionisti". Questi gli appelli che si stanno alzando nelle piazze più importanti d'Italia, tra le bandiere, i manifesti e i megafoni di tutti i rappresentanti degli infermieri.
Anche ad Ancona, il sindacato NurSind ha presidiato dalle ore 10 piazza Cavour con il proprio sit in: circa 40 i professionisti partecipanti, ai quali si sono uniti le altre delegazioni, la FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) e anche molti cittadini residenti.
Le richieste sono chiare da tempo: revisione del sistema della retribuzione, del sistema delle indennità, del lavoro straordinario, della pronta disponibilità, del trattamento economico nel nuovo sistema di classificazione. Una serie di criticità rimandate al rinnovo del Ccnl del comparto Sanità, dalla cui bozza però finora è emersa solo l'eventualità di un aumento dell’indennità notturna di soli 26 centesimi.
"È una cosa inaccettabile - ha commentato la Segretaria Prov. Nursind Macerata, Elisabetta Guglielmi - Oggi scioperiamo perché vogliamo essere più presenti ai tavoli: finora le decisioni sono state prese senza che fossimo interpellati, senza organizzazione o strategia per permetterci di affrontare al meglio i vari problemi che coinvolgono anche i cittadini.
Dopo due anni di pandemia non possiamo continuare a vivere alla giornata, senza certezze. Da un giorno all'altro ci prendono e ci spostano in altri reparti o strutture, senza un minimo di organizzazione. Oltretutto il Ministro Brunetta riconosce l'indennità ai medici, ma noi invece - che siamo sempre in prima linea - secondo lui possiamo aspettare. Siamo stanchi, ora devono starci a sentire".
Presente in piazza anche l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che nella tarda mattinata ha incontrato al tavolo regionale i manifestanti per un confronto.
I nuovi positivi di oggi nelle Marche sono 4.890 (ieri 6.152) con 12.982 tamponi analizzati (ieri 14.667). La percentuale di positività è del 37,7% (dal 41,9%). Il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti è di 2.579,72 (2.640,12 ieri). Questo quanto emerge dai dati rilasciati dall’osservatorio epidemiologico regionale, che mostra come la cura dei contagi si stia appiattendo.
È Ancona la provincia dove il Covid continua a colpire di più con 1.468 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Seguono di Pesaro Urbino con 1.083, poi Macerata con 983, Fermo con 581 e Ascoli Piceno con 573. Sono 202 i nuovi positivi di fuori regione. Sono due le fasce di età che da sole costituiscono la metà dei nuovi contagi: 25-44 anni e 45-59 anni, rispettivamente con 1.348 e 1.087 nuovi positivi. Tra i giovani da 0 a 18 anni i nuovi casi oggi sono 1.408, con la fascia di età 6-10 anni che ne conta 482 e altri 400 in quella da 14 a 18 anni. Sono 79 i contagi tra 0 e 2 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 361 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+3 rispetto a ieri), dei quali 57 in Terapia intensiva (invariato rispetto alle ultime 24 ore) e 304 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 72 (+1) e quelli in reparti non intensivi 230 (+2 rispetto a ieri) mentre 45 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano, purtroppo 10 decessi correlati al Covid: una 92enne di Fermo, un 82enne di Porto Sant'Elpidio, un 62enne di Montefano, una 83enne di Santa Vittoria in Matenano, un 76enne di Falconara, una 82enne di Loreto, un 71enne di Mogliano, una 60enne di Porto Recanati, un 88enne di Potenza Picena e una 94enne di Pesaro.
La memoria corre tra i volti dei familiari che, ad uno ad uno, ricevono dalle mani del Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, la medaglia d’onore in ricordo di chi non c’è più: nonni, zii, deportati e internati nei lager tedeschi dopo l’8 settembre 1943. Tutti potentini. Così la città di Potenza Picena ha reso omaggio oggi (giovedì 27 gennaio 2022), in occasione della Giornata della Memoria, a sette concittadini che durante la Seconda Guerra Mondiale, in seguito all’armistizio, si rifiutarono di collaborare con gli ex alleati tedeschi e con la Repubblica Sociale Italiana. Alcuni riuscirono a tornare a casa.
Altri rimasero prigionieri per sempre. “Questa giornata ci ricorda come l’affermazione dei valori dell’uguaglianza, dell’umanità e del rispetto delle persone siano principi fondamentali. L’iter che ha portato all’assegnazione di queste medaglie è senza dubbio un grande esempio di passione civica” queste le parole del Prefetto di Macerata a margine della cerimonia.
“Quello del ricordo è un momento a cui teniamo molto.” ha commentato il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini. “Il lavoro certosino portato avanti dalla sezione Bersaglieri di Potenza Picena-Montelupone, ci consente di rendere annualmente omaggio alla memoria dei nostri concittadini che hanno subìto la deportazione. Il coinvolgimento dei familiari è importante perché alimenta il legame con il passato, anche nelle generazioni che non hanno vissuto direttamente il dramma della guerra”. Presente alla cerimonia anche Mario Barbera Borroni, bersagliere potentino e in passato volontario come Guardia d’Onore al Sacrario Militare di Macerata, a cui va il merito della periodica e preziosa attività di ricerca volta ad individuare i nomi dei prigionieri per il conferimento delle medaglie: “Sono passati tanti anni – racconta Borroni – e le persone a cui abbiamo consegnato il riconoscimento sono davvero numerose.
All’inizio venivano loro, di persona, i sopravvissuti. Ed erano racconti, aneddoti, storie che valeva davvero la pena ascoltare. Oggi ci sono i familiari. Non sempre sanno nel dettaglio tutto quello che è accaduto ai loro cari. Questa giornata serve quindi, oltreché a ricordare, anche a conoscere. Una tradizione importante, che non deve interrompersi”.
Nel corso della mattinata inoltre, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” hanno intitolato il viale delle rose bianche, nel cortile della scuola secondaria “L. Da Vinci” di Potenza Picena, ai bambini della Bullenhuser Damm, vittime di esperimenti medici da parte delle SS tedesche. Presente all’iniziativa l’assessore alla Cultura, Tommaso Ruffini
A seguito dell’emergenza sisma del 2016, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha mantenuto dei presidi costanti sul territorio, costituiti da unità dedicate e particolarmente importanti per la tutela delle esigenze della popolazione locale. Su tale questione il presidente della Regione, Francesco Acquaroli e l’assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli hanno inviato una lettera congiunta al Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, per fare presente l’esigenza di mantenere operative le unità dei Comandi di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, così come indicato dalla nota del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche ingegner La Malfa.
“Il mantenimento dell’attività di presidio con un’ulteriore dotazione di risorse in alcune aree – evidenzia nella lettera il presidente Acquaroli - risulta ancora fondamentale per sostenere i territori interessati, poiché permette la continuità dell’azione di assistenza e supporto operativo per la popolazione colpita dagli eventi sismici, garantendo la piena operatività dei dispositivi di soccorso provinciale".
“Una necessità – ricorda Guido Castelli - rilevata anche dalle indicazioni ricevute dai Comandi locali, di provvedere al potenziamento del dispositivo in turno notturno presso il Comune di Amandola e istituire un turno notturno presso il Comune di Arquata del Tronto, a seguito di ripetute richieste formulate Sindaco dello stesso Comune per l’istituzione di un presidio a servizio H24. Le richieste dei Comuni – sottolinea Castelli – sono assolutamente accogliibili per poter autorizzare il mantenimento dei dispositivi aggiuntivi per l’anno 2022 con decorrenza dal 01 febbraio 2022, dal momento che lo stato di emergenza fissato al 31 dicembre 2022 è stato prorogato e assicurando la necessaria copertura finanziaria".
È stata consegnata oggi, nel Giorno della Memoria, presso la Sala Nobile del Comune di Pollenza, al signor Maurizio Domizi la “Medaglia d’Onore riservata ai cittadini italiani militari civili deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti”.
La medaglia è dedicata alla memoria del padre di Maurizio, Ezio Domizi, ex internato e prigioniero di guerra in un campo di concentramento nella Westfalia, in Germania, per un paio d’anni. Ezio fu un IMI, internato militare italiano, partito per il servizio militare a vent’anni, nel gennaio del 1942, tra le fila dell’8° Reggimento artiglieria e fu catturato in Francia (a Frèjus) il 9 settembre del ’43. Ezio rientrò in patria il 28 agosto 1945, si sposò, divenne padre di Maurizio e Maria Pia e fu per tanti anni coltivatore diretto.
La cerimonia di consegna si è tenuta presso la sede comunale, nel pieno rispetto di tutte le normative anti Covid e l’onorificenza è stata conferita dal Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, alla presenza del Maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Pollenza Giuseppe Moretto, del Sindaco di Pollenza Mauro Romoli, del Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Mario Mucci, del Presidente della Sezione Bersaglieri di Macerata Carmine Posa e del Presidente dell’Associazione Bersaglieri di Pollenza, Enrico Chiaraluce. Un riconoscimento concesso dal Presidente della Repubblica, come simbolo di umanità, per non perdere mai il segnalibro della memoria.