Attualità

Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

In 24 ore altri 2.017 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Questo quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dalla Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti. Tra gli ultimi positivi 433 persone con sintomi; tra i casi 598 contatti stretti di positivi, 529 contatti domestici, 21 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 5 in setting lavorativo, uno rispettivamente in setting assistenziale e sanitario; per 411 casi in corso un approfondimento epidemiologico. Oltre 500 positivi nella fascia d'età 45-59 anni (533), seguita dalli 'classi' 25-44 anni (475), 60-69 anni (242) e 70-79 anni (211). In ambito provinciale, 542 casi ad Ancona, 422 a Pesaro Urbino, 383 a Macerata, 373 ad Ascoli Piceno, 214 a Fermo; 83 positivi provenienti da fuori regione. Invariato il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: restano 174 pazienti in ospedale di cui 5 in terapia intensiva (stabile), 49 in Semintensiva (+2) e 120 in reparti non intensivi (-2); 32 i dimessi. Con questi dati, riferisce ancora la Regione, restano immutate anche le percentuale di occupazione dei posti letto: 2,2% nelle Intensive (232 posti complessivi) e 16,8% in Area Medica (169 degenti su 1.006 posti). Due i deceduti che fanno salire il totale a 3.850 (un 75enne di Fabriano in provincia di Ancona e una 84enne di Ascoli, entrambi con patologie pregresse). Il totale di positivi è risultato in sensibile aumento (6.496; +1.268) e gli isolamenti domiciliari sono 18.102 mentre i guariti/dimessi salgono a 438.031 (+747)  

03/05/2022 12:23
Macerata, giovani a lezione di leadership con il Rotary club

Macerata, giovani a lezione di leadership con il Rotary club

Il past president del Rotaract club di Macerata Angelo Maria Tartaglia all’ultima edizione del corso sulla leadership del Rotary. Si è conclusa il 30 aprile la XXXVII edizione del Ryla, storico corso sulla Leadership organizzato dai vari club del distretto Rotary 2090, rivolto ai giovani under 30 per far comprendere loro l’importanza del sapersi destreggiare in mondo lavorativo sempre in continua evoluzione. Quest’anno, il Rotary club di Macerata ha inviato all’evento il past president del Rotaract club Angelo Maria Tartaglia, che si è rivelato subito entusiasta per l’eccezionale fiducia riposta in lui da tutto il club ed in particolare dalla presidente Mirella Staffolani. “Esperienze di questo genere aiutano in concreto i giovani che si trovano ad intraprendere per la prima volta la strada del mondo del lavoro, in quanto spronati da un team di professionisti che solo il Ryla, e pochi altri, possono dare”, queste le parole del partecipante Tartaglia.

03/05/2022 11:13
Nelle Marche pensioni più basse rispetto ai dati nazionali: l'importo medio è di 828 euro lordi

Nelle Marche pensioni più basse rispetto ai dati nazionali: l'importo medio è di 828 euro lordi

Sono 540 mila le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall’Inps nelle Marche di cui 298 mila pensioni di vecchiaia (pari al 55,3% del totale), 29 mila pensioni di invalidità (5,5%), 114 mila pensioni ai superstiti (21,2%), 14 mila pensioni/assegni sociali (2,6%) e 83 mila prestazioni a invalidi civili (15,4%). È quanto emerge dai dati dell’Inps 2022 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dalla Cgil Marche. Dall’entrata in vigore della Legge Fornero, si è notevolmente innalzata l’età media dei pensionati. Ciò è particolarmente evidente per l’età di coloro che sono stati lavoratori dipendenti: dal 2012 ad oggi, i pensionati con meno di 65 anni di età sono passati dal 16,8% all’11,3% del totale mentre coloro che hanno oltre 80 anni sono passati dal 29,1% al 38,8%. L’importo medio delle pensioni vigenti nelle Marche è di 828 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.073 euro delle pensioni di vecchiaia ai 446 euro delle pensioni e assegni sociali.  Nelle Marche, gli importi delle pensioni sono di gran lunga inferiori a quelli nazionali: -124 euro lordi medi mensili e particolarmente significativa è la differenza negli importi delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti che, nelle Marche, sono di 1.201 euro, ovvero -275 euro mensili rispetto ai valori medi nazionali e -363 euro rispetto alla media delle regioni del Centro.  Differenze notevoli si riscontrano anche tra i diversi territori delle Marche: le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti ammontano a 1.327 euro lordi medi nella provincia di Pesaro Urbino, 1.317 euro a Macerata e Ascoli Piceno, 1.180 nella provincia di Fermo, e 1.067 euro ad Ancona. Significativa è anche la differenza tra uomini e donne: se i primi percepiscono 1.326 euro lordi, l’importo corrisposto alle donne è di 767 euro, ovvero mediamente 559 euro in meno ogni mese; la differenza per le pensionate ex lavoratrici dipendenti arriva addirittura a -712 euro mensili. Nelle Marche 338 mila prestazioni pensionistiche, pari al 62,6% del totale sono inferiori a 750 euro al mese (58,4% la media nazionale): dunque, 2 pensionati su 3 percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà.  Una condizione pensionistica nella quale si confermano notevoli differenze di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 43,8% del totale, per le donne tale percentuale sale all’76,6%. Marco Amichetti, Ires Cgil Marche, sottolinea che “l’elevata incidenza di pensioni con bassi importi favorisce la crescita delle diseguaglianze, soprattutto in un contesto come quello italiano dove la famiglia rappresenta uno dei principali fornitori di welfare”. Secondo Elio Cerri, segretario generale Spi-Cgil Marche, “emerge che, negli ultimi quindici anni, la popolazione ha attraversato varie fasi che hanno pesato sulla condizione sociale ed in modo particolare su quella salariale e pensionistica. Infatti, l’impennata dei prezzi e prima ancora: la crisi economica, la pandemia e oggi la guerra hanno messo in difficoltà molte famiglie. Per questo, lo Spi Cgil propone, oltre al contrasto alla precarietà e alla riforma delle pensioni, l’innalzamento e l’estensione dei benefici della quattordicesima”.  

02/05/2022 12:00
Pesaro, il nuovo arcivescovo Sandro Salvucci è di Corridonia: "Una tradizione si rinnova"

Pesaro, il nuovo arcivescovo Sandro Salvucci è di Corridonia: "Una tradizione si rinnova"

Pesaro ha salutato il nuovo vescovo, Monsignor Sandro Salvucci. La cerimonia di consacrazione è avvenuta il primo maggio. Monsignor Salvucci ha scelto il motto e lo stemma che verrà affisso all'ingresso di tutte le chiese: "Maior est caritas", ovvero "La più grande di tutte è la carità". "È riuscito subito a trasmettere grande speranza - ha commentato il sindaco Matteo Ricci, durante l'incontro con la città in piazza del Popolo -. La nostra è una comunità forte, testarda, che non molla mai. Ma ha anche tanti problemi a causa dei nuovi disagi, soprattutto giovanili, e dell'incertezza socio-economica che stiamo vivendo. Davanti a noi c'è tanta speranza, ma anche tanto lavoro da fare". Presente alla celebrazione, definita "emozionante", anche il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini, visto che Monsignor Salvucci ha origini corridoniensi: "Una tradizione che si rinnova - ha affermato - Si tratta del secondo Arcivescovo originario di Corridonia, dopo Monsignor Gaetano Michetti, ad essere eletto Pastore della Chiesa di Pesaro"  "Non vediamo l'ora di iniziare questo cammino con monsignor Salvucci, - ha aggiunto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci - siamo sicuri che terrà per mano l'intera città, così come ha fatto in questi 18 anni Monsignor Coccia: lo ringrazio per tutto quello che ha fatto a Pesaro".  

02/05/2022 11:48
Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione. Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti. Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario. Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni. Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni. 

02/05/2022 11:35
Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Prosegue nelle Marche il calo dell'incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata è passata da 772,27 a 742,51. In tutto, fa sapere la Regione, sono 1.382 i positivi rilevati in un giorno sulla base di 4.994 tamponi tra i quali 4.353 nel percorso diagnostico (31,7% di positivi) e 641 nel percorso guariti. Tra questi, le persone con sintomi sono 364; i casi comprendono 420 contatti stretti di positivi, 351 contatti domestici, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito scolastico/formativo, uno ciascuno in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario e su 229 positività sono in corso approfondimenti epidemiologici. A livello provinciale registrati 391 positivi ad Ancona, 280 a Pesaro Urbino, 259 a Macerata, 231 ad Ascoli Piceno, 167 a Fermo e 54 casi provenienti da fuori regione. Il numero più alto di nuovi positivi nella fascia d'età 25-44 anni (354) seguita da 45-59 anni (345), 60-60 anni (179) e 70-79 anni (136).  Nell'ultima giornata anche tre ricoverati in meno per Covid nelle Marche: ora sono 175 di cui 5 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 49 in Semintensiva (-1) e 121 in reparti non intensivi (-3); 28 le persone dimesse. Tre i deceduti correlati al Covid che fanno salire il totale di vittime a 3.845; si tratta di una 74enne di Pesaro, di un 93enne di Visso (Macerata) e di un 93enne di Porto Sant'Elpidio (Fermo). Gli isolamenti domiciliari sono 19.140, mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 436.617. Gli ospiti di strutture territoriali si attestano a 105 e 13 le persone assistite nei pronto soccorso.

01/05/2022 14:43
L’assicurazione deve risarcire la morte per Covid-19?

L’assicurazione deve risarcire la morte per Covid-19?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il risarcimento del danno e nello specifico quello a seguito del Covid-19. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Porto Potenza Picena che chiede: “In caso di morte per Covid-19, la compagnia deve risarcire gli eredi legittimi del “de cuius” che aveva stipulato una polizza assicurativa per infortunio/malattia? A tal proposito risulta utile portare la recente decisione del Tribunale di Torino con la quale veniva affrontata la richiesta risarcitoria proprio degli eredi di un uomo deceduto a causa del Covid-19 che aveva stipulato una polizza per infortunio, i quali avevano agito nei confronti dell’assicurazione, in quanto alla morte dell'assicurato, la Compagnia aveva negato ogni indennizzo, sostenendo che la morte per COVID-19 non fosse riconducile ad infortunio. Gli eredi (e beneficiari) si sono quindi rivolti al Tribunale Ordinario onde ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento, sulla scorta dell'art. 21 della polizza, secondo cui: «se l'infortunio ha come conseguenza la morte, verificatasi entro due anni dal giorno dell'infortunio stesso (…) la Società corrisponde la somma assicurata ai beneficiari o, in difetto di designazione, agli eredi dell'assicurato in parti uguali».  Il Tribunale ha quindi proceduto a verificare la corretta esecuzione del rapporto sinallagmatico e l'aderenza della fattispecie concreta con la definizione di infortunio offerta dalla Condizioni Generali di Polizza. Quanto al sinallagma il Tribunale ha proceduto con l'analisi dell'art. 1882 c.c., in base al quale l'assicurato è tenuto al regolare pagamento dei premi assicurativi, mentre la compagnia è tenuta a riconoscere l'indennizzo, al ricorrere delle condizioni previste contrattualmente. Nel caso di specie, risultava pacifico che l'assicurato avesse regolarmente versato i premi (ed i suoi eredi avessero tempestivamente attivato la garanzia), mentre restava da accertare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento dell'indennizzo, da qui, l'esperimento di consulenza tecnica d'ufficio onde verificare che la morte dell'assicurato fosse – effettivamente – causata dall'infezione COVID-19. Successivamente all'accertamento della corretta esecuzione del contratto assicurativo, il Giudice ha proceduto alla qualificazione dell'infortunio, secondo la definizione contenuta nelle Condizioni Generali di polizza, ossia: «evento riconducibile ad una causa fortuita, violenta ed esterna». Col supporto del Consulente Tecnico, il Tribunale ha sussunto l'infezione da COVID-19 entro la fattispecie dell'infortunio indennizzabile ai sensi delle condizioni di polizza, con conseguente diritto degli eredi al relativo indennizzo. Più precisamente, secondo il Tribunale, l'infezione rappresenta un fatto scaturito da causa “fortuita”, essendo assolutamente non volontario; peraltro, come ben sottolineato dal giudicante, nel marzo 2020, l'assicurato si è trovato “infetto” senza sapere in modo alcuno di cosa si trattasse e senza neppure avere idea di possibili comportamenti idonei a prevenire l'infezione. In secondo luogo, la causa può considerarsi “violenta” in quanto, come precisato dal Consulente tecnico, il contatto col virus non è dilatato nel tempo ed è quindi paragonabile al più paradigmatico tra gli infortuni, ossia la ferita causata da un mattone che cade in testa; in ogni caso, non v'è dubbio che sia violento stravolgimento della vita di colui che si ritrova, suo malgrado, infetto. Infine, la causa è sicuramente “esterna”, proprio perché il virus è estraneo al corpo umano e nello stesso si inserisce quale elemento esterno e disturbante. A ciò si aggiunga che, nel corpo dell'assicurato non erano presenti altre infezioni (di nessun genere) e che, risulta provato che la morte sia stata effettivamente causato dall'insufficienza respiratoria tipica dell'infezione pandemica, con quindi evidenza del nesso eziologico tra infezione e decesso. Ma soprattutto, in ragione dell'inedita situazione pandemica, è bene considerare i criteri ermeneutici di cui all'art. 1370 c.c. che, letti alla luce della più recente giurisprudenza di legittimità, indicano come, nel dubbio, le clausole di polizza che delimitano il rischio assicurato, ove inserite in condizioni generali su modulo predisposto dall'assicuratore, devono essere intese nel senso sfavorevole all'assicuratore medesimo.   Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “In assenza di specifica esclusione contrattuale le infezioni acute virulente che provengono dall’esterno soddisfano la definizione di infortunio e, pertanto, risultano tecnicamente indennizzabili; così quindi l’infezione da Covid-19, riconducibile alla causa fortuita, violenta ed esterna necessaria alla qualificazione di infortunio secondo le condizioni della polizza di specie, con conseguente diritto al risarcimento dell’assicurato o dei suoi eredi e/o beneficiari”(Tribunale di Torino, Sez. IV, sentenza del 19.01.2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana

01/05/2022 12:13
Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

In crescita i ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata (178; +2 rispetto a ieri) nella quale 30 persone sono state invece dimesse. I degenti, fa sapere la Regione, sono 4 in Terapia intensiva (invariati), 50 in Semintensiva (50) e 124 in reparti non intensivi (-1). Le percentuali di occupazione di pazienti Covid sono dell'1,7% in Terapia intensiva (in tutto 232 posti) e del 17,3% in Area medica (174 ricoverati su 1.006 posti). In 24ore 1.568 positivi rilevati per un'incidenza ogni 100mila abitanti che torna sotto quota 800 (772,27). Due i deceduti in un giorno - un 77enne di Ascoli e un 92enne di Monte Urano nel Fermano - entrambi con patologie pregresse, e i totale raggiunge 3.842. In discesa il numero complessivo di positivi (5.503; -437) e di isolamenti domiciliari (19.166; -751) mentre i guariti/dimessi salgono a 435.160 (+2.003). Gli ospiti di strutture territoriali sono 105 e 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso. (ANSA)

30/04/2022 18:27
Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

"Il mio corpo è puro dolore, non ho speranza di miglioramento. Sono prigioniero di una non esistenza. Per questo voglio morire" E' l'appello lanciato da Antonio, il secondo italiano, dopo Mario (tutti e due sono nomi di fantasia) che ha fatto ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il diritto alle verifiche delle sue condizioni per poter accedere al suicidio assistito, legalizzato dalla Corte Costituzionale alla presenza di quattro condizioni. Dopo mesi di battaglie legali, Mario ha ottenuto il parere positivo del Comitato Etico Regione Marche. Antonio attende ancora, e insieme all'associazione Luca Coscioni sta per notificare all'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale ) "un'altra diffida, la terza dall'inizio della sua vicenda per tentare di sbloccare la situazione" - spiega l'avv. Filomena Gallo, che fa parte de suo collegio legale -. "Da febbraio si sono concluse le visite di verifica della sua condizione, ma ancora non arriva il parere del Comitato Etico e Antonio continua a soffrire, ogni giorno di più". L'avv. Gallo osserva inoltre che "se il testo della legge sul fine vita fosse confermato al Senato, dopo l'approvazione alla Camera, avrebbe gravi effetti discriminatori nei confronti di alcuni pazienti". Antonio, dal canto suo, chiede ai politici di "uscire dal vostro egoismo, pensate a me e ai tanti come me, aiutateci a morire." (ANSA)  

30/04/2022 16:16
San Severino, Piermattei rilancia: "Un Museo della Resistenza perché il passato non sia mai dimenticato"

San Severino, Piermattei rilancia: "Un Museo della Resistenza perché il passato non sia mai dimenticato"

"E adesso un Museo della Resistenza perché il passato non sia mai dimenticato". All’indomani del conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Città di San Severino Marche, il sindaco Rosa Piermattei lancia il progetto di dare vita a una "raccolta della memoria" sull’onda delle motivazioni che hanno spinto il Capo dello Stato all’assegnazione dell’onorificenza dopo i fatti che si registrarono in città tra il 1943 e il 1945. “La nostra popolazione – sottolinea il primo cittadino settempedano – ha fornito un contributo insostituibile alla Resistenza ed è stata un grandissimo esempio di sacrificio e virtù civiche. Qui nacque la banda del Battaglione Mario sui cui sentieri si incrociarono partigiani di diverse nazionalità. Ed è questo un caso unico per la storia”. In attesa di conoscere quando verrà ufficialmente consegnato il riconoscimento dal Quirinale, l’assegnazione è datata 20 aprile come riportato nel sito delle onorificenze della Presidenza della Repubblica con il numero 861 del 2022, il sindaco ha ufficialmente reso nota, in Consiglio comunale, la decisione del Capo dello Stato giunta su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “La medaglia al Merito Civile era attesa da anni, chi mi ha preceduto nella guida della città l’aveva richiesta compiendo un lavoro di ricerca unico. Comune e Anpi, grazie alla figura del compianto Bruno Taborro, hanno lavorato a lungo perché si riconoscesse anche il valore militare di chi operò nel periodo in questione", ha aggiunto il sindaco. "Questa onorificenza rende merito alla Città, alle sofferenze e al dolore patito da tanti settempedani, alla lotta di chi sui sentieri della memoria operò, ai martiri di Chigiano e Valdiola - ha ribadito il primo cittadino -. Mi auguro che questa medaglia, proprio nella memoria di Taborro, non divida ma unisca tutti in un percorso che deve essere di ricordo della nostra storia". "Ho pensato subito, con i colleghi dell’Amministrazione, a un museo da dedicare a una importantissima pagina della nostra storia, la più importante di tutte. Mi ha fatto piacere ricevere, subito dopo aver ufficializzato la notizia in Consiglio comunale, la telefonata del presidente provinciale dell’Anpi di Macerata, Francesco Rocchetti, che proprio il 25 Aprile scorso, durante il suo discorso in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione, aveva auspicato l’assegnazione di un riconoscimento alla nostra città per i fatti della Resistenza" ha concluso Piermattei.     

30/04/2022 15:20
Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Nell'ultima settimana nelle Marche la curva epidemica del coronavirus ha registrato una flessione intorno al 9% e, nelle ultime 24ore, l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti è tornata ampiamente sotto quota 800 (da 805,24 a 772,27). Lo fa sapere la Regione. In tutto sono 1.568 i casi positività rilevati in 24 ore, cioè il 35,8% dei 4.375 tamponi di diagnosi: sono stati eseguiti 5.136 test complessivi, che comprendono anche i 1.568 del percorso guariti. Sono 421 le persone che accusano sintomi tra gli ultimi positivi; i casi comprendono 468 contatti stretti di positivi, 376 contatti domestici, 21 in ambito scolastico/formativo, 12 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario, 1 in ambito assistenziale e su 254 casi è in corso un approfondimento epidemiologico. Si è registrato ancora in provincia di Ancona il numero più alto di contagi (430); seguono le province di Pesaro Urbino (350), Ascoli Piceno (301), Macerata (245) e Fermo (164); 78 i casi provenienti da fuori regione. Tra le classi d'età è quella tra 25-44 anni quella più colpita (405), poi 45-59 anni (395) e 60-69 anni (201).  (Servizio in aggiornamento) 

30/04/2022 13:28
Tolentino, quattro nuovi ispettori ambientali al Cosmari: il giuramento nell'ufficio del sindaco

Tolentino, quattro nuovi ispettori ambientali al Cosmari: il giuramento nell'ufficio del sindaco

Questa mattina, nell’ufficio del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, si è tenuta la cerimonia di giuramento dei nuovi Ispettori ambientali del Cosmari. Ivo Gismondi, William Melatini, Massimo Pettinari e Damiano Rossetti, dopo aver superato un concorso, riservato al personale interno in possesso dei titoli e dei requisiti oggettivi e soggettivi, hanno giurato di fronte al presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi, al vicepresidente e direttore generale Giuseppe Giampaoli, al comandante della Polizia Locale di Tolentino David Rocchetti e al responsabile della formazione Alberto Casoni. Erano presenti, oltre alla stampa, anche Fabiola Tiberi e Paolo Domizi di Cosmari. La Giunta comunale di Tolentino, con apposita delibera, aveva approvato lo schema di convenzione tra Comune e Cosmari per garantire le attività di vigilanza e controllo sul rispetto delle prescrizioni impartite dal Regolamento Comunale di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani ed Assimilati. "L’intento comune è quello di avviare un’attività finalizzata, in primis, ad un’operazione di controllo del territorio con finalità preventiva e - spiega il sindaco Pezzanesi -, successivamente, quando ne ricorreranno le condizioni oggettive, anche ad un’attività repressiva nei confronti di coloro che si renderanno responsabili di violazioni in materia di corretta modalità di conferimento dei Rifiuti Solidi Urbani ed assimilati".  Ai nuovi ispettori ambientali, Pezzanesi ha ricordato "l’importanza di educare i cittadini-utenti" per "prevenire comportamenti errati, conferimenti non rispettosi del regolamento del 'Porta a Porta' e abbandono dei rifiuti" con "l’obiettivo comune di migliorare ulteriormente sia la qualità che la percentuale della raccolta differenziata". I quattro ispettori ambientali saranno di ausilio sia agli agenti della Polizia Locale che agli operatori addetti alla raccolta dei rifiuti e al servizio di igiene urbana.   

30/04/2022 12:24
Macerata, autovelox in superstrada: ecco dove e quando saranno attivi a maggio 2022

Macerata, autovelox in superstrada: ecco dove e quando saranno attivi a maggio 2022

La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di maggio. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno. Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla Polizia Stradale che dalle Polizie Locali dei singoli comuni. IL CALENDARIO COMPLETO DI MAGGIO 2022 Non è previsto nessun controllo domenica primo maggio. Autovelox in funzione da lunedì 2 maggio, con orario 8-13, a Tolentino nella corsia monti-mare e a Montecosaro, in direzione Foligno, dalle 13 alle 19. Il 3 maggio, dalle 8 alle 20, controlli nello svincolo di Macerata, in corsia monti-mare. Il giorno seguente si resta a Macerata, stesso orario (8-20), sia in direzione monti che in direzione mare.  Giovedì 5 maggio ancora controlli in direzione mare a Macerata, dalle 8 alle 20. Cambia l'orario di attivazione il 6 maggio: controlli a Camerino, direzione mare, dalle 8 alle 13. Sabato 7 autovelox attivi a Corridonia, in direzione monti, dalle 13 alle 19, e a Camerino (direzione monti), dalle 8 alle 13. Nuovo stop domenica 8 maggio. Dopodiché si riprende il 9 maggio, allo svincolo monti-mare di Macerata dalle 8 alle 20.  Si resta a Macerata, su entrambe le direzioni (dalle 8 alle 20), anche martedì 10 maggio. ll giorno seguente resta la doppia attivazione, ma su svincoli differenti: a Tolentino, in direzione Civitanova, dalle 13 alle 20, e a Montecosaro (direzione monti) dalle 8 alle 13. Il 12 maggio, sempre dalle 8 alle 13, controlli a Corridonia in direzione monti. Si torna a Macerata venerdì 13 maggio, dalle 8 alle 20. Autovelox spenti nel weekend del 14 e 15 maggio.  Duplice accensione lunedì 16 maggio: dalle 8 alle 20 controlli a Macerata in direzione mare e dalle 13 alle 19, a Corridonia, ma in direzione monti. Autovelox attivi anche il 17 maggio: dalle 8 alle 20 a Macerata, in direzione mare. Poi ancora, mercoledì 18, controlli a Macerata nella corsia verso il mare, dalle 8 alle 20. Il 19 maggio controlli a Tolentino (direzione Civitanova) dalle 8 alle 13 e a Montecosaro (direzione Foligno) dalle 13 alle 19. Venerdì 20 la PolStrada sarà a Camerino, dalle 13 alle 19.  Sabato 21 e domenica 22 maggio autovelox spenti. Si riparte il 23 maggio a Macerata, direzione mare, dalle 8 alle 20 e a Corridonia, direzione monti, dalle 13 alle 19. Nei due giorni seguenti si resta ancora a Macerata: corsia monti (dalle 8 alle 20) il 24 maggio e corsia mare (dalle 8 alle 20) il 25 maggio. Prevista per il 26 maggio una duplice accensione: a Tolentino (direzione Civitanova) dalle 13 alle 20 e a Montecosaro (direzione Foligno) dalle 8 alle 13.  Autovelox accesi, invece, venerdì 27, a Camerino dalle 8 alle 13, in direzione monti. Sabato 28 si resta a Camerino (direzione Foligno) dalle 13 alle 19 e a Corridonia, sempre direzione monti, dalle 8 alle 13. Nessun controllo domenica 29 maggio. Il mese si conclude lunedì 30 e martedì 31 maggio con gli autovelox attivi a Macerata: entrambi i giorni, dalle 8 alle 20, in direzione Civitanova Marche. 

30/04/2022 11:22
1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

Che esistesse una grave crisi di rappresentanza, era fatto noto da tempo. Nel corso degli ultimi 30 anni i sindacati dei lavoratori hanno lentamente deposto le loro bandiere – un tempo alzate al vento insieme a chi scendeva in piazza a gridare di “rivendicazioni, tutele e dignità” – tendendo sempre più alla ricerca di una conciliazione nei confronti del potere politico. Per i primi – i lavoratori – l’urgenza oggi verte fra l’inaccettabilità delle condizioni di contratto e la ricerca di un impiego stabile. Per i secondi – il governo e i partiti politici – le priorità si sono facilmente ridimensionate negli ultimi due anni, filtrandole con giustificazioni relative alla pandemia da Covid 19 (ieri) e allo scoppio della guerra in Ucraina (oggi) con tutte le conseguenze del caso: in primis, caro energia e dei materiali. Ragioni da vendere da entrambe le parti, che però incontrano il loro comun denominatore nelle scelte del passato. Quelle legate agli accordi nati dopo la costituzione nel secolo scorso del Mercato europeo comune , e alle successive svalutazione della Lira, crescita dell’inflazione, e alle inevitabili manovre d’emergenza messe in campo. Nel frattempo, la moneta di scambio era ufficialmente diventato il debito pubblico. Dalla fine degli anni ’80, la crisi economico finanziaria italiana – determinata anche dai significativi dissesti sociali e politici – diventa fatto conclamato: i prezzi al consumo aumentano, la Lira ha perso la sua forza, l’Euro diventa “l’unica soluzione”. Almeno per ritardare gli effetti più drammattici della suddetta crisi: dal 2002 il PIL italiano subisce una delle sue massime crescite nella storia (+109%), anche se drogata dal credito facile e dall’indebitamento perenne assunto come nuovo stile di vita. Con la crisi "esogena" del 2008 – ovvero imputabile agli errori americani, con conseguenze che hanno coinvolto il resto del mondo -, l’Italia paga a caro prezzo le sue carenze strutturali, subendo nel giro di 4 anni un drastico calo del Prodotto Interno Lordo (-12,8%). Gli effetti sull’economia e, soprattutto, sul mercato del lavoro sono inevitabili: le risorse originariamente destinate, fra gli altri, a sollecitare l’occupazione – con agevolazioni, riforme, regolarizzazione dei contratti, revisioni dell’impianto normativo riguardo garazie e tutele - vengono ricollocate per fronteggiare lo stato di apnea delle imprese e quindi mantenere il nostro Paese competitivo sul mercato europeo.   Il tasso d’impiego, per capirci, in 10 anni scende del 60%. L’evoluzione delle lotte sindacali, a questo punto, vengono rielaborate, anzitutto in virtù di quel diritto inalienabile proprio di ogni singolo individuo ad ambire a un’aspettativa di vita dingitosa, che passa in necessariamente per il lavoro. Questo vale in un Paese che si reputi socialmente sano (si rimanda qui all’art. 4 della Costituzione). Ma arrivando ai giorni nostri, il dato che risalta maggiormente oggi è quello relativo al tasso di povertà: + 15% negli ultimi 5 anni, pari a 11 mln di persone a rischio. Fanno capo a questo bacino, secondo gli ultimi dati INPS e ISTAT del 2022, circa 3 mln di precari. E non basta una crescita delle assunzioni del 46% a fare da tampone, se contemporaneamente le cessazioni dei rapporti di lavoro superano il 50%. Questo perché a mancare sono, acnora una volta, le dovute garanzie. Nelle Marche, questi dati nazionali si traducono con un 17° posto in classifica per l’incidenza di assunzioni stabili sul totale, e con un primo posto per quel che riguarda i contratti intermittenti (il cosidetto “lavoro su chiamata”). Inoltre, il 90% dei nuovi rapporti di lavoro è oggi a vario titolo precario – le formule contrattuali preferite sono quelle “a termine” – accompagnato da un +11% solo nel primo bimestre del 2022 degli infortuni sul lavoro (dove rientrano anche le cosidette “morti bianche”). A impressionare, su quest’ultimo dato, è l’aumento di un +49% relativo ai giovani under 19: difficile non riflettere sulle profonde mancanze relative alla modalità “alternanza scuola-lavoro”. In ultimo, va considerata la nuova Legge di bilancio, rispetto alla quale i sindacati sembrano aver trovato terreno comune con le priorità di governo per quanto riguarda “le misure pensionistiche” (dove però pesano i contributi versati in almeno 38 anni di lavoro), “gli ammortizzatori sociali” (che dovrebbero sopperire all’aumento della disoccupazione), “gli sgravi contributivi” (che favoriscono i pochi contratti a tempo indeterminato) e “il rifinanziamento del reddito di cittadinanza” (punto sul quale il dibattito politico si infuoca maggiormente). Ancora una volta misure tampone, più che vere e proprie riforme. “Emerge un sistema economico fragile e inadeguato ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte – aveva dichiarato a inizio anno Rossella Marinucci, segretaria di CGIL Marche - a partire dagli investimenti del PNRR e dalla nuova programmazione europea. Un sistema incapace di affrontare le trasformazioni tecnologiche, ambientali ed energetiche  investendo innanzitutto sul lavoro, la sua qualità e le competenze da valorizzare. Una ripresa che, per lavoratrici e lavoratori delle Marche, si traduce in contratti non stabili, part-time e frammentati, in lavoro polverizzato e precario. La ripresa in atto sarà effimera e lo sviluppo apparente se non incardinati nella qualità del lavoro e dell’occupazione: su questo terreno le Marche si giocano il futuro”.

30/04/2022 10:00
Treia, aumenta la sicurezza per la città: aggiunte 11 nuove telecamere di videosorveglianza sul territorio

Treia, aumenta la sicurezza per la città: aggiunte 11 nuove telecamere di videosorveglianza sul territorio

Maggiore sicurezza per la città di Treia, che ha ottenuto un finanziamento dal Ministero dell’Interno per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza sul territorio. Sono 11 le nuove telecamere che andranno ad aggiungersi alle 70 già installate, per un totale di 81 punti di rilevamento. Sono stati rilevati, inoltre, circa 41.173 transiti dalla postazione presa a riferimento statistico: da gennaio a oggi sono stati sanzionati 217 veicoli con revisione scaduta e sequestrati 5 per omessa copertura assicurativa. I controlli ordinari della polizia locale, con l’ausilio dei sistemi di videoripresa, hanno portato anche all’ accertamento anche di truffe assicurative ai danni di un automobilista dell'entroterra maceratese e risultati utili per la ricostruzione di sinistri stradali. “Grazie al controllo attivo e attento del territorio, reso possibile anche attraverso la videosorveglianza, si possono contrastare con maggiore facilità fenomeni di illegalità, rendendo il nostro territorio più sicuro", ha dichiarato il sindaco Franco Capponi. "Inoltre - ha concluso il primo cittadino - abbiamo ottenuto un finanziamento ministeriale di 11mila euro per l’attuazione del Progetto 'Responsabilmente giovani-uniti contro le dipendenze', al fine di aumentare le azioni di controllo nei luoghi di aggregazione e di ritrovo."

29/04/2022 19:18
Incendio Cosmari, ufficiali i dati sulle diossine. “Livelli nella norma, rischio ambientale superato”

Incendio Cosmari, ufficiali i dati sulle diossine. “Livelli nella norma, rischio ambientale superato”

"Il livello complessivo di diossine, furani e PCB diossina simili nell'aria, espresso in tossicità equivalente, è risultato inferiore a 30 fg TE/m3 in tutti i campioni analizzati". A comunicarlo in via ufficiale è la responsabile del servizio territoriale dell’Arpam di Macerata Paola Ranzuglia, dopo aver diffuso nei giorni scorsi i risultati delle prime analisi riferite alle polveri sottili. "Tale concentrazione – prosegue Ranzuglia - è caratteristica di una zona urbanizzata con bassa pressione antropica. Queste analisi confermano quanto ipotizzato fino ad oggi, ossia che la breve durata dell'incendio esploso la notte del 15 aprile e le condizioni meteoclimatiche favorevoli hanno consentito all'aria ambiente di ripristinare velocemente le normali condizioni qualità".

29/04/2022 19:10
San Severino Marche, ricostruzioni post sisma: torna agibile immobile in Viale Eustachio

San Severino Marche, ricostruzioni post sisma: torna agibile immobile in Viale Eustachio

Tornano agibili altre due abitazioni nel nucleo urbano della città di San Severino Marche, dopo i lavori di ricostruzione che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il primo cittadino Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza di inagibilità per un immobile di viale Bartolomeo Eustachio ricomprendente, oltre alle abitazioni, anche due attività commerciali i cui locali erano stati messi in sicurezza. Per la sistemazione dell’edificio l’Usr della Regione Marche ha riconosciuto alla proprietà un contributo pubblico di 150mila euro.  

29/04/2022 19:05
Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Il tasso di incidenza cumulativo scende a 805,24 su 100mila abitanti (ieri era 833,15, in calo rispetto al giorno prima) nelle Marche dove sono stati registrati nell'ultima giornata, a fronte di 1.735 nuovi positivi. Essi rappresentano il 40,1% dei 4.324 tamponi diagnostici, su 5.258 tamponi complessivi. Questo quanto si apprende dal bollettino giornaliero emesso dall’Osservatorio epidemiologico regionale La maggior parte dei nuovi casi resta nella provincia di Ancona, con 458, a seguire Macerata con 337, Ascoli Piceno con 335, Pesaro Urbino con 333, Fermo con 205, oltre a 67 casi di fuori regione. Le fasce di età in cui circola maggiormente il contagio sono 45-59 anni cn 403 casi e 25-44 con 399, a seguire 60-69 anni con 208 casi. Le persone con sintomi sono 483, i contatti stretti di casi positivi 507, i contatti domestici 401, i positivi in setting scolastico sono 22, mentre per 297 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici

29/04/2022 18:46
San Severino, la città riceve la medaglia d'oro al Merito Civile per il sostegno alla causa partigiana

San Severino, la città riceve la medaglia d'oro al Merito Civile per il sostegno alla causa partigiana

La Città di San Severino Marche è stata insignita della medaglia d’oro al Merito Civile. A darne la notizia, durante l’odierna seduta del Consiglio comunale riunitosi a palazzo Governatori, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei. «Con una certa emozione ed a seguito di tanto impegno da parte dell’ente per il raggiungimento di tale obiettivo - ha sottolineato il sindaco in un comunicato - vi informo che in data 20 aprile la Presidenza della Repubblica Italiana ci ha assegnato l’onorificenza con la seguente motivazione: “Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche".» Una medaglia, quella al Merito Civile, che era da tanto attesa dalla Città di San Severino Marche per i fatti che qui si registrarono tra il 1943 e il 1945. Il sindaco Piermattei e l’Amministrazione comunale hanno più e più volte rinnovato richieste e sollecitazioni perché tale riconoscimento arrivasse. A concedere ufficialmente l’onorificenza è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Il decreto con la firma del Capo dello Stato è stato diffuso dal Quirinale solo in queste ore tanto che lo stesso primo cittadino settempedano non ne aveva potuto dato ufficialità in occasione delle manifestazioni provinciali del 25 Aprile che la Città di San Severino Marche ha ospitato alla presenza di numerose autorità, gonfaloni e rappresentanti istituzionali del territorio.

29/04/2022 18:45
Area Vasta 3, sottoscritto l’accordo per i pagamenti 2020/2021 ai sanitari. “In arrivo anche nuove risorse”

Area Vasta 3, sottoscritto l’accordo per i pagamenti 2020/2021 ai sanitari. “In arrivo anche nuove risorse”

E’ stato firmato nelle ultime ore la preintesa del Contratto Collettivo Integrato (CCI) da parte della dirigenza di Area Vasta 3. Ad annunciarlo è la direttrice Daniela Corsi, che nei prossimi giorni provvederà a sottoporre l’accordo alla verifica del Collegio Sindacale, prima di essere dichiarato ufficiale a tutti gli effetti. “Si tratta del primo accordo decentrato attuativo, rispetto al Contratto Collettivo Nazionale sottoscritto il 19 dicembre 2019" - ha dichiarato Corsi attraverso un comunicato diffuso agli organi di stampa. "Nonostante la mancata adesione di alcune sigle sindacali, questo contratto chiude un lungo percorso di trattativa sia al tavolo sindacale ASUR che dell’AV3. In particolare, sblocca le procedure di pagamento di oltre 8 milioni di euro di premi di produzione (retribuzione di risultato) riferiti agli anni 2020 e 2021 (oltre ad arretrati pregressi) per circa 620 dirigenti ed introduce un incremento del 50% della indennità di pronta disponibilità." "L’accordo inoltre – prosegue Corsi - pone le basi e stanzia risorse aggiuntive per 610 mila euro per la revisione dell’assetto degli incarichi professionali da assegnarsi agli stessi dirigenti. Le risorse stanziate consentiranno a questa Direzione di meglio valorizzare, anche in termini economici, le professionalità dei dirigenti. Al termine del processo, previsto per la fine dell’anno, ad ogni dirigente sarà attribuito uno specifico incarico professionale, ovvero rinnovato quello già svolto in precedenza. "Con soddisfazione – conclude la direttrice di AV3 - si sottolinea l’importanza del risultato raggiunto proprio in favore di categorie professionali che nello stesso periodo interessato dall’accordo sono state gravate di un impegno lavorativo ed umano la cui portata ed eccezionalità è a tutti ormai nota."    

29/04/2022 18:30
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