Il presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, in merito all'assenza della fibra nelle aree interne del Maceratese, ha scelto di scrivere una lettera aperta al neo Ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao. Il suo è un appello a fare presto, affinché nessuna area del Paese venga lasciata indietro in una società sempre più incentrata sul digitale.
Di seguito il contenuto della lettera firmata dal presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti:
"Signor Ministro, con vivo piacere plaudo alla Sua esternazione sulla banda larga: “Situazione inaccettabile”. Mappatura da rifare e nodo aiuti di Stato!
Di certo ha colto nel segno salvo poi non essere capace di organizzare una semplice filiera dei compiti, dove ciascuno deve fare il proprio nei tempi stabiliti. Avete una statura curriculare troppo alta per capire operazioni piu’ umili e vi affidate tutti alla famosa affermazione di Trilussa: eravamo in tre, abbiamo mangiato te polli, quindi uno ciascuno. Invece se li è pappati tutti uno e nel nostro caso le città ed i luoghi più urbanizzati succhiano risorse messe sul tappeto per lo sviluppo delle aree interne ,alle quali viene lasciata la lotta fratricida dei vari operatori FWA.
Il Recovery Plan prevede fondi pubblici per l’infra-strutturazione: è sul piano aree grigie che sono puntati i riflettori, ma non basta ciò ed è indispensabile un censimento puntuale fatto dal basso, siano essi Province o Unioni Montane, ma di certo con ratifica di ciascun Comune delle aree bianche che dal 2015 non hanno visto progressi se non dichiarazioni che non si traducono in opere. Occorre capire subito lo stato dell’arte e ciò non lo può fare Lei dal Ministero né ordinarlo senza una ratifica dei Comuni.
Il ministro alla Transizione digitale ha dichiarato: “Stiamo rivedendo i piani, forse dovremo spendere di più”. Bene, bella affermazione, ma intanto si incominci a fare dove serve ed individuare operatori specifici ed unici per aree precise evitando dualismi che non fanno procedere l’opera fino a compimento .
Il suo intervento alla presentazione dell’analisi dell’Alleanza Italia per lo Sviluppo sostenibile dove ha detto chiaramente che “una delle priorità devono essere le reti a banda larga” Le fa onore ma non ci illuda anche Lei con i programmi a lungo termine!
“Stiamo lasciando dietro parti di Paese: quando si legge che in alcune parti d’Italia il 90% delle scuole sono connesse, e in altre il 60%, vuol dire che in alcune zone stiamo escludendo uno studente su tre e i dati ci dicono che in 12 settimane si crea il gap formativo. Per me è inaccettabile“. Bravissimo ma crei aree con responsabili precisi che ratifichino ai Comuni l’esatta copertura e i tempi di lavoro.
Il “censimento” sulle aree bianche è fermo al 2015, pertanto non è chiara la situazione a seguito del Piano portato avanti da Open Fiber e da Tim e delle attivazioni degli operatori Fwa: occorre subito censire tutte le aree bianche.
Non è così difficile chiedere alle Regioni, in 30 giorni, un censimento preciso e affidare poi ad ogni operatore spazi proporzionali alla capacità dell’azienda senza fare, anche qui, la fine dei vaccini: il mondo del lavoro sa ottemperare ai contratti, sono i Ministeri a non conoscere le normali regole del mondo del lavoro perché non hanno mai maturato esperienze lavorative sul campo.
Lei non può avere scusanti e siamo certi che non ci deluderà, ma faccia presto perché nelle aree interne la ripresa passa solo da questa autostrada virtuale".
Il Palazzo Comunale di Montefano nei giorni 13, 14 e 15 Marzo si illuminerà di lilla.
Il Comune ha concesso il Patrocinio alla Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai Disturbi Alimentari, e illuminerà il Palazzo Comunale di questo bellissimo colore.
FADA (Associazione Famiglie Disturbi Alimentari Onlus), con sede a Fermo, ha invitato tutti i Comuni delle Marche ad illuminare di lilla un monumento o luogo simbolico della propria città per accrescere la conoscenza di questi disturbi, ormai molto diffusi soprattutto tra i giovani ed i giovanissimi, negli ambiti familiari e sanitari.
Purtroppo, anche la carenza di adeguate Strutture Sanitarie dedicate comporta notevoli ritardi nel riconoscimento della malattia e, quindi, nel percorso diagnostico e terapeutico.
L’intento di FADA è quello di sensibilizzare, prevenire ed intervenire precocemente nella diagnosi e cura dei disturbi alimentari, attraverso percorsi terapeutici multidisciplinari, al fine di evitare ai soggetti colpiti un deciso peggioramento della sintomatologia che talvolta necessita persino di ricovero ospedaliero.
Molto è già stato fatto nella nostra regione: il 3 Agosto 2020 l’Assemblea Legislativa delle Marche ha approvato all’unanimità la legge per la presa in carico delle persone con disturbi del comportamento alimentare. E’ la prima legge in Italia in merito. Prima di essa, nel marzo 2015, vi era solo una delibera di Giunta regionale. Un traguardo importante, per il quale FADA ha tanto lottato e del quale oggi è orgogliosa.
In moltissime situazione può rendersi necessario modificare un PDF scannerizzato. Purtroppo però, il maggior pregio dei file PDF, ovvero la loro sicurezza data proprio dalla difficoltà nel modificarli, corrisponde anche al loro maggior limite. Per editare i PDF infatti, occorrono dei software che solitamente si rivelano anche piuttosto costosi. Fortunatamente però, esistono anche delle soluzioni gratuite che si comportano efficacemente. Vediamo insieme quali sono.
PDF e OCR: cosa sono?
Il file PDF è una tipologia di documento inventata da Acrobat che presenta moltissimi pregi. Il primo di questi risiede sicuramente nel suo aspetto, dal momento che si presenta piuttosto bene e con un’immagine professionale. Il secondo vantaggio dei PDF è che sono difficilmente modificabili, caratteristica che rende questo tipo di documenti piuttosto sicuri nel momento in cui vengono inviati ad altre persone. Ma questo secondo fattore in determinate occasioni si rivela anche un limite.
In alcune situazioni infatti, può rendersi necessaria la modifica dei PDF, magari dopo averlo acquisito attraverso uno scanner. Per assolvere questo compito esistono numerosi software, tra cui Adobe Creator, lanciato dalla stessa azienda che ha ideato i file PDF. La controindicazione in questo caso però, è che il costo di questi programmi è piuttosto alto. In questo scenario però, si inserisce un’applicazione che permette di convertire PDF in OCR gratis online.
OCR è un acronimo che indica il riconoscimento ottico dei caratteri, e si tratta di una funzionalità che permette proprio di ricavare del testo editabile da qualsiasi PDF o immagine Jpeg e PNG. Uno dei migliori software che mette a disposizione questa funzionalità è PDFelement, che trasforma PDF in Word OCR, ovvero un file che consente la modifica, l’aggiunta di elementi, o la loro rimozione, in qualsiasi momento. Due i vantaggi principali del programma: è disponibile online ed è gratuito.
PDFelement: cos’è e a cosa serve
Come anticipato, PDFelement permette di ottenere un documento OCR da un PDF o da un’immagine Jpeg o PNG. Il software è disponibile online. Questo significa che non è nemmeno necessario installare alcun programma sul proprio computer, nonostante sia comunque disponibile il download per sistemi operativi Windows, MacOs, e persino per gli smartphone Android. Questa particolarità rende l’applicazione particolarmente fruibile anche in presenza di terminali differenti.
Un convertitore OCR online gratis come PDFelement oltre a permettere la modifica della parte testuale di un documento PDF, è in grado di fare molto altro. Tra le funzionalità principali ricordiamo l’aggiunta di immagini (o la loro rimozione), piuttosto che di tabelle, markup, e collegamenti ipertestuali. Un altro pregio di PDFelement risiede nella sua semplicità di utilizzo, dal momento che in pochi click è possibile ottenere un documento OCR pronto per essere modificato a piacimento.
La semplicità di PDFelement
Abbiamo detto che uno dei pregi principali di PDFelement risiede nella sua semplicità di utilizzo, fattore che rende la curva di apprendimento davvero molto breve. Fin dal primo avvio infatti, potrai renderti conto della sua immediatezza dovuta all’interfaccia grafica ben organizzata e tradotta interamente in italiano, che per molti aspetti richiama i software di casa Microsoft come la suite Office. L’esperienza di editing dunque, è davvero molto rapida, e direttamente dalla home del software avrai a disposizione tutti i comandi principali.
In parole povere, PDFelement può essere considerato come un lettore ocr free online tra i migliori in circolazione. Oltre a quanto descritto sino a questo momento, il programma include alcuni strumenti davvero molto utili, come la possibilità di aggiungere firme, rimuovere o modificare la filigrana presente sui documenti, e persino comprimere i PDF per renderli più leggeri, e dunque più facilmente inviabili via e-mail o con le varie app di messaggistica.
Uno schema elettrico è una tipologia di schema che impiega simboli pittorici astratti che consentono di mostrare le interconnessioni dei vari componenti di un sistema. Uno schema elettrico è composto da due differenti elementi, ovvero i simboli che mostrano quali sono i componenti, e le linee che rappresentano quelle che sono le connessioni tra essi. In questo articolo vedremo nel dettaglio cos’è uno schema elettrico, a chi può servire crearne uno, e una delle migliori soluzioni digitali che ne permettono tale creazione: Edraw Max.
Schemi elettrici: cosa sono e chi li utilizzano
Come anticipato, uno schema elettrico non è altro che uno schema che attraverso dei simboli mostra le interconnessioni dei vari componenti di un sistema. Gli schemi elettrici sono dunque in grado di far conoscere la posizione dei suddetti elementi, e come questi sono collegati tra loro. Quando gli ingegneri devono apprendere e lavorare sui progetti di elettronica, ricorrono proprio agli schemi elettrici. Per leggere uno schema elettrico è necessario innanzitutto conoscere quali sono i simboli utilizzati.
Gli elementi che sicuramente sono più comuni in uno schema elettrico la terra, l’alimentazione, la connessione, gli interruttori, i dispositivi di uscita, le luci, il gate logico, ed altri ancora. Ogni linea presente sullo schema elettrico rappresenta un filo. I cavi in determinati punti possono incrociarsi, ma questo non significa in ogni caso che questi siano collegati. Ad ogni modo, per aiutare l’interpretazione dello schema elettrico, solitamente è inclusa una legenda.
Come creare uno schema elettrico con EdrawMax
Ora vedremo come disegnare un circuito elettrico con il noto software EdrawMax. Disegnare e leggere schemi elettrici infatti, non è difficile, a patto di utilizzare i giusti strumenti. Un software per schemi elettrici professionale è in grado di produrre schemi elettrici di altissima qualità in breve tempo. EdrawMax assolve egregiamente questo compito, dal momento che si tratta di un’applicazione appositamente progettata in grado di automatizzare molte delle operazioni più comuni per creare un diagramma.
Il programma si mostra particolarmente versatile, dal momento che è compatibile con tutti i sistemi operativi: Microsoft Windows, MacOS, e Linux. Ma i pregi di EdrawMax non terminano qui, dal momento che l’interfaccia grafica del software risulta davvero di facile comprensione. Si tratta di una caratteristica di fondamentale importanza per un software professionale, perché permette di abbassare notevolmente la curva di apprendimento.
I vantaggi di EdrawMax
Grazie a EdrawMax è possibile creare disegni elettrici con qualsiasi simbolo elettrico. Conoscere tutta la simbologia elettrica infatti, può risultare difficoltoso, ma grazie a questo software tutto si rivelerà più semplice. Grazie ad un’interfaccia grafica molto intuitiva è possibile etichettare i componenti, personalizzare i simboli e le linee, ed infine esportare il proprio progetto in altri formati molto diffusi, come PDF, SVG, PNG, Visio, e molti altri ancora.
Ad ogni modo, EdrawMax permette la creazione di oltre 280 tipologie di diagrammi, e si avvale di un’interfaccia drag and drop che dunque permette di visualizzare in real time le modifiche apportate con un semplice trascinamento del mouse. La progettazione di uno schema elettrico con il software utilizza simboli grafici elettrici standard in grado di essere compresi da chiunque. Ma oltre a tutti questi vantaggi dobbiamo menzionare anche la possibilità di testare tutte le funzionalità grazie alla versione demo gratuita.
Nonostante il funzionamento del programma sia molto semplice, sarà comunque necessario apprendere il posizionamento delle varie funzionalità. Il materiale informativo a corredo del software è già molto completo, ma se non dovesse risultare sufficiente, sul web è possibile trovare numerosi video tutorial che potranno fungere da ispirazione per la creazione di diagrammi e schemi elettrici.
Lunedì prossimo, dalle ore 18 alle 22, la facciata del Municipio di San Severino Marche, in piazza Del Popolo, si colorerà di lilla in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare promossa dalla onlus Never Give Up in collaborazione con l’Anci nazionale.
“L’Amministrazione comunale - fa sapere il sindaco, Rosa Piermattei - ha subito risposto alla richiesta di illuminare di lilla un monumento significativo della città al fine di rendere visibile la testimonianza della condivisione su questa tematica così delicata che colpisce soprattutto i giovani”.
I disturbi alimentari, nello specifico anoressia e bulimia, sono la prima causa di morte
tra gli adolescenti e purtroppo la situazione si è aggravata alla luce delle difficoltà legate all'emergenza Covid.
In Italia quasi 3milioni di adolescenti hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea e solo il 10% riesce a chiedere aiuto e lo fa mediamente dopo tre anni dai primi sintomi. La famiglia costituisce, insieme alla scuola, uno dei primi luoghi dove tali disturbi possono essere intercettati e affrontati tempestivamente, grazie a segnali che danno evidenza del disagio.
La Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012. L’iniziativa parte da un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia e ricorre il 15 marzo, proprio nel giorno della sua scomparsa.
Questa Giornata offre speranza a coloro che stanno ancora lottando e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei disturbi del comportamento alimentare quali anoressia, bulimia, binge eating, obesità e tante e nuove forme ancora.
Dedicare una giornata-evento ai disturbi del comportamento alimentare significa aumentare l’attenzione della popolazione attorno a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. E’ quindi fondamentale implementare la corretta informazione intorno ai disturbi del comportamento alimentare, per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo. Fondamentali per il successo del trattamento sono, infatti, la diagnosi precoce della malattia ed un intervento tempestivo affidato ad un’équipe di medici specialisti.
All’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi della nutrizione e dell’alimentazione è dedicata, il 15 marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, come previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 maggio 2018. Giornata alla quale il Comune di Macerata aderisce dando il patrocinio e illuminando l’arena Sferisterio di lilla accogliendo favorevolmente la richiesta avanzata dall’Associazione Famiglie Disturbi Alimentari.
“I disturbi dell’alimentazione stanno aumentando tra i giovani e non riguardano più soltanto le ragazze ma anche i ragazzi – interviene il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro -. Sintomo di un malessere psicologico che sta aumentando e la spia è il rapporto non sano con il cibo. Bisogna lavorare affinché ci sia più attenzione alla salute, al benessere dei giovani e al loro necessario equilibrio interiore per una vita sana e bilanciata”.
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione si manifestano più spesso tra i 15 e i 19 anni, ma l’età di esordio, infsatti, si abbassa sempre di più, colpiscono soprattutto le donne, ma crescono i casi tra i ragazzi, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria dove la pandemia ha determinato su tutto il territorio nazionale e anche nella nostra regione un aumento dei disturbi del comportamento alimentare di circa il 30%.
Per questo l’Amministrazione comunale, cogliendo l’occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, vuole continuare a puntare i riflettori sulla priorità di accrescere la conoscenza e in particolare la capacità di riconoscimento di queste malattie tra i giovani e i giovanissimi da parte dei familiari e degli operatori sanitari.
Il Comune di Macerata aderendo alla Giornata del Fiocchetto Lilla, vuole, allo stesso tempo, sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e aumentare la consapevolezza sull’impatto che tali patologie hanno nelle vite dei giovani e proseguire sul cammino del miglioramento della qualità della vita dei pazienti e delle famiglie
L’Associazione Piombini-Sensini di Macerata, che celebra i 125 anni di attività, dedicati prevalentemente alla tutela dell’infanzia, ha approvato il nuovo statuto di ente del terzo settore e rinnovato il Consiglio direttivo. Nel ruolo di presidente è stata confermata Carla Maria Francalancia, da oltre un ventennio alla guida del sodalizio, vice presidente la neoeletta Paula Castelli, gli altri consiglieri sono Flavio Orazi, Paolo Virgili, Marina Falconetti, Alberto Aglieta e Bruno Serafini. L’Associazione impegnata con la Comunità Il Girasole nell’accoglienza di bambini, neonati con mamme ed adolescenti, si occupa, attraverso il Centro Arcobaleno, della cura della crisi familiare e dei minorenni vittime di maltrattamento ed abuso, promuovendo anche percorsi di sensibilizzazione all’interno delle scuole.
Nonostante questo anno particolare, in cui la pandemia ha comportato una fisiologica riduzione degli interventi di protezione, proprio nel momento in cui il contenimento in casa ha determinato un aumento importante dei fenomeni di violenza e di disagio psichico, l’Associazione sta investendo in nuovi progetti che possano potenziare le opportunità di sostegno e presa in carico di bambini e ragazzi in difficoltà.
Il mantenimento di questi servizi essenziali è avvenuto con un enorme sforzo organizzativo ed economico di fronte al quale l’Associazione, così come molte altre strutture del territorio, hanno continuato a funzionare nel totale disinteresse degli attori istituzionali a cominciare dalla Regione Marche. La normativa regionale ha infatti assimilato nelle prescrizioni di prevenzione al Covid-19 le comunità di tipo familiare alle strutture sanitarie e socio-sanitarie con caratteristiche sostanzialmente diverse, senza prevedere le stesse garanzie rispetto ai DPI, ai tamponi ed attualmente alla somministrazione dei vaccini per gli operatori.
L’Associazione che ha potuto contare esclusivamente sul sostegno e la vicinanza di alcuni benefattori, volontari e semplici cittadini che preferiscono rimanere nell’anonimato, ringrazia in particolare la Fondazione Colonna, che ha fornito un consistente quantitativo di DPI e tamponi, la scuola San Giuseppe di Macerata che ha donato mascherine e prodotti per la sanificazione, la Med Store Macerata che, con alcuni dispositivi multimediali, ha permesso ai bambini di seguire le lezioni in DAD, l’Associazione Appassionata, con cui, attraverso la Scuola civica di musica Scodanibbio, i bambini imparano a suonare uno strumento.
Il contatto costante con il mondo della scuola e dei Servizi sociali, rivela come sia necessario tornare a pensare progetti di prevenzione primaria e di sostegno ai genitori, in cui la tutela dell’infanzia ed il rispetto dei diritti dei bambini vengano considerati come fondamentali per la crescita delle nuove generazioni.
Cambiano sede gli uffici dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) n.15, attualmente ospitati all’ultimo piano della sede comunale di viale Trieste (ex distretto militare).
Da lunedì 15 marzo si sposteranno in Galleria Scipione 6 nel cuore del centro storico della città di Macerata e, completate le operazioni di trasloco, saranno nuovamente aperti al pubblico con gli stessi orari: lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 13, solo su appuntamento telefonico.
L’Ats 15 si scusa per eventuali disservizi nei giorni del trasloco che dovrebbe essere completato a metà della settimana prossima, assicurando piena disponibilità a garantire comunque il servizio.
Sono stati pubblicati nel sito del Parco dei Monti Sibillini due avvisi esplorativi per manifestazioni d’interesse riguardo l’affidamento della gestione delle strutture temporanee sostitutive dei rifugi di Cupi di Visso e di Colle Le Cese, quest’ultimo nel comune di Arquata del Tronto. Entrambi i provvedimenti prevedono, come termine ultimo per la presentazione delle domande, la data del 22 marzo alle ore 11.
Con questi avvisi il Parco intende individuare potenziali operatori economici cui affidare la gestione dei due siti che hanno, come funzione principale, l’accoglienza degli utenti che svolgono attività di trekking, passeggiate naturalistiche o altre iniziative similari.
Entrambe le strutture ricettive sono inserite nel circuito escursionistico del Grande Anello dei Sibillini, e gli interessati dovranno essere in grado di caratterizzarle sulla base della propria esperienza e professionalità.
Le unità abitative verranno affidate, arredate e complete di quanto necessario per renderle immediatamente fruibili. Nell’uno e nell’altro caso è richiesto un canone annuo da corrispondere all’Ente Parco. Informazioni di dettaglio sono disponibili consultando il sito www.sibillini.net.
"Nell’ottica di una auspicabile ripresa della fruizione del territorio dal punto di vista turistico, compatibilmente con le condizioni imposte dalla pandemia e con le attività legate alla ricostruzione post sisma, la possibilità di gestione dei rifugi temporanei di Cupi e Colle Le Cese può rappresentare una concreta opportunità per chi voglia considerare un investimento professionale sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico" sottolinea il presidente del Parco dei Monti Sibillini, il professor Andrea Spaterna.
Valorizzare e riscoprire il patrimonio naturale e l’eredità culturale dei Monti Sibillini è l’obiettivo di Magic Mountains: un progetto non-profit multipiattaforma che si propone come veicolo per promuovere un approccio alla visita della montagna più “lento”, consapevole e sostenibile e la rinascita di un territorio fortemente colpito dal sisma del 2016 e dalla recente pandemia di covid-19.
Con la collaborazione di artisti, esperti e appassionati, il progetto vuole stimolare l’interesse di un nuovo pubblico italiano ed internazionale per i “magici itinerari” dei Monti Sibillini, e raccontare le bellezze naturalistiche di questa terra misteriosa, avvolta da secoli di storia, miti e leggende fantastiche.
Lo farà attraverso una serie di contenuti di storytelling attualmente in produzione (Doc Serie, Web App, Social Media, Libro di Favole illustrate) e l’organizzazione di esperienze dal vivo (Mini Festival, Mostre, Trekking Experiences) a partire dall’estate 2021.
“MAGIC MOUNTAINS - SIBILLINI STORIES”
LA SERIE INTERACTIVE DOCUMENTARY ALLA RISCOPERTA DELLE LEGGENDE DEI MONTI SIBILLINI
Immagini naturalistiche emozionali, foto di archivio, illustrazioni, una colonna sonora originale composta dall’artista internazionale Ekin Fil. Le “Storie dei Sibillini” - introdotte da appassionati di trekking contemporanei e dalla voce di quattro narratori - accompagneranno lo spettatore nell’esplorazione di queste “montagne magiche” alla ri-scoperta dell’antica tradizione fantastica locale: dalle leggende popolari, alla «ricerca della Sibilla» nel Rinascimento, fino agli appassionati fotografi instagrammers di oggi.
RACCONTA LA TUA PASSIONE, DIVENTA UNO DEI PROTAGONISTI DELLA SERIE
Magic Mountains è alla ricerca di appassionati dei Monti Sibillini da coinvolgere nel cast della Serie Interactive Documentary in lavorazione, storie vere delle persone che amano e frequentano questo luogo Magico durante tutto l'anno, che hanno una passione per la montagna e un legame speciale con il territorio.
Per partecipare alla selezione basta raccontare la propria storia, rispondendo alle domande all’interno del form dedicato nel sito Magic Mountains entro il 7/04/2021 (accedi al sito)
(Foto di Alessandro Annessi)
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, le Associazioni maceratesi L’Albero dei Cuori, Anteas e I Fuoriclasse hanno donato a tutte le Strutture Residenziali per Anziani dell’Ambito Territoriale Sociale 15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Pollenza, Treia e Urbisaglia) una bellissima e coloratissima fioriera, preludio della primavera ormai vicina ma soprattutto omaggio a tutte le ospiti e le operatrici delle Case di Riposo che con forza e coraggio hanno affrontato insieme il durissimo ultimo periodo di pandemia.
A causa dell’impossibilità ad uscire dal Comune in seguito all’ordinanza di zona rossa del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, le fioriere sono state simbolicamente recapitate all’IRCR Macerata, per essere curate e consegnate alle legittime destinatarie appena possibile.
Anche l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’IRCR Social Point in Piazza Mazzini hanno ricevuto in dono le loro fioriere: tanti fiori per tante donne che ogni giorno lavorano per la comunità maceratese e non solo, attente ai bisogni di tutti ma con particolare riguardo per quelle situazioni di disagio, necessità e fragilità presenti sul territorio.
Allora grazie ad Albero dei Cuori, ad Anteas e a I Fuoriclasse: non solo mimose ma anche altri bellissimi fiori per onorare la determinazione, la professionalità, la competenza e il cuore grande di queste donne.
"Ci eravamo occupati recentemente della situazione abitativa dei colleghi di stanza nelle Marche, costretti da anni a vivere e lavorare in condizioni disagiate nei prefabbricati in quella che è la “zona rossa” del sisma che colpì il centro Italia nel 2016, in contrapposizione alle caserme di lusso citate in un servizio di Striscia la Notizia. Ebbene abbiamo appreso che, dopo le stazioni di Matelica e Sarnano, ricollocate nelle strutture dei carabinieri forestali, anche la stazione di Pollenza ha una nuova sede".
Ad esprimere la propria soddisfazione è la Segreteria Nazionale del Sindacato Italiano Militari Carabinieri (SIM).
Il comune di Pollenza ha infatti concesso, in comodato d’uso gratuito, un edificio completamente ristrutturato nel centro storico, vicino a quello della Polizia Municipale, che ospiterà la Stazione e gli alloggi per i carabinieri.
"Dopo anni di attese, di bandi di gara e ben quattro cambi di commissari straordinari alla ricostruzione post sisma, una rapida accelerazione negli ultimi tre mesi è arrivata dal Comandante Provinciale di Macerata, Col. Nicola Candido, che ha saputo gestire le difficoltà lavorative dei suoi uomini nella realtà operativa post terremoto, lavorando in stretta sinergia con il Prefetto di Macerata Dott. Flavio Ferdani, i vertici regionali dell’Arma ed il Commissario straordinario Giovanni Legnini, al fine di snellire le procedure per la ricostruzione degli edifici destinati ai carabinieri" puntualizzano dal SIM.
"Questo dimostra - si aggiunge dal Sindacato - che, quando la volontà supera la burocrazia, tutto è possibile nonostante resti il rammarico per le incredibili lungaggini che pongono sempre gli uomini dello Stato come cittadini di serie “B”. Negli ultimi tre mesi si è riusciti a riportare i Carabinieri all’interno di strutture solide in attesa delle nuove sedi, con uffici ed alloggi vivibili, lasciando definitivamente i moduli abitativi che, per quanto ben strutturati, non sono agevoli né per i cittadini né per i militari che vi operano".
Il Sindacato non dimentica, però, come le stesse problematiche restino ancora presenti anche per altri Comandi dell’alto maceratese: "Ancora tante stazioni nell’area del cratere sismico continueranno ad operare all’interno dei prefabbricati, come la Compagnia di Camerino, il cui edificio nel centro storico è andato quasi completamente distrutto, mentre prosegue l’impegno di ricollocare nel futuro prossimo tutti carabinieri in ambienti lavorativi adeguati e confortevoli".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il risarcimento del danno e nello specifico a seguito di un incidente stradale. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “in caso di morte di un nonno a seguito di sinistro stradale a chi può essere riconosciuto tale risarcimento danni?"
La morte di un parente cagionata da un atto illecito altrui può causare un danno non patrimoniale, di cui i congiunti possono chiedere il risarcimento iure proprio; a loro incombe la prova “dell’effettività e della consistenza della relazione parentale”, la cui lesione è fonte di danno.
La Suprema Corte, conformandosi ad altre sue pronunce, ribadisce che a tal fine non è necessario provare la convivenza con il defunto, e che tale requisito non è richiesto neppure quando ad agire è il nipote per la perdita del nonno.
Gli Ermellini, infatti, superata oramai una lettura restrittiva dell’art. 29 Cost., affermano che la norma costituzionale non tutela solo la famiglia nucleare, quella cioè incentrata su coniuge, genitori e figli, ma protegge anche rapporti parentali meno stretti; conseguentemente, perché possa ritenersi leso il rapporto parentale di soggetti non appartenenti allo stretto nucleo familiare ed assicurato il risarcimento del danno non patrimoniale da loro patito per la lesione di un interesse costituzionalmente protetto, non è affatto necessario che questi convivessero con il defunto.
La convivenza può essere un elemento di prova a sostegno della consistenza del vincolo affettivo, della profondità del rapporto parentale, ma non una condizione indispensabile perché tale rapporto sia rilevante per il diritto.
Il riconoscimento del risarcimento per la lesione del rapporto parentale prevede infatti che venga fornita la prova di “rapporti costanti di reciproco affetto e solidarietà con il familiare defunto”, che costituiscono il presupposto di fatto del danno risarcibile; l’esistenza invece di un legame eccedente l’ordinario rapporto di affetto potrebbe solamene incidere non sull’an bensì sul quantum e quindi sulla liquidazione del danno, così come l’eventuale rapporto di convivenza (Cass. 29332/2017).
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “Per ottenere il risarcimento iure proprio del danno non patrimoniale, il nipote deve fornire la prova di un rapporto di reciproco affetto e solidarietà con il defunto e non di un rapporto eccedente la fisiologica intensità delle relazioni con il nonno o un rapporto di convivenza con lo stesso, che potranno invece rilevare in sede di quantificazione del danno (Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza n. 5258/21; depositata il 25 febbraio 2021).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Rossella Placati, siamo in provincia di Ferrara. Aveva 50 anni, due figli di 32 e 27 anni avuti dall’ex marito Giuseppe.
Ferita al petto per tre volte con un’arma da taglio, è stata uccisa, colpita alla testa nella sua casa, con un corpo contundente e con una violenza così tremenda da fracassarle il cranio.
Il suo attuale compagno è indagato per omicidio volontario aggravato dalla relazione con la vittima, sulla base di quelli che sono stati ritenuti indizi gravi e concordanti, se pur lui si dichiara estraneo ai fatti.
Per la Procura l’indagato avrebbe ucciso per motivi passionali: non accettava la volontà della compagna di interrompere la relazione. Lei già qualche giorno prima della sua morte gli aveva inviato un messaggio invitandolo ad andarsene da casa sua e dalla sua vita.
Lui non si sarebbe rassegnato alla rottura e lei aveva accettato di farlo restare, pur vivendo una vita da separati in casa, fra liti ed innumerevoli pressioni psicologiche da parte di lui. Quella sera l’ultima violenta discussione, un litigio preoccupante per i toni raggiunti alcune ore prima dell’omicidio.
Nella vita di tutti i giorni, per ottenere qualcosa, agiamo: se abbiamo fame, mangiamo, se abbiamo sete, beviamo etc..
Nel mondo delle emozioni e dei sentimenti non funziona così.
Gli altri non cambiano perchè noi agiamo, il cambiamento è un elemento che appartiene a loro ed al loro destino. Ciò che noi possiamo cambiare è il nostro atteggiamento verso l’altro.
Certamente è più facile chiedere all’altro di cambiare, perchè questo ci risparmia la fatica di fare un cambiamento.
Ed i cambiamenti sono dolorosi, difficili.
Tale difficoltà riguarda la società , il rapporto con l’altro, e quindi riguarda anche la famiglia, intesa come nucleo delle relazioni più strette e significative per un individuo.
Se ciò è vero per chi si macchia di crimini violenti tra le pareti domestiche, come potrebbe essere avvenuto nel caso di Rossella, per l’incapacità patologica di gestire emotivamente un rifiuto o di accettare la decisione dell’ex partner di un cambiamento nella propria vita sentimentale, è altrettanto vero che tale difficoltà appartiene anche alla vittima.
Per la vittima uscire da una situazione di maltrattamenti, ammesso che abbia preso coscienza di essere una vittima, percorso tutt’altro che semplice e lineare, richiede uno sforzo psichico ed un investimento emotivo non indifferente, poichè ciò determinerà l’alterazione di uno stato di equilibrio che spaventa per molteplici ragioni.
Che si tratti di giudicare una scelta altrui non condivisa, o che si tratti di negare una realtà che non ci piace, questi atteggiamenti di giudizio e negazione conducono ad un senso di vuoto e di mancanza nel presente che rischiano di essere così totalizzanti da far avvenire uno “scollamento” con la parte più sana di noi stessi, con i nostri valori etici e morali, con la regolazione degli istinti con la nostra capacità di indirizzarci concretamente ed in modo sano verso il nostro bene-stare.
Questo è l’ennesimo omicidio di una donna in Italia: si calcola che questa strage avvenga con la frequenza incredibile di una ogni due giorni.
Spesso ci sarebbe una situazione di tensione legata alla decisione della vittima di mettere fine al rapporto, ma non è soltanto questo. Le cause culturali di questo fenomeno hanno a che fare con l’esistenza dei “ruoli di genere”: solo con una buona educazione potranno essere cancellati e si finirà cosi di attribuire alla donna un ruolo sociale docile e remissivo in cui è l’uomo a dover decidere per entrambi mentre lei subisce passivamente.
Il Comitato di Quartiere zona B di Pollenza e l’Associazione Nuova Salvambiente hanno protocollato stamani, in Comune, la richiesta al Sindaco Mauro Romoli, affinché inoltri alla provincia di Macerata e alla Ata 3 una mozione volta ad ottenere l'inserimento all’ordine del giorno della prossima Assemblea dell’Ata 3 il ritiro della delibera del 26 giugno scorso (n. 9 e n. 10).
"Si tratta della delibera con la quale è stata approvata 9 mesi fa la graduatoria che vede due siti di Cantagallo (ed uno di Palombarette) collocati in pole position tra gli idonei alla realizzazione della prossima discarica di rifiuti urbani di tutta la provincia di Macerata e del Comune di Loreto" sottolineano il Comitato di Quartiere B e Nuova Salvambiente.
"Numerosi cittadini di Pollenza si sono sentiti traditi per non essere stati informati, se non a cose fatte, e solo dalla stampa, di una decisione che maturava dal 2017, e che li coinvolge, perché altera definitivamente e irrimediabilmente il contesto di vita e di lavoro di famiglie e di imprese della zona - aggiungono -. Per questo è stato fatto ricorso al Tar Marche dimostrando che la delibera di cui si chiede oggi il ritiro, viola i principi di legalità, buon andamento, imparzialità e trasparenza e fa parte di una procedura portata avanti con la massima disinvoltura manifestando eccesso di potere per difetto di istruttoria, illogicità di metodo, contraddittorietà, disparità di trattamento, omissione della Valutazione Ambientale Strategica, violazione dei principi di economicità, efficienza, efficacia, dimostrando incompetenza assoluta".
"Il Sindaco Romoli ha ora l’occasione di mostrarsi coerente con le sue ripetute affermazioni fatte finora in ambiti ristretti, di essere al fianco dei cittadini nel contrastare la realizzazione della megadiscarica" concludono le due associazioni.
In arrivo nuovi quattro veicoli per la flotta comunale. La Giunta Ciarapica ha aderito lo scorso anno ad un bando della Regione Marche ‘Piano dello sviluppo e diffusione della mobilità elettrica (eMobilityReMa)', per la riconversione del parco auto in dotazione della propria amministrazione per ottenere incentivi con la finalità di potersi dotate di un sempre più cospicuo numero di autoveicoli elettrici e a basso impatto di CO2 per una maggiore consapevolezza nel rispetto dell’ambiente.
L’ok della Regione Marche è arrivato nei primi giorni di marzo c.a., a firma dell’Assessore al Bilancio Guido Castelli. La Regione infatti aveva reso disponibili risorse aggiuntive al piano di riconversione per 3 milioni di euro, il comune di Civitanova Marche si è aggiudico il finanziamento richiesto nel corso del 2020.
"Accolgo con grande soddisfazione la comunicazione della Regione Marche, a firma dell’assessore Guido Castelli – ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica - la quale mi informa che lo scorso 2 marzo la Giunta regionale ha approvato la deliberazione riferita al Bando per il rifinanziamento del piano acquisti mezzi elettrici sostenibili per un contributo complessivo di 86.600,00 euro e dove il Comune di Civitanova Marche è presente con quattro mezzi di nuova generazione di cui andiamo orgogliosi per un sempre maggiore rispetto dell’ambiente”.
Nello specifico, i mezzi che andranno a regime nella flotta comunale sono quattro con i seguenti modelli automobilistici:
una Renault Zoe 135; una Nissan Leaf 40 kw Business; una Renault Kangoo Maxi Z.E. Ice autocarro e una Nissan Leaf 40 kw Business, sempre, autocarro.
“Un segnale importante verso una riconversione ecosostenibile e rispettosa del nostro territorio, tanto più che il nostro Comune – ha concluso Ciarapica - aveva già reso disponibili colonnine posizionate su più vie per la ricarica di auto elettriche”.
Sulla Gazzetta Ufficiale - 4^ Serie Speciale – n. 15, del 23 febbraio è stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 10 tenenti in servizio permanente effettivo del “ruolo tecnico-logistico-amministrativo” del Corpo della Guardia di Finanza.
Un posto – relativo alla specialità amministrazione - è riservato agli Ufficiali in ferma prefissata, con almeno diciotto mesi di servizio nel Corpo.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del primo gennaio 2021, non abbiano superato il giorno di compimento del trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data non antecedente al 1° gennaio 1989), e siano in possesso di una laurea specialistica o di una laurea magistrale o titolo equipollente, richiesto per la specialità per la quale si concorre.
La presentazione delle domande dovrà avvenire entro le ore 12:00 del 25 marzo.
La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it” - dove è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio - seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.
I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo essersi registrati al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione e concluderne la presentazione.
Il Centro del Riuso del Comune di Macerata, nel mese di febbraio, ha superato le 300 tonnellate di beni conferiti dai cittadini sottratte quindi, dalla sua attivazione, al ciclo dei rifiuti.
Il risultato raggiunto si traduce in circa 58.000 euro di risparmio per l’Amministrazione comunale sullo smaltimento dei beni, in circa 155.000 euro di valore stimato dei beni restituiti alla cittadinanza, ma soprattutto in circa 261 tonnellate in meno di CO2, che sarebbero state emesse in fase di smaltimento in discarica.
Nonostante il periodo critico a causa della pandemia, che in parte ha condizionato la frequentazione del Centro del Riuso riducendo leggermente la media del numero di conferimenti e di ritiri, l’attività di recupero dei beni viene portata avanti dagli operatori di Risorse Cooperativa in ottemperanza delle attuali prescrizioni anti contagio.
Il servizio comunale continua ad essere molto apprezzato dagli utenti iscritti che salgono ulteriormente superando quota 4.000 mentre i beni più conferiti e ritirati sono i mobili che rappresentano circa il 35% del totale della raccolta.
La gestione del Centro del Riuso è stata resa ancora più efficiente ed efficace anche grazie all’adozione di un innovativo software gestionale con tecnologia cloud, che Risorse Cooperativa ha sviluppato appositamente in collaborazione con l’impresa informatica Sistema 3, e che è già stato adottato da altri Centri del Riuso comunali in tutta Italia.
L’ottimo risultato qualitativo e quantitativo si dimostra ancora più eccezionale se si considera il bacino di utenza effettivo, 10% rispetto al potenziale, e l’operatività settimanale del servizio - il lunedì e mercoledì dalle 8 alle 12, venerdì dalle 15 alle 19 e infine il sabato dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19 - che evidenziano la possibilità di un significativo margine di ulteriore sviluppo.
Il gioco d’azzardo è la grande passione degli italiani. Si farebbe fatica ad ammetterlo ma i dati sono incontestabili su questo. Scommesse sportive ma anche casinò online, poker room, slot machine online. Insomma, un mondo variegato che ha saputo far fronte anche all’emergenza Coronavirus, attualmente ancora in atto. Secondo i dati riportati dal sito Top Bonus Italia, il settore del gambling toccherà entro il 2024 un valore totale di 88,7 miliardi di euro. Gli italiani continuano a giocare, pandemia o non pandemia. Lo conferma anche una ricerca dell’istituto mUp Research, in collaborazione con Norstat. Su un campione di italiani, l’8,8% ha risposto dicendo che la priorità nelle spese superflue ma irrinunciabili va al gioco d’azzardo. Un campione di 3.9 milioni di italiani la pensa così. Percentuali che non si avvicinano ai dieci milioni che scelgono i viaggi, o al 18,9% che dà preferenza allo shopping o ai 9,6 milioni che optano per strumenti tecnologici. Il gioco non è una priorità ma resta sempre sotto la lente d’ingrandimento dei giocatori italiani, come ben sanno le casse del Fisco. Chi sono gli attori di questo boom? In prima fila si trovano le scommesse sportive, da sempre passatempo numero uno per gli appassionati di sport. Spiccano anche però le slot machine, il poker online, i casinò. Successo che non manca di certo nemmeno per le Videolottery, le VLT, macchinette da gioco ad alta volatilità che presentano grosse possibilità di vincita. Il gioco vince, anche contro gli ostracismi che da tempo ci si rivoltano contro. Non ultimo quello recente del governo Conte I, nel 2018. Il Decreto Dignità a suo tempo non riuscì a fermare la spesa, arrivata a 106,8 miliardi a fine 2018. Con un trend sempre più in crescita. Sei anni fa, nel 2015, la spesa era di 88 miliardi. Diventati poi 96 nel 2016, 102 l’anno successivo. Di questa grossa porzione di cifre astronomiche molti vengono spesi in VLT e Slot machine (48,6 miliardi); 19,7 invece vanno ai giochi di carte, mentre le scommesse sportive si collocano sul podio con 10,9 miliardi. Di converso crollano Lotterie e Lotto, rispettivamente con 9,2 e 8 miliardi. Si sta assistendo ad una mutazione di scenari. Cifre importanti che però preoccupano in ambito medico, in particolare nell’ambito sanitario e di dipendenza. Chi ha vissuto lunghi periodi di lockdown è stato più soggetto a certe oscillazioni. In Italia invece si è scelta la linea del rigore, con l’inserimento obbligatorio della tessera sanitaria per giocare. Difatti resta la regolamentazione l’unica strada agibile per far sì che miliardi spesi dai giocatori non finiscano nelle casse della criminalità organizzata.
Per i bimbi la cameretta rappresenta un vero e proprio rifugio dove giocare, studiare ed esprimere la propria personalità. Per renderla accogliente e confortevole è importante creare un perfetto equilibrio tra design, funzionalità e svago, magari coinvolgendo il diretto interessato nella progettazione, per essere certi di soddisfare ogni sua esigenza.
Oltre a essere il luogo deputato allo studio, al gioco e al riposo, negli ultimi tempi la cameretta dei bambini ha assunto la funzione di spazio adibito all'insegnamento per via della didattica a distanza. Essendo l’ambiente dove ragazzi e adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo, è fondamentale che ogni elemento sia funzionale alle loro specifiche esigenze, suscitando emozioni piacevoli e positive.
Pressa l'importanza di una progettazione mirata e personalizzata che tenga conto anche dello spazio disponibile e delle inclinazioni del bambino, oggi vi proponiamo alcune idee di arredamento che vi permetteranno di creare un ambiente confortevole e accogliente a costo quasi zero.
Alcune raccomandazioni prima di cominciare
A differenza della camera da letto dei genitori, quella dei bambini richiede accorgimenti specifici in fatto di design e stile per favorire lo sviluppo psicofisico, la creatività e la voglia di apprendere. Prima, però, di correre in negozio alla ricerca delle migliori soluzioni d'arredo per una cameretta a misura di bimbo, ci sono alcune accortezze da seguire in fase progettuale per essere certi di prendere le giuste decisioni.
Innanzitutto, bisogna tenere presente che le pareti delle camerette sono maggiormente esposte allo sporco e ai graffi, quindi sarebbe opportuno applicare una vernice protettiva che aumenti la resistenza del rivestimento a macchie, urti e sbalzi di temperatura. Allo stesso modo, anche la pavimentazione andrebbe protetta da potenziali lesioni e danneggiamenti, magari posizionando un tappeto antiscivolo nei punti nevralgici della stanza per permettere al bimbo di giocare in sicurezza e salvaguardare, al contempo, la superficie sottostante da ogni possibile disastro.
Infine, dal momento che i bambini crescono a vista d'occhio, è buona norma scegliere complementi d'arredo “trasformabili” che guardino al futuro e seguano le varie fasi di crescita del piccolo, modificando la loro destinazione d'uso a seconda dell'età.
Organizzare al meglio gli spazi
Come facile intuire, le parole chiave per arredare una cameretta destinata ai bambini sono resistenza, funzionalità e sicurezza. Per quanto riguarda la scelta dei mobili è sempre meglio abbracciare la filosofia del "less is more" per evitare di rendere l’ambiente troppo opprimente e disagevole.
A tal proposito un lettino, una scrivania con delle sedie, un armadio e un contenitore per i giochi saranno più che sufficienti per rendere la stanza funzionale e accogliente. Quanto alle finiture, è opportuno preferire rivestimenti idrorepellenti o laccati per garantirsi una maggiore durata nel tempo e semplificare le successive operazioni di pulizia in caso di sporco e macchie.
Se la stanza designata presenta metrature particolarmente ridotte, si possono adottare soluzioni salvaspazio molto ingegnose che permettono di sfruttare al meglio lo spazio disponibile, come i letti soppalcati o a castello, gli armadi a ponte e i pouf contenitori.
Altro elemento da non sottovalutare è la sicurezza, preferendo complementi trattati con vernici atossiche e realizzati con materiali testati secondo i rigorosi standard qualitativi previsti dalle normative vigenti. Infine, verificate che non ci siano spigoli vivi e bordi taglienti potenzialmente pericolosi, così che possiate dormire sempre sonni tranquilli.
Illuminazione e colori
Per stimolare la fantasia e la creatività dei bambini è fondamentale anche scegliere i giusti colori in modo da cerare un'atmosfera confortevole e rilassante. Per farli sentire a loro agio è sempre buona norma coinvolgerli nella scelta dell'impronta stilistica da dare alla cameretta, optando per un tema (giungla, mondo marino, principesse, supereroi e così via) che rispecchi i gusti e le inclinazioni dei diretti interessati.
Oltre a scegliere insieme le tonalità delle pareti e le varie decorazioni per abbellire la stanza, è importante anche predisporre un sistema di illuminazione adeguato per donare un tocco allegro e divertente all'ambiente. Una bella lampada da soffitto dalle forme giocose e colori vivaci renderà l'atmosfera più calda e accogliente, mentre un applique da parete a tema animali o cartoni animati si rivelerà utile come luce notturna per vincere la paura del buio.
Un occhio anche al comfort
Quando si tratta di arredare la cameretta di un bambino è necessario valutare attentamente anche il livello di salubrità dell'ambiente. Partendo dalla temperatura, dal momento che il range ideale dovrebbe aggirarsi tra 19 e 22°C, è opportuno posizionare un termometro da ambiente per tenere sempre sotto controllo la situazione e intervenire sugli impianti termici quando necessario.
Se non è possibile installare un climatizzatore si può ricorrere a un modello portatile o un raffrescatore evaporativo (come quelli recensiti in questo articolo) per rendere l'aria, non solo più fresca quando fa caldo, ma anche più salubre. Infine, è importante arieggiare regolarmente la stanza spalancando porte e finestre per non più di dieci minuti al giorno, così da favorire il ricambio dell'aria e abbassare il tasso di umidità responsabile della formazione di muffe e cattivi odori.