Il Reddito di Cittadinanza entra nel vivo: gli 11 Navigator di Macerata saranno attivi da agosto
Abbiam parlato negli scorsi giorni in quest’articolo del fatto che Macerata, proprio come tutte le altre province italiane, ha conosciuto i nomi dei suoi “Navigator”, le nuove figure professionali fortemente volute dal Ministro di Maio.
È utile ricordare che i Navigator sono dei professionisti che opereranno nell’ambito dei Centri per l’Impiego e forniranno supporto al personale già presente proprio per poter gestire un pubblico più vasto: parallelamente alle utenze ordinarie, infatti, l’avvio del Reddito di Cittadinanza ha reso necessarie delle consulenze ad hoc.
La novità è nel fatto che Anpal, ovvero la società che contrattualizzerà i Navigator, ha reso noto che questi operatori diverranno attivi nelle prossime settimane.
Nello specifico, i vincitori del concorso dovranno dapprima prendere parte ad un meeting di livello nazionale, il quale dovrebbe essere organizzato nell’arco di 3 giorni in altrettante sedi, ovvero a Roma, in Sicilia e in Sardegna, dopodiché i Navigator seguiranno un corso di formazione della durata di 2 settimane presso il centro per l’impiego presso cui andranno ad operare.
Gli 11 Navigator assunti per la provincia di Macerata, dunque, diverranno definitivamente operativi nel mese di agosto, e questa notizia riguarda da vicino tutti i cittadini maceratesi a cui è stato riconosciuto il Reddito di Cittadinanza.
Il sussidio economico è già partito, di conseguenza i beneficiari hanno già modo di usufruirne, ora tuttavia si entra nella fase attiva del progetto: il Reddito di Cittadinanza, difatti, non vuol essere un mero aiuto economico nei confronti delle fasce più bisognose, ma richiede una serie di azioni attive da parte di tutti i cittadini coinvolti.
Con l’entrata in operativo dei Navigator, dunque, di quali responsabilità dovranno farsi carico i percettori del Reddito di Cittadinanza?
Anzitutto è verosimile immaginare che essi saranno convocati dal centro per l’impiego per un colloquio conoscitivo, dopodiché dovranno iniziare ad impegnarsi, per alcune ore alla settimana, in alcuni lavori di pubblica utilità.
Il fulcro di questa nuova politica si fonda ovviamente sulla ricerca di lavoro, di conseguenza qualora il centro per l’impiego dovesse proporre una determinata posizione lavorativa, il beneficiario deve dare la massima disponibilità.
Il meccanismo del Reddito di Cittadinanza prevede una serie di normative piuttosto precise: la prima offerta di lavoro, ad esempio, non può distare oltre 100 Km dall’abitazione del cittadino, o comunque raggiungere il posto di lavoro non deve richiedere oltre 100 minuti di percorrenza.
La normativa, in realtà, prevede anche che un’eventuale offerta lavorativa possa essere rifiutata, ma in tal caso le offerte successive possono riguardare anche aree geografiche più lontani.
La terza offerta, ad esempio, può riguardare qualsiasi zona geografica a livello nazionale, e il suo rifiuto comporterebbe la perdita definitiva del sussidio.
L’impegno attivo da parte del cittadino non deve riguardare soltanto il lavoro in senso stretto, ma anche le attività formative.
Il meccanismo del Reddito di Cittadinanza prevede infatti che i beneficiari si qualifichino dal punto di vista professionale seguendo dei corsi di formazione suggeriti dai Navigator, o più genericamente dal centro per l’impiego di riferimento.
Per fare un esempio, se un Navigator riterrà che per un beneficiario potrebbe essere utile divenire un esperto di Rendering, magari per via delle sue esperienze pregresse o perché in zona vi è una discreta domanda di personale con competenze simili, lo inviterà a seguire dei corsi di disegno informatico organizzati da aziende accreditate quali PuntoNetFormazione.
Anche a Macerata, dunque, il Reddito di Cittadinanza sta per entrare nella sua fase “clou”: da un lato in Navigator inizieranno presto ad operare e a fornire assistenza al pubblico, dall’altro chi sta ricevendo il sussidio dovrà iniziare ad impegnarsi in modo attivo se non vuol perdere questo diritto.
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