Chiesa della Madonna della Cona, proseguono i lavori: in ultimazione la nuova struttura a botte (FOTO)
Come annunciato proseguono, anche grazie alle favorevoli condizioni meteo, i lavori di recupero della chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso, oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera, a 1.500 metri di altitudine e che unisce i territori della provincia di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria.
In questi giorni si sta terminando la nuova struttura a botte. Infatti, montata la centina, è stata ricostruita la nuova volta a mattoni sulla quale si sta realizzando attualmente la cappa protettiva superiore così da ricostruire la copertura secondo lo scema strutturale originario della piccola chiesa, simbolo della vittoria della Battaglia del Pian Perduto del 1522 e di cui il prossimo anno verranno celebrati i 500 anni.
Nei prossimi giorni i lavori proseguiranno con l’istallazione delle tirantature metalliche a contrastare la spinta della volta che a causa del recente sisma, è stata la causa del crollo della copertura e del muro di destra.
Come vuole la tradizione, domenica 4 luglio, le confraternite di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia si ritroveranno per una breve processione e per la celebrazione della Santa Messa a cui seguirà il saluto delle autorità e l’illustrazione dello stato dei lavori che termineranno entro settembre, mese in cui la nuova chiesa sarà probabilmente inaugurata.
Intanto si susseguono gli incontri organizzativi, coordinati dal Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci a cui hanno partecipato Bruno Olivieri Presidente regionale del CAI, Luciano Messi di Macerata Opera Festival, i rappresentanti di Cosmari srl, i progettisti Luca Maria Cristini e Romualdo Mattioni, Stefano Tartuferi del CAI di San Severino Marche e Angela Cesaretti della Pro Loco di Castelsantangelo.
Il progetto di recupero della chiesa – rifugio della Madonna della Còna è promosso dalle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino in collaborazione con il Cosmari che ha finanziato i lavori e Macerata Opera Festival che ha favorito una raccolta fondi, oltre a enti, aziende e tanti volontari.
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