Un avvio di stagione da incubo, il peggiore della storia rossoblù da 31 anni a questa parte, con 0 punti e 0 gol segnati nelle prime 3 giornate di campionato. La Civitanovese prova allora a raddrizzare la barca attingendo dal mercato e così, dopo l’arrivo a centrocampo di Capece nella scorsa settimana, alla corte di Mister Alfonsi arriva anche Vittorio Esposito.
Classe 88’, Esposito è un attaccante esterno di grande esperienza. Partito dal piccolo Mafalda in Eccellenza molisana, si è fatto conoscere negli anni fra Marche, Puglia e Abruzzo per le sue grandi doti, che gli sono valse il soprannome di "Messi del Molise".
Ha disputato gli ultimi 7 campionati di Serie D con Cerignola, Taranto, Vastese, Campobasso, Fano, Notaresco, Matese e in ultimo Termoli, con cui lo scorso anno ha totalizzato 8 presenze e 1 gol. In molti lo ricordano con la maglia della Sambenedettese in Serie C, stagione 2017/2018, con 3 gol in 30 partite e tante giocate degne di nota.
Il suo nome era stato accostato alla Civitanovese per tutta l’estate, senza che però la trattativa entrasse realmente nel vivo. Questa volta però ci siamo. La società ha diffuso un video messaggio in cui Esposito annuncia il suo prossimo arrivo a Civitanova. Il giocatore si aggregherà alla squadra nei prossimi giorni e potrebbe già essere in campo domenica contro il Notaresco.
Queste le parole di Esposito: "A tutti i tifosi della Civitanovese: sto arrivando! Non vedo l’ora di essere lì con voi. Vi aspetto domenica allo stadio e sempre forza Civitanovese!".
La Cucine Lube Civitanova saluta il centrale Jacopo Larizza. Alla vigilia del torneo 2024/25, l’atleta maceratese conclude dopo una sola stagione la sua seconda esperienza in biancorosso. Cresciuto nel vivaio cuciniero e rodato nella Paoloni Appignano, per poi far parte della Lube in pianta stabile nel 2020/21, anno del "doblete" Scudetto-Coppa Italia, il centrale si è poi fatto le ossa in A2 e SuperLega prima di tornare alla base nell’estate 2023 strappando applausi ai tifosi con i suoi ingressi in fasi molto delicate dei match prima dello sciagurato infortunio in allenamento che gli ha impedito di terminare l’annata agonistica.
L’atleta è tornato al top nel corso dell’estate, come ha dimostrato la qualità delle sue performance nei test di preseason, ma la possibilità di giocare di più in un altro club e la concomitanza del ritorno di Marko Podrascanin in casa biancorossa hanno spinto il giocatore e la società a prendere una decisione.
Il saluto di Jacopo Larizza: "Sono un marchigiano doc, cresciuto anche dal punto di vista sportivo nella mia regione, quindi ci tengo a ringraziare la Lube Volley per quello che ha rappresentato per me. Già in passato sono andato a giocare per altre realtà e sta per riaccadere. Lasciare di nuovo la mia terra e i miei cari comporterà sacrifici, ma sono carico e ansioso di mostrare il mio valore".
"Forse un piccolo rammarico c’è e risale allo scorso anno, ovvero l’infortunio in allenamento che ha posto fine in anticipo alla mia stagione, proprio quando avevo guadagnato spazio contribuendo alla vittoria di Gara 3 e Gara 4 dei quarti ai Play Off - ricorda Jacopo -. Mi sarebbe piaciuto aiutare i compagni nei successivi match e magari avrei avuto anche delle chance personali in più nelle gerarchie del team, ma è ora di guardare avanti. Ringrazio i tifosi per il sostegno alla squadra e nei miei confronti. Li saluto con grande affetto, li riabbraccerò quando tornerò all’Eurosuole Forum da avversario".
Grande prova di forza e segnale al campionato da parte del Trodica, che domenica ha superato con un netto 4-1 la Settempeda al San Francesco. La squadra di Mister Buratti, regina del mercato in estate, sta confermando in questo avvio di stagione le grandi aspettative della vigilia e guida la classifica a punteggio pieno dopo 3 giornate. Uno scivolone, quello della Settempeda, che non cancella comunque il buon inizio di stagione dei biancorossi, tra l’altro da neopromossi, con 4 punti in 3 partite.
Mister Ciattaglia, allenatore della Settempeda, non ha nascosto le difficoltà incontrate dai suoi giocatori: "Sono molto sincero e obiettivo. A volte nel calcio molti fanno fatica a dirlo, ma abbiamo affrontato una squadra molto più forte. Il primo tempo ci hanno preso a pallonate: poteva tranquillamente finire 5-0 per loro e non rientrare nel secondo tempo".
Il tecnico ha sottolineato come la paura con cui i suoi giocatori sono scesi in campo abbia influito pesantemente sulla prestazione: "Siamo entrati troppo impauriti. Quando giochi con la paura contro una squadra più forte, sei contratto e non riesci a fare ciò che vuoi. Se il Trodica fosse stato in vantaggio 5-0 nel primo tempo, non avrebbe rubato nulla.
Nonostante la sconfitta, Ciattaglia invita i suoi a mantenere alta la concentrazione e a non perdere di vista gli obiettivi della stagione, consapevoli delle sfide che attendono la Settempeda nelle prossime partite, a partire da quella di sabato prossimo con il Porto Sant'Elpidio, in testa alla classifica a punteggio pieno insieme al Trodica.
Dall'altro lato, la squadra di Buratti ha lanciato un chiaro messaggio alle rivali: con una squadra ben attrezzata e un gioco convincente, i biancazzurri sono pronti a recitare un ruolo da assoluti protagonisti in questo campionato.
Dopo sole 3 giornate di campionato è saltata la prima panchina in Eccellenza. L’Alma Juventus Fano nella serata di ieri, tramite un comunicato sui propri canali ufficiali, ha annunciato l’interruzione, di comune accordo, del rapporto con Mister Antonio Aiello. Situazione, dunque, sempre più complicata in casa granata, che dopo un’estate turbolenta si trova a fare i conti con un avvio di stagione da incubo.
Fatale per l’allenatore lombardo il pesante ko per 5-0 subito contro il Montegranaro, arrivato dopo le due sconfitte con K Sport Montecchio (0-2) e Maceratese (3-0). Gli 0 punti in 3 partite, con 10 gol subiti e 0 gol fatti hanno indotto la società, contestata duramente anche nel match contro i veregrensi, a cambiare guida tecnica, “al fine di dare un segnale di svolta alla squadra”.
Panchina del Fano affidata dunque a Claudio Tridici, affiancato dall’allenatore in seconda mister Gianfranco Parlato. L’allenatore civitanovese negli ultimi anni ha fatto parte dello staff tecnico di Atletico Porto Sant’Elpidio in Serie D e Fermana in Serie C, oltre ad un’esperienza da allenatore delle giovanili dell’Elpidiense Cascinare.
Quello di Tridici sarà un esordio curioso, in quanto dovrà affrontare l’Urbania due volte nel giro di 4 giorni. Mercoledì a Fermignano si disputerà infatti il primo derby per il ritorno degli ottavi di Coppa Italia (andata 0-0), mentre domenica ancora Fano-Urbania, valida invece per il campionato.
Domenica 22 settembre a Bolognola, presso lo ZChalet, si è svolta la Festa degli Sport Invernali Fisi-Cum organizzata dal presidente Carlo Maria Conti e dal suo direttivo in collaborazione con lo Sci Club Tolentino. Protagonista della festa la squadra nazionale di sci d’erba, vincitrice della coppa del mondo 2024, accolta il giorno prima a Matelica dal presidente del Cum Carlo Maria Conti e dall’assessore allo Sport Filippo Maria Conti.
"Accogliere a Matelica la squadra nazionale di sci d’erba – spiega l’assessore - accompagnata dall’allenatore federale Roberto Parisi, per me che da sempre pratico sci è stato veramente un grande piacere e ringrazio il presidente del CUM per aver voluto che la squadra nazionale sostasse a Matelica prima della Festa degli Sport Invernali. Auguro a tutti gli atleti di essere ai vertici della classifica mondiale anche nella prossima stagione agonistica".
Parisi e i suoi ragazzi sono rimasti affascinati dal territorio matelicese: "Avete una città bellissima circondata da un paesaggio meraviglioso – ha commentato - perché non fare un centro federale proprio nel vostro territorio?". Questa idea è stata accolta con entusiasmo anche dall’assessore Conti, grande appassionato di sport invernali. Il giorno seguente (domenica) gli atleti della squadra azzurra hanno fatto da istruttori d’eccezione a decine di giovanissimi che con entusiasmo hanno potuto cimentarsi in questa specialità lungo il percorso allestito a Bolognola.
L’ha rifatto ancora Manuel Dell’Aquila. Dopo il gol in rovesciata all’esordio con la Stese, l’esperto attaccante ha segnato un altro gol in acrobazia alla sua seconda presenza in maglia rossoblù, nel match pareggiato 1-1 contro l’Atletico Macerata.
Al minuto 33 del match valido per la prima giornata del girone E di Seconda Categoria, l’attaccante, dopo aver controllate un suggerimento di un compagno con il petto, si è coordinato colpendo al volo in semi-rovesciata, trovando l’angolino in basso a destra e realizzando così un altro gol capolavoro.
L’arrivo di Dell’Aquila in estate aveva creato grande entusiasmo in casa Stese e curiosità fra gli addetti ai lavori nel vederlo in all’opera in Seconda Categoria. A giudicare dalle prime due partite, non sta decisamente deludendo le aspettative.
È un successo sotto ogni punto di vista a Camerino per la Finale Argento dei Campionati italiani assoluti di società. Nella seconda serie a livello nazionale arrivano tanti risultati di spicco sulla rinnovata pista dello stadio universitario Livio Luzi, in un evento organizzato nel migliore dei modi dal Cus Camerino. Una festa per tutti, nella manifestazione in cui l’atletica diventa sport di squadra, con la vittoria tra gli uomini dell’Atletica Virtus Lucca (163 punti) nei confronti di Nissolino Sport (159), Us Quercia Dao Conad Rovereto (157) e Assindustria Sport Padova (155) mentre al femminile chiude al primo posto l’Atletica Cascina (177) che precede Acsi Italia Atletica (152), Us Quercia Dao Conad Rovereto (140) e Nissolino Sport (139). Sono questi i team che si aggiudicano la promozione nella massima categoria per la prossima stagione al termine di un weekend di sfide ad alta intensità agonistica.
Tra le prestazioni di maggior rilievo, in primo piano quelle dei 100 metri con il ventenne Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino), talento emergente della velocità italiana, che sfreccia in 10”17 con vento di +1.0 e pareggia il personale davanti al campione europeo U23 della 4x100 Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter/Esercito), secondo in 10”32. Ancora più clamoroso il crono della quindicenne Margherita Castellani (Atl. Arcs Cus Perugia) con un formidabile 11”50 (+1.4), seconda allieva italiana di ogni epoca a sei centesimi dalla migliore prestazione nazionale di categoria di Erica Marchetti (11”44) datata 1997. La giovanissima umbra firma un progresso di tredici centesimi rispetto al proprio limite di 11”63 e poi vince anche nei 200 metri di cui è vicecampionessa europea U18 con 23”53 (0.0) nel duello con l’oro continentale Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), alle sue spalle in 24”19. Sempre nello sprint fa doppietta il nigeriano Ifeanyi Emmanuel Ojeli (Atl. Virtus Lucca) con 46”11 nei 400 metri e 20”56 (+0.8) sui 200 superando il 20”81 (+0.3) di Awuah Baffour nell’altra serie.
Dalle Olimpiadi di Parigi, dove ha sfiorato il podio con il quarto posto in finale, alla vittoria sulla pedana di Camerino per Stefano Sottile (prestito Virtus Lucca/Fiamme Azzurre): il piemontese si impone con 2.06 prima di fermarsi a risultato ormai acquisito. L’azzurra Sofiia Yaremchuk (Acsi Italia Atletica/Esercito), primatista italiana di maratona e mezza, è invece seconda nei 5000 in 16’24”16 dietro alla burundese Micheline Niyomahoro (Nissolino Sport, 16’13”64). Cade un record giovanile: la junior romana Giulia Gabriele (prestito Nissolino Sport/Fiamme Gialle Simoni) con 21’43”99 realizza la migliore prestazione italiana U20 dei 5000 di marcia ritoccando il suo 21’48”67 di metà marzo. C’è anche la vittoria di un atleta delle Marche, l’ascolano Valerio De Angelis che in maglia Virtus Lucca prevale nel triplo con 15.64 ventoso (+2.7) e 15.50 regolare (+0.6) a soli otto centimetri dal personale all’aperto, poi è terzo nel lungo con 7.03 (+0.3) superato di un soffio da Kelvy Bruno Okunbor (prestito Atl. Brugnera Friulintagli) che salta 7.09 (+0.4) e da Geovany Paz Soto (Nissolino Sport), secondo con 7.07 (+0.4). Nel giavellotto è quinta Gaia Ruggeri, in prestito dall’Atletica Fabriano all’Arcs Cus Perugia, con 42.81 con il successo che va alla lettone Anete Sietina (Atl. Cascina, 57.10).
Punteggio pieno nell’asta per Francesca Semeraro (Alteratletica Locorotondo) con 4.20 sulla vicecampionessa europea U20 Great Nnachi (Battaglio Cus Torino/Carabinieri) che valica 4.05 dopo aver vinto nel lungo con 5.64 (0.0). Applausi in pista per Lorenzo Naidon (Us Quercia/Fiamme Gialle), azzurro nel decathlon agli Europei, leader in 13”98 (+2.0) sui 110 ostacoli a un centesimo dal personale. Negli 800 metri è netta l’affermazione di Giovanni Lazzaro (Assindustria Sport/Aeronautica) con 1’48”74 e della junior Gloria Kabangu (Acsi Italia Atletica/Esercito) in 2’07”14 seguita da Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco), 2’08”19 dopo aver vinto i 1500 in 4’12”95 mentre al maschile il rush finale è di Simone Valduga (Us Quercia/Aeronautica) con 3’47”37. Doppietta nei lanci per Enrico Saccomano (Atl. Malignani Libertas Udine/Aeronautica) che spedisce il disco a 57.75 e il peso a 15.51. Il giavellotto è del lettone Rolands Strobinders (Milone Siracusa) con 73.71 ma oltrepassa i settanta metri anche Matteo Masetti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), 70.56. Nel match del peso tra le ultime due campionesse italiane Anna Musci (Alteratletica Locorotondo) con 15.23 riesce a battere Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino, 14.95), nell’asta il tricolore assoluto Federico Biancoli (prestito Atl. Brugnera Friulintagli) salta 5.10.
Puntuale lo svolgimento delle gare, efficiente la macchina organizzativa allestita dal Cus Camerino del presidente Stefano Belardinelli, con la sezione atletica guidata da Riccardo Nalli e tanti volontari che si sono messi a disposizione per dare il loro contributo. Sono intervenuti tra gli altri il rettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni, e il delegato allo sport Filippo Maggi, il sindaco Roberto Lucarelli e l’assessore allo sport Silvia Piscini, il neoconsigliere nazionale FIDAL Simone Rocchetti e il presidente CONI Marche, Fabio Luna, oltre al presidente del comitato regionale FIDAL Abruzzo, Massimo Pompei. Per il comitato regionale FIDAL Marche, presenti i consiglieri Sergio Bambozzi e Pino Rosei.
(Foto: Alessia Pistilli/Michol Massini)
In una partita che ha visto il Fabriano Cerreto dominare il campo come un’orchestra ben diretta, il Montefano ha dovuto cedere il passo agli avversari, che hanno saputo sfruttare ogni occasione con precisione chirurgica.
Primo Tempo
Il match inizia con un lampo di genio di Pincini, che dalla sinistra mette un cross perfetto per Scocco. Il tiro di sinistro di quest’ultimo sfiora il palo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.
All’11’ Fabriano risponde con un’azione orchestrata da Conti, che serve Peluso. Il tiro di quest’ultimo è debole e Strappini non ha problemi a bloccare la palla.
Postacchini tenta poi la fortuna da lontano, ma la palla sorvola la traversa senza impensierire il portiere.
Al 36’ il Fabriano passa in vantaggio grazie a un passaggio filtrante di Proietti per Peluso. Il tiro di Peluso viene respinto da Strappini, ma Proietti è lesto a ribadire in rete, portando i suoi sull’1-0.
Trillini, al quarantesimo, recupera palla e serve Peluso, che calcia su Strappini. Il portiere del Montefano riesce a intercettare la sfera, mantenendo il risultato invariato fino all’intervallo.
Secondo Tempo
Il Fabriano raddoppia subito dopo l’inizio del secondo tempo. In una mischia in area del Montefano, Peluso è il più rapido a intervenire, e nonostante Strappini tenti di bloccare, la palla è già oltre la linea di porta.
Al 19’ Strappini si erge a protagonista con un miracolo su Nacciariti, servito splendidamente da Peluso. Sempre Peluso colpisce il palo dopo una bella triangolazione con Nicciariti, sfiorando il terzo gol per il Fabriano. Diballo, al trentottesimo, tenta la via del gol su punizione, ma la palla finisce alta sopra la traversa.
Nardacchione mette un cross perfetto per Bonacci, il cui colpo di testa viene respinto da Mazzoni.
Scatta il 50’; Monachesi si gira bene in area, ma il suo tiro è centrale e Mazzoni blocca senza difficoltà.
È l'ultima emozione del match, il Fabriano Cerreto espugna lo stadio dell'Immacolata, conquistando tre punti pesanti per il suo Campionato.
(Credit Foto: USD Fabriano Cerretto fb)
In uno stadio Ciarrocchi a porte chiuse va in scena la terza giornata di Eccellenza Marche fra Atletico Mariner e Maceratese.
Mister Possanzini lancia Vrioni dal primo minuto dopo il gran gol in coppa, al posto di un Albanesi non al 100% della condizione. In mediana affianco a Gomis gioca Bongelli.
Passano soli 40 secondi e Oses ha sui piedi la palla del vantaggio, ma incrocia troppo il mancino. Maceratese ancora pericolosa al 3’ con Ciattaglia che, servito in area di rigore apre troppo il piattone e non inquadra la porta di Testa. Al 21’ si fanno vedere anche i padroni di casa, con una sventola dal limite dell’area di Liberati che finisce alta di poco. Al 40’ la Maceratese sblocca il risultato: gran cross di Nasic dalla sinistra che pesca Cognigni a centro are: il capitano biancorosso insacca di testa il quinto gol stagionale in 5 partite fra campionato e coppa. Squadre a riposo con la Maceratese in vantaggio.
Nella ripresa, forte del vantaggio acquisito sul finire di primo tempo, la Maceratese continua a dettare i ritmi della gara. Al 10’ ancora Oses a tu per tu con Testa, questa volta è la traversa a dire di no all’argentino. Al 21’ Cognigni prova a ripetersi su punizione dopo la perla di domenica scorsa contro il Fano: Testa vola e dice di no. La Maceratese trova comunque il raddoppio al 24’ con Lucero che è bravo a raccogliere per primo la ribattuta di testa sul tiro di Oses da corner. Al 36’ la Maceratese si vede assegnare un penalty a proprio favore per fallo su Nasic. Cognini però si fa ipnotizzare da Testa, bravo a dire di no anche sulla ribattuta. Al 42’ sorte inversa per l’Atletico Mariner, che invece realizza il penalty e accorcia le distanze con l’ex di turno Napolano. Timido assalto finale dell’Atletico Mariner nel finale alla ricerca del pareggio, che vede però svanire le proprie speranze sul gol di Ruani al 49’, che si fa tutto il campo e deposita in rete con la porta sguarnita dopo che Testa era andato a saltare in area di rigore.
La Maceratese trova così la terza vittoria consecutiva in campionato, la quinta considerando anche la coppa e si porta in solitaria alla guida della classifica a punteggio pieno.
Il Tolentino cade contro l'Osimana nella sfida valevole come terza giornata del campionato di Eccellenza Marche. Decisiva la zuccata di Patrizi per l'uno a zero finale. Si tratta della seconda sconfitta interna per i cremisi, che confermano un rapporto difficile con lo stadio di casa.
Sugli spalti lo spettacolo non è mancato, con le tifoserie che hanno rinsaldato lo storico gemellaggio in un clima di rispetto reciproco senza far mancare il supporto alle proprie squadre.
Passarini conferma in blocco l'undici capace di sbancare Montecchio sette giorni fa e recupera, almeno per la panchina, Capezzani. Gli ospiti presentano in attacco Minnozzi, grande ex e spauracchio numero uno dopo la rete su punizione che lo scorso anno consentì alla Maceratese di espugnare il "Della Vittoria" nel derby. Non è, però, l'unica risorsa offensiva dell'Osimana che davanti vanta anche il bomber della stagione passata, Alessandroni, e la classe di Buonaventura.
LA CRONACA - Avvio sprint da parte degli ospiti, subito pericolosi con un cross di Buonaventura sporcato in angolo dalla difesa cremisi poco prima che Minnozzi potesse ribattere in rete. Al 9' Alessandroni tenta la sforbiciata nel cuore dell'area di rigore, ma la palla termina sopra la traversa.
Al 20' arriva il vantaggio giallorosso. Buonaventura si conquista e calcia - facendo ammonire Tortelli - una punizione dalla trequarti: la sua traiettoria trova lo stacco puntuale di Patrizi che indirizza con precisione all'angolo sinistro e batte Bucosse.
La risposta del Tolentino arriva al 25' con la conclusione potente di Moscati che è bravo a procurarsi lo spazio per il tiro, meno ad inquadrare lo specchio. Dieci minuti più tardi Buonaventura sale nuovamente in cattedra con un suggerimento raffinato in profondità per Alessandroni, il cui diagonale finisce a fil di palo.
Al 38' clamorosa chance gettata alle ortiche da Moscati. L'attaccante cremisi cicca il tiro a tu per tu con Santarelli dopo la percussione centrale di Badiali. Al 43' Strano colpisce di testa su cross di Tizi, ma la palla si spegne debolmente a lato. È l'ultima emozione del primo tempo.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa Labriola preferisce coprirsi inserendo Bellucci al posto di Alessandroni. Passarini risponde con l'ingresso di Capezzani per Tizi al 51'. Al 53' ottima uscita di Bucosse che disinnesca Minnozzi lanciato a rete.
Al 59' ancora Osimana con Micucci libero di controllare e mirare sugli sviluppi di calcio da fermo, ma il suo tentativo coglie soltanto l'esterno della rete.
Il Tolentino aumenta il forcing alla ricerca del pareggio, ma non riesce a trovare sbocchi nell'organizzata retroguardia ospite. Al 73' Moscati tenta l'acrobazia senza fortuna. Un minuto più tardi Pesaresi si contrasta con un compagno, il neo-entrato Naddeo, perdendo la coordinazione al momento del tiro, che va alto.
Al 78' Patrizi va vicinissimo al bis con un possente terzo tempo sugli sviluppi di corner. All'88' Capezzani pesca Naddeo tra le linee, la conclusione di quest'ultimo viene sporcata sopra la traversa.
L'arbitro concede sei minuti di recupero. Extra-time in cui l'Osimana non rischia praticamente nulla, conquistando la prima vittoria stagionale. Di contro il Tolentino di Passarini si conferma ancora perdente tra le mura amiche.
Macerata sul podio ai campionati mondiali di wakeboard in corso a Parigi grazie alla campionessa Eva Del Gobbo. La giovanissima maceratese, 16 anni, ha conquistato il secondo posto iridato nella categoria "Junior Ladies" al termine di una lunga ed impegnativa esperienza che ha visto giovani di tutto il mondo prepararsi per disputare una gara così importante.
Eva, classe 2008, pratica lo sport da sei anni: si tratta di una disciplina molto suggestiva e spettacolare in cui uno sciatore trainato da un cavo compie le proprie evoluzioni in acqua all’interno nel campo di gara, un circuito appositamente allestito con salti e strutture dedicate. Il team maceratese "Wakeland Arena" si congratula con la sua atleta, che dopo il successo degli Europei di Settimo Torinese, conquista un ennesimo grande traguardo.
Nel giorno del ritorno ufficiale di Marko Podrascanin in biancorosso, la Cucine Lube Civitanova ha chiuso il calendario della preseason con un successo in amichevole contro la Valsa Group Modena.
Al PalaCiarapica di San Severino Marche, in occasione del match in memoria dell’imprenditore Roberto Soverchia, i cucinieri di Giampaolo Medei hanno superato i gialli di Alberto Giuliani 3-1 (25-22, 25-22, 18-25, 25-17) al termine di un faccia a faccia di buona intensità.
Fatta eccezione per il terzo set, segnato da un calo e sofferenza a tratti in ricezione, la squadra ha seguito con ordine le indicazioni di Medei attaccando con incisività e prevalendo a muro. Ancora da affinare la battuta. Titolo di top scorer della gara a Rinaldi (19), in doppia cifra per la Lube Lagumdzija (15), Bottolo (13) e Loeppky (13).
Tornato a vestire la maglia della sua squadra del cuore dopo 8 anni di lontananza e fresco di passaggio dalla federazione sportiva serba a quella italiana, Potke ha applaudito i compagni con convinzione.
Match preceduto dalla consegna delle targhe in ricordo di Roberto Soverchia da parte del sindaco di San Severino. Uno dei riconoscimenti è andato ad Albino Massaccesi, vice presidente della Lube.
Lube in campo senza Chinenyeze, Larizza e Nikolov. Al via Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Gargiulo e Tenorio centrali, Balaso libero. Rivali schierati con De Cecco in regia e Buchegger opposto, Gutierrez e Rinaldi in posto 4, Sanguinetti e Stankovic centrali, Federici libero.
CRONACA - In avvio la diagonale biancorossa è ispirata (7-6), Modena ingrana e trova il sorpasso (11-12). Civitanova accelera e trova il doppio vantaggio (17-15) su due errori emiliani, ma un ace ristabilisce la parità (17-17). Dopo due scambi la Lube cambia diagonale. Il centrale Tenorio colpisce in attacco e a muro (20-18). Sul 22-20 rientrano Boninfante e Lagumdzija, ma Modena rimette a posto la situazione dopo l’ace di Gutierrez (22-22).
I duelli finali vanno ai biancorossi, che chiudono con il muro di Bottolo (25-22). Sono 5 i punti di Lagumdzija con l’83%, 4 quelli di Loeppky con il 100%. Gialli performanti al servizio (2 ace), biancorossi efficaci in attacco (68%) e a muro (3 a 0 i vincenti).
In avvio di secondo set l’ingresso di Anzani e il servizio di Rinaldi rilanciano Modena (5-7). Dopo il pari cuciniero a 9, i gialli si riprendono il +2 sul muro di Anzani (9-11). I salvataggi di Balaso e la lucidità dei cucinieri valgono il sorpasso (13-12). Il parziale di 3-0 dei rivali, con Rinaldi efficace, indirizza il punteggio (13-15) fino al mani out di Loeppky e al block di Bottolo (18-18), che poi va a segno con un diagonale e un muro (5 punti a fine set), intervallati dal block di Tenorio (23-20). La Lube schiera Orduna e Dirlic in diagonale, ma è il terzo muro di Tenorio a chiudere i conti (25-22). Il parziale ricalca il precedente: Modena insidiosa al servizio (2 ace), Civitanova più precisa in attacco, dominante a muro (5-1 i vincenti).
Ne terzo parziale Modena cerca lo sprint (1-4), poi torna momentaneamente l’equilibrio (8-8) prima della seconda sfuriata emiliana chiusa dall’ace di Gutierrez. (8-13). Sul 9-15 l’iraniano Poriya entra per Bottolo. A seguire l’opposto Dirlic e il palleggiatore Orduna. In campo si vede anche Bisotto, fresco di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive a Torino.
Il set meno equilibrato si chiude con un altro ace di Gutierrez (18-25). Gli uomini di Giuliani continuano a spingere dai 9 metri (5 a 3 per i gialli gli ace), i marchigiani soffrono molto al servizio, calano in attacco e per la prima volta perdono efficienza a muro.
Nel quarto set, caratterizzato da altri 5 punti di Loeppky, la Lube si schiera come nei primi due, nelle fila di Modena resta in campo Anzani e c’è Ikhbayri. Buona partenza dei biancorossi con il servizio di Boninfante e un grande Gargiulo (9-5). La Valsa Group rosicchia punti (9-8), ma la Lube risponde a tono e vola sul 13-8 dopo il primo tempo di Gargiulo. I cucinieri continuano a bucare Modena al centro, anche con Tenorio, e allungano con l’ace di Lagumdzija (16-10). Nel finale c’è Bisotto. Bottolo, Tenorio e Lagumdzija dilagano (24-16). Il match si spegne sul servizio a rete di Sanguinetti (25-17).
Cucine Lube Civitanova – Valsa Group Modena 3-1 (25-22, 25-22, 18-25, 25-17)
CIVITANOVA: Gargiulo 5, Loeppky 13, Orduna, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 2, Poriya 2, Lagumdzija 15, Dirlic 1, Podrascanin ne, Bottolo 13, Tenorio 8. All. Medei
MODENA: Massari 1, Meijs, Mati ne, Sanguinetti 10, Stankovic 2, Garella, Gollini (L) ne, De Cecco, Anzani 6, Buchegger 10, Gutierrez 13, Ikhbayri 4, Federici (L), Rinaldi 19. All. Giuliani
ARBITRI: Luciani e Brunelli
NOTE: durata set: 26’, 29’, 25’, 23’). Totale: 1h 43’. Civitanova: errori al servizio 16, ace 5, muri 9, attacco 48%, ricezione 41% (24% perfette). Modena: errori al servizio 24, ace 10, muri 4, attacco 50%, ricezione 46% (22% perfette).
(credit foto: Lube Volley)
Dopo la vittoria per 2-1 nel derby di coppa contro l’Atletico Macerata, l’Helvia Recina inizia con un successo anche in campionato. Allo stadio Michele Gironella di Villa Potenza, di fronte a un pubblico come al solito molto numeroso, gli orange hanno superato 2-0 il Real Telusiano, nella prima giornata del Girone E di Seconda Categoria.
Protagonista assoluto del match Marco Gattari, che prima ha aperto le marcature con al 58’ con un gran gol e poi al 73’ ha servito l’assist decisivo a Lombi per il 2-0 finale.
Grande soddisfazione al termine del match per Mister Mauro Corvatta, che ha apprezzato la prestazione dei suoi ragazzi nell’arco dei 90 minuti. Dopo le prime due vittorie stagionali, il tecnico invita però tutti a tenere i piedi ben saldi per terra e continuare a lavorare sodo in vista dei prossimi impegni.
Il video con i gol e le interviste del match:
Aurora Treia e Grottammare, entrambe alla ricerca della prima vittoria in campionato, si sfidano nel match valevole per la terza giornata del Girone B di Promozione.
L’Aurora conferma Marini e Filacaro al centro della difesa dopo la partita di coppa disputata mercoledì. Ibii recupera dall’infortunio e viene gettato nella mischia dal primo minuto insieme a Regueyra. Mister Cornacchini rinuncia a Kheder, Raffaelli e Micheli, dall’altro lato Mister Poggi deve fare a meno di Cacciola, Zanibi e Todisco.
Ritmo basso e gara che stenta a decollare, con l’Aurora che prova a fare la partita ed i rivieraschi che si difendono con ordine e provano a fuggire in contropiede cercando di sfruttare i varchi aperti. Succede poco e le prime due azioni degne di nota vengono segnalate al 32’ e 34’. Pietropaolo e Pomili concludono verso la porta senza però riuscire a centrare il bersaglio. Le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0 dopo 45 minuti avidi di emozioni.
La ripresa inizia nel segno del Grottammare che trova subito il vantaggio. Al 47’, Di Nicolò viene pescato perfettamente nell’area locale e lascia partire una conclusione precisa che vale l’1-0 per i bianco-celesti. L’Aurora reagisce sette minuti più tardi con Allegretti che prova una grande girata ma Beni blocca comodamente. Prova il goal in acrobazia anche Ariel Di Francesco servito da Germinale, Beni para senza troppi patemi. Al 78’, Tiberi blocca sicuro un pallone deviato involontariamente da Germinale. Il pari dell’Aurora Treia si concretizza al 90’: Germinale si procura un penalty a seguito di un tocco di braccio da parte di un difensore ospite. Borrelli si presenta sul dischetto e insacca nonostante il tocco del reattivo estremo difensore ospite. Nel recupero il Grottammare prova a rigettarsi in avanti alla ricerca del sigillo che varrebbe i tre punti. Al 94’ Pietropaolo fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi biancorossi con una conclusione che si estingue a pochi centimetri dal palo.
Un punto a testa per Aurora e Grottammare che muovono la classifica e allungano le rispettive serie positive. Un pareggio che sa di beffa per i ragazzi di Mister Poggi che hanno interpretato perfettamente l’incontro dimostrando di essere in partita dall’inizio alla fine. Resta imbattuta in campionato l’Aurora che si dimostra ancora lontana dalla condizione ottimale.
Una buona CBF Balducci HR fa suo il test con l’Omag-Mt San Giovanni in Marignano con i primi tre set di alto livello (25-12, 25-18, 25-16 i parziali) nell’allenamento congiunto del Banca Macerata Forum con una diretta concorrente nel girone A della Serie A2 Tigotà. Il test è poi proseguito per altri due parziali vinti stavolta dalla Omag Mt (19-25 e 12-15) con i due tecnici a dare spazio a tutta la rosa a disposizione, provando varie soluzioni per valutare al meglio i meccanismi di gioco e le risposte in campo.
Buona la partenza della CBF Balducci HR con tanta attenzione in difesa e i colpi di Fiesoli e Decortes in contrattacco che valgono il 9-3 arancionero. Il capitano firma anche l’11-4, Bulaich piazza il millimetrico pallonetto del 15-7 e Caruso mura il 16-7. Decortes allunga (19-8) e il turno al servizio di Bulaich continua fino al 21-9, San Giovanni prova a muro con Parini (23-12) ma chiude la fast di Mazzon 25-12 con l’attacco arancionero gestito in maniera ottimale da Bonelli.
Il secondo set inizia coi muri di Caruso e l’ace di Bulaich (5-1), le arancionere continuano a spingere al servizio (9-3), la Omag Mt (c’è Polesello per Parini al centro) prova a reagire con il diagonale di Ortolani (11-7) ma Fiesoli ristabilisce le distanze da posto quattro (14-9). Decortes firma il 16-9 in lungolinea e il muro del 18-9, Lionetti inserisce Battista e Sangugni in banda, per Bellano dentro Sassolini, Ravarini e Bagnoli. Battista mette giù il 21-13, Mazzon il 23-14, San Giovanni si fa sentire a muro tre volte di fila con Nardo e Polesello e Ravarini (23-17) ma Caruso chiude 25-18 in primo tempo.
Nel terzo set c’è Battista per Bulaich, nella Omag Mt Bagnoli resta in regia: altra buona partenza CBF Balducci HR con l’ace di Decortes che vale il 7-3, l’invenzione di Battista e il colpo a filo rete di Mazzon portano le arancionere sul 10-4. Caruso ferma Ortolani (12-5). L’opposta romagnola trova due contrattacchi consecutivi per il 15-10 e anche il muro del 17-13, oltre al colpo del 17-14: Mazzon la ferma (18-15) e poi piazza l’ace del 19-15. Battista trova un gran diagonale per il 22-16, Decortes mura il 23-16, Ortolani stavolta sbaglia ed è 25-16.
Più equilibrio nell’avvio del quarto set disputato nell’allenamento, (5-4 con Fiesoli poi sostituita da Sanguigni), entrano poi Braida per Bonelli e Orlandi per Caruso. Decortes mette giù il 7-6 ma Consoli si fa vedere a muro portando avanti le romagnole 8-10. San Giovanni continua la buona prova a muro con Nardo (9-13), Ravarini (ore schierata opposta per Ortolani) allunga (11-16), Battista mette giù il 14-18 e due errori delle romagnole valgono il 16-18. Sassolini si rifà con il 17-21 in contrattacco e San Giovanni tiene il vantaggio fino in fondo (19-25).
I tecnici decidono di disputare anche un quinto set, CBF Balducci in campo ancora con Braida in regia e Sanguigni in banda con Fiesoli, Orlandi al centro. Per San Giovanni rientra Nicolini in regia con Ortolani opposta. Si va di nuovo punto a punto (4-4), Braida mura (6-4) ma l’Omag Mt pareggia e sorpassa con l’ace di Consoli (6-7). Le romagnole spingono sull’acceleratore con Nardo (7-11), Braida mura ancora (9-11) e Polesello non passa (10-11) ma San Giovanni tiene la testa avanti e chiude 12-15.
Le dichiarazioni al termine dell'allenamento congiunto:
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Mi è piaciuto molto l'adattarsi a delle diverse situazioni che erano poco codificate che sono capitate durante la partita, durante i primi tre set lo hanno fatto molto bene. Comunque non è che abbiamo fatto uno studio dell'avversario però c'eravamo detti delle cose da rispettare e sono state fatte. Devo dire che quarto e quinto set abbiamo per colpa mia calato molto l'attenzione quindi mi prendo questa responsabilità e siccome era una cosa su cui dovevamo lavorare in settimana, questo test ci dà spunto per poter fare meglio in settimana per mantenere più alta la concentrazione in vista delle prossime partite. Vorrei che ci sia più costanza in tutti i parziali e vorrei vedere questa cosa principalmente perché ci stiamo lavorando diciamo non principalmente ma al di là del discorso tecnico e tattico, quindi sarà compito mio creare questa attenzione più alta per le ragazze”.
Asia Bonelli (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sapevamo che il test di oggi era importante perché appunto loro sono nel nostro girone e ci serviva per capire appunto come siamo noi come squadra e come sta andando il lavoro in palestra. Diciamo che si sono viste tante belle cose. Penso che siamo state molto brave nell'intensità che abbiamo messo, soprattutto nei primi set. Siamo partite con la testa giusta e sempre pronte a dare il massimo. Alla fine un po' un calo di tensione, purtroppo è successo, non deve risuccedere noi stiamo lavorando anche per questo, anche per mantenere continuità durante la partita e durante il set”.
Clara Decortes (opposta CBF Balducci HR Macerata): “Direi che si sono viste le cose belle che può fare questa squadra, ma direi anche le cose che non funzionano, quindi è stato un buon test per domenica prossima quando, tra l'altro, si replica con San Giovanni. Giocare con questa squadra due volte in un tempo così ravvicinato ci può aiutare a migliorare, quindi per essere pronte alla prima di campionato”.
La Cucine Lube Civitanova dei giovani talenti gonfia il petto con un rinforzo di spessore che porterà al centro della rete qualità ed esperienza. A.S. Volley Lube comunica di aver riabbracciato con contratto di due anni il centrale italo-serbo Marko Podrascanin, originario di Novi Sad, 203 cm d’altezza e un repertorio di colpi da grande campione già apprezzato negli 8 anni alla Lube tra il 2008/09 e il 2014/15.
Nelle ultime settimane Marko si è allenato all’Eurosuole Forum in veste di svincolato, durante la preparazione cuciniera, con la ferma volontà di far parte del gruppo, lasso di tempo in cui il giocatore ha rinnovato il feeling con l’ambiente. Nel suo precedente cammino da cuciniero Potke ha indossato per un periodo la fascia da capitano e ha vinto con la Lube due Scudetti, una Challenge Cup, una Coppa Italia e tre Supercoppe. Reduce da quattro stagioni all’Itas Trentino, coronate negli ultimi due anni dalla conquista dello Scudetto (2023) e della CEV Champions League (2024), il centrale serbo giocherà da italiano grazie al cambio di federazione.
Cresciuto nel Vojvodina Novi Sad, Club con cui ha vinto la SuperLega Serba e la Coppa Nazionale nel 2006/07, ma anche due Coppe di Serbia e Montenegro in precedenza, Podrascanin si appresta ad affrontare la sua diciottesima stagione in Italia. L’esordio è avvenuto con la Famigliulo Corigliano in A1, poi il florido matrimonio con la Lube, quattro campionati a Perugia con la Sir (uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe) e quattro sulle Dolomiti con l’Itas, in cui oltre a Champions e Scudetto ha alzato anche una Supercoppa. Fresco di Olimpiadi parigine con la Serbia, Potke in Nazionale ha vinto due Europei (2019 e 2011) ma anche una World League (2016).
“Per noi è il ritorno a casa di un atleta a cui avevamo rinunciato solo per le limitazioni sul numero di stranieri, dichiara Albino Massaccesi (vice presidente Lube Volley). "Per alcuni anni Podrascanin è stato lontano da noi, ma la volontà del ragazzo di tornare in biancorosso ci ha spinto a perfezionare l’ingaggio. Al termine del suo ultimo anno a Trento, chiuso con il titolo di campione d’Europa, Marko ha pensato solo a Civitanova come destinazione, senza considerare altre opzioni. Parliamo di un ragazzo di grande signorilità che ha trascorso con noi già otto stagioni con risultati importanti. Il nostro centrale sarà un punto di riferimento per i più giovani, non solo per la qualità della sua pallavolo, ma anche dal punto di vista di mentalità ed esperienza. Nonostante il divario di età anagrafica con gran parte dei compagni di squadra, Marko ha dato prova in queste settimane di legare con tutti. Il risultato è un gruppo molto affiatato e che può crescere ancora di più grazie al suo aiuto”.
“Otto anni fa avevo promesso che sarei tornato, sono stato di parola, ha detto Marko Podrascanin. Sono felice di poter chiudere la carriera con la mia squadra del cuore. Ho terminato dei bei percorsi, prima con Perugia e poi con Trento, tra l’altro con la ciliegina della mia prima Champions League nel Palmares. I sentimenti mi hanno riportato qui, questo era il momento giusto per tornare. Non vedo l’ora di scendere in campo e divertirmi di nuovo con la bellissima maglia della Lube. Ho ritrovato tanti amici, mi sembra quasi di non essermene mai andato. Ci tengo a dire che la squadra sarà anche giovane, ma è davvero talentuosa e vanta atleti che sono stati grandi protagonisti alle Olimpiadi. Sono molto contento di ritrovare i Predators, a loro chiedo di avere un po’ di pazienza perché il gruppo si sta amalgamando e salirà di livello nel tempo, con l’esperienza. Ci sono le potenzialità per inseguire obiettivi importanti, anche se sulla carta squadre come Perugia e Trento sono più avanti. In queste settimane di allenamenti sono rimasto impressionato dalla crescita costante del collettivo. Possiamo essere una sorpresa? Penso proprio di sì! Ci tengo a ringraziare la Lube Volley, non solo perché ha accolto la mia richiesta di tornare, ma anche perché prima mi ha permesso di partecipare ai Giochi di Parigi con la Serbia accettando l’inevitabile ritardo nelle questioni burocratiche. L’ho apprezzato molto”.
La grande atletica sbarca a Camerino. Nella città ducale è in arrivo il weekend della Finale Argento dei Campionati italiani assoluti di società, la seconda serie a livello nazionale che mette in palio le promozioni per la massima categoria. Allo stadio universitario Livio Luzi, sabato 21 e domenica 22 settembre, sono attesi in gara alcuni azzurri che hanno partecipato alle Olimpiadi di Parigi.
Nel salto in alto il pubblico potrà applaudire Stefano Sottile (Fiamme Azzurre, in prestito alla Virtus Lucca) che ha sfiorato il podio ai Giochi dove si è piazzato al quarto posto. Nel triplo al femminile c’è Dariya Derkach, ottava nella finale a cinque cerchi e annunciata anche nel lungo, nei 5000 metri al via la maratoneta Sofiia Yaremchuk, entrambe dell'Acsi Italia Atletica.
Tra gli iscritti della rassegna spiccano nella velocità i nomi della campionessa europea under 18 dei 200 metri Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e dell'argento Margherita Castellani (Atl. Arcs Cus Perugia), al maschile dell’emergente sprinter Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino) e dei campioni europei under 23 della 4x100 Eric Marek (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e Marco Ricci (Nissolino Sport).
Presenti anche Gaia Ruggeri (Atl. Fabriano) nel giavellotto, in prestito all'Atletica Arcs Cus Perugia, gli ascolani Valerio De Angelis (Atl. Virtus Lucca) nel triplo e Paolo Capponi (Atl. Futura Roma) nel peso. L’evento è organizzato dalla sezione di atletica del Cus Camerino, guidata da Riccardo Nalli, in collaborazione con l’Università di Camerino e il Comune di Camerino oltre che con il supporto dell'Erdis Marche.
Protagoniste nel fine settimana anche cinque squadre marchigiane, impegnate nelle altre finali nazionali. La Finale Bronzo di Livorno vedrà in azione entrambi i team dell'Atletica Avis Macerata, maschile e femminile, mentre nella Finale B di Taranto ci saranno le due formazioni del Team Atletica Marche e gli uomini della Sef Stamura Ancona.
(Credit foto: Grana/Fidal)
"Un'emozione bellissima, anche solo entrare nel villaggio. La gara poi è stata unica e indimenticabile. Dopo il nastro non pensavo di vincere la medaglia, quindi ho provato sia rammarico per non aver eseguito gli esercizi come speravo, che felicità per il bronzo ". Così Sofia Raffeli rivive le Olimpiadi di Parigi che le hanno regalato il bronzo: l'azzurra della ginnastica ritmica, con la compagna di nazionale Milena Baldassari (ottava ai Giochi), è stata ospite ai mondiali di ginnastica aerobica in corso alla Vitrifrigo Arena di Pesaro.
Nonostante la delusione per una prestazione che avrebbe voluto perfetta, il ritorno a casa è stato travolgente: "Le emozioni sono continuate anche al rientro, con la mia città, Fabriano, che ci ha accolto in festa, così come Chiaravalle, il comune dove abito ". Una calorosa accoglienza che ha sottolineato l'orgoglio e la stima nei confronti della giovane atleta, ormai punta di diamante della ginnastica italiana.
"La testa ora però è rivolta ai prossimi obiettivi - ha aggiunto Raffaeli -, siamo già tornate in palestra visto che l'anno prossimo ci saranno diverse gare tra World Cup, Europei e Mondiali". Le due atlete, tornate infatti ad allenarsi per i prossimi impegni, hanno firmato autografi e fatto foto con i tifosi, raccontando l'esperienza parigina e i loro obiettivi futuri.
"Dopo Tokyo non era facile rivivere le stesse emozioni, Parigi è stata un'esperienza bellissima, soprattutto perché questa volta c'era il pubblico - racconta Baldassarri - la cosa più bella era il loro sostegno, tutti sostenevano tutti, indifferentemente dalla nazione, sulla finale si può leggere la felicità che provavo guardandomi quando ho saputo di essere tra le prime dieci, l'obiettivo era quello di rientrare in finale, farlo con Sofia era il sogno". L'obiettivo di Baldassarri per il futuro è lo stesso di Raffaeli: "Ci stiamo già preparando alle prossime gare, quella più vicina ora è la Aeon Cup di Tokyo".
(Credit foto: Simone Ferraro Ph, Federazione Ginnastica d'Italia)
Non è un record, ma poco ci manca: a 53 anni Stefano Sori torna a difendere i pali del Camerino. Avete capito bene: cinquantatré! L'età in cui molti iniziano a pensare più alla pensione che ai riflessi, lui invece rimette i guanti e si piazza di nuovo tra i pali.
Classe 71’, l’esperto portiere aveva iniziato la propria carriera proprio con la squadra ducale. Parliamo di una vita fa: era la stagione 1986/87, quella in cui il Napoli di Maradona vinceva il suo primo scudetto per intenderci. Sori sarebbe stato poi il numero 1 del Camerino fino al campionato 1992/93, per poi tornarci nel 2016/17 e rimanerci altre 3 stagioni. In mezzo tante altre esperienze in giro per la provincia, fra Esanatoglia, Pievebovigliana, 9 stagioni al Visso, 2 al Fiuminata e 2 al Muccia.
A quanto pare, senza calcio Sori proprio non può stare. A distanza di 38 anni dal suo debutto, eccolo di nuovo, pronto a proteggere la porta del Camerino.
“Mi trovo benissimo con la squadra, sono tornato dopo essere stato contattato dalla società per supporto alla rosa stagione 24/25”. Le dichiarazioni del Benjamin Button del calcio locale, super motivato per questa ‘nuova’ avventura.
La stagione di Federico Melchiorri si è conclusa in anticipo. Dopo essersi sottoposto a tutti gli esami strumentali, la diagnosi ha confermato le terribili sensazioni avute al momento dell’infortunio: rottura del crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio sinistro. Una notizia terribile per l'attaccante e per la Recanatese, che dopo un inizio di stagione difficile perde uno dei suoi giocatori più importanti. Questa la nota del club leopardiano, che augura a Melchiorri una pronta guarigione:
“Come si temeva, l’infortunio di Federico Melchiorri è grave: rottura del crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio sinistro. Un abbraccio fortissimo al nostro Federico. Ne hai superate tante, con un coraggio incredibile. Sarai ancora una volta tu a vincere sulla sfortuna. Forza Fede! Forza!”
L'infortunio è avvenuto domenica scorsa, durante il derby contro la Sambenedettese allo stadio Riviera delle Palme. Dopo poco più di dieci minuti dall'inizio del match, Melchiorri è caduto rovinosamente dopo un contrasto aereo con Gennari. Un atterraggio sfortunato ha provocato una distorsione al ginocchio che fin da subito ha fatto temere il peggio. Nonostante le speranze di un semplice infortunio risolvibile in poche settimane, le ore successive hanno confermato la gravità del danno.
Proprio al Riviera delle Palme Melchiorri fu autore di una delle prestazioni più memorabili della sua carriera, quando realizzò una meravigliosa doppietta con la maglia della Maceratese nella stagione 2012/13. Ora sarà costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico, ponendo fine alla sua stagione calcistica. Il tempo di recupero stimato per questo tipo di lesione è di circa sei mesi, il che lo porterebbe a tornare disponibile tra marzo e aprile, quando ormai il campionato sarà già alle battute finali.
Un infortunio così grave, all’età di 37 anni, rischia di compromettere il proseguo della carriera di Melchiorri. “Il cigno di Treia” ha già però superato momenti delicati, quando a soli 23 anni e con una carriera da predestinato davanti, gli fu diagnosticato un cavernoma venoso. In quel caso riuscì a tornare in campo dopo soli 7 mesi, ripartendo dall’Eccellenza col Tolentino fino ad arrivare in Serie A. A 14 anni da quel drammatico infortunio, un’altra grande sfida attende ora Melchiorri. Tutto il calcio marchigiano attende il suo ritorno in campo.