Inizia con un po’ di amarezza il 2025 della Maceratese. Non tanto per il pareggio, ma per come è arrivato, vale a dire dopo aver ribaltato il risultato contro un’Urbania che si conferma fra le squadre più interessanti del torneo, chiudendo sul risultato di 2-2 all'Helvia Recina.
Mister Possanzini lancia Marras dal primo minuto largo a destra. Dall’altra parte agisce Vrioni. Per il resto è l’undici visto nelle ultime uscite dei biancorossi. Nel primo tempo è la Rata a fare la partita e ad impensierire l’Urbania con alcuni cross pericolosi dalle fasce. Nonostante questo sono gli ospiti a sbloccare il risultato, con un’azione tutta in velocità che libera l’inserimento in area di Nunez, che di fronte a Gagliardini è freddo nel fare 1-0. I padroni di casa reagiscono all’istante, creando due palle gol importanti sulle quali Cognigni, prima di testa e poi in spaccata, non inquadra però la porta. Il capitano biancorosso non perdona però alla terza occasione, al termine di una bellissima azione orchestrata dai biancorossi: Bongelli inventa trovando il taglio di Marras che crossa forte sul primo palo e trova Cognigni che fa 7 in campionato e riporta il risultato sull’1-1 prima dell’intervallo.
La prima occasione della ripresa è per l’Urbania, con Gagliardini che al 7’ deve allungarsi per negare agli avversari il gol del vantaggio. Un minuto dopo l’occasione per passare avanti ce l’ha la Rata, con Ciattaglia che da pochi passi spedisce sul fondo. Al 13’ Mastrippolito raccoglie di testa da corner ma mette alto. Passa un minuto e Nannetti si supera dicendo due volte di no a Cognigni, con Nasic che poi chiude l’azione calciando a lato. La Maceratese continua a spingere e al 19’ trova il gol del 2-1: Cognigni gestisce alla grande una ripartenza aprendo bene su Vrioni che controlla, punta la porta e lascia partire un fendente dal limite dell’area. Nannetti tocca ma non basta. La palla si infila in rete, con l’attaccante ex Matelica che va ad esultare sotto la Curva Just.
L’Urbania prova a reagire e si riporta pericolosamente in avanti, tanto che al 31’ trova il gol del pareggio da corner. La traiettoria del cross scavalca Gagliardini e sul secondo palo sbuca Franca che fa 2-2. Proteste da parte del portiere biancorosso per una carica nei suoi confronti. Il gol subito smorza l’entusiasmo della Maceratese, che continua però a spingere alla ricerca del vantaggio. Ci provano Vanzan e Nasic da fuori ma in entrambi i casi calciano a lato. Al secondo di recupero Cognigni ha un’ultima occasione ma non riesce a deviare in rete un cross dalla destra.
Finisce in pareggio, con la Maceratese che rimane in testa ma vede assottigliarsi a +3 il vantaggio sulle inseguitrici K Sport Montecchio e Chiesanuova.
(Foto di Francesco Tartari)
Il 2025 del Tolentino parte con il piede giusto. I cremisi si impongono al 'Comunale dell'Immacolata' di Montefano regolando i padroni di casa con il punteggio di 3-1 nella sfida valevole come prima giornata del girone di ritorno di Eccellenza Marche. A segno Lovotti (doppietta) e Capezzani per gli ospiti, Alla per i ragazzi di Amadio.
Un risultato che consente alla banda Passarini di mantenere il posto in griglia playoff, mentre i "viola" si fermano nuovamente dopo la striscia di tre vittorie consecutive che ne aveva permesso l'uscita dalla zona calda della classifica.
Padroni di casa in campo con l'immancabile riferimento offensivo Papa, supportato dal trio di trequartisti composto da Castignani, Bonacci e dal neo-arrivato Ferretti. Nell'undici del Tolentino la grande novità è il 2008 Massini, in campo dal primo minuto e con la pesante maglia numero dieci. In difesa è il cavallo di ritorno Stefoni ad agire sulla fascia destra come terzino.
LA CRONACA - Ospiti in grosso affanno difensivo in avvio di partita. Al 4' Papa va vicino al bersaglio grosso, approfittando di una pessima ribattuta di Strano che gli spalanca la via della rete. Il suo tiro di prima intenzione, però, è impreciso. All'8' arriva, improvviso, il vantaggio del Tolentino. Tutto nasce da un lancio lungo di Bucosse sul quale Lovotti si fionda con cattiveria. Il 'puntero' argentino, approfittando dell'uscita a vuoto di David, insacca da due passi a porta sguarnita.
Al 13' Ferretti, dopo aver visto il portiere cremisi fuori dai pali, prova a presentarsi ai suoi tifosi con un eurogol da centrocampo, ma Bucosse è bravo a ritornare in posizione e bloccare la sfera. Al 17' Passarini è costretto al cambio. Stefoni alza bandiera bianca, al suo posto entra l'under Salvucci. Tre minuti più tardi ancora Lovotti pericoloso: stop di petto e girata al volo deviata da Orlietti in corner.
Al 28' Ferretti, ben liberato da Alla, prosegue la sfida con Bucosse, ma il numero uno ospite ne esce di nuovo vincitore facendo buona guardia su un diagonale arcuato. Al 30' Moscati fugge sulla destra e impegna David alla parata. Non terminano le cattive notizie per quanto riguarda gli infortuni in casa Tolentino: al 32' anche Strano accusa un problema muscolare e viene sostituito da Capezzani, con Tortelli che arretra in difesa.
Al 35' raddoppio del Tolentino con una vera e propria gemma di Lovotti. L'attaccante cremisi firma la doppietta personale con un pallonetto chirurgico all'altezza della metà campo, che scavalca David e si deposita in rete. È l'ottavo sigillo stagionale per l'argentino. La replica del Montefano arriva con il solito Ferretti, la cui punizione spaventa Bucosse nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal signor Eletto. Si va al riposo con gli ospiti avanti 2-0.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi la partita si mantiene più che godibile. Da un lato Papa cestina due ottime chance trovando poca potenza con il colpo di testa, mentre dall'altro Lovotti è poco preciso a tu per tu con il portiere avversario. Al 51' il Tolentino cala il tris. Capezzani, lanciato in contropiede da un colpo di testa del solito Lovotti, accarezza il pallone un paio di volte superando David con un lob delizioso. Gol di gran classe.
Montefano anche poco fortunato. La splendida punizione di Alla al 59' incoccia la traversa, a Bucosse battuto. Tra gli ospiti fanno l'esordio in maglia cremisi i nuovi acquisti Peluso e Conti, che rilevano Lovotti e Stricker.
I "viola" alzano il proprio baricentro alla ricerca della rete che riapra la partita. Rete che, puntualmente, arriva al 76' con la debordante azione personale di Alla, che fa tutto benissimo compreso il tiro che fa secco Bucosse. Quattro minuti dopo Massini vicino al poker, ma sulla sua conclusione, al termine di un ottimo contropiede, David si esalta e va a togliere il pallone da sotto la traversa.
Alla è l'ultimo ad arrendersi e impegna il portiere cremisi anche all'86'. L'arbitro concede cinque minuti di recupero, ma null'altro accade se non un guizzo di Capezzani che va vicino alla quaterna. Colpo esterno per il Tolentino, che "vendica" la sconfitta subita all'andata con una prestazione maiuscola.
MONTEFANO-TOLENTINO 1-3
MONTEFANO: David; Martedì, Orlietti, Postacchini (70’ Calamita), Nardacchione; Alla, Gabrielli; Ferretti (81’ Rombini), Castignani (53’ Scocco), Bonacci (53’ Pincini); Papa. A disp: Strappini, Moglie, Camilloni, Taddei, Galeotti. All: Amadio
TOLENTINO: Bucosse; Stefoni (17’ Salvucci), Strano (34’ Capezzani), Di Biagio, Tizi; Stricker (65’ Conti), Badiali, Tortelli; Massini (83’ Mariani); Moscati, Lovotti (53’ Peluso). A disp: Palazzo, Testiccioli, Dominino, Pesaresi. All: Passarini
Arbitro: Eletto di Macerata (Pastori di Jesi e Gorreja di Ancona)
Reti: 9’ Lovotti, 36’ Lovotti, 52’ Capezzani, 77’ Alla
Ammoniti: Strano, Postacchini, Stricker, Pincini, Amadio (all.), Capezzani
Angoli: 3-3 Recupero: 3’+5’
La SiConTe Attila Basket trionfa nel derby rivierasco contro la Virtus Basket Civitanova, imponendosi con un netto 74-49 nel secondo anticipo della 17a giornata del Girone E di Serie B Interregionale. Una prestazione dominante, soprattutto nell'ultimo quarto, in cui gli arancioblù portorecanatesi hanno surclassato gli avversari con un parziale di 21-5, consolidando la loro ottima posizione in classifica.
Con questa vittoria, l'Attila firma il sesto successo nelle ultime sette partite disputate, di cui quattro consecutive sul parquet di casa, confermando il proprio momento di forma straordinario. Dall'altro lato, la Virtus Civitanova sprofonda in una crisi sempre più evidente: terza sconfitta consecutiva e ottava battuta d'arresto nelle ultime nove gare.
I protagonisti del match per l'Attila Junior Basket sono stati Caverni, autore di 15 punti, seguito da Gamazo e Montanari con 13 punti ciascuno, e Ciribeni con 12. Per la Virtus Civitanova, solo Odigie e Fofana sono riusciti a raggiungere la doppia cifra, segnando rispettivamente 11 punti ciascuno.
La partita si è decisa nella seconda metà, quando Porto Recanati ha alzato il ritmo sia in attacco che in difesa, neutralizzando completamente gli avversari. Il dominio fisico e tecnico degli arancioblù si è manifestato nel quarto periodo, trasformando il derby in una cavalcata trionfale davanti al pubblico di casa.
Grazie a questa vittoria, l'Attila continua a correre verso le zone alte della classifica, dimostrando di essere una delle squadre più solide e in forma del campionato. Per Civitanova, invece, il momento difficile sembra non avere fine: la squadra dovrà trovare presto una reazione per risollevarsi da una stagione finora deludente.
(Photo Credit Alfonso Alfonsi)
L'Asd Gagliole C5 conquista la sua seconda finale di Coppa Italia Marche consecutiva, al termine di una sfida molto equilibrata. I "galletti" hanno la meglio del Pietralacroce per 3-1 mettendo in campo tanto cuore fino all'ultimo minuto. Il match è stato fin dall'inizio combattuto, in un primo tempo abbastanza bloccato con poche occasioni da mbo le parti.
Più cinico il P73, che con Frezzotti sblocca il risultato al 14'. I ragazzi di mister Mirko Rossini provano ad acciuffare il pari ma sbattono contro l'attenta retroguardia dorica e le parate di Ferrucci. Stesso canovaccio nella ripresa: i "galletti" non riescono a sfondare e gli uomini di mister Giordano provano a colpire in ripartenza.
Dopo otto minuti della ripresa i dorici arrivano al quinto fallo ma i rossoblù non riescono ugualmente a trovare il gol. Il momento chiave del match è al 16' quando il Gagliole piazza un uno-due micidiale, prima con il preciso fendente di Lo Giudice e poi con il chirurgico tiro libero di Ferjani, visto che nel frattempo i dorici erano arrivati al sesto fallo.
Finale palpitante con il P73 che passa con il quinto di movimento ma da una palla persa in attacco Lo Giudice, dalla propria area, riesce ad insaccare la rete del 3-1 a 2 minuti dal termine. Il gol di fatto decide le sorti del match e regala il passaggio alla finalissima ai "galletti" dove potranno cercare nuovamente di difendere lo scettro conquistato nel 2024.
P73 PIETRALACROCE - ASD GAGLIOLE C5 1-3 (1-0 pt)
P73 PIETRALACROCE: Ferrucci, Falco, Frezzotti, Gasparroni, Giordano, Lombardi, Lorenzini, Loreti, Ninfadoro, Rahali, Storari, Scacciaferro. All. Giordano
ASD GAGLIOLE C5: Tamburrino, Calisti, Occhiuzzo, Pupilli, Ocharan, Lo giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Martin, Valeri. All. Rossini
Arbitri: Bavaro e Leoni
Reti: 14' Frezzotti // 16' st Lo Giudice, 17' st Ferjani, 18' st Lo Giudice.
Note: Ammoniti: Giordano, Lombardi, Rahali, Gasparroni, Ferjani. Espulsi: 19' st Ferjani dalla panchina
Finisce come all’andata, con un secco e perentorio 2-0 con il quale la prima della classe sbriga la “pratica” Cluentina grazie ad un secondo tempo da lustrarsi gli occhi. Troppa la differenza qualitativa – ma anche quantitativa – tra le due rose per aspettarsi una gara equilibrata e aperta fino all’ultimo.
Eppure il primo tempo è stato piuttosto equilibrato, con i biancorossi pericolosi al 7' con un splendida occasione per Monserrat, che lanciato da Mancini, entra in area e spara su Febbo in uscita bravo a coprire il suo palo. Cluentina poi agevolmente in controllo sulla manovra degli ospiti, che sono efficaci fino all’ultimo passaggio e poi difettano di concretezza. Trodica, dunque, blandamente pericoloso con Susic al 13’ con un colpo di testa sul fondo e al 16’ e al 42’ su calcio di punizione.
La ripresa è completamente diversa e si apre con il gol del vantaggio ospite realizzato da Chornopyshchuk, bravo a deviare di testa in rete a due metri dalla porta un traversone perfetto di Merzoug dalla fascia sinistra (47’). Subito dopo il gol mister Buratti opera tre sostituzioni ed inserisce Marcaccio, Bonvin e Candia: intuizione vincente giacché al 68’ Candia avvia una ripartenza e serve Bonvin il quale trova Marcaccio al limite dell’area che, con una conclusione all’incrocio dei palli, supera Rocchi per la seconda volta. Da questo momento in poi la gara si trasforma in un monologo biancoazzurro con occasioni a ripetizione: al 71’ Ciaramitaro si fa murare da Menghini una conclusione da distanza ravvicinata, al 75’ Voinea letteralmente incespica su un goloso pallone offerto in cross da Giovannini, al 79’ tocca a Bonvin sprecare la palla del terzo gol al termine di un’azione del tutto simile alla precedente e, infine, all’88’ è bravissimo il portiere Rocchi a respingere una potente conclusione dal limite di Voinea.
Finisce con i tifosi del Trodica che festeggiano i propri beniamini e la Cluentina a leccarsi le ferite, pur consapevole che la rincorsa salvezza non sarebbe iniziata di certo oggi contro un avversario meritatamente in testa alla classifica.
Inizia nel migliore dei modi il 2025 della Belfortese, che serve un poker all'Elite Tolentino nel derby della quattordicesima giornata del girone C di Prima Categoria.
Mattatore assoluto della gara è stato il bomber biancorosso Emanuele Castellano, autore di una magnifica tripletta. L'ex Settempeda ha aperto le marcature al 13', con un sinistro chirurgico a tu per tu col portiere avversario. Il raddoppio è arrivato al 21' con Selita, bravo a spingere di testa in rete un cross da palla ianttiva. La rirpesa si è aperta col il secondo gol di Catellano al 51', al termine di una bella azione personale. Al 63' la Belfortese ha calato il poker definitivo, con la tirpletta personale del suo numero 10, che si conferma top player assoluto della categoria.
La squadra di Mister Casoni torna dunuqe alla vittoria casalinga dopo il brutto stop contro il Portorecanati e si porta così a 22 punti, a -1 dalla zona playoff. Esce sconfitto e rimane al settimo posto quota 19 punti invece l'Elite Tolentino.
Il nuovo anno inizia al meglio per la Settempeda che brinda ad un successo netto e convincente conquistato sul sempre insidioso e difficile campo di Cascinare. La Settempeda passa con autorità, personalità e mostrando un ottimo calcio(numerose le occasioni create) trascinata da un grande Pagliari che, oltre a segnare il rigore che sblocca il punteggio, guida con maestria la squadra giostrando in ogni zona del campo. Bene nel complesso anche tutti gli altri biancorossi fra cui spiccano il solito Farroni, ancora in gol, e un volitivo Cappelletti, anche lui a bersaglio. Elpidiense invece apparsa in difficoltà per gran parte del match, timida reazione nella seconda parte della ripresa, ma incapace di trovare giuste contromisure per tenere testa ad un rivale oggi migliore e più forte. Settempeda che compie un altro passettino verso le zone nobili della classifica; Elpidiense in piena zona play out e che sarà chiamata a lottare per ottenere la salvezza.
Riparte dopo la sosta il torneo di Promozione e la Settempeda è chiamata ad affrontare la trasferta di Cascinare. Elpidiense con la formazione migliore; Settempeda con la novità Pettinari fra i pali, all’esordio, e la scelta porta mister Ciattaglia ad inserire un under in campo e allora viene scelto Boldrini(prima da titolare) che agisce sulla sinistra con Montanari confermato nei tre di difesa dove Palazzetti fa il centrale(Mulinari è in panchina). Pronti via e Settempeda subito con personalità e con il comando del gioco in mano. Al 5’ ospiti pericolosi con una palla in profondità sulla destra dell’area dove Farroni elude Tomba in uscita uscita per poi crossare in mezzo con Rango che controlla e va al tiro in diagonale. Palo pieno. Poco dopo Montanari su punizione vede il sinistro fermato in due tempi da Tomba. Ripartenza Settempeda al 24’ con pallone lungo per Cappelletti che vede in mezzo Pagliari che controlla e calcia di sinistro. Rasoterra largo.
Al 26’ azione manovrata dei biancorossi: palla a Farroni in area, dribbling secco per passare fra due difensori, uno di questi ovvero Cannoni entra sul numero 20 che va giù. Per l’arbitro è fallo e conseguente rigore. E’ Pagliari ad andare sul dischetto. Piatto destro preciso nell’angolino basso alla destra di Tomba e Settempeda in vantaggio. E’ il minuto 36 quando Quadrini effettua un gran bel cross da destra che spiove davanti alla porta di Tomba dove Cappelletti, tutto solo, manca però la deviazione di testa. Altra ripartenza biancorossa costruita da Pagliari che prende palla in scivolata in difesa e va in avanti per poi allargare verso destra a Cappelletti che appoggia al limite per lo stesso Pagliari che calcia a giro. Facile per Tomba fermare il tiro. La ripresa comincia con un’altra grande chance per la Settempeda: Rango fa viaggiare Cappelletti sulla fascia destra, pallone a centro area dove Dolciotti tutto solo si coordina per andare a colpire al volo,ma fuori equilibrio non trova l’impatto giusto con la sfera che si perde sul fondo. Al 7’ ennesima ripartenza biancorossa, questa volta letale, con Cappelletti che fa proseguire Farroni che entra in area per poi piazzare il destro sul primo palo trovando impreparato Tomba che tocca la sfera ma non a sufficienza per deviare fuori dallo specchio.
Pallone che sbatte sul palo interno e poi entra in porta. Occasione Elpidiense poco dopo con l’appena entrato Tempestilli che sfiora di testa da pochi passi non trovando però la giusta forza per impensierire Pettinari. Subito dopo ancora in azione Cappelletti che scodella in area un pallone morbido che Pagliari completamente libero sul dischetto gira di prima intenzione di contro balzo mettendo però alto. Il terzo gol ospite è nell’aria e infatti giunge pochi secondi dopo. Protagonista Cappelletti che, dopo un gran controllo a seguire, si presenta da solo davanti a Tomba e lo supera con un preciso diagonale rasoterra sul palo lontano.
Sembra tutto facile e archiviato per gli ospiti ed invece a sorpresa l’Elpidiense trova la rete: minuto 22 con lancio in verticale che coglie di sorpresa D’Angelo che viene anticipato da Cingolani che preso il vantaggio arriva davanti a Pettinari per poi superarlo con un destro preciso. Sullo slancio della rete i locali ci provano con orgoglio e volontà sfruttando anche un evidente calo di attenzione dei biancorossi che forti del vantaggio rallentano i ritmi. In realtà non arrivano occasioni per i fermani, da segnalare le proteste per un contatto nell’area biancorossa che poteva dare un penalty, ma per il resto non sono da segnalare episodi particolari e piano piano i rossoblù perdono convinzione e forza. Gli ultimi minuti così passano senza affanni per la Settempeda che alla fine gestisce bene e porta a casa tre punti più che meritati.
Elpidiense Cascinare – Settempeda 1-3
Marcatori: pt 27’ Pagliari su rigore; st 7’ Farroni, 15’ Cappelletti, 22’ Cingolani
Elpidiense Cascinare: Tomba, Trinetta, Tartabini, Calvagni(1’st Recchioni), Salvati, Cannoni, Catinari(11’st Tempestilli) , Di Donato(1’st De Martino), Cingolani, Marozzi(18’pt Conte), Marcelli(11’st Amadio). A disp. Liberati, Mancini, Massi, Foresi. All. Cannoni Guerrino
Settempeda: Pettinari, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Dolciotti, Quadrini(42’st Massini), Rango(21’st Salvatelli), Cappelletti, Farroni(19’st Perez)i, Boldrini(27’ Sfrappini). A disp. Bartoloni, Mulinari, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro, Meschini. All. Ciattaglia
Arbitro: Crincoli di Ascoli Piceno; assistenti: Meo di Macerata e Censori di San Benedetto del Tronto
Note: ammoniti: Trinetta, Cannoni, Cappelletti, Tartabini, Conte, Marcelli, Salvati, Amadio, Palazzzetti. Angoli: 5-4. Recupero pt 2’, st 5’
Buona la prima per l’Asd Gagliole C5 nelle finals 2025 di Chiaravalle. I “galletti” strappano il pass per la semifinale eliminando il Cerreto d’Esi nel derby dei quarti di finale. Un match intenso ma ben interpretato dai ragazzi di mister Mirko Rossini, capaci di recuperare l’iniziale svantaggio e di condurre in porto la gara con pieno merito grazie a concentrazione, carattere e organizzazione.
Ora non c’è tempo di riposare perché sabato ci sarà la semifinale contro il Pietralacroce per puntare alla finale e cercare di difendere il titolo. Primi minuti di studio ma gli “sharks” sbloccano il risultato grazie di Pascolini.
I rossoblù si rimettono a macinare gioco, creano molto e ribaltano il punteggio con un uno-due micidiale firmato Lo Giudice – Ferjani. Il vantaggio galvanizza i “galletti” che piazzano il tris con Ferjani e tengono bene il campo fino all’intervallo lungo, perdendo però Di Ronza per espulsione. Avvio di ripresa con il Cerreto d’Esi che prova ad aumentare il forcing offensivo ma perde Da Silva per rosso diretto. I ragazzi di mister Rossini reggono bene l’urto e avrebbero qualche occasione per allungare, fino al 12’ quando ci pensa Ocharan a siglare l’1-4. Finale con gli uomini di mister Ristè con il quinto di movimento e su un ribaltamento di fronte Ferjani piazza la rete dell’1-5 che chiude i giochi, con il gol di Marturano allo scadere che serve solo per le statistiche.
Cerreto d’Esi – Asd Gagliole C5 2-5 (1-3 pt)
Cerreto d'Esi: Mariani, Boscaino, Salernitano, Basso, Trinei, Da Silva, Lippera, Pascolini, Stazi, Cinconze, Marturano, Carlopio. All. Ristè
Asd Gagliole C5: Tamburrino, Di Ronza, Occhiuzzo, Pupilli, Ocharan, Lo giudice, Largoni, Casoli, Ferjani, Panella, Valeri, Martin. All. Rossini
Arbitri: Ameli - Ricci
Reti: 4' Pascolini, 8' Lo Giudice, 10' Ferjani, 14' Ferjani // 12' st Ocharan, 18' st Ferjani, 19' st Marturano.
Note: Espulsi: 19' Di Ronza // 4' st Da Silva
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia si prepara ad affrontare la seconda parte della stagione con due nuovi rinforzi in attacco: Daouda Wali e Martin García. I due calciatori, entrambi nati nel 1992, si uniscono al club treiese, portando esperienza e qualità al reparto offensivo.
Daouda Wali, attaccante di grande velocità e fisicità, arriva all’Aurora Treia dopo un inizio di stagione con il Montegiorgio. Un elemento di grande valore, con un passato che include esperienze con squadre come Cuprense, Ripatransone (dove ha realizzato ben 23 gol) e Palmense. Nelle ultime due stagioni, ha conquistato successi con la Civitanovese in Promozione e la Settempeda in Prima Categoria, dimostrando costantemente le sue doti da bomber. Con il suo arrivo, la società treiese si arricchisce di una pedina offensiva di spessore, pronta a dare il massimo per il gruppo.
Martin García, attaccante di esperienza, è un altro acquisto importante per il club di Treia. Nella passata stagione, ha militato nel campionato di Eccellenza con il Tolentino, e vanta una carriera di prestigio con squadre del calibro di Civitanovese, Portorecanati, Osimana, Loreto e Ancona Calcio Primavera. García è un giocatore dalle indubbie qualità, capace di fare la differenza in qualsiasi contesto. Il suo inserimento nel reparto offensivo dell'Aurora Treia porterà sicuramente nuove opportunità di gioco e maggiore pericolosità in attacco.
L'intera società dà il più caloroso benvenuto ai due nuovi arrivati, "augurando loro una stagione ricca di soddisfazioni, sia dentro che fuori dal campo. Con questi due rinforzi, l'Aurora Treia si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovato entusiasmo e fiducia. La dirigenza spera che i due giocatori contribuiscano al successo della squadra, consolidando il percorso di crescita del club".
A pochi giorni dall’inizio del girone di ritorno, Lorenzo Falcioni, direttore sportivo del Matelica, fa il punto della situazione su questa prima parte di campionato conclusa con la squadra all’undicesimo posto in classifica, a +2 sulla zona playout. Un piazzamento che, visti gli importanti investimenti di quest’estate, potrebbe sembrar deludere le aspettative. Lo stesso ds riporta però tutti con i piedi per terra.
“Il nostro obiettivo è, come sempre detto da inizio stagione, di raggiungere la salvezza il prima possibile, e tale è rimasto e rimarrà.Abbiamo iniziato bene la prima parte del girone di andata per poi andare in difficoltà anche a causa di diversi infortuni accaduti a giocatori importanti della nostra rosa. Nella finestra di mercato di dicembre ho optato per alcuni cambiamenti in diversi ruoli per colmare qualche lacuna. Auguro a tutti un buon anno calcistico e non. Vi aspetto numerosi al campo e sempre Forza Matelica”.
Come sottolineato dal ds, il club biancorosso è stato particolarmente attivo in questa finestra di mercato. Dopo l'arrivo in panchina di Ettore Ionni e gli importanti innesti di Mengani e Gomis, la squadra della presidentessa Orlandi ha rinforzato anche la difesa con l’arrivo di Ivan Ziroli, classe 2001 proveniente dall’Atletico BMG, squadra iscritta al campionato di Eccellenza Umbra. Cresciuto nelle giovanili della Cavese, Ziroli vanta esperienze in Serie D e Eccellenza con le maglie di Gelbison, Agropoli, L’Aquila e Rotonda. “Sono molto felice e contento di questa nuova avventura al Matelica. Ringrazio la società e il Direttore per avermi portato qui cercherò di dare il mio contributo alla squadra”. Queste le sue prime parole in biancorosso.
Con queste novità in rosa, il Matelica si prepara dunque a dar via al girone di ritorno, che partirà subito dal complicato impegno sul campo dell’Osimana. Appuntamento dunque a domenica alle 14:30 allo stadio Diana.
Il mercato di Serie D entra nel vivo in vista della ripartenza del campionato, prevista per questa domenica. I club sono al lavoro per rinforzare le proprie rose e garantire un finale di stagione all’altezza delle aspettative.
Il colpo più rilevante lo ha messo a segno L’Aquila, che ha ufficializzato l’ingaggio di Marcello Sereni. L’ala classe ‘96, in prestito dal Carpi, si è fatto notare nelle Marche con la maglia dell’Ancona Matelica, dove nella stagione 2021/22 in Serie C ha realizzato 11 gol e fornito 10 assist. Questo acquisto conferma le ambizioni del club abruzzese, che punta deciso alle posizioni di vertice.
L’Aquila sarà il prossimo avversario della Civitanovese, che negli scorsi giorni aveva comunicato la rescissione consensuale con Vittorio Esposito. Il fantasista molisano ha già trovato una nuova sistemazione: ripartirà dalla Promozione abruzzese con l’Angizia Luco. La stessa Civitanovese avrebbe sondato il terreno per Ameth Fall, ex attaccante della Sambenedettese, ora svincolato dopo la rescissione con il Chieti. L’attaccante senegalese è corteggiato da diversi club di Serie D, ma sembra vicino a un accordo con la Sarnese, formazione campana che milita nel girone G. Anche la Fermana aveva mostrato interesse per il giocatore, ma le trattative non sembrano essersi concretizzate. I canarini, invece, hanno già puntellato il reparto arretrato con l’ingaggio di Joao Brandao Vaz, difensore portoghese classe 2006 proveniente dalla Nocerina. Un innesto giovane ma promettente per i gialloblù, che domenica saranno impegnati nel derby marchigiano contro la Recanatese.
Proprio in casa giallorossa, intanto, torna alla ribalta la questione legata ad Alessandro Sbaffo e un possibile approdo alla Sambenedettese. Dopo una lunga telenovela estiva, la vicenda ha ripreso quota a causa di una foto che ritrae il capitano giallorosso in compagnia del direttore sportivo della Sambenedettese Stefano De Angelis in un centro commerciale di Porto D'Ascoli. Sebbene il dirigente rossoblù abbia smentito qualsiasi trattativa in corso, il mercato insegna che nulla è da escludere fino all’ultimo minuto.
Con queste premesse, la ripartenza della Serie D si preannuncia infuocata, tra trattative ancora in corso e rivalità storiche pronte a riaccendersi sui campi di gioco.
L’U.S. Tolentino 1919 comunica di aver raggiunto nella giornata odierna l’accordo con il calciatore Maurizio Peluso. L’attaccante classe ‘85, nella prima parte della stagione ha vestito la maglia del Fabriano Cerreto. Giocatore di grande esperienza, tra Eccellenza, Serie D e C. In passato ha vestito le maglie di Città di Castello, Ellera, Cannara, Foligno, Pistoiese, Tiferno, L’Aquila, Avellino, Juve Stabia, Poggibonsi e Pisa. Peluso è da subito a disposizione della squadra e della società già dalla partita di Domenica contro il Montefano.
“Ci tengo a ringraziare la società del Fabriano e soprattutto i miei ex compagni, sono un gruppo bellissimo in campo e fuori e auguro loro di centrare l’obiettivo che si sono prefissati" - ha dichiarato Peluso - "Ho accettato di venire a Tolentino per l’entusiasmo, la professionalità e l’ambizione che la società insieme al mister mi hanno trasmesso in questi giorni. Entro a far parte di un gruppo già forte e io ho il compito di mettermi a disposizione con tanta umiltà, cercando di trasmettere la mia esperienza, il mio entusiasmo e la mia voglia di combattere per qualcosa di importante, forza Tolentino “.
Prima designazione del 2025 per Gianluca Sacchi, che aprirà la diciannovesima giornata di Serie A arbitrando Venezia-Empoli, in programma sabato 4 gennaio alle 15:00.
Per Sacchi sarà la nona volta in cui arbitrerà il Venezia, la seconda in Serie A. L’ultima volta nel massimo campionato risale alla stagione 21/22, con i lagunari che persero 3-1 il derby col Verona. Sono 9 anche le volte in cui il fischietto maceratese ha arbitrato l’Empoli, di cui 4 in Serie A. Sacchi ha già arbitrato una volta l’Empoli in questa stagione, nell’1-1 alla dodicesima giornata contro il Lecce.
Quella di sabato sarà la 63esima direzione arbitrale in Serie A per il quarantenne arbitro di Macerata.
Cristian Bucchi è pronto a tornare in pista. Dopo l'esonero di Stanislav Genčev e la breve conduzione della squadra da parte del vice Darko Tasevski, il Levski Sofia sembra aver deciso di guardare all'Italia per trovare il suo nuovo allenatore. Secondo quanto riportato dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com, il club bulgaro ha avviato contatti serrati con Cristian Bucchi, ex allenatore della Maceratese, che potrebbe prendere in mano la guida della squadra per la seconda parte della stagione.
Bucchi, personaggio ben noto nelle Marche, vanta una carriera ricca di esperienze sia da calciatore che da tecnico. La sua avventura nel calcio professionistico inizia nel 1995 con la Sambenedettese in CND, ma la svolta arriva grazie al procuratore Silvio Pagliari, che lo porta alla Settempeda in Promozione. Sotto la guida di Gianluca Fenucci, Bucchi si distingue per la sua prolificità realizzativa, contribuendo con caterve di gol alla promozione della squadra in Eccellenza.
Il suo talento non passa inosservato e, nel 1998, è Luciano Gaucci a portarlo al Perugia in Serie A. In maglia biancorossa, Bucchi disputa 27 partite e segna 5 gol nella sua prima stagione nella massima serie, dando il via a una lunga carriera nei professionisti. Complessivamente, colleziona 59 presenze e 11 reti in Serie A, oltre a 266 presenze e 90 gol in Serie B, consolidandosi come uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione.
Terminata la carriera da calciatore, Bucchi si dedica alla panchina, guidando club come Pescara, Gubbio e Torres. Nel 2015 firma con la Maceratese, neopromossa in Lega Pro, e porta la squadra al terzo posto in campionato. Nonostante l'eliminazione ai play-off per mano del Pisa, quella stagione resta indimenticabile per la piazza biancorossa, che ha visto la squadra lottare ai vertici della terza serie nazionale.
Il suo percorso lo porta poi a Perugia, Sassuolo, Benevento e Ascoli, con alterne fortune. In Serie A, Bucchi debutta come tecnico del Sassuolo nel 2017, ma l’avventura si conclude a novembre dello stesso anno. La sua ultima esperienza in panchina risale alla guida dell’Ascoli, dove colleziona 26 punti in 23 partite prima dell’esonero.
Ora, il suo nome torna al centro dell’attenzione internazionale grazie all’interesse del Levski Sofia. Per Bucchi, si tratterebbe di una grande occasione per rilanciarsi, stavolta in un contesto europeo.
Dopo l’annuncio di Stefano Senigagliesi come nuovo tecnico della prima squadra, la Civitanovese ha svelato un altro importante tassello per il suo staff: Daniele Fontana sarà l’allenatore in seconda. Una scelta che porta con sé il forte legame con la città e con i colori rossoblù.
Fontana, civitanovese doc, vanta un importante passato calcistico. Tra le sue esperienze da giocatore spiccano quella con l’Ancona di Guerini, quattro stagioni al Riccione, Sesto Fiorentino, Siracusa (con cui ha vinto un campionato approdando in Serie C) e, naturalmente, la Civitanovese, con cui ha ottenuto il successo della Promozione in Eccellenza. Il suo percorso è proseguito in panchina, dove ha guidato diverse squadre tra cui Monturano, Torrese, Settempeda (con una vittoria del campionato di Prima Categoria), Pinturetta Falcor e San Claudio, oltre a un importante contributo al settore giovanile della Civitanovese.
“Sono stato chiamato dal presidente Profili, che mi ha comunicato l’interesse della società - ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione Fontana - "Non ho esitato un attimo: la Civitanovese è la squadra della mia città e quella con cui ho giocato. Dopo un confronto con il mister, abbiamo sistemato tutto ed eccomi qui".
La Civitanovese ha condotto quest'oggi il primo allenamento del suo 2025. Il nuovo allenatore in seconda si è detto colpito dall'intensità della squadra: “Ho visto una squadra che va a duemila all’ora. Mi è sembrato un gruppo sano e serio, che finora ha raccolto meno di quanto meritasse. Ora ci aspetta un girone di ritorno ancora più complicato, con avversari motivati e obiettivi ben definiti. Ma noi venderemo cara la pelle ovunque giocheremo”.
Sull’impostazione tattica, Fontana ha spiegato: “Viste le caratteristiche dei giocatori, un’idea di modulo con il mister ce la siamo fatta già".b Per l’esordio del girone di ritorno, il duo dovrà già fare i conti con un'assenza importante: quella di Passalacqua per squalifica. “Chi giocherà al suo posto saprà farsi trovare pronto. L’Aquila è una squadra costruita per vincere, ma noi siamo la Civitanovese e faremo la nostra partita. Ogni incontro è cruciale: i ragazzi sanno che ora bisogna tirare fuori punti da ogni gara”.
Archiviate le festività natalizie, è tempo di tornare in campo per la Maceratese. Domenica 5 gennaio, i biancorossi inaugureranno il girone di ritorno ospitando l’Urbania allo stadio Helvia Recina Pino Brizi. I durantini hanno chiuso il 2024 laureandosi campioni regionali, battendo il Chiesanuova nella finale di Coppa Marche al Bianchelli di Senigallia. Per il direttore sportivo della Maceratese Nicolò De Cesare sarà senza dubbio una gara con delle insidie, ma alla quale la sua squadra arriva dopo aver lavorato sodo durante la sosta. Nell’intervista che segue, il ds ha fatto anche il punto sulla prima parte di stagione e sul mercato in entrata e in uscita della sua squadra.
Un bilancio sulla prima parte di stagione“Siamo contenti di quanto fatto anche se, in realtà, non è ancora stato fatto nulla. Quello che ci sta piacendo di più è l’atteggiamento dei ragazzi, sempre impeccabile in ogni partita, e il loro attaccamento alla maglia, che non è mai venuto meno”.
Domenica affronterete l'Urbania. Loro arriveranno senza dubbio galvanizzati dalla vittoria della coppa. Che partita sarà?“Già all’andata sapevamo che l’Urbania fosse un’ottima squadra, a prescindere dalla recente vittoria della coppa, per la quale faccio loro i complimenti. Sarà una partita insidiosa, ma il campionato è così: ogni avversario è di valore. Noi, però, siamo la Maceratese e dobbiamo pensare prima a noi stessi che agli altri”.
Come si è allenata la squadra durante questa sosta?“Spesso a queste domande si risponde con ‘ci siamo preparati bene’. Io, invece, posso dire di aver visto davvero tanta voglia nei ragazzi, la stessa che hanno dimostrato sin dal primo giorno sposando questo progetto con idee ben chiare”.
L'unica nota negativa nel finale del 2024, è stato l'infortunio di Albanesi. A che punto è il suo recupero?“L’unica nota negativa del finale del 2024 è stato il suo infortunio. Fortunatamente è a buon punto, e forse riusciremo ad anticipare il rientro. Vogliamo comunque essere prudenti, perché il suo contributo sarà fondamentale per il girone di ritorno”.
Vi siete tutelati comunque con l'arrivo di Marras...“Marras lo avremmo preso a prescindere dall’infortunio di Albanesi, perché è andato a completare un ruolo dove c’era solo Oses. Fin qui, chiunque è stato chiamato in causa ha dimostrato di farsi trovare pronto e di avere l’obiettivo ben chiaro”.
La cessione di Gomis invece a cosa è stata dovuta? La casella lasciata libera come verrà rimpiazzata?
“Quella di Gomis è stata una situazione che si è sviluppata nel tempo, e tutte le parti hanno deciso che la cosa migliore fosse separarsi. Ora prenderemo sicuramente un centrocampista. Non ci fermiamo ai nomi altisonanti: cerchiamo un profilo con caratteristiche precise, capace di darci una mano".
A quel punto il mercato potrà considerarsi chiuso?“A meno di occasioni particolari, il mercato potrà considerarsi chiuso una volta trovato il centrocampista. L’importante è che chiunque arrivi si integri in un gruppo sano, che lavora con serietà e abbia voglia di venire a Macerata".
Sono stati per te i primi mesi da direttore sportivo dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Ti manca un po' il campo?
“Non mi manca tanto il campo in quanto cerco di godermelo da fuori cambiando punto di vista. Mi manca più che altro lo spogliatoio. Ho sempre cercato di valorizzare il concetto di squadra e quell’aspetto mi manca. Quest’anno, salvo rare eccezioni, non ci sono mai entrato. Ogni tanto ci passo davanti finiti gli allenamenti e penso che la musica sia troppo bassa, ma lo tengo per me… (ride)”.
Con la voglia e la determinazione dimostrate finora, la Maceratese punta dunque a riprendere il cammino in campionato con il piede giusto. La sfida contro l’Urbania rappresenta un primo importante banco di prova per inaugurare al meglio il nuovo anno.
(Foto di Francesco Tartari)
Prosegue l’omaggio di Macerata a Pino Brizi, una delle bandiere del calcio biancorosso e della Fiorentina con cui si laureò campione d’Italia nella stagione 1968/69.
Dopo l’intitolazione dell’Helvia Recina al “signore del calcio”, questa volta l’occasione è data dalla proiezione del docufilm “Lo chiamavano Brizenbauer. La favola viola di Pino Brizi” realizzato per “QN – La Nazione” da Roberto Davide Papini, con montaggio di Michele Coppini e riprese dello stesso Coppini, di Massimo Nencioni e Lorenzo Console.
L’appuntamento, organizzato dalla S.S. Maceratese 1922 e patrocinato dal Comune di Macerata | Assessorato allo Sport, è per il 10 gennaio, alle 17.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti.
Il 2024 è stato un anno indimenticabile per lo sport marchigiano, segnato da imprese straordinarie, storici successi e qualche dolorosa delusione. Dalle luci scintillanti di Parigi ai campi da gioco di tutto il mondo, gli atleti marchigiani hanno dimostrato cuore, talento e determinazione, confermando ancora una volta l'importanza e la centralità della Regione Marche nello sport italiano.
Alle Olimpiadi di Parigi, lo spirito delle Marche è stato portato in alto dal portabandiera Gianmarco Tamberi, che dopo l'oro europeo di Roma ha lottato fino all'ultimo contro gli infortuni e alla fine è riuscito a gareggiare. Accanto a lui, l'anconetano Tommaso Marini ha scritto una pagina d'argento nel fioretto a squadre, mostrando classe e coraggio contro i migliori schermidori del mondo. Ma il momento che ha fatto brillare gli occhi a tutti è stato il bronzo di Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica. "La farfalla di Chiaravalle" ha danzato con una grazia che sembrava sfidare la gravità, regalando un sogno a un'intera nazione.
Se le Olimpiadi hanno emozionato, le Paralimpiadi hanno commosso. Rigivan Ganeshamoorthy , dell'Anthropos di Civitanova Marche, ha incantato tutti con un lancio che ha infranto il record mondiale, portandolo sul gradino più alto del podio nel disco categoria F52. Con lui, l'intramontabile Assunta Legnante ha aggiunto nuove medaglie al suo straordinario palmarès: un argento nel disco e un oro, il terzo della sua carriera paralimpica, nel getto del peso. Le loro storie sono la dimostrazione che i limiti esistono solo per essere superati.
Il 20 novembre 2024 sarà una data che i marchigiani non dimenticheranno facilmente. La sangiorgese Elisabetta Cocciaretto, con la sua grinta e la sua tecnica impeccabile, ha portato l'Italia alla vittoria nella Billie Jean King Cup, laureandosi campionessa del mondo. Sul campo, la sua determinazione ha illuminato il cammino azzurro verso un traguardo che mancava da decenni.
Le strade del Giro d'Italia hanno raccontato la favola di Giulio Pellizzari, il giovane ciclista di Camerino. Nella tappa regina sul Monte Grappa, Pellizzari ha affrontato il cannibale Pogacar con coraggio e tenacia, conquistando un secondo posto che sa di impresa. Per chi ha seguito la gara, è stata una lezione di sacrificio e amore per il ciclismo.
Nella pallavolo, la Yuasa Battery Grottazzolina ha scritto un capitolo memorabile, centrando la sua prima storica promozione in Superlega. Un sogno lungo decenni si è finalmente realizzato, regalando al volley marchigiano due sue rappresentanti in massima serie.
A vivere un anno di alti e bassi è stato invece il calcio marchigiano. L' Ascoli, unica rappresentante della regione in Serie B, ha conosciuto l'amaro sapore della retrocessione dopo nove anni, nonostante gli sforzi del corregionale Fabrizio Castori, subentrato in corsa e ora tornato in pista col Sudtirol in Serie B. Ma ci sono anche sorrisi: il loretano Davide Possanzini ha guidato il suo Mantova alla promozione in Serie B, mentre l'ascolano Riccardo Orsolini, capitano del Bologna, ha portato la squadra in Champions League, un traguardo storico. Emozionante anche il percorso dello jesino Alessandro Gabrielloni, che ha vissuto il sogno della Serie A con il Como, segnando il suo primo gol contro la Roma.
Un anno difficile anche per la pallacanestro marchigiana, segnato dalla retrocessione della VL Pesaro dopo 18 anni in Serie A2. Una caduta dolorosa che, però, potrebbe essere il punto di partenza per una nuova rinascita.
Tra successi che hanno fatto battere il cuore e sfide che richiedono nuove ripartenze, il 2024 dello sport marchigiano ci lascia un'eredità di emozioni indelebili. I suoi protagonisti, con le loro vittorie e il loro impegno, hanno dimostrato ancora una volta che lo sport non è solo competizione, ma una straordinaria metafora della vita.
Grandi novità per il mondo dello sport e del tennis a Macerata. La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per un intervento di riqualificazione e potenziamento dell’impianto ATM di via Dei Velini, che prevede un investimento complessivo di 900mila euro. A darne l’annuncio è stato l’assessore allo sport Riccardo Sacchi.
L’intervento prevede la costruzione di un nuovo campo centrale, dotato di spalti per accogliere il pubblico durante le competizioni, e di un ulteriore campo da gioco in terra rossa, pensato per garantire ai tennisti superfici all’avanguardia. Il progetto include anche una nuova tribuna al servizio dei campi indoor, per migliorare il comfort degli spettatori durante gli eventi invernali. Inoltre, una parte significativa dell’investimento sarà dedicata all’efficientamento energetico della struttura, con l’installazione di un impianto fotovoltaico e l’adozione di un moderno sistema di relamping.
“Questa è la Macerata che ci piace e per la quale stiamo lavorando!”, ha commentato l’assessore Sacchi, esprimendo il suo entusiasmo per un progetto che mira a elevare gli standard delle infrastrutture sportive cittadine.
Già finita l’avventura con la Civitanovese di Vittorio Esposito. Il club rossoblù, tramite una nota ufficiale, ha infatti comunicato la rescissione consensuale con il fantasista molisano.
“La Civitanovese comunica di aver raggiunto l’accordo di risoluzione consensuale con l’attaccante Vittorio Esposito. Al giocatore vanno i più sinceri auguri personali e professionali”. Si legge nella nota della Civitanovese.
Arrivato in pompa magna a fine settembre, con la benedizione di Daniele Maria Angelini, presidente onorario del club , Esposito aveva iniziato alla grande la sua avventura in riva all’adriatico, siglando un gol meraviglioso su calcio di punizione nel successo esterno di Avezzano. Poi qualche problema fisico e qualche panchina, a cui non si è fatta mancare anche qualche polemica da parte di Esposito (leggi qui). Con il cambio di guida tecnica e la panchina affidata a Stefano Senigagliesi, ‘il Messi del Molise’ viene così escluso dal nuovo progetto tecnico.
Una decisione che per certi versi sorprende, sulla quale magari potrebbe aver influito anche l’ingaggio non proprio leggerissimo percepito dal giocatore, che dovrà ora cercare una nuova sistemazione per tornare a far innamorare il pubblico con le sue giocate.