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Voinea, il bomber giramondo cresciuto nell'Aurora Treia torna in Italia da vincitore

Voinea, il bomber giramondo cresciuto nell'Aurora Treia torna in Italia da vincitore

Petrisor Voinea, attaccante classe 1990, è cresciuto sportivamente nelle giovanili dell’Aurora Treia prima di vestire la maglia amaranto del Livorno. Un autentico “giramondo” che ha disputato molteplici tornei in giro per il globo in Arabia Saudita, Malesia, Romania (nella massima serie con il Petrolul Ploiesti), Vietnam, Hong Kong, San Marino, oltre ad essere sceso in campo con Recanatese, Sangiustese e Sambenedettese.

Nella stagione 2022/2023 è tornato all’Aurora Treia per una scelta di cuore, portando i biancorossi a disputare una storica finale playoff nel campionato regionale di Promozione.

In Arabia ha collezionato delle ottime prestazioni con la maglia dell’Al-Sharq (team con sede nella città di Dilam, a sud della capitale Riyadh, che milita nella seconda divisione) conquistando anche la vittoria del campionato. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare Voinea ed è venuto fuori un interessante confronto.

Si è appena conclusa la tua terza esperienza in Arabia Saudita dopo qualche anno di assenza. Cosa ti ha spinto a tornare con l’Afif Club nella prima parte di stagione e soprattutto quanto è stato importante avere insieme a te Paolo Passarini come tecnico?

“Ritornare all’Afif Club è stata una scelta di cuore. Il manager che mi ha contattato è stato un mio ex compagno di squadra con cui ho giocato insieme tre anni fa, mi ha voluto portare a tutti i costi. Dopo aver ritenuto l’offerta economica consona ho avuto maggiori motivazioni per compiere questa scelta. Mi è stato chiesto successivamente di proporre il nome di un tecnico per la panchina. Ho fatto il nome di Paolo Passarini per la sua bravura e preparazione. Alcuni osservatori avevano già visionato Passarini e dopo essere rimasti impressionati dal gioco espresso non hanno esitato a proporre il contratto anche lui e così ci siamo ritrovati insieme”.

Agli inizi del 2024 è arrivata la chiamata dell’Al Sharq. Che cosa ti ha spinto a lasciare l’Afif Club a stagione inoltrata?

“Gli addii di Paolo Passarini e del mio amico manager mi hanno convinto a sposare un nuovo progetto”.

Che ambiente hai trovato appena giunto all’Al-Sharq?

“Durante il mercato di gennaio sono stato contattato dall’Al-Sharq, una squadra che in quel periodo si trovava in piena lotta per il titolo nel suo girone. Tutti mi hanno parlato un gran bene di loro ed ho subito accettato la proposta. Il gruppo si è particolarmente rinforzato nel mercato di riparazione e dopo alcune partite ci siamo resi conto tutti quanti che potevamo ambire alla conquista del campionato. Un obbiettivo centrato alla fine della stagione con un distacco di quattro punti dalla seconda classificata”.

Che cosa ti porterai maggiormente nel cuore di questa terza esperienza in Arabia Saudita?

“Da questa esperienza mi porterò tante cose nel mio cuore. Ho stretto tanti rapporti e si è creata una bella amicizia con alcuni giocatori, dirigenti, componenti dello staff ed anche con il presidente. Questo significa che è stato fatto un buon lavoro. L’ambiente mi ha aiutato ad acquisire ulteriore esperienza dato che ho potuto lavorare in maniera molto professionale”.

Cosa c’è ora nel tuo futuro calcistico?

“Vorrei tornare in Italia e trovare una squadra per continuare a vincere. Ho il desiderio di chiudere la carriera lì e proseguire ancora per qualche anno finché Dio vorrà. Ho vinto alcuni campionati nelle diverse categorie italiane e mi piacerebbe farlo di nuovo”.

Nella tua ultima esperienza in Italia hai sfiorato la promozione in Eccellenza con l’Aurora Treia, la squadra dove sei cresciuto e formato da piccolo. I biancorossi giocheranno una delicata sfida playout contro l’Appignanese al termine di una stagione difficile.  Che cosa auguri ai tuoi ex compagni?

“Dispiace molto vedere l’Aurora in questa situazione. Un anno fa siamo stati protagonisti di una cavalcata storica e speravo che si ripetesse in questa stagione. È difficile ripartire quando molti giocatori vengono cambiati dopo diversi anni. A tutti loro faccio un grande in bocca al lupo, che Dio li aiuti a trovare la forza e la consapevolezza per affrontare questa ultima sfida. È un gruppo composto da giocatori di qualità, se ritroveranno la fame e la giusta grinta come nell’ultimo turno potranno sicuramente centrare la salvezza. Faccio i migliori auguri alla società e tutti i dirigenti sperando che possano mantenere la categoria”.

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