Punto agrodolce quello con cui la Medea Macerata lascia Portomaggiore. Battaglia doveva essere e battaglia è stata tra due tra le squadre più accreditate del girone. Amarezza per una partita che ad un certo punto sembrava che la Medea potesse portarsi a casa, ma anche positività per la capacità della squadra di raddrizzarsi e di stare fino all’ultimo in una partita che sembrava essersi messa male da subito.
Pronti via e Portomaggiore confeziona la partenza che tutti si aspettavano: aggressiva. Macerata non riesce a scalfire la ricezione avversaria (73% perfetta nel primo parziale) e la difesa dei locali concede ben poco agli attacchi di Scuffia (38% di efficacia), Casoli (25%) e Bussolari (a secco). Medea che riesce a tenere la scia fino al 16-13 per gli avversari, prima che Portomaggiore piazzi un altro allungo che taglia le gambe ai biancoverdi, andando a vincere 25-18.
Nel momento di difficoltà Macerata non si sfalda ma si compatta. La partenza della Medea è forte, il la lo dà il turno al servizio di Scuffia, ma in generale è tutta la squadra che comincia a forzare più la battuta riducendo drasticamente i numeri della ricezione avversaria (perfetta che scende al 48%), a giocare con molti meno errori (4 contro i 10 del primo set) e a trovare più soluzioni in attacco: cresce Alex Molinari al centro e i tre attaccanti di Macerata cominciano a giocare con le mani del muro di Portomaggiore, che nel primo set l’aveva fatta da padrone. Partenza a razzo della formazione di Pasquali, che si porta sopra di 4 e resiste ai tentativi di recupero nonostante 3 palle set annullate da Portomaggiore. 24-26 e tutto da rifare
Sull’1-1 i padroni di casa cercano di tornare a ruggire ma Macerata non si fa intimidire e nel terzo set vince il duello di attacchi: 2 su 4 per Casoli; 3 su 5 per Alex Molinari e Furiassi, 4 su 5 per Scuffia e 2 su 2 per Bussolari. 67% di efficacia per Macerata contro il 50% di Portomaggiore, che viene sorpassato a metà set e alla fine deve arrendersi alla Medea, che vince 23-25 e si porta avanti.
Quarto set che inizia sulla falsariga del secondo (5-8 avanti Macerata all’inizio), ma evolve in maniera più simile al primo. Macerata comincia a perdere efficacia al servizio ma Portomaggiore riesce ad approfittarne solo in parte con la sua peggiore performance offensiva del match (solo 35% di efficacia) ma compensando con il muro che regala 5 punti ai padroni di casa. Gli errori della Medea (10 come nel primo set) fanno il resto e si va al tie-break.
Ultimo set che scorre, come tutta la partita, sul filo dell’incertezza (che non ha risparmiato neanche la coppia arbitrale). I padroni di casa si portano sul 5-2 e sembrano poter fare un solo boccone della Medea che reagisce e si porta avanti. Ne nasce un susseguirsi di emozioni e di match ball annullati da entrambe le parti. Solo al 21-19 termina la gara, in favore di Portomaggiore che porta via i 2 punti con merito, essendosi dimostrata più cinica dell’avversario.
SA. MA. PORTOMAGGIORE-MEDEA MACERATA 3-2
SA. MA. PORTOMAGGIORE: Murano, Felloni n.e., Porcello 13, Marzola 5, Bergantino n.e., Ferraro (L), Benvenuti n.e., Pinali 13, Magnani 15, Spiga 10, Spitilli, Porcellini 23. All. Taborda.
MEDEA MACERATA: Molinari A. 15, Benedetti n.e., Casoli 16, Miscio 3, Valenti n.e., Medei, Troiani, Molinari M. 11, Scuffia 20, Thiaw n.e., Bussolari 5, Furiassi 9, Gabbanelli (L). All. Pasquali.
ARBITRI: Risi-Zoffoli
PARZIALI: 25-18 (25’), 24-26 (31’), 23-25 (28’), 25-23 (32’), 21-19 (34’).
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